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Grande Oriente Democratico ancora a proposito di Ginevra Amerighi e Arianna Mangifesta e degli odiosi abusi subiti da costoro ad opera di Fabio Mangifesta, di Marisa Malagoli Togliatti, di Melita Cavallo e del Tribunale dei Minorenni di Roma

 

 

 

 

Ci ricolleghiamo a quanto anticipato in

Grande Oriente Democratico denuncia il clamoroso abuso di potere del Tribunale dei Minorenni di Roma a danno di Ginevra Amerighi e della figlia (25 mesi) Arianna Mangifesta. Gli artefici di questo disumano e infame abuso, Fabio Mangifesta, Marisa Malagoli Togliatti & Compagni di merende, non pensino di farla franca: Parte I (clicca sopra per leggere)

 

Ora, il più recente atto di questa infame e criminale commedia è stato raccontato in

“Minori, perquisita la villa dell’ex compagno di Ginevra Amerighi”, articolo del 17 maggio 2012 by Annarita Carbone per NUOVO PAESE SERA (clicca sopra per leggere),

reperibile sul Sito ufficiale della testata: www.paesesera.it.

Già soltanto da questa breve e recentissima sintesi della brava giornalista Annarita Carbone, ci si inizia ad orientare sui gravi abusi di potere commessi a margine di questa vicenda.
Ma, in realtà, invitiamo i nostri lettori a fare molti passi indietro, per una ricognizione approfondita di un caso che sarà tale da inscriversi negli annali della storia giudiziaria italiana (deviata).
E non, purtroppo, per lodare i tanti eroici magistrati che ogni giorno compiono il loro dovere rischiando la vita o sopportando sacrifici personali per amministrare giustizia con sempre meno mezzi e meno strutture a disposizione (costoro, che siano benemeriti in eterno), bensì per indurre la Procura di Roma, le massime Istituzioni dello Stato e l’opinione pubblica in generale a chiedersi:
COSA ACCADE FRA LE MURA DEL TRIBUNALE DEI MINORENNI DI ROMA?
CHI DECIDE COSA E A FAVORE E TUTELA DI CHI?
COME SI GIUSTIFICANO CERTE DECISIONI ABUSIVE, INUMANE E TALI DA GRIDARE VENDETTA DINANZI A DIO E AGLI UOMINI?

La vicenda di Ginevra Amerighi e di sua figlia Arianna Mangifesta è quella che è stata ampiamente illustrata in

“Sottrazione di minori-Ginevra Coraggio Mattino 5”, video del 9 dicembre 2011 per CANALE 5, riprodotto su WOOPIE (www.woopie.jp)

“Sottrazione di minori- Ginevra Coraggio Mi manda Rai Tre”, video del 12 dicembre 2011 per RAI TRE, riprodotto su YOU TUBE (clicca per vedere)

“Sottrazione di minori- Ginevra Coraggio Rai Uno Mattina”, video del 19 dicembre 2011 per RAI UNO, riprodotto su YOU TUBE (clicca per vedere)

“Coraggio Ginevra !!! Parte 1 Radio IES Ouverture”, audio del 3 aprile 2012 per RADIO IES, riprodotto su YOU TUBE (clicca per ascoltare)

“Coraggio Ginevra !!! Parte 2 Radio IES Ouverture”, audio del 3 aprile 2012 per RADIO IES, riprodotto su YOU TUBE (clicca per ascoltare)

“Coraggio Ginevra !!! Parte 3 Radio IES Ouverture”, audio del 3 aprile 2012 per RADIO IES, riprodotto su YOU TUBE (clicca per ascoltare)

“Coraggio Ginevra !!! Parte 4 Radio IES Ouverture”, audio del 3 aprile 2012 per RADIO IES, riprodotto su YOU TUBE (clicca per ascoltare),

e in diversi altri documenti scritti, audio e video consultabili sul web.

In proposito, esiste anche un APPELLO rivolto direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, immaginiamo sia in quanto Capo dello Stato che quale Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, affinché intervenga in questa criminale e scandalosa vicenda.

