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In Memoria di Ivan Mosca, Franco Cuomo, Italo Libri

 

 

Il Curatore di questo Sito, Gioele Magaldi, in occasione della messa on-line, ha inteso rendere un omaggio particolare a tre Fratelli Massoni scomparsi negli ultimi anni:

“Moltissimi hanno conosciuto Ivan Mosca, Franco Cuomo e Italo Libri, in tanti li hanno amati e stimati, qualcuno li ha talvolta criticati, a qualcun altro non erano poi così simpatici. Se, in questa sede, è mia intenzione rendergli omaggio, tuttavia, è per un preciso ordine di motivi. Nella mia personale esperienza di giovane libero-muratore, per ragioni diverse, tutti e tre hanno rappresentato l’incarnazione di modelli/archetipi positivi, che hanno condizionato e condizioneranno favorevolmente (e per sempre) la mia crescita come uomo e come massone. Nessuno di loro era esente da “ombre, difetti o limiti”, come ciascun essere umano, del resto. Ma come scordare il fascino, il carisma, il potente stimolo che la personalità di Ivan ha esercitato su più di una generazione di apprendisti, compagni e maestri? Al di là delle sue presunte (reali o fittizie) realizzazioni spirituali, Ivan Mosca è stato per decenni un punto di riferimento per chiunque volesse davvero cimentarsi nel difficile e affascinante percorso della ricerca esoterica; per chiunque desiderasse esplorare i più remoti sentieri della Via Iniziatica occidentale. Di questo non si può non essergli grati. Italo era anzitutto una persona buona. Qualcuno lo definiva un “integralista” della Massoneria e un “fanatico” dell’anticlericalismo. In realtà, il suo attaccamento ai valori e ai principi della Libera Muratoria in generale e  alla vita concreta del Grande Oriente d’Italia in particolare, rendono la sua esperienza massonica un esempio di abnegazione e spirito di servizio che ciascun Fratello, giovane e anziano, dovrebbe meditare e tentare di emulare. Di Franco, eccellente giornalista, commediografo e scrittore, raffinato intellettuale, non voglio celebrare, in questa occasione, l’elevatissimo spessore culturale. Esso è indubitabile e auto-evidente a partire dalle opere di una vita ricca e intensamente vissuta. No, di Franco vorrei ricordare la capacità (rara in ogni tempo) di rendere concreto quel sentimento di fratellanza e solidarietà di cui troppo spesso si ciancia con infinita e vacua retorica. Personalmente, in una precisa occasione, potei constatare il disinteresse, la generosità d’animo, la capacità di compatire e solidarizzare, il coraggio e l’anti-conformismo di quest’Uomo straordinario: Franco manca e mancherà a molti, soprattutto mancheranno le genuine qualità umane (apparentemente celate da un comportamento schivo e talvolta trasognato, talaltra ‘pungente’) di questo Autentico Massone”.

(Gioele Magaldi)

 

 

 

 

 

 

 

 

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