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L’inconcludente e dunque catastrofica traiettoria del Governo del Paramassone Enrico Letta. I molti dubbi sulla funzione stabilizzatrice occulta del Movimento 5 Stelle

 

 

 Il Paramassone Enrico Letta: ostaggio felice e collaborativo dei Massoni controiniziati Fabrizio Saccomanni e Mario Draghi, impegnati con solerzia, come già il Fratello Monti, nel mandare in malora l’economia e la società italiana.

Grillo, Casaleggio e il M5S: destabilizzazione e riforma del “sistema” o stabilizzazione occulta e dissimulata?

 

 

 

 

Lo stato dell’arte è quello desolante raccontato ogni giorno dai telegiornali, costretti ormai – ob torto collo – a non poter più nascondere come la situazione economica italiana (ed europea) vada precipitando di giorno in giorno, in termini tragici e pericolosi.
Lo stato dell’arte è più o meno quello illustrato da un saggista/politico (felicemente) anti-conformista come Alfonso Gianni, in

“Governo Letta: larga l’intesa, stretta la via”, articolo del 5 giugno 2013 by Alfonso Gianni per MICROMEGA (clicca per leggere).

Ma lo stato dell’arte è più o meno anche quello riassunto nell’articolo di un moderato giornalista del moderatissimo, paludato e “istituzionale” Corriere della Sera – cioè Enrico Marro – rilanciato in:

“ENRICHE’ NON C’È UN EURO - QUESTO IL MESSAGGIO DI SACCOMANNI E DRAGHI A LETTA: E L’AUMENTO IVA S’AVVICINA”, pezzo per DAGOSPIA dell’8 giugno 2013 (clicca per leggere).

Non avendo messo in discussione e non avendo intenzione di mettere in discussione il paradigma di austerità omicida-suicida imposto da un’eurotecnocrazia oligarchica alleata con la nazione-kapò Germania in funzione di destrutturazione sociale ed economica del Vecchio Continente, il Governo del Paramassone Enrico Letta si crogiola nei proclami velleitari, nelle quisquilie legate al finanziamento pubblico dei partiti et similia, nei giri di walzer stucchevoli relativi a futuribili riforme costituzionali, nelle solite tiritere ammuffite riguardo non ben precisate (e alquanto fumose, per come sono poste) esigenze di modernizzazione, liberalizzazioni, sburocratizzazioni, e così via.
Il Festival dell’inconcludenza, insomma.
Ma si tratta di una inconcludenza tragica e catastrofica, perché dopo un anno e mezzo di devastazioni economico-sociali del Governo Monti-semel, l’Italia di tutto aveva bisogno tranne che di questa sorta di “Monti bis” camuffato dal sorriso vacuo e irrilevante di Letta Junior.
Noi non siamo affatto stupiti della brutta piega presa dalla situazione italiana.
Quando tutti levavano grida di speranza (immotivata) per questo nuovo esecutivo consociativo e subalterno ai diktat di Bruxelles/Francoforte/Berlino, Noi avvertivamo che si trattava dell’ennesima presa per i fondelli del popolo sovrano.
Una presa per i fondelli dai prevedibili esiti, tragici e catastrofici, lo ripetiamo.
Puntualmente, si vanno concretizzando le previsioni/valutazioni espresse in:

Enrico Letta, un Para-Massone diligente, mediocre, subalterno e servizievole, all'Obbedienza dei circuiti massonici sovranazionali più reazionari e antidemocratici (clicca per leggere)

Il para-massonico governo del Para-Massone Enrico Letta si configura come un Monti-bis con qualche foglia di fico, segnato dalla pesante tutela tecnocratica e anti-crescita del Massone Mario Draghi, esercitata per mezzo del suo fido scudiero, il Massone Fabrizio Saccomanni, nominato Ministro dell'Economia in barba ai desiderata del Massone Berlusconi (clicca per leggere)