Rinviamo chi volesse firmare tale APPELLO, al sito ufficiale del Movimento “FORZA POPOLARE” (www.forzapopolare.it), dove esso è stato originariamente pubblicato e messo a disposizione dell’opinione pubblica.
Per visionare e sottoscrivere:

“Appello per Mamma Ginevra Coraggio a Napolitano”, sul Sito di FORZA POPOLARE (clicca sopra per accedere )

D’altra parte, sulla vicenda è stata prodotta persino una Interrogazione Parlamentare al Ministro della Giustizia Paola Severino da parte del Senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica, come è stato riportato da diverse agenzie di stampa.
Il seguente è il report dell’ADNKRONOS:

 

Bimbi contesi: Tribunale le vieta di vedere la figlia da un anno, interrogazione Pedica

 Roma, 16 feb. (Adnkronos) – E’ stata presentata un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia da parte del senatore dell’Idv Stefano Pedica per ”una grave vicenda di mala-giustizia che ha coinvolto Ginevra Amerighi, difesa dall’avv. prof. Piero Lorusso, alla quale il Tribunale dei Minorenni di Roma vieta da oltre un anno di vedere, sentire e frequentare la propria figlia di soli 18 mesi in violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, della normativa civilistica interna e della giurisprudenza di legittimita’ e della Corte di Giustizia di Strasburgo”. ”E’ opportuno precisare – sottolinea Pedica – che il decreto e’ stato adottato dal Tribunale dei Minori di Roma omettendo l’audizione della sig.ra Amerighi in violazione delle norme sull’integrità del contraddittorio ed omettendo l’audizione preventiva del pm. La sig.ra Amerighi non ha mai violato o trascurato i doveri ad essa inerenti ne’ abusato dei relativi poteri e non ha mai cagionato alcun pregiudizio alla figlia minore. L’affidamento della minore e’ stato disposto in favore del padre nonostante precedenti penali per lesioni e maltrattamenti e la pendenza di procedimento penale a suo carico dinanzi al Tribunale penale di Roma per lesioni e maltrattamenti perpetrati nei confronti della sig.ra Amerighi anche durante la gestazione. A giorni sulla questione si pronuncera’ la Suprema Corte di Cassazione”,

della quale si trova ampia testimonianza e circolazione ancora sul web.

Insomma, questa vicenda di Ginevra Amerighi e della sua figlioletta Arianna Mangifesta è indegna di un Paese che intenda definirsi CIVILE.

Ma non si pensi che la questione possa risolversi a tarallucci e vino, con un tardivo intervento del Presidente della Repubblica o del Ministro della Giustizia e con qualche frase di circostanza dei Giudici del Tribunale dei Minorenni di Roma, quale accompagnamento alla RESTITUZIONE della piccola Arianna Mangifesta a sua madre.
No, qui si sono superati i limiti della decenza e del decoro istituzionale, gettando fango e merda sulle Istituzioni dello Stato che dovrebbero tutelare i MINORI e che invece, in questa occasione, hanno abusato del loro potere e VIOLATO LE LEGGI pur di favorire un individuo dalla dubbia condotta morale, civile e penale come il ricco e potente palazzinaro Fabio Mangifesta.
E visto che sono stati superati – e di gran lunga - tali limiti, bisogna che coloro che lo hanno fatto PAGHINO CARO, dinanzi alla LEGGE E ALL’OPINIONE PUBBLICA, i loro ABUSI E MISFATTI.

I primi a dover pagare saranno quei giudici del Tribunale dei Minorenni di Roma che, giustamente, sono stati ricusati in data 16 maggio 2012 dal legale della Signora Ginevra Amerighi, così come riportato di seguito in un articolo della Testata “ROMA Oggi Notizie” (www.roma.ogginotizie.it):

 

