Boaz Content Banner Jachin

 

Dopo il Fratello Silvio Berlusconi, prossimo alla fine, sarà il turno dell’illegittimo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, l’inutile e incolore Fratello Gustavo Raffi, una miniera di frasi fatte e altisonanti quanto sterili, e di tautologiche dichiarazioni retoriche. Un monumento di vacuità che comprime le migliori energie della più importante Comunione massonica italiana e che sta tramando per diventare Gran Maestro ad vitam, con la truffaldina proposta delle Gran Logge regionali, i cui Neo GM regionali, riuniti in un conclave cardinalizio di 17 persone, dovrebbero eleggere “Papa Raffinger” e la sua progenie come dinastia regnante di Palazzo Giustiniani. Grande Oriente Democratico non lo permetterà e manderà a casa Raffinger così come ha sapientemente contribuito a defenestrare “Fratello Silvio”.

 

 

 

 

Correva l’anno 2010, mese di luglio, giorno 26.
Il nostro portavoce Gioele Magaldi scriveva una Epistola ormai entrata nella leggenda, la

Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010 (clicca sopra per leggere), riprodotta infinite volte sul web, a partire da DAGOSPIA, circolata in versione cartacea e telematica in tutti gli ambienti massonici italiani, europei, nord/sud-americani e mondiali (persino in Giappone), letta all’interno di sezioni di partito, di sindacati, di uffici pubblici e privati, studiata a tavolino da servizi d’intelligence, uomini delle istituzioni e giornalisti, intellettuali curiosi e semplici cittadini, recitata su CURRENT TV di SKY e rilanciata da YOUTUBE:

Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010 ( VIDEO, su CURRENT TV e ripresa da YOUTUBE) Parte I, Parte II, Parte III, Parte IV (clicca sopra per vedere/sentire).
A tale prima lettera ne faceva seguito una seconda:

Lettera Aperta N°2 al Fratello Silvio Berlusconi del 9 dicembre 2010 (clicca sopra per leggere),

egualmente molto gettonata, oggetto di nuova intervista su CURRENT TV e ampiamente riprodotta sul web.
Chiunque ripercorra il senso della prima lettera (ammonimenti, esortazioni e promesse di destrutturazione/defenestrazione se non ci fosse stata attenzione ai consigli fraterni espressi) e della seconda (dove da un lato si dichiarava la dannosità di una caduta a dicembre dell’esecutivo Berlusconi e anzi si proclamava che tale caduta sarebbe stata impedita; dall’altro si prediceva che Fratello Silvio andava cotto a fuoco lento e lasciato governare per mostrarne sino in fondo l’insipienza quale statista, anche nell’imminenza di una crisi economica-finanziaria molto grave, che si è poi puntualmente verificata: si controlli il profetico testo della Lettera Aperta N°2 al Fratello Silvio Berlusconi del 9 dicembre 2010 ), non potrà non constatare che il Fratello Gioele Magaldi parla sempre molto a proposito e raramente sbaglia una previsione o azzarda una promessa che non è in grado di mantenere.
A novembre-dicembre 2010 erano in molti - anche fra parlamentari del PDL - a chiedere consigli al nostro leader e portavoce e a suggerire che GOD avrebbe dovuto contribuire a far avere la sfiducia parlamentare al Fratello Silvio Berlusconi (si rileggano, in proposito, le comunicazioni autunnali 2010 contenute in Comunicazioni dei lettori/visitatori, clicca sopra per leggere).
A tutti costoro (e anche ad alcuni di NOI che erano favorevoli a mandare subito a casa il contro-iniziato Berlusconi), il Fratello Magaldi rispondeva, pacato e saldo nelle sue convinzioni: “Se Silvio Berlusconi prende la sfiducia adesso, a dicembre 2010, e si costituisce un esecutivo tecnico-consociativo che lo manda all’opposizione insieme alla Lega, tra qualche mese sarà tale esecutivo sostenuto da PD, UDC, FLI e altri fuoriusciti del PDL a dover sostenere il peso e l’impopolarità della pesantissima crisi economico-finanziaria che si verrà a verificare. In questo modo, i partiti che sostengono questo esecutivo tecnico-consociativo senza arte né parte o idee chiare saranno presi a pernacchie dall’elettorato e Berlusconi, reso martire dall’eventuale ‘ribaltone’ del dicembre 2010, si presenterà di nuovo dinanzi al popolo italiano di scarsa memoria e facile manipolazione come il ‘sempreverde’ Salvatore della Patria, tornando a vincere le elezioni del 2012 o 2013. Invece, se si lascia logorare Berlusconi e lo si mostra per quello che è - un parolaio e un mistificatore-manipolatore dell’opinione pubblica senza alcuna capacità di governo - già fra un annetto sarà definitivamente indebolito, bollito e screditato, pronto per essere mandato a casa senza possibilità di nuove resurrezioni”.