Il Massone di rito draghiano Fabrizio Saccomanni conferma subito le previsioni di Grande Oriente Democratico sul tipo di politiche economiche del Governo Letta (clicca per leggere),

e confermate anche in

DRP: la cinica faccia di bronzo di Mario Draghi in visita alla LUISS di Roma e i suoi funesti e fallimentari paradossi economici (clicca per leggere)

Democrazia Radical Popolare presenta e loda alcuni recenti interventi di Paul Krugman, Piergiorgio Gawronski, Barbara Spinelli e Sergio Bruno sui funesti Nani europei ed italiani che mal governano la Res Publica, ma rinvia ad una interpretazione dolosa, pianificata e non colposa delle politiche di Austerità vigenti (clicca per leggere)

DRP presenta: “Voi morirete ma l’euro vivrà”(clicca per leggere).

GOD: Andrea Riccardi citato da DAGOSPIA conferma il carattere intenzionale e doloso delle politiche economiche disastrose del Governo Monti (di cui l'esecutivo Letta è la prosecuzione imbellettata e dissimulata (clicca per leggere).

In relazione a tutto ciò, spicca la singolare inadeguatezza (nel caso della buona fede) e/o la sterilità dolosa (nel caso della mala fede) del Movimento 5 Stelle, imprigionato per mille vie nello stesso paradigma funesto (seppur da un punto di vista apparentemente opposto) che sta svuotando dall’interno le democrazie europee in generale e quella italiana in particolare.
In effetti, dalle tirate di sapore neoliberista e neotatcheriano di Beppe Grillo contro gli “statali” e la spesa pubblica statuale (su cui vedi “Grillo e quella casta di 25 milioni di italiani”, articolo per KEYNES BLOG del 29 maggio 2013, clicca per leggere), dal mito della decrescita felice come antidoto al fatto (presunto) di “aver vissuto al di sopra dei propri mezzi, indebitandosi”, dall’isteria in merito al Debito Pubblico (e a presunte bancarotte italiane sempre annunciate, ma in realtà frutto solo di allucinazione cognitiva), dalla lotta iconoclasta alla democrazia dei partiti, dalla contestazione del pluralismo e del diritto al dissenso, dalla celebrazione de facto dell’egemonia dei pochi sui molti anche all’interno del M5S alla totalitaria esigenza che il movimento grillino raggiunga il 100% dei suffragi e si identifichi con la società e lo stato (con ciò venendo meno il principio fondamentale di ogni democrazia liberale occidentale, e cioè il pluralismo politico e l’alternanza non consociativa di diversi e contrapposti partiti e coalizioni, in una dialettica salutare per il bene collettivo), non si capisce quale vantaggio deriverebbe al cittadino italiano se Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio dovessero un giorno egemonizzare in modo autocratico Parlamento e Governo del Paese.

Così, se stigmatizziamo con risolutezza il consociativismo inconcludente e catastrofico del Governo Letta semel/Monti bis, esprimiamo contestualmente l’auspicio che Grillo, Casaleggio e il Movimento 5 Stelle vogliano emendarsi dei molti errori sin qui commessi ed approdare rapidamente ad un paradigma politico-economico realmente alternativo a quello che oggi (mal) governa Italia ed Europa.
In caso contrario – e cioè se i grillini continueranno a favorire la formazione e la permanenza al potere di esecutivi consociativi, con la scusa di attendere il conseguimento del 51% dei voti per sé e con la scusa della stolta e anti-democratica repulsione ad allearsi con altre entità politiche progressiste- sarà lecito immaginare che, forse, la presunta vocazione alla “destabilizzazione del sistema” portata dall’onda grillina serve invece a “stabilizzare”… inscrivendosi perfettamente in una storia italiana attraversata da iperbolici tradimenti, epocali menzogne e raffinate dissimulazioni in danno del popolo sovrano.
Tutto ciò, naturalmente, al netto della buona fede di quei militanti, attivisti e cittadini che nel Movimento 5 Stelle si impegnano con autenticità e onestà intellettuale.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo dell’8-9 giugno 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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