Roma - Figlia allontanata da madre: ricusati giudici Tribunale Minori


giustizia


Roma - La signora Ginevra Amerighi, a cui il Tribunale dei Minori di Roma aveva sottratto la figlioletta che all'epoca aveva solo 18 mesi, ricusa i giudici che firmarono il provvedimento cautelare. Più di un anno fa  la bambina  fu affidata in via esclusiva al padre, un uomo che la piccola conosceva appena , con procedimenti penali pendenti e varie denunce per maltrattamenti nei confronti delle donne. La decisione dei giudici fu presa sottoforma di  provvedimento cautelare, in assenza della necessaria istruttoria della causa. Avverso il provvedimento è intervenuto il senatore dell'IdV Stefano Pedica che ha presentato una interrogazione parlamentare scritta al Ministro della Giustizia. Il procedimento per l'affidamento della minore è in effetti  tutt'ora pendente dinanzi al Tribunale dei Minori della capitale ed oggi scade il termine per il deposito delle memorie finali. Le reiterate istanze della mamma volte ad ottenere la propria audizione e l'escussione di oltre 50 testimoni non è stata ad oggi riscontrata dal Tribunale. Di qui la scelta di ricusare i giudici del Tribunale dei Minori. Lo rende noto il legale della madre della piccola, l'avv. prof. Piero Lorusso il quale evidenzia che la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea  ha costantemente affermato che uno dei diritti fondamentali del bambino è quello, sancito dall'art. 24, n. 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000, e cioè quello di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, e il rispetto di tale diritto di identifica innegabilmente  con un interesse superiore di qualsiasi bambino.

 

E dovranno pagare in sede civile per i danni gravissimi dolosamente provocati a una madre e a sua figlia, in sede penale per abuso di potere e violazione delle normali procedure giudiziarie in favore clamoroso e illegale di una delle parti, quel galantuomo di Fabio Mangifesta.
Ci si augura che la Procura della Repubblica di Roma voglia aprire un’inchiesta al riguardo (se non l’ha già fatto) e muoversi celermente nella direzione di accertare natura ed entità dei reati che questi giudici - indegni di essere definiti magistrati - hanno commesso.

Ma a pagare deve essere anche il Presidente del Tribunale dei Minorenni di Roma, Melita Cavallo.
Si abbia la pazienza (peraltro si tratta di una visione molto interessante, vivace e istruttiva) di guardare la trasmissione Mi Manda Rai Tre del 12 dicembre 2011, prestando particolare attenzione alle parti in cui interviene proprio la Dott.ssa Cavallo.
Dunque, si guardi

“Sottrazione di minori- Ginevra Coraggio Mi manda Rai Tre”, video del 12 dicembre 2011 per RAI TRE, riprodotto su YOU TUBE (clicca per vedere)

e ci si soffermi sugli interventi di Melita Cavallo.
Ne emerge un quadro a dir poco allucinante e verminoso.
Costei prima esordisce tentando di far credere agli spettatori, al conduttore e ai prestigiosi esperti di diritto, psichiatria e psicologia in studio (tutti ragionevolmente sconcertati dalla natura incredibile e scandalosa di questa vicenda), di non conoscere la questione, di averla appresa là per là.
Poi, dopo essere stata colta in fallo sul punto, e cercando penosamente di glissare/cincischiare in merito, si osservi la mala fede e la irrazionalità delle sue argomentazioni, mentre i vari esperti e la povera Ginevra Amerighi con i suoi addolorati genitori (e nonni della piccola Arianna Mangifesta) cercano di porle interrogativi semplicissimi a cui la Presidente del Tribunale dei Minorenni non dà alcuna risposta esauriente.
Infine, dopo essere stata sbugiardata e contraddetta con grande civiltà e lucidità dalla Amerighi, si inorridisca dinanzi alle urla isteriche e scomposte della Melita Cavallo. Costei impreca imperiosamente e tirannicamente verso la sbalordita Amerighi: “Si zittisca, si taccia!!!”, con comportamento degno di una burocrate stalinista o nazista.
Cara Melita Cavallo, la povera Ginevra Amerighi è già stata zittita, mortificata e nullificata nei suoi diritti di madre e di cittadina dai Suoi degni compari del Tribunale dei Minorenni di Roma e dalla loro consulente Marisa Malagoli Togliatti.
Piuttosto, se, come risulta dai documenti resi noti, si è osato sottrarre una figlia dalla custodia della madre in virtù di una perizia psichiatrica fasulla, dolosa (e ancor più dolosamente interpretata) come quella della Malagoli Togliatti (che ha ad oggetto una persona con uno straordinario aplomb e autocontrollo, nonostante l’evidente sofferenza, e cioè Ginevra Amerighi), cosa bisognerebbe fare a un Magistrato che in televisione si metta a urlare istericamente, mostrandosi emotivamente instabile e ferocemente aggressivo come Lei si è in effetti  mostrata?
Lei, cara Melita Cavallo, dopo questa vicenda scandalosa di Ginevra Amerighi e di Arianna Mangifesta e dopo la sua orribile performance televisiva su RAI TRE del 12 dicembre 2011, ha dimostrato chiaramente di non essere adatta a guidare alcun Tribunale dei Minorenni.
Si dimetta e chieda scusa: alla Signora Amerighi, alle Istituzioni dello Stato che non ha saputo rappresentare degnamente e soprattutto al popolo italiano (sovrano) che le ha passato lo stipendio fino ad ora e che le pagherà la pensione in seguito, al netto di sanzioni o condanne in cui ella potrà incorrere a causa dei suoi ingiustificabili comportamenti.
Come si giustifica, infatti, che mentre un Senatore della Repubblica ( Stefano Pedica dell’IDV, prima citato) sente il bisogno di denunciare un abuso commesso ai danni di una cittadina e di sua figlia (vedi Interrogazione Parlamentare al Ministro della Giustizia Paola Severino), Lei non solo prima del dicembre 2011, ma soprattutto dopo quella trasmissione del 12 dicembre 2011 su RAI TRE,  non si sia immediatamente attivata per sanare le molte irregolarità e gli abusi commessi dall’interno del Tribunale da Lei presieduto?
E’complice degli abusi reiterati fino ad oggi o se ne è lavata le mani?
Le facciamo notare che una Presidente di Tribunale che si lavi le mani (dopo essere stata avvisata pubblicamente e platealmente della situazione di illegalità in corso) di cose che avvengono sotto la sua vigilanza è colpevole in eguale o forse maggiore misura di quei semplici Giudici che abbiano commesso abusi direttamente.

