Boaz Content Banner Jachin

 

L’ineffabile Paolo Barnard, individuo rivelatosi bugiardo, ingrato, meschino, ipocrita, diffamatore e tirannico (e oggettivamente divenuto il principale nemico di una adeguata e credibile diffusione della MMT)

 

 

 

 

Dunque, abbiamo parlato molte volte in passato di Paolo Barnard, e sempre in termini fondamentalmente amichevoli e positivi, pur non astenendoci dal formulare critiche su alcune cacofonie caratteriali e su alcuni aspetti (per noi) non condivisibili delle sue valutazioni storico-sociologiche  e strategiche.
Ma, complessivamente, ne abbiamo sempre lodato, difeso e promosso sia le iniziative, sia la cifra personale di gagliardo combattente per una migliore consapevolezza civile del popolo italiano.
Non molti giorni fa, avevamo riportato, entro un nuovo articolo, oltre a considerazioni di stringente attualità, anche gran parte dei contributi dedicati in passato all’opera meritoria di Barnard e alla difesa della MMT.
L’articolo in questione è

Grande Oriente Democratico, Paolo Barnard, Riccardo Scamarcio e “Democrazia MMT”, Francesco Maria Toscano e la MMT in Calabria, l’eredità del Massone Progressista John Maynard Keynes in Italia (pezzo del 15-20 settembre 2012, clicca per leggere).

Ad esso aveva fatto seguito

Commento di GOD a "Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)", articolo del 18 settembre 2012 by Stefano D'Andrea e a "Paolo Barnard non faccia l'ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT", articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (pezzo del 21 settembre 2012, clicca per leggere).

Da ultimo, avevamo vergato un generoso e simpatetico intervento come

GOD in Difesa di Paolo Barnard e a favore dei Summit di ottobre 2012 di Rimini (20-21) e Cagliari (27-28), pur non condividendo la prospettiva del ritorno alla lira e auspicando piuttosto Stati Uniti d'Europa a moneta sovrana e strategia MMT (articolo del 22-25 settembre 2012, clicca per leggere).

Esso, con notevole carica di simpatia umana, stima e intenti mediatori finalizzati a riconciliare lo stesso Barnard con le persone con cui non si era saputo comportare, dopo aver comunque difeso il giornalista bolognese e la positività della sua opera quasi a prescindere, si concludeva con queste parole costruttive e speranzose, con riferimento agli imminenti eventi “MMT Calabria”:

“Proprio in quel contesto, sarebbe stato interessante confrontare il pensiero di Barnard (e le controverse tesi del suo bel libro Il più grande crimine) con quello di altri raffinati esegeti del Potere sovranazionale con la “P” maiuscola.
Ma, purtroppo, almeno finora, Barnard ha fatto di tutto per essere escluso da una simile opportunità.
Magari succederà qualcosa di buono e riconciliativo
in extremis, oppure sarà per un’altra volta.
Dopotutto, siamo ancora all’inizio di un lungo cammino.
Di una lunga battaglia per la salvaguardia della democrazia, della libertà, della dignità del lavoro, delle libere professioni e dell’impresa e del diritto alla felicità, tanto per gli italiani che per gli europei e gli americani (del sud e del nord), senza contare tutti quei popoli extra-occidentali che non hanno mai conosciuto altro che sopraffazione oligarchica ed autoritaria, non avendo mai assaporato i frutti novecenteschi delle grandi rivoluzioni liberali e democratiche sette-ottocentesche.”

Cosa fa, Paolo Barnard, a fronte di un atteggiamento così generoso, amichevole e conciliante?
Scrive, sul suo sito www.paolobarnard.info:

“ ‘Non eravamo PIIGS, torneremo Italia’ si fa (con chiarimenti essenziali)”,articolo del 5 ottobre 2012 by Paolo Barnard (clicca sopra per leggere).

