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GOD a proposito del Debito Pubblico: falso mito ed errore linguistico

 

 

 

 

Con questo secondo intervento dopo

GOD presenta e chiosa "Il debito pubblico è un onere a carico delle future generazioni?", articolo by VOCI DALL'ESTERO (clicca per leggere),

proseguiamo la serie dei contributi che la redazione di www.grandeoriente-democratico.com intende dedicare espressamente al tema – solitamente trattato in termini isterici, manipolatori e non scientifici – del famigerato “DEBITO PUBBLICO”.

In questa occasione offriamo alla lettura e alla meditazione

“Il debito pubblico è un falso mito”, articolo redazionale del 13 febbraio 2013 per MEMMT.INFO (clicca per leggere).

e

“Il debito pubblico non esiste, è solo un errore linguistico”, articolo del 30 dicembre 2011 by Daniel Mayoraz per NUVOLEDALCIELO.NET (clicca per leggere).

Anzi, riportiamo il testo di Mayoraz per esteso, visto il suo carattere efficacemente sintetico ed esplicativo:

 

Il debito pubblico non esiste, è solo un errore linguistico
12/30/2011
 
Picture
l'ipnosi del "debito" pubblico: taglia, taglia, taglia...

Il debito pubblico non esiste, è solo un errore linguistico


di Daniel Mayoraz

Considerazioni sulla crisi del debito all'interno del sistema monetario contemporaneo:

1- Il problema del debito pubblico è una delle più grandi ipnosi di massa della storia. Perché in realtà il problema del debito pubblico, per uno stato a moneta sovrana, non esiste. Siccome il denaro è creato dallo stato attraverso la banca centrale, la banca centrale è in grado di versare direttamente a beneficio del Tesoro tutto il denaro necessario alle spese dello stato, alle infrastrutture e agli investimenti... (in maniera adeguata e proporzionale alla crescita economica e alla massa monetaria in circolazione - per non creare eccessiva inflazione).
Solo che non vuole farlo. Purtroppo ciò che avviene oggi è che la banca centrale crea nuovo denaro mettendolo in circolazione quasi esclusivamente a beneficio del sistema bancario. Queste iniezioni di liquidità (489 miliardi recentemente) vanno sì a beneficiare i mercati finanziari, ma entrano solo limitatamente nell'economia reale. 

2- L'unica causa della crisi economica e della sfiducia dei mercati in molte nazioni dell'area euro come l'Italia, è l'adozione dell'euro come moneta. 
Il malgoverno e gli sprechi, e tutto quello che ci vogliono far credere, non c'entrano un bel niente, nisba, zero. L'entità del debito pubblico nemmeno. (Per esempio il Giappone ha un debito pubblico molto più grande di quello dell'Italia, eppure i rendimenti dei suoi titoli di stato sono vicini allo zero. Questo perché il Giappone ha una banca centrale che stampa yen, e quindi nessuno dubita della sua capacità di ripagare i debiti).

Il problema dell'euro invece, è che l'euro è una moneta tecnicamente straniera, e quindi gli stati come l'Italia che l'hanno adottata, non possono garantire la restituzione dei debiti nella loro moneta, perché non hanno più la facoltà di crearla..., possono solo prenderla in prestito. Questo diritto di creare moneta nell'area euro è oggi esclusivo della BCE, che però sembra avere dei piani non molto in sintonia con quello che è l'interesse delle nazioni dell'area euro...

(Ora la stangata di Mario Monti è di 40 miliardi. PER EVITARE LA STANGATA BASTAVA CHE LA BCE INVECE DICESSE AD UN FUNZIONARIO DI DIGITARE "40.000.000.000 euro" NEL CONTO DEL TESORO ITALIANO sotto le "passività" e la stessa cifra nel suo conto nelle "attività" (cioè nel foglio elettronico che vedete sotto). Impiegava un minuto. Dopo di chè lo stato italiano poteva accreditare stipendi, pensioni, pagare forniture, bollette perchè il suo conto corrente era aumentato di 40 miliardi.... - dal forum di cobraf.com)

3- Lo stato potrebbe creare moneta senza emettere titoli di stato, direttamente accreditando il Tesoro, a tasso zero. 
Ad ogni modo, per rimanere ad oggi, anche il debito accumulato tramite titoli di stato e i conseguenti interessi, sono un problema irrilevante per uno stato a moneta sovrana. Solitamente lo stato emette semplicemente nuovi titoli di stato per rimborsare i titoli di stato giunti a maturazione. Inoltre i rendimenti sui titoli di stato arricchiscono i cittadini che acquistano i titoli di stato, a rischio zero perché il debito di uno stato a moneta sovrana è sempre solvibile. 
Alla base rimane sempre la facoltà dello stato di creare moneta dal nulla, e la conseguente certezza della sua abilità di ripagare i debiti e gli interessi.

