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Il Massone di rito draghiano Fabrizio Saccomanni conferma subito le previsioni di Grande Oriente Democratico sul tipo di politiche economiche del Governo Letta

 

 

 

 

E’ passato pochissimo tempo da quando abbiamo reiterato la nostra messa in guardia dell’opinione pubblica sulla vera struttura ideologico-progettuale del Governo Letta e sulla cifra massonica reazionaria, conservatrice, neoclassica e neoliberista del nuovo Ministro dell’Economia, il Fratello Saccomanni, ed ecco che costui – fraternamente – ci offre la migliore conferma di quanto da noi preconizzato in

Enrico Letta, un Para-Massone diligente, mediocre, subalterno e servizievole, all'Obbedienza dei circuiti massonici sovranazionali più reazionari e antidemocratici (clicca per leggere)

Il para-massonico governo del Para-Massone Enrico Letta si configura come un Monti-bis con qualche foglia di fico, segnato dalla pesante tutela tecnocratica e anti-crescita del Massone Mario Draghi, esercitata per mezzo del suo fido scudiero, il Massone Fabrizio Saccomanni, nominato Ministro dell'Economia in barba ai desiderata del Massone Berlusconi (clicca per leggere).

Cosa annuncia, di bel nuovo, il Fratello Massone (contro-iniziato, al pari del suo mentore Fratello Mario Draghi) Fabrizio Saccomanni?
Lo si vada a leggere nel seguente pezzo pubblicato su Dagospia l’altro giorno, che riportava un articolo di Francesco De Dominicis per Libero:

“Saccomanni taglia il debito col mattone”, pezzo del 30 aprile 2013 per DAGOSPIA (clicca per leggere).

Ora, i toni dell’ l’articolo di De Dominicis per Libero riportato su Dagospia sono alquanto carezzevoli per il Fratello Saccomanni, presentato mellifluamente come uomo dotato di “autorevolezza e credibilità per procedere a testa bassa. Senza guardare in faccia nessuno”.
Ma procedere in che direzione?
Lo spiega proprio il mieloso De Dominicis, il quale, confermando le previsioni di GOD reiterate in mesi e mesi di analisi sulle varie componenti del progetto di depauperazione spinta del sistema economico italiano, ci illustra che Saccomanni ha in mente

“la creazione di un fondo sovrano, assai più ampio e «credibile» del fondo immobiliare targato Cassa depositi e prestiti ipotizzato nei mesi scorsi con Mario Monti a palazzo Chigi e Grilli a via Venti Settembre. Il nuovo soggetto finanziario potrebbe emettere obbligazioni per un importo massimo di 200 miliardi garantito, appunto, dal patrimonio immobiliare conferito. Una «garanzia reale» di peso che assicurerebbe ai bond la tripla A da parte delle agenzie di rating, rendendo l'investimento particolarmente appetibile agli investitori […]Il denaro raccolto (50, 100 o 200 miliardi secondo le varie opzioni al vaglio dei tecnici), a quel punto, verrebbe dirottato immediatamente per dare un taglio secco al debito. Che da 2mila miliardi potrebbe scendere in un colpo solo a 1.800 miliardi.”

