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Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (2), a cura di Grande Oriente Democratico (17-18 giugno 2012)

 

 

 

 

Dopo la pubblicazione di

Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (0) , a cura di Grande Oriente Democratico (clicca sopra per leggere)

e

Introduzione alla Via Iniziatica Libero-Muratoria (1), a cura di Grande Oriente Democratico (12 marzo 2012) (clicca sopra per leggere),

proseguiamo il nostro percorso pedagogico spirituale con il presente contributo.
Ancora incentrato sull’Astrologia, proprio per le ragioni esplicate nei due articoli appena richiamati.

Così come abbiamo fatto con Liz Greene e il suo prezioso libro Astrologia e Destino, citeremo ora da un altro autorevole interprete dell’Arte di Urania:

“Bandita dalle Accademie, riguardata con sospetto persino nei circoli esoterici, l’astrologia non è tuttavia lo spettro inquietante che si aggira nella cultura occidentale (nota 40: ‘Uno spettro ci inquieta’. Così, polemicamente, esordisce Ornella Pompeo Faracovi nel suo pregevole Scritto negli astri. L’astrologia nella cultura dell’Occidente, Marsilio, Milano 1996, p.13 . L’idea di scrivere il libro – come dichiara l’autrice ( p.11 ) – nacque dall’incoraggiamento di Michele Ciliberto, in margine a una conferenza su ‘Cardano e l’astrologia’ svolta nel 1992 presso il dipartimento di Filosofia dell’Università di Trieste ). Presente in carne e ossa, l’astrologia manifesta sempre più una vocazione socializzante e mediatica: dai salotti privati ai talk show televisivi passando per la carta stampata di rotocalchi e quotidiani di ogni tendenza e celebrando oggi più che mai il proprio dominio nelle molteplici rubriche on line. Né vale parlarne come di una moda risorgente, perché l’astrologia non è stata mai veramente estranea alla cultura occidentale. In passato, al centro di grandi dispute nelle religioni e tra gli spiriti eccelsi divisi in fautori e detrattori (nota 41: omettiamo, rimandando alla versione cartacea del breve saggio), oggi sprezzata dalla scienza e resa un gioco per tutti i cervelli e per tutte le borse, ignorando Pietro Pomponazzi (nota 42: omettiamo) che insinua trattarsi forse del gioco di Dio. Come si spiega la sostanziale rimozione che la cultura occidentale fa dell’astrologia? La scienza l’ha condannata, fingendo di non sapere o addirittura non sapendo, che la teoria degli aspetti planetari ancora oggi ha la sua fondazione in Keplero e nella sua concezione dei cinque poligoni regolari come forme fondamentali della realtà fisica (nota 43: omettiamo). Le motivazioni sono diverse: l’astrologia è superstizione arcaica, divinazione fatale, residuo di paganesimo antico, astrolatria. La fatalità degli assiomi astrologici è in netto contrasto con la libertà dell’uomo e con l’onnipotenza di Dio. La scarsa attendibilità dell’astrologia dipende dal mancato fondamento epistemologico delle sue leggi e dei suoi risultati. Queste asserzioni, nel corso del tempo, sono state ampiamente vagliate e talora falsificate. Persino la Bibbia – come vedremo – distingue tra idolatria astrologica e astrologia che manifesta, sotto forma di segni, l’onnipotenza divina. Quanto alla fatalità, si tratta di una concezione legata allo stoicismo (nota 44: omettiamo), mentre dal Rinascimento in poi si viene sempre più affermando l’idea che ‘gli astri inclinano ma non necessitano’ e addirittura che ‘l’uomo saggio domina le stelle’. Si è infine tentato di fare dell’astrologia una scienza sperimentale (nota 45: omettiamo), neotolemaica e/o neostoica, col risultato spesso di perdere, dell’antica arte dei Caldei (nota 46: omettiamo), la dimensione intuitiva e di rinunciare ad una ricerca molto più complessa che, per esempio, combina il destino individuale con quello dei membri di una stessa famiglia (nota 47:omettiamo). Persino l’esoterismo, oggi, pare vergognarsi dell’astrologia. Dopo averla cacciata dai propri confini, mantiene il bando semplicemente ignorandola. Pure, scrive Friedrich Nietzsche:

“…l’individuo esoterico se ne sta di fuori e osserva, valuta, misura, giudica dall’esterno e non dall’interno: il fatto più essenziale è che (…) l’esoterico vede le cose dall’alto!” (nota 48:omettiamo)

Possibile che in questa visione prospettica, l’esoterista si dimentichi di alzare gli occhi al cielo e di guardare le stelle? Giustamente, per esempio, c’è chi ricorda che la Loggia massonica è la rappresentazione simbolica dell’Universo:

… (CONTINUA)

NDR: I brani soprastanti sono tratti da Sergio Magaldi, Astrologia Occidentale e Tradizione Ebraica, in “Pantheon”, 1, 2002, pp. 40-41.

A CURA DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 17-18 giugno 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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