Poiché quest’articolo è un’opera di stupefacente e grossolana mistificazione e manipolazione mediatica, lo riportiamo integralmente qui di seguito, così da poterlo analizzare in termini esaustivi. Lo si legga con attenzione, preliminarmente:


“NON ERAVAMO PIIGS, TORNEREMO ITALIA” SI FA! (CON CHIARIMENTI ESSENZIALI)

Le due conferenze MMT salva vite e salva nazione si fanno, le adesioni sono sufficienti per il minimo richiesto. Il conto corrente rimane aperto, per favore continuate ad aderire.
I luoghi: Cagliari è confermata come sede della conferenza del 27-28 Ottobre. Per Rimini c’è un problema di sale che stiamo risolvendo, ma la data del 20-21 Ottobre è confermata. Seguite il mio sito o www.democraziammt.info per la conferma definitiva sulla location del 20-21, che in ogni caso sarà non distante da Rimini.
I relatori hanno subito variazioni. Ecco la lista definitiva.
Dott. WARREN MOSLER, economista e investitore, il padre, il creatore e lo sviluppatore della Modern Money Theory.
Prof. MATHEW FORSTATER, accademico MMT dell’Università del Missouri KC, ma soprattutto fra i protagonisti del salvataggio dell’Argentina dopo il default del 2001, quindi preziosissimo esperto del recupero nazionale di sovranità monetaria e del salvataggio delle aziende e dei lavoratori.
Prof. ALAIN PARGUEZ, ex consulente di Mitterrand, professore emerito all’Univ. di Besancon, e il maggior insider dissidente del Golpe Finanziario europeo.
Per gli alloggi: questa volta non forniamo alcuna agenzia specializzata, perché la volta scorsa chi prenotava la notte via internet trovava camere molto più economiche di quelle proposte dall’agenzia.

I CHIARIMENTI SULLA MMT IN ITALIA. ESSENZIALI.

Ho licenziato dalla lista dei relatori, e da future collaborazioni con me in Italia, Stephanie Kelton, Marshall Auerback e James Galbraith, per gravi violazioni di ordine deontologico ed etico. Costoro, assieme agli altri MMT Bill Black e Pavlina Tcherneva, hanno accettato di offrire il prestigio accademico della MMT al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti (e ad alcuni suoi faccendieri diffamatori e amici di massoni in seconda). Scopelliti è un politico pluri inquisito, gravato da una condanna in primo grado, e da altri seri problemi giudiziari, come ampiamente riportato dagli atti e dalla cronaca, che io colpevolmente ignoravo o sottovalutavo. Mi sono ravveduto, in fretta. Ritengo infatti che se la MMT viene portata in pompa magna, e pubblicamente, a dar lustro a un politico così legalmente compromesso, si rischia la fine della sua credibilità in Italia, di tutto il mio lavoro di tre anni, e di quello di chi ha faticato con me, con un danno tragico al beneficio che la MMT può offrire a questo Paese in crisi disperata. La MMT può e deve andare come consulenza a (quasi) chiunque la richieda, ma non come marchio di prestigio pubblico di un politico o di un partito, meno che meno di quelli indagati o condannati. Significa bollarla e squalificarla per tutto il resto della cittadinanza.

I miei ex relatori Kelton, Auerback e Galbraith, con Black e Tcherneva, non hanno avuto alcuna remora nella loro scelta, devastante, e ciò che più m’indigna è che nel loro Paese – dove per molto meno qualsiasi personaggio pubblico viene distrutto nella reputazione – essi non si sarebbero neppure sognati di compiere una simile scelleratezza. Fra l’altro trovo comico (e indecente), mi si permetta, che il prode criminologo Bill Black siederà pacioso a fianco di un politico già condannato e pluri indagato. In ogni caso essi non posseggono più da questo momento i requisiti di trasparenza ed etica necessari a contribuire a ciò che io, e chi lavora con me, stiamo cercando di costruire in Italia con la MMT. A noi rimangono Warren Mosler, Alain Parguez e Mathew Forstater, un team eccezionale.

E qui invito i cittadini e gli attivisti che hanno a cuore il Paese ad aderire in Italia solo alla MMT e ai suoi esponenti che non si siano mai legati pubblicamente a partiti o a politici, come è morale e giusto che sia.

La Modern Money Theory, seppur creata da un uomo, Mosler, non è le persone che la portano in giro. Essa è un secolo di economia salva vite e salva nazioni il cui valore immenso prescinde dalle miserie umane di taluni.