Insomma, eccole le “belle ricette” del Governo Draghi-Saccomanni-Letta: la crisi, aggravata dai molti miliardi di euro di “tagli alla spesa e manovre aggiuntive” (se ne accorgeranno presto, gli italiani, altro che “investimenti per il lavoro”) cui l’Italia sarà costretta in virtù delle norme suicide del pareggio di bilancio costituzionale e del fiscal compact, sarà ulteriormente peggiorata dal fatto che verranno svenduti/alienati anche i “gioielli di famiglia dello Stato” (il patrimonio immobiliare pubblico) ai soliti amici e amici degli amici.
Ci si rammenti, in proposito, che ogni vendita/alienazione di patrimonio pubblico, per il passato (gestita sempre dal Fratello Draghi e dai suoi fraterni satelliti e compari) non ha mai giovato alle casse dello Stato, bensì proprio a quei gruppi bancari e finanziari (vicinissimi al suddetto ex Direttore Generale del Ministero del Tesoro, poi Governatore di Bankitalia, infine Presidente BCE) che vi hanno lucrato sopra o come advisors delle varie operazioni, o come diretti acquirenti dei beni mal-venduti.
Di più, l’inequivocabile messaggio implicito e subliminale del Massone Saccomanni (contro-iniziato come il suo mentore Draghi) è: al centro della mia azione di (mal) governo non ci saranno investimenti per la crescita (“crescita” è solo un “flatus vocis” di cui riempire pagine dense di auspici vuoti e retorici che non fanno crescere proprio nulla), bensì la scientifica e puntuale attuazione del sinistro e devastante fiscal compact, il quale prevede, appunto, la drastica diminuzione del Debito Pubblico (per i benefici che ne verranno a chi e quando e in nome di quale dottrina economica empiricamente comprovata, se il testo capitale del 2010, Growth in a Time of Debt by Rogoff e Reinhart, che ha avallato negli ultimi tempi una credenza pseudo-religiosa decennale di ascendenza neoclassica e neoliberista – il fasullo problema del Debito Pubblico e la fede cieca e stolta nell’Austerità Espansiva – si è rivelato un clamoroso falso degno di due mentecatti e non un saggio di livello scientifico? Al riguardo, si legga: “Il ragazzo che ha salvato il mondo dall’austerità”, articolo by Federico Rampini del 29 aprile 2013 per MICROMEGA, clicca per leggere).
L’Italia, cari politicanti e giornalisti subalterni ideologicamente – in modo conscio e/o inconsapevole - a tutte le cazzate macroeconomiche neoliberiste e neoclassiche che vi vengono propinate da decenni senza fondamenti scientifici né teorici né empirici (e che voi interiorizzate in quanto sprovvisti di cervello e di cultura, non solo economica) non “crescerà” affatto con il Governo Draghi-Saccomanni-Letta.
Continuerà a decrescere.
Dalla recessione si passerà alla depressione (ma forse già ci siamo) e, solo allora, forse, sarà finalmente chiaro che il problema della CRISI in corso non è il Debito Pubblico, né il rapporto percentuale fra Debito Pubblico e PIL (nell’ultra moderno e capitalistico Giappone, il rapporto Debito Pubblico/PIL è circa del 240%, eppure vi si realizzano politiche economiche radicalmente antitetiche a quelle che stanno devastando l’Europa, come illustrato in Perché con un rapporto debito/Pil al 236% il Giappone spende e spande mentre l'Italia va giù a colpi di austerity?”, articolo del 15 gennaio 2013 by Vito Lops con Alberto Quadrio Curzio per IL SOLE 24 ORE, clicca per leggere), né l’eccessiva spesa pubblica, bensì lo sciagurato paradigma politico-economico neoclassico, neoliberista e tecnocratico-elitario che, in qualche decennio, ha peggiorato drammaticamente il livello di vita delle popolazioni occidentali, aumentando disuguaglianze, disoccupazione e malessere sociale diffuso.
Peccato che, tale paradigma, sia adottato con convinzione religiosa ed entusiastica proprio dai Massoni reazionari Mario Draghi e Fabrizio Saccomanni (non potrebbe essere altrimenti, visto che questo modello macropolitico e macroeconomico è stato distillato appunto all’interno di consessi massonici e para-massonici sovra-nazionali di tendenza anti-democratica e neo-aristocratica) e sia stato sempre consustanziale alle più intime convinzioni del Para-Massone servizievole Enrico Letta.
Serve un radicale cambiamento in campo macroeconomico, come suggeriva per l’ennesima volta l’inascoltato Joseph Stiglitz in

“Per un cambio di paradigma nella macroeconomia”, articolo del 2 maggio 2013 by Joseph Stiglitz per MICROMEGA (clicca per leggere),

ma anche una rivoluzione copernicana in termini macropolitici, ridisegnando la traiettoria di una globalizzazione che, oltre a merci e capitali, dovrebbe estendere ovunque diritti, libertà, tutele, dignità e uguaglianza, rafforzando nel contempo i landmarks democratico-libertari ed egualitari dell’Occidente, dove, invece – specie in Europa – si assiste quotidianamente ad una graduale involuzione tecnocratica, consociativo-castale, elitaria e neo-oligarchica nella gestione del Potere.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

 

P.S. Riproponiamo lo stesso Post Scriptum già offerto in

Il para-massonico governo del Para-Massone Enrico Letta si configura come un Monti-bis con qualche foglia di fico, segnato dalla pesante tutela tecnocratica e anti-crescita del Massone Mario Draghi, esercitata per mezzo del suo fido scudiero, il Massone Fabrizio Saccomanni, nominato Ministro dell'Economia in barba ai desiderata del Massone Berlusconi (clicca per leggere),

e cioè:

P.S. Tanto per rinfrescarsi le idee sui paradigmi che ispirano il Fratello Massone Fabrizio Saccomanni, il quale sarà il vero dominus, per conto Draghi, dell’esecutivo Letta, raccomandiamo la lettura di

“L’economia pre-keynesiana del ministro Saccomanni”, articolo redazionale del 29 aprile 2013 per KEYNES BLOG (clicca per leggere)

 

[ Articolo del 1-6 maggio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com