Ci sembra di poter dire che siamo molto vicini a simili, auspicabilissimi esiti…

Sul versante interno della più importante Comunione massonica italiana - quel Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dal 2009 governato da un illegittimo Gran Maestro auto-insediatosi mediante una specie di GOLPE, che lo sta facendo permanere abbarbicato sulla massima poltrona del GOI sin dal 1999 - riteniamo di poter essere altrettanto profetici di quanto lo è stato il Fratello Gioele Magaldi relativamente alla sorte del (pessimo) massone Silvio Berlusconi.
Gustavo Raffi e i suoi cortigiani più asserviti e incapaci seguiranno di poco le sorti del loro caro Fratello Berlusconi, con il quale, finché gli è stato comodo, hanno simulato relazioni tiepide di giorno, realizzandone di molto calde di notte, specie per mezzo dei Fratelli Aldo Chiarle e Valter Lavitola, come da Noi ampiamente spiegato in diverse occasioni nel corso di questi mesi (in proposito, si digiti il nome di Valter Lavitola nella Sezione del sito www.grandeoriente-democratico.com denominata CERCA IN GOD (clicca sopra per la ricerca) e si troverà ampia documentazione di quanto sosteniamo, peraltro sintetizzato parzialmente negli efficaci pezzi giornalistici: "Camorra, massoni e craxiani. Vita di un uomo detto Valterino" by Fabrizio D'Esposito per IL FATTO QUOTIDIANO dell'8 settembre 2011 e
"Lavitola, massone insonne" by Alessandro Da Rold per LETTERA 43 del 12 settembre 2011 )

Come tutti i despoti al tramonto, comunque, che perdono il contatto con la realtà e le scarse capacità di manovra che restano loro, ingannati dalla cerchia di giullari, adulatori e cortigiani che li blandiscono e vezzeggiano (salvo poi essere i primi a mettergli il veleno nell’acqua e a fuggire con l’argenteria nel momento del crollo…), Raffi e Berlusconi si somigliano molto in questa fase della loro decadenza. In luogo di ritirarsi al più presto a vita privata e di scusarsi per i molti danni arrecati all’immagine dell’Italia e della Massoneria italiana, entrambi meditavano, fino a poco tempo fa, di perpetuare non si sa bene fino a quando la loro permanenza su comode poltrone, in danno di miriadi di massoni e cittadini.
Di Berlusconi sono note le patetiche illusioni in merito alla salute del suo governo e della sua maggioranza, che invece si sta miseramente sgretolando.
Su Raffi, occorre rendere edotta la pubblica opinione (interna ed esterna a Palazzo Giustiniani) sul fatto che, ancora a settembre scorso, andava discettando in giro di una clamorosa e IPER-GOLPISTICA riforma costituzionale del GOI tale da rendere la sua permanenza come Gran Maestro di tipo monarchico-pontificale.
Pare che, tra un vino Cannonau e un pane carasau, mangiando e bevendo smodatamente (com’è suo solito) in quel della Sardegna, il Gran Gustavo abbia ribadito che sarebbe sua intenzione tentare di portare nella Gran Loggia 2012 una riforma che non soltanto istituisca 17 Gran Logge regionali (sulla qual cosa si può anche discutere) con 17 Gran Maestri regionali, ma che questi Gran Maestri regionali diventerebbero gli effettivi Grandi Elettori del Gran Maestro nazionale, un po’ come un conclave cardinalizio che elegga un Pontefice di Santa Romana Ecclesia.
E tutta la retorica raffiana sull’elezione democratica e diretta del Gran Maestro nazionale, secondo il principio, un maestro = un voto? Dove andrebbe a finire tale vacua e pomposa retorica?
A puttane.
Esattamente dove - secondo le voci dei maligni dai quali ci dissociamo - spesso si recherebbero diversi Gran Dignitari della gestione Raffi, facendosi pagare i favori di tali signorine d’alto bordo con i soldi delle tasse e delle capitazioni di tutti i Fratelli del GOI.
In effetti, tale progetto di una specie di consesso cardinalizio che, in termini scandalosamente OLIGARCHICI, dovrebbe eleggere il Gran Maestro del futuro, è un disegno che da diversi anni alberga nella mente di Gustavo Raffi e di suoi alcuni spregiudicati cortigiani.
C’era ad esempio un’eminenza grigia romano-laziale di Raffi (ora assurto a Grandi Dignità di Giunta) che, in presenza di alcuni testimoni, tra una dissertazione iniziatica sul Re del Bosco Sacro di Nemi e qualche parolina pomposa sui propri interessi egizianeggianti, prospettò tale ipotesi di trasformazione della retorica democratica raffiana in un regime OLIGARCHICO-MONARCHICO-PONTIFICALE direttamente al Fratello Gioele Magaldi (allora anch’egli ingenuamente raffiano) già nel 2005.
Il Fratello Magaldi reagi stupito, sconcertato e inorridito e quel Gran Paravento che aveva buttato li la cosa per saggiare la reazione del “Golden Boy Gioele” si rimangiò l’ipotesi, biascicando che era solo una possibilità remota detta tanto per dire.
Orbene, a distanza di circa sette anni, Raffi deve aver pensato che adesso deve tentare il tutto per tutto e provare ad assicurarsi un trono, una corona e un dinastia per tutti i Raffi di Bagnacavallo in Provincia di Ravenna.
Prima sarà lui, Gustavo I dei Raffi di Bagnacavallo, ad essere incoronato Papa, Imperatore e Gran Maestro di tutte le massonerie legittime e regolari di Palazzo Giustiniani vita natural durante… poi toccherà a suo Fratello di sangue o a suo figlio. Sempre che non intenda esiliarli garbatamente in qualche