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IN UN MONDO DI SOLDATI IL GUERRIERO VINCE

 

 

 

Dopo aver già proposto i seguenti contributi di Serena Pattaro:

www.grandeoriente-democratico.com-IL-MONDO-SI-CAMBIA-IN-SILENZ

www.grandeoriente-democratico.com-UN-LEADER-NON-TI-DICE-COSA-F

www.grandeoriente-democratico.com-Un-metro-al-minuto-Il-terror

ne rilanciamo un altro, magari consigliandone la lettura dopo aver visto e letto:

www.movimentoroosevelt.com-news-per-dipartimento-comunicazioni

“In un mondo di soldati il Guerriero vince. Esiste solo la vittoria, poiché l’integrità è la sua prerogativa. Mentre il soldato è spinto all’azione da un motivo, il Guerriero agisce verso un fine superiore.

Il soldato è spinto, la sua è un’azione passiva, una reazione, poiché una forza esterna ne stimola il movimento, azione che egli mai avrebbe posto in essere senza quella forza, spesso pure contrastata. Il suo è un agire che trova fondamento nel passato, in emozioni inferiori alimentate da eventi essoterici. In effetti, la causa è su un motivo, parola che indica il participio passato di muovere, quindi ciò che è stato e ora non è più, ma che il soldato si ostina a voler tentare di tenere vivo, sprecando energie per sostenerlo.

Il Guerriero agisce ponendo in essere un’azione attiva, la quale genera da se stesso, la sua forza esoterica, poiché rivolta ad un fine superiore, mai egoico, ma sempre universale.

Alla base dell’azione del soldato vi sono ferite emotive mai trasmutate, divenute di contro principi da difendere. Egli muove poiché rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento e ingiustizia appartengono alla sua vita, causando disconnessione con la realtà oggettiva. Rabbia, pietà, dipendenza, fuga dalle responsabilità, vittimismo, sono le emozioni che lo dominano; egli agisce per dimostrare, non perché è.

Il Guerriero ha sviluppato virtù e talenti; le sue ferite sono state rimarginate con nuovo tessuto di saggezza, compassione, moderazione, responsabilità, libero arbitrio. Non possiede alcun bisogno di dimostrare, egli fa poiché è insito nel suo essere. Il Guerriero ha abbandonato l’approvazione esterna, egli è.

Il soldato sceglie tale ruolo per lavoro, per guadagno personale; il Guerriero ha una missione. Egli la persegue mai per scopi individuali o per onorificenze, ma come fine della sua esistenza. Il Guerriero è tale in essenza e in sostanza, agisce in direzione dell’obiettivo indipendentemente da tutto; dedica il suo tempo svolgendo il compito in silenzio e invisibile agli occhi profani, come un ninja insegna.

Chi è, dunque, il Guerriero degno di questo potente nome?

Il Guerriero è colui che riconosce nell’avversario il riflesso delle proprie ombre e prima di combattere le trasmuta in virtù; solamente così egli non pone piede in fallo.

Il Guerriero ha piena consapevolezza che nessun aiuto esterno lo salverà. Ciò che è fuori è identico a ciò che è all’interno, perciò un aiuto giunge quand’egli incarna la salvezza.

Il Guerriero agisce nel coraggio, mai per paura. Coraggio è azione del cuore in virtù di superiori scopi umanitari e planetari. La paura spinge alla fuga, il coraggio avvicina: il soldato scappa dal dolore, il Guerriero raggiunge la gioia e sceglie sempre quest’opportunità.

Nel dubbio si pone domande consapevole che la risposta dimora nella domanda stessa, purché posta dalla corretta prospettiva. Egli pensa per giungere alla soluzione, certo che una voce nella testa non rappresenta un assoluto pensiero. Tentando di risolvere il quesito, egli si abbandona al risveglio della coscienza: non vi sarà più, in questo modo, colui che ha un problema.