Chiudo qui questa triste storia, e non accetto su questo ulteriori dibattiti e polemiche. Ai veleni che taluni malsani personaggi tenteranno di scatenare su questo, rispondo come sempre: “Mai lottare coi maiali. Ci si sporca, e poi ai maiali piace”.
George Bernard Shaw

 

Avete letto?
Molto bene.
Veniamo al dunque.
Una prima introduzione alla vera natura dei rapporti intercorsi tra gli organizzatori di “MMT Calabria” e Paolo Barnard, era stata fornita in

“Paolo Barnard non faccia l’ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT”, articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca per leggere).

Ora, crediamo sia giunto il momento di pubblicare il

Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere),

che documenta in modo inoppugnabile la veridicità di quanto aveva sostenuto Francesco Maria Toscano nel suo intervento del 16 settembre e che testimonia in modo incontrovertibile che Paolo Barnard è un bugiardo e un ipocrita che mente spudoratamente, ben sapendo di mentire.

Se poi potrà servire ad illuminare anche personalità extra-italiane sulla vera (e irriformabile: a offrirgli occasione di emendarsi mediante la gentilezza e la magnanimità, abbiamo fatto come coloro che danno perle ai porci) natura bugiarda, ingrata, meschina, ipocrita, diffamatrice e tirannica del suddetto Paolo Barnard, vorrà dire che pubblicheremo ben presto anche una versione inglese del suddetto carteggio.
Chissà che ciò non possa contribuire ad aprire gli occhi anche di altri autorevoli esperti internazionali di Modern Money Theory, come ad esempio Alain Parguez e Warren Mosler, sulla cifra davvero miserevole e fasulla di questo para-guru all’amatriciana che corrisponde al nome di Paolo Barnard.
Per la verità, se Noi di Grande Oriente Democratico ci siamo attestati ufficialmente su una posizione di equanimità magnanima nei riguardi del citato Barnard (nonostante i suoi reiterati comportamenti scorretti verso Toscano e persino verso suoi collaboratori storici dell’area di “Democrazia MMT”, www.democraziammt.info), ciò è avvenuto soprattutto per ispirazione autorevole del Fratello Gioele Magaldi, nostro leader,
Costui, infatti, forse in nome di principi di filantropia e compassione mutuati dal suo back-ground non soltanto massonico ed ermetico-kabbalistico, ma anche cristianeggiante e buddhisteggiante, ha esortato sino all’ultimo affinché GOD mantenesse una posizione ufficiale di apertura e confidente simpatia nei confronti di Paolo Barnard, probabilmente nella speranza (molto mal riposta) che quest’ultimo potesse riesaminare criticamente alcuni dei suoi più spiacevoli, sleali e mistificatori comportamenti.
Così non è stato e, purtroppo, il Barnard di ottobre 2012 si è dimostrato lo stesso del mese precedente e lo stesso ineffabile (per usare un eufemismo) individuo che traspare con chiarezza dal

Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere).

Cosa dice, infatti, Paolo Barnard, nel suo

“ ‘Non eravamo PIIGS, torneremo Italia’ si fa”,articolo del 5 ottobre 2012 by Paolo Barnard (clicca sopra per leggere),

che abbiamo citato integralmente?
Afferma:


“Ho licenziato dalla lista dei relatori, e da future collaborazioni con me in Italia, Stephanie Kelton, Marshall Auerback e James Galbraith, per gravi violazioni di ordine deontologico ed etico. Costoro, assieme agli altri MMT Bill Black e Pavlina Tcherneva, hanno accettato di offrire il prestigio accademico della MMT al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti (e ad alcuni suoi faccendieri diffamatori e amici di massoni in seconda)”

