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Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (3), a cura di Grande Oriente Democratico (16-17 luglio 2012)

 

 

 

 

Facendo seguito a quanto pubblicato in

Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (0) , a cura di Grande Oriente Democratico (clicca sopra per leggere)

Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (1), a cura di Grande Oriente Democratico (12 marzo 2012) (clicca sopra per leggere)

Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (2), a cura di Grande Oriente Democratico (17-18 giugno 2012) (clicca sopra per leggere),

riprendiamo da quel passaggio di quest’ultimo contributo in cui veniva detto, citando da un saggio di Sergio Magaldi:

 

“Possibile che in questa visione prospettica, l’esoterista si dimentichi di alzare gli occhi al cielo e di guardare le stelle? Giustamente, per esempio, c’è chi ricorda che la Loggia massonica è la rappresentazione simbolica dell’Universo:

‘Quei dodici segni, collocati sulla sommità della loggia, alludono al lungo corso della vita. Un corso che anche un ri-corso giacché la strada – cioè la via dello Zodiaco – è circolare, si che il viaggiatore è destinato a ritornare là dove è partito. In più, come avverte Dane Rudhyar, ìciascuna fase del processo zodiacale, ogni Segno dello Zodiaco, rappresenta uno stato di esperienza umana’ (…). Il lungo viaggio comincia con l’Ariete, che cade in occasione dell’equinozio di primavera, il tempo felice in cui la natura rinasce dopo il lungo sonno della notte invernale (…). Il massone sa allora che questa forza incontenibile dell’Ariete – esemplificata dall’energia che riesce a fendere le zolle gelate della terra per aprirle alla luce vivificatrice del sole – diventa contenuta, disciplinata nel successivo segno del Toro…”(nota 49: omettiamo)

E via il viaggio continua, passando per ciascun segno dello Zodiaco, ma Tempus fugit : “…Ormai domina l’Acquario, segno d’aria, rappresentato, sovente, nelle fattezze di un vecchio saggio che reca sulle spalle un’anfora dalla quale esce un fiotto d’acqua. Quest’acqua rappresenta, nota il Wirth, ‘il fluido animatore universale’, da riconnettere alla fontana dell’eterna giovinezza (…). Il viaggio del libero muratore è ormai al suo compimento col segno dei Pesci, segno d’acqua. Il ‘seme di Cristo’, afferma ancora Dane Rudhyar, ‘che fu attivato al solstizio d’inverno nelle profondità nascoste…si è ora schiuso al punto di essere riconosciuto’. L’equinozio di primavera è ormai prossimo ed il Cristo, ossia l’energia che anima e sorregge l’universo, sta per mostrare al mondo la sua natura divina. Come Tammuz, come Adone, come tanti eroi della Tradizione mediterranea della Pasqua – nel passare oltre…- si manifesterà la potenza della vita e la sua capacità di vincere la fredda morte…”(nota 50: omettiamo).

E’ tuttavia interessante osservare che, nei documenti ufficiali della Libera Muratoria, all’affermazione che il Tempio è la rappresentazione del Cosmo e che le 12 colonne e le 12 ‘fatiche’ di Ercole sono in analogia coi 12 segni dello Zodiaco (“di cui l’iniziato può e deve percorrere il senso reale e velato, attraverso la sperimentazione su se stesso, per divenire a sua volta un ‘Sole’ e lavorare al bene e al progresso dell’Umanità e alla gloria del Grande Architetto dell’Universo” ) (nota 50: omettiamo), faccia riscontro la precisazione che “la sequenza dei 12 segni zodiacali (…) non ha niente a che vedere con la cosiddetta astrologia giudiziaria sempre in voga negli ambienti dove domina l’occultismo e l’irrazionale” e che “i riferimenti planetari non attengono al dominio dell’astrologia volgarmente intesa” (nota 52: omettiamo).

Affermazioni di per sé ineccepibili, se non fossero seguite dalla descrizione del simbolismo massonico dei 12 segni zodiacali. Detti segni, infatti, ripartiti nei tre gradi e secondo ciascun piano (fisico, animico e spirituale) (nota 53: omettiamo), presentano significati che, pur nella loro sublimazione, sono quelli dell’astrologia genetliaca (nota 54: omettiamo).

 

L’astrologia occidentale e il Tetrabiblos di Tolomeo

E’ bene precisare che l’astrologia giudiziaria trae il suo nome dalla convinzione che il destino sia scritto nelle stelle secondo un giudizio inappellabile. La fonte di tale dottrina è forse il Timeo platonico e la concezione che gli astri, dal Demiurgo voluti, siano dei essi stessi, creati per scandire Tempo e umane vicende:

“Per tale modo e per questi fini, furono creati quegli astri che, nel cielo procedendo, si spostano da un punto in un altro retrogradando. Così questo cosmo sensibile sarebbe riuscito quanto più è possibile eguale al vivente perfetto e intelligibile, suscettibile di imitarne l’eterna natura (…) Oh! Le danze di questi astri; le loro concursioni reciproche; le retrogradazioni e le antecessioni di quei cerchi in se stessi! Certo, senz’avere dinanzi agli occhi qualche congegno che n’esprima per imitazione il movimento, sarebbe inutile fatica determinare quale di questi Iddii in singole congiunzioni s’avvicinino, e quali, gli uni e gli altri, s’oppongano; così pure dietro a quali o davanti a quali reciprocamente, e in quali periodi singolarmente si nascondano e di nuovo, riapparendo, terrori inviino e segni di cose che saranno…”

Della ‘stirpe divina degli astri’ Platone torna a parlare nell’Epinomide, precisando che sono otto, che il loro scopo è manifestare la perfezione del cosmo sancita dal Logos e che sono oggetto di meditazione da parte del vero e profondo iniziato.”

 

… (CONTINUA)

 

NDR: I brani soprastanti sono tratti da Sergio Magaldi, Astrologia Occidentale e Tradizione Ebraica, in “Pantheon”, 1, 2002, pp.41-42 .

 

A CURA DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

 

[ Articolo del 16-17 luglio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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