Il Guerriero conosce il mondo essoterico rivelandone la mancanza di volontà; le decisioni sono solamente sue, in totale responsabilità di azione attuata in presenza di sé. L’adesso gli permette il discernimento a discapito della reazione psico-emotiva; così crea un divenire, un futuro mutante il passato. Il mondo che percepisce è l’effetto di se stesso; lui lo nutre, lui gli permette di esistere.

Il Guerriero sa solo ciò che è: più sa, più è. Ottiene questo con la disciplina di corpo, mente e spirito attraverso un equilibrio perfetto di Volontà, Amore e Intelligenza attiva.

Il Guerriero, accecato dei due occhi, ne apre un terzo; vince sempre prima di combattere, i demoni sono divenuti il suo potere. Li conosce, li ha accolti, li ha elevati a vibrazione di Amore e Potere. Ha dimestichezza col gioco, poiché distingue se stesso dall’avversario.

Il Guerriero agisce in totale fiducia nell’universo: egli è l’universo. La fiducia rende invulnerabili. Fiducia è mancanza di timore, fiducia è amore nella missione, fiducia è certezza di sé. Il Guerriero che ha fede è nel suo centro e nulla lo può far cedere pendendo da un lato.

Il Guerriero è libero. Ha conquistato da sé la sua libertà, poiché la schiavitù è l’unico peccato. Entra in guerra non per uccidere, ma nell’intento di rendersi invulnerabile, per rendere potente l’obiettivo della sua missione. Conosce il dolore e la sofferenza, sono fonte della sua forza. Senza resistenza nessuna evoluzione è possibile, senza resistenza nessun fine ha senso. Maggiore è la resistenza, più elevato è il grado di libertà raggiunto.

Il Guerriero incarna in perfetto equilibrio i cinque elementi dell’esistenza: Fuoco, Aria, Acqua, Terra ed Etere, con le loro virtù che ne dispongono un Eterno Essere. L’eternità è rappresentata dall’idea trasmessa ai posteri, dall’archetipo che è il Guerriero da tempo immemore.

Il F.U.O.C.O.: la trasformazione sostanziale

Fedeltà: la capacità di scegliere il servizio per uno scopo superiore attraverso la fiducia nell’esistenza di un’Intelligenza Superiore che regola la vita del Guerriero: la fiducia che qualunque evento accada è il meglio che possa capitare in quel momento per la realizzazione della missione. Tutto è perfetto;

Umiltà: è la conseguenza della completa realizzazione del valore del Guerriero. Chi sa di valere è umile; il superbo è chi ha poca autostima. Il Guerriero è umile poiché si inginocchia al cospetto del superiore fine, radicandosi grazie al contatto terreno e ritornando in presenza di sé;

Onestà: la capacità di vedere se stesso e gli altri al di là della personalità mortale, il Guerriero percepisce l’anima. Solo allora è onesto, si comporta e parla adeguatamente, lasciando andare ogni soddisfacimento egoico;

Coraggio: abilità di agire col cuore. Il Guerriero agisce al di sopra della morte fisica, al di sopra del dolore;

Onore: capacità di agire secondo i dettami dell’anima, anche quando vanno in contrasto con l’ego. È fare ciò che c’è da fare, non quello che gli piace fare.

L’A.R.I.A.: la liberazione dalle catene invisibili

Azione: la produzione di un effetto spingendosi innanzi. Indica al Guerriero che tutto è in divenire; quando pone attenzione al passato egli genera blocchi, poiché ciò che è stato è inerme.

Ricerca: il Guerriero indaga costantemente la verità, poiché solo la verità dona la libertà, quel valore elevato evocato da ogni essere umano nell’esistenza su ogni piano;

Intangibilità: il Guerriero sa rendersi intoccabile. L’inviolabilità è indicatore di integrità, ovvero puro, unito in sé;

Adattabilità: il Guerriero sa rendere se stesso consono ad ogni obiettivo realizzabile per i superiori fini umanitari e planetari. La sua abilità è sviluppata con disciplina nell’attuazione dei suoi talenti.