Ora, intanto non è vero che Barnard abbia licenziato nessuno.
Semplicemente, a quanto pare, i citati relatori MMT si sono rifiutati di essere trattati come animali da circo o serraglio di attori agli ordini di Paolo Barnard – si tratta di accademici seri, rigorosi, limpidi ed autorevoli – e così essi hanno rivendicato il diritto e la facoltà di andare ad illustrare le loro idee sulla Modern Money Theory ovunque vengano gentilmente invitati.
Tanto più se, all’origine – come si evince chiarissimamente dal Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere) – era stato proprio Paolo Barnard a convincerli e a spingerli ad accettare l’invito delle istituzioni (ISTITUZIONI, non partiti o uomini politici, bensì ISTITUZIONI RAPPRESENTATIVE di tutto il popolo calabrese, di qualunque opinione, colore, inclinazione, etc.) calabresi per un convegno MMT di novembre 2012.
D’altra parte, gli stessi James Galbraith, Stephanie Kelton e Marshall Auerback avevano dato ampia disponibilità per partecipare anche agli eventi di Rimini e Cagliari organizzati da Barnard con l’auto-finanziamento di alcuni simpatizzanti italiani della MMT.
Per loro, il punto non era scegliere in modo “clanico e tribale” fra Barnard e Istituzioni calabresi, ma soltanto lavorare con modalità costruttive e pacifiche per la diffusione della conoscenza della MMT.
Di fronte alla dignità, fermezza e coerenza della loro posizione, deve essere scattata la rabbia  e il carattere tirannico, capriccioso, egotico e narcisistico di Paolo Barnard.
Non sappiamo ancora esattamente come si siano svolte le cose (anche se lo sapremo presto), ma è assai più probabile che siano stati i vari Galbraith, Kelton e Auerback a scocciarsi definitivamente dell’atteggiamento arrogante e prepotente di Barnard.
E’ assai più probabile che siano stati loro ad essere stufi dei suoi modi tirannici, incoerenti e border-line, che non lui ad “averli cacciati”.
Se poi invece fosse vero letteralmente che Barnard ha cacciato questi luminari statunitensi dagli eventi di Rimini e Cagliari perché costoro hanno osato rivendicare la loro libertà di movimento e divulgazione scientifica, allora la cosa sarebbe ancora più grave e foriera di biasimo per il tirannico ex- giornalista bolognese, attuale para-guru a tutto servizio.
Insomma, la morale di Barnard è la seguente: “se decido di portarvici io, in Calabria, allora è cosa giusta e buona andarci. Ma se io non sono più invitato, dopo aver elemosinato le attenzioni del Presidente della Regione Scopelliti ed essere stato da questi scarsamente degnato a causa dei miei comportamenti sleali e ambigui, allora le Istituzioni calabresi (che in quanto tali prescindono da Scopelliti e da qualsiasi responsabile pro-tempore) diventano zona inavvicinabile e appestata”.
Bella morale. Molto coerente, alta e nobile.
Barnard cita poi quelli che lui chiama “faccendieri diffamatori e amici di massoni in seconda”.
Quando parla di “faccendiere diffamatore” si riferisce evidentemente a Francesco Maria Toscano, interlocutore del

Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere)

e autore di

“Paolo Barnard non faccia l’ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT”, articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca per leggere).

Mentre quando parla di “massoni in seconda” si riferisce evidentemente a Gioele Magaldi e magari a Noi di Grande Oriente Democratico.
Per quel che riguarda la dicitura (questa si diffamatoria) di “faccendiere” attribuita a Toscano, abbiamo già avuto modo di commentarla in

Commento di GOD a "Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)", articolo del 18 settembre 2012 by Stefano D'Andrea e a "Paolo Barnard non faccia l'ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT", articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (pezzo del 21 settembre 2012, clicca per leggere).

Per quel che concerne la definizione di “massoni in seconda”, non sappiamo esattamente cosa voglia significare nel lessico stralunato di Barnard (è una espressione inedita, che in tanti anni di militanza massonica non avevamo mai udito): di certo ha un sapore vagamente dispregiativo.
Forse Barnard considera “massoni in prima” i piduisti come Berlusconi, cui un anno e mezzo fa aveva pubblicamente chiesto il patrocinio (politico ed economico) delle sue iniziative MMT, e non gli vanno tanto a genio i Massoni progressisti, democratici e libertari che gravitano intorno all’area di GOD.
Vedi che succede a dare le perle ai porci, Fratello Gioele Magaldi?
Ma passiamo oltre.
Prosegue Barnard:

“Fra l’altro trovo comico (e indecente), mi si permetta, che il prode criminologo Bill Black siederà pacioso a fianco di un politico già condannato e pluri indagato. In ogni caso essi non posseggono più da questo momento i requisiti di trasparenza ed etica necessari a contribuire a ciò che io, e chi lavora con me, stiamo cercando di costruire in Italia con la MMT.”