Prossimamente, poi, ci occuperemo più da vicino di un personaggio molto noto, Marisa Malagoli Togliatti, figlia adottiva di Palmiro Togliatti e di Nilde Iotti.
Costei, Docente ordinaria presso la Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, pare che al Tribunale dei Minorenni di Roma faccia il bello e il cattivo tempo, pur essendo semplicemente una Consulente.
Ci rifiutiamo di credere, come pure risulta dalle dichiarazioni di Ginevra Amerighi ed altri (che asseriscono di averne le prove) che costei scriva libri e coltivi una diretta amicizia con uno dei legali di Fabio Mangifesta, perché se cosi fosse ad abuso si aggiungerebbe abuso, non essendo certo ammissibile che un Tribunale commissioni delle perizie a chi sia coinvolto professionalmente o affettivamente con uno dei legali delle parti in causa.
Piuttosto, andrà analizzato su quali basi una Consulente pagata dai cittadini italiani si permetta il lusso di richiedere di strappare una figlia a sua madre sulla base dell’ermeneutica di test a distanza, fondati unicamente sull’interpretazione soggettiva di questo o quel disegno.
Senza alcun elemento oggettivo,  derivante da valutazioni psicologiche scientificamente cogenti.
Così, per arbitrio assoluto.
Come infatti potranno scoprire gli esterrefatti cittadini che guarderanno e ascolteranno i video e gli audio che gli abbiamo proposto in precedenza, la prima colpevole degli abusi poi comunque commessi dal Tribunale dei Minorenni di Roma è proprio la professoressa Marisa Malagoli Togliatti. La quale scrive perizie infondate, negligenti e pericolosissime per i destini delle persone coinvolte.
Ma su di lei ci concentreremo meglio alla prossima puntata.
Molto prossima.
Intanto possiamo osservare che, probabilmente, invece di ereditare l’equilibrio, la propensione per la giustizia e il senso dello Stato della madre adottiva Nilde Iotti, la Malagoli Togliatti pare aver interiorizzato la disposizione paterna ( cioè del “Compagno Ercoli” ) ad avallare abusi psichiatrici come quelli che venivano commessi quotidianamente nell’URSS di Stalin; quando i dissidenti, gli eterodossi e le persone scomode per l’elite burocratica bolscevica venivano dichiarati malati di mente e interdetti o internati.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 16-18 maggio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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