L’A.C.Q.U.A.: il fluire nel movimento

Amore: ciò che è eterno e che eternamente crea. È l’unico sentimento che muove il Guerriero; ogni sua azione è posta in essere per giungere all’eternità dell’idea incarnata;

Calma: ardore dello spirito. Rappresenta l’equilibrio interiore ed esteriore del Guerriero. Calma mai è inazione, ma totale perfezione dell’essere in azione;

Qualità: espressione della propria natura, dei talenti messi a servizio della missione. Ogni talento va sviluppato e reso disponibile all’obiettivo in modo che il Guerriero possa essere il tassello del puzzle nel corretto domicilio dell’esistenza globale;

Unità: la fusione di tutte le maschere, le personalità di cui il Guerriero è costituito, fusione volta all’esternazione del sé superiore. Ogni parte è centrata all’obiettivo e pone attenzione al percorso della missione;

Ascolto: la facoltà di utilizzare il senso dell’udito ponendo attenzione. Un atto raro ma prerogativa del Guerriero che elimina dal suo focus la confusione.

La T.E.R.R.A.: l’elevazione nel radicamento

Tenacia: l’essere fermo, determinato. Il Guerriero è in potere di mantenere le sue decisioni, poiché prese consapevolmente. Nulla lo corrompe;

Energia: la produzione esoterica dell’elemento vitale. È questo che innesca il cambiamento spingendo il Guerriero ad un livello superiore;

Resistenza: il Guerriero si oppone a ciò che lo indebolisce; sa generare una forza uguale e contraria mantenendo la centratura, permettendo al suo essere di conservare l’idea, la missione, l’obiettivo. Fronteggia l’avversario, ovvero si pone dinnanzi a lui poiché nulla può sconfiggerlo. Sa rimanere in piedi anche di fronte alle macerie;

Riflessione: la capacità di tornare se stesso quando per qualche motivo si è distratto. Il riflesso del mondo esteriore è un elemento fondamentale del Guerriero che sa cogliere il messaggio celato che gli permette di piegare indietro, ovvero verso se stesso;

Accoglienza: atto dell’introiettare, espressione potente della comprensione di cui il Guerriero fa buon utilizzo. Accogliere è far proprio con affetto, con l’ausilio dell’amore. Tutto ciò che egli accoglie è stato ponderato per evolvere.

L’E.T.E.R.E.: l’Anima Mundi

Essere: l’elemento primevo che tutto comprende; l’unico verbo esistente, gli altri ne sono una derivazione. Da esso il Guerriero tutto manifesta; la creazione è la conseguenza dell’intelligenza insita nell’essere;

Trasmutazione: il compimento della Grande Opera Alchemica. La variazione verticale di sostanza, l’elevazione suprema;

Elevazione: l’effetto della promozione di dignità e onori, valori che guidano il Guerriero in ogni momento;

Responsabilità: facoltà del Guerriero di rispondere agli altri di scelte e azioni, ma soprattutto di rispondere a se stesso. Azione potente che permette al Guerriero di prendere in mano la propria vita divenendo ciò cui è nato per essere;

Evoluzione: il risultato della sperimentazione individuale a seguito delle indicazioni animiche poste in azione attraverso la macchina biologica. Il Guerriero è consapevole che solo questo porta ad una totale identificazione con la missione.

“Il guerriero ha dormito per lungo tempo. È naturale che si stia svegliando a poco a poco”, (da Il manuale del guerriero della luce, Paulo Coelho).

È giunto il momento dei Guerrieri, è terminato il tempo dei soldati. AdunateVi Guerrieri, dunque, poiché il mondo è in fiamme.”

(Serena Pattaro)

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[ Articolo del 4 dicembre 2020 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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