Ma non era Paolo Barnard che, solo pochi mesi fa, giustificò pubblicamente la sua intenzione di andare a presentare la MMT in Sicilia, sedendo accanto all’indagato per reati di mafia Raffaele Lombardo, in nome della (giusta e corretta, in effetti, in uno stato di diritto) argomentazione che: “noi presentiamo la MMT con il patrocinio delle Istituzioni siciliane in quanto tali, che rappresentano democraticamente tutto il popolo siciliano e prescindono dal fatto contingente di chi le presieda, sia esso Lombardo o qualcun altro, indagato o non indagato”.
Paolo Barnard, dunque, poteva andare a sedere accanto al Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, indagato per mafia. Invece, il criminologo William Black non può andare, secondo Barnard, ad un evento patrocinato anche (ma non solo) dalla presidenza della Regione Calabria, al cui vertice, pro-tempore, siede Giuseppe Scopelliti, inquisito non per reati di mafia ma, ad oggi, solo per banali reati amministrativi.
Bella morale. Molto coerente, alta e nobile
E su questo punto vorremmo essere molto chiari.
Chiunque sostenga che non sia lecito o benemerito che alcuni cittadini calabresi e italiani (come nel caso del “Progetto MMT Calabria/Europa”: vedi il Sito ufficiale, da poche ore on-line, www.mmtcalabria.it) possano organizzare un evento di discussione scientifica sulla Modern Money Theory, chiedendo a Istituzioni comunali o provinciali o regionali o nazionali, in quanto rappresentative del popolo sovrano ( e a prescindere da chi le presieda pro-tempore, degno o indegno a secondo dei punti di vista, indagato o non indagato, discusso o non discusso, beatificato o criticato), di dare patrocinio all’iniziativa, è un asino e un analfabeta dei principi inviolabili che caratterizzano lo stato di diritto e le democrazie liberali.
Per di più, bisogna fare chiarezza anche sulla famosa questione dell’essere indagati o non indagati, quale che sia il reato contestato.
In uno stato di diritto, la presunzione di innocenza vale fino a prova contraria (a carico dell’inquirente) e fintanto che non vi siano state condanne passate in giudicato, dopo i necessari gradi di giudizio.
E’ nei sistemi fascisti e comunisti, così come, prima ancora, in tempi di vigenza del Tribunale dell’Inquisizione o del Comitato di Salute Pubblica dei virtuosi (della decapitazione) Robespierre e Saint-Just, che l’indagato era considerato, invertendo la logica garantista, colpevole ed esecrabile fino a prova contraria.
Chi si faccia assertore o simpatizzante (anche solo per piccoli calcoli demagogici da piacione populista) di simili idee fascio-comuniste, inquisitorie e terroristiche, è un mascalzone in mala fede o un imbecille e un mentecatto in buona fede.
Quando si va a votare, ciascuno può scegliere se dare il suo suffragio o meno al Lombardo o allo Scopelliti di turno, oppure ad altri politici, ma quando si tratta di rapportarsi, per un patrocinio istituzionale, alle Istituzioni locali della Calabria, della Sicilia o di qualunque altra regione o provincia italiana, bene o male amministrata, ci si rivolge a chi sia stato democraticamente eletto a presiedere pro-tempore tali istituzioni.
Punto e a capo.
Dice Barnard:

“Scopelliti è un politico pluri inquisito, gravato da una condanna in primo grado, e da altri seri problemi giudiziari, come ampiamente riportato dagli atti e dalla cronaca, che io colpevolmente ignoravo o sottovalutavo. Mi sono ravveduto, in fretta. Ritengo infatti che se la MMT viene portata in pompa magna, e pubblicamente, a dar lustro a un politico così legalmente compromesso, si rischia la fine della sua credibilità in Italia, di tutto il mio lavoro di tre anni, e di quello di chi ha faticato con me, con un danno tragico al beneficio che la MMT può offrire a questo Paese in crisi disperata. La MMT può e deve andare come consulenza a (quasi) chiunque la richieda, ma non come marchio di prestigio pubblico di un politico o di un partito, meno che meno di quelli indagati o condannati. Significa bollarla e squalificarla per tutto il resto della cittadinanza.”

 

Lo ripetiamo, preliminarmente valgono le considerazioni sulla differenza fra Istituzioni in quanto tali e singoli personaggi politici chiamati a presiederle pro-tempore.
Inoltre, non conosciamo personalmente Giuseppe Scopelliti, che non è un massone, e non lo conosce personalmente nemmeno il nostro leader Gioele Magaldi.
Tuttavia, esprimiamo gratitudine civica per il fatto che l’Istituzione da Scopelliti presieduta pro-tempore, la Regione Calabria; l’Istituzione Consiglio Regionale della Calabria, presieduta pro-tempore da Francesco Talarico; l’Istituzione Provincia di Reggio Calabria presieduta pro-tempore da Giuseppe Raffa e alcune Università calabresi presiedute pro-tempore da determinati rettori, abbiano voluto accettare di dare il proprio sostegno e patrocinio ISTITUZIONALE a due eventi di sicura rilevanza civica e culturale come la “Lectio Magistralis” di James Kenneth Galbraith che si terrà a Reggio Calabria il 22 ottobre 2012 e il Convegno di tre giorni che si terrà a Reggio Calabria dal 30 novembre al 2 dicembre 2012, dal titolo: “La crisi politico-economica occidentale del XXI secolo, la MMT (Modern Money Theory) e le controverse dinamiche del Potere globale” (vedi il Sito: www.mmtcalabria.it).
Non sta a Noi difendere Scopelliti rispetto a chicchessia, ma un minimo di precisione nel dare le notizie, crediamo che occorra.
Ad oggi, Giuseppe Scopelliti può piacere o non piacere politicamente (e quelli di Noi che aderiscono al Movimento politico d’opinione per la costituzione di un Nuovo Centro-Sinistra, Democrazia Radical Popolare, www.democraziaradicalpopolare.it , si trovano evidentemente agli antipodi dello schieramento politico in cui milita Scopelliti. Il leader di GOD e DRP, Gioele Magaldi, poi, è notoriamente, in quanto cittadino e non in quanto massone, notoriamente schierato su posizioni di sinistra : vedi Editoriale del 14 ottobre 2011: "Se esistesse un Nuovo Centro-Sinistra, italiano, europeo e statunitense, avrebbe un'autostrada e archi di trionfo davanti a sè, in questi tempi di fallimento del neoliberismo di destra e dei suoi derivati" di Gioele Magaldi, clicca per leggere e Editoriale del 22 febbraio 2012: "Socialismo Liberale. Non Socialdemocrazia in senso classico e nemmeno Terza Via di Anthony Giddens e della defunta ditta Bill Clinton-Tony Blair", di Gioele Magaldi, clicca per leggere).
Ma il fatto che Giuseppe Scopelliti possa non piacere politicamente a chi non milita o simpatizza per il suo partito, o a chi non condivida le linee teoriche e pratiche della sua governance, non autorizza ipso facto a considerarlo un corrotto o un delinquente.
Queste valutazioni spettano anzitutto alla Magistratura, la quale, guarda un po’, ad oggi ha inquisito Raffaele Lombardo per reati di mafia (e anche per lui vale il principio che sia innocente fino a prova contraria), ma ha indagato Giuseppe Scopelliti unicamente per reati di natura amministrativa, non per cose di maggiore entità penale.
Anche il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è indagato per alcune fattispecie di reato di entità simile a quella che riguarda Scopelliti. Questo rende ipso facto Vendola colpevole? Questo rende ipso facto Vendola un poco di buono, un delinquente, una persona indegna di patrocinare eventi culturali e/o da cui non è decoroso, etico e deontologico sollecitare un patrocinio?
Non scherziamo. E ci si ripassi il diritto costituzionale, che non ammette come cogenti processi sommari o di piazza (anche telematica), ma l’accertamento rigoroso di fatti e circostanze, anche affinché si possano criticare liberamente i personaggi politici di qualsiasi colore, ma senza commettere il reato penale della diffamazione.
Ma, tornando a Barnard, bisogna osservare che anche in questo caso non ha perso l’occasione per dimostrarsi un cialtrone, ipocrita e bugiardo.
Infatti, dalla lettura delle mails del 24 giugno 2012 e del 26 giugno 2012, riportate integralmente in

Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere),

si evince che l’autore de Il più grande crimine mente spudoratamente e ben sapendo di mentire.
Leggendo tali mails si constata senza possibilità di fraintendimento che Barnard era a conoscenza dei vari dati giudiziari e di cronaca riguardanti la figura di Giuseppe Scopelliti e che, dopo la risposta di Francesco Toscano al riguardo, si dimostrava serenamente persuaso nel procedere speditamente e senza alcun dubbio residuo sul fatto di far patrocinare l’iniziativa MMT in fase di preparazione, proprio dal Presidente della Regione Calabria.
Dove poi Barnard raggiunge punte addirittura liriche di spudorata ipocrisia, cialtronaggine e mala fede, è quando sottolinea che

“La MMT può e deve andare come consulenza a (quasi) chiunque la richieda, ma non come marchio di prestigio pubblico di un politico o di un partito, meno che meno di quelli indagati o condannati. Significa bollarla e squalificarla per tutto il resto della cittadinanza.”

Ora, si vada a rileggere il

Carteggio integrale fra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano sulla MMT Calabria, dal 29 marzo al 23 giugno 2012 (clicca per leggere),

si vada a vedere la Presentazione del “Progetto MMT Calabria/Europa” sul Sito ufficiale relativo www.mmtcalabria.it, e ci si venga a dire se mai, in qualche occasione, gli eventi calabresi MMT in programma sono stati utilizzati come marchio di prestigio pubblico di un partito o di un politico, meno che mai di quelli indagati o condannati.
Al contrario, appare evidente che il “Progetto MMT Calabria/Europa” nasce dal basso, dall’iniziativa meritoria di alcuni cittadini italiani e calabresi (tra cui, in prima fila, il giornalista e libero pensatore progressista Francesco Maria Toscano, animatore del Sito www.ilmoralista.it) e che le varie Istituzioni calabresi, anche quando lontane culturalmente o non particolarmente edotte (almeno finora) su innovativi paradigmi macroeconomici neo-keynesiani  come la MMT, hanno avuto comunque la sensibilità MERITORIA di accordare il loro sostegno e patrocinio a questo tipo di iniziative.
Hanno avuto questa sensibilità per un sussulto di lungimiranza civica e culturale?
In virtù dell’insistenza caparbia di alcuni cittadini, tra cui sempre in prima fila l’outsider Francesco Maria Toscano?
Poco importa perché l’abbiano avuta.
Intanto, questa sensibilità c’è stata presso le Istituzioni calabresi, mentre le altre regioni italiane e lo stesso governo nazionale – con quasi tutti i mezzi di informazione del “regno” al seguito- sono per lo più orientate a dar fiato ad un'unica voce: quella del Neoliberismo dogmatico, interiorizzato a destra come a sinistra, anche quando si crede di combatterlo, ma poi non si accetta di rimettere in discussione quale sia la vera natura del “debito pubblico” e delle “tasse” e si finisce per proporre ragionamenti lontani dalla grande lezione keynesiana aggiornata ad oggi e da quella che sarebbe probabilmente la posizione di J.M. Keynes, se fosse ancora vivo.
Se poi sussiste un problema di razzismo e di discriminazione etno-antropologica verso i calabresi in quanto tali, allora lo si dica.
Quello che Barnard non può dire, però, senza farsi sghignazzare in faccia, è che proprio lui (a differenza degli organizzatori del “Progetto MMT Calabria/Europa”, chiarissimi nel non legarsi ad alcun partito o gruppo o singolo politico, ma trasparenti e leali nel richiedere il patrocinio delle Istituzioni democratiche della Calabria) si sia astenuto dall’andare ad elemosinare l’aiuto, economico e logistico, di singole personalità politico-partitiche.
Infatti, questo atto improprio, Barnard l’ha compiuto (pubblicamente) per ben due volte.
La prima quando, un anno e mezzo fa, andò a chiedere supporto per la MMT addirittura a Silvio Berlusconi (che non se lo filò di pezza).
La seconda quando, in tempi recenti, ospite della trasmissione su RAI 2 di Gianluigi Paragone, L’ULTIMA PAROLA, si mise a piatire il sostegno e l’aiuto di Roberto Maroni, segretario della Lega Nord (che gli rispose, pensa un po’, di preferire il Chicago Boy Oscar Giannino…).
Un miserabile buffone ipocrita, Paolo Barnard, che contesta ad altri esattamente quello che gli altri non hanno fatto (almeno in questa occasione degli eventi calabresi, che hanno profilo istituzionale e meta-politico. Nulla osta, poi, che i cittadini che votano partiti progressisti e di sinistra, vadano da questi a proporgli di adottare paradigmi macroeconomici neo-keynesiani, ma non è stato questo il caso, evidentemente), ma che al contrario ha fatto lui, elemosinando, inascoltato, le attenzioni del capo del PDL e della Lega Nord.
L’unico che rischia di squalificare la MMT per il resto della cittadinanza, sei Tu, caro Barnard, un vero cialtrone inaffidabile e bugiardo, che getta una luce sinistra su qualsiasi iniziativa intraprenda, compresa la raccolta di denari da terzi.
Ci auguriamo che Tu possa rendicontare adeguatamente ai tuoi finanziatori (spesso studenti e povera gente), nel presente e nel futuro, il modo in cui vengono utilizzati i denari da te percepiti in qualità di ambiguo para-guru mmtista.
Perciò, caro Barnard, quando scrivi in neretto:

“E qui invito i cittadini e gli attivisti che hanno a cuore il Paese ad aderire in Italia solo alla MMT e ai suoi esponenti che non si siano mai legati pubblicamente a partiti o a politici, come è morale e giusto che sia.”,

  inconsciamente (hai studiato psicologia, sei in grado di capirlo) lanci un grido di aiuto e metti in guardia i tuoi turlupinati seguaci dal continuare a seguirti. Infatti, sei proprio tu, come ricordato poco sopra, l’unico “esponente MMT” che sia andato da Berlusconi e Maroni, invitandoli personalmente e in quanto capi di partito, a darti supporto finanziario e politico.

Per concludere, poi, caro Barnard, quando dichiari:

“Chiudo qui questa triste storia, e non accetto su questo ulteriori dibattiti e polemiche. Ai veleni che taluni malsani personaggi tenteranno di scatenare su questo, rispondo come sempre: “Mai lottare coi maiali. Ci si sporca, e poi ai maiali piace”.,

formuli evidentemente un auspicio degno della tua personalità tirannica, arrogante e prepotente.
Un auspicio velleitario, tuttavia, e ancora una volta mistificatorio e manipolatorio (almeno nelle intenzioni, perché stavolta la tua mala fede è documentata per tabulas).
I veleni, in questa vicenda, li hai introdotti tu con i tuoi comportamenti sleali, maleducati, ipocriti, ingrati, tirannici e diffamatori (verso il limpido e solare Francesco Maria Toscano).
Il maiale con cui non si dovrebbe lottare e a cui sono state date inutilmente delle perle, sei TU, caro Barnard.
Un maiale, per di più, che assomiglia molto, nelle pretese autoritarie, al celebre suino NAPOLEON, immortalato ne La fattoria degli animali di George Orwell.
Ma Noi non stiamo lottando con te, che sei una povera persona, in fin dei conti.
Stiamo solo cercando di aprire gli occhi alla pubblica opinione sul carattere distruttivo e nefasto della tua condotta, e sugli aspetti border-line della tua personalità, tutti fattori che potrebbero recare grande nocumento alla diffusione della MMT, associata alla tua inadeguata persona.
Alla prossima puntata.

P.S. Per chi voglia ampliare lo sguardo sui pregiudizi e la superficialità che talora si annidano anche nelle persone più insospettabili, consigliamo la lettura di

Commento di GOD a “Paolo Barnard e la grande lezione che viene dalla Calabria. Per tutti noi”, articolo del 5 ottobre 2012 by Sergio Di Cori Modigliani (clicca per leggere).

Invece, per chi è interessato ad approfondire la natura degli eventi MMT in Calabria, rinviamo al Sito ufficiale, www.mmtcalabria.it.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 3-8 ottobre 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com