4- Il problema del debito pubblico è essenzialmente un problema LINGUISTICO. Il debito pubblico non può essere chiamato debito pubblico, perché in uno stato a moneta sovrana, il denaro da restituire è creato dal colui che è indebitato. Supponiamo che io sia l'unica persona al mondo ad avere il diritto di creare "ciccrigoti" (- non so cosa siano...), ma ho facoltà di produrne in maniera illimitata e istantaneamente, dal nulla: a questo punto, il fatto che io abbia un debito di un milione di trilioni di "ciccrigoti" con te non significa nulla, perché tu non dubiterai della mia ability to pay, ovvero della mia abilità di restituire i "ciccrigoti", perché li posso creare istantaneamente.
Lo stesso discorso vale per una moneta sovrana come il dollaro, lo yen, o il franco svizzero... Quindi in questo senso è improprio usare il termine "debito", perché qui si tratta di qualcosa che è sempre restituibile per definizione.

5- Il problema del debito pubblico è essenzialmente un problema LINGUISTICO. Questo perché la moneta è creata dal nulla dallo stato, senza alcuna parità o convertibilità con l'oro o con altri beni fisici reali. Se fossimo sotto il gold standard, allora sì, il debito pubblico sarebbe un problema reale, perché quanto dovuto corrisponderebbe a un equivalente in oro. Ma oggi, all'interno del nostro sistema monetario, il debito pubblico per uno stato a moneta sovrana non è un debito reale, perché non corrisponde ad alcun bene materiale che deve essere restituito.

6- Il problema del debito pubblico è essenzialmente un problema LINGUISTICO. Il debito pubblico si accumula essenzialmente attraverso il deficit di bilancio dello stato. Ma il deficit dello stato, nel sistema monetario contemporaneo, è positivo, perché significa semplicemente che lo stato immette PIU' moneta nel sistema economico privato, di quanta ne riceve indietro con le tasse. Siccome i soldi non piovono dal cielo (e non sono convertibili in oro), ma li crea dal nulla uno stato a moneta sovrana, quando lo stato è in deficit arrichisce i cittadini, perché questo significa che distribuisce più soldi nella società di quanti ne richiede indietro. Invece quando lo stato è in surplus, significa che i soldi che entrano nelle casse dello stato grazie alle tasse, sono di più di quelli che lo stato spende per la società, e quindi i cittadini si impoveriscono.
Attenzione: il governo Monti ha inserito nella costituzione italiana la parità di bilancio. Quindi per legge costituzionale, l'Italia deve diventare un paese povero.

7- Solo un forte aumento delle esportazioni - di solito grazie alla svalutazione - può compensare la perdita di ricchezza dei cittadini dovuta a un surplus di bilancio dello stato, perché con un aumento delle esportazioni nuovo denaro fresco proveniente dall'estero entrerebbe nel sistema.
L'equazione base del sistema economico contemporaneo basato sulla moneta creata dalla stato (dal nulla), è:
Domestic Private Balance + Domestic Government Balance + Foreign Balance = 0 [bilancio domestico privato + bilancio domestico dello stato + bilancio estero = 0]

Quindi matematicamente, perché il bilancio privato (quello dei cittadini) sia in positivo (in surplus), è necessario che il bilancio dello stato sia negativo (in deficit), (a meno che, come già detto, non ci sia una grossa influenza positiva del bilancio estero).
In pratica, più lo stato a moneta sovrana spende a deficit, più arricchisce i cittadini.
[Per approfondimenti: Modern Money Theorypaolobarnard.info]

Quindi riassumendo, 
la crisi economica mondiale è di natura ipnotica, ed è causata essenzialmente dall'ossessione di ridurre il debito pubblico, quando per DEFINIZIONE, in questo sistema economico, il debito pubblico, non è debito, perché equivale alla ricchezza, cioè al denaro messo in circolazione a beneficio dei cittadini.

Quindi o qualcuno si inventa una nuova parola da inserire nel dizionario, o non ne usciamo più. Io consiglierei per esempio "BENEFICIO PUBBLICO" invece di debito pubblico.

8- Concludendo, la crisi economica del debito, nasce come ipnosi di massa e si concretizza nella realtà solo perché è utile: 
A. alle elite finanziarie (che si arricchiscono prima con la speculazione, e poi acquisendo attività economiche fallite e nazioni a prezzi stracciati, e potendo disporre di forza lavoro con salari molto più bassi).
B. alle elite politico-massoniche-globaliste (che grazie alla paura, all'insicurezza e alla sofferenza della popolazione durante periodi di crisi, possono portare avanti con facilità i loro progetti politici in maniera autoritaria e antidemocratica).
Generalmente questi due gruppi elitari A e B, sono in realtà la stessa cosa.

Magari, in omaggio a quanto scrivevamo in

GOD invita i Media italiani ad occuparsi di questioni serie e importanti, prendendo esempio da due trasmissioni recenti di REPORT e PIAZZA PULITA,

invece di ignorare bellamente la questione continuando a dare per scontato (dal basso della propria ignoranza di temi economici e della subalternità al paradigma neoclassico) che il Debito Pubblico sia un macigno per la crescita e per il futuro delle nuove generazioni, sarebbe il caso che i media offrissero all’opinione pubblica un confronto tra economisti di diverse scuole, proprio su questo fondamentale tema.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 19-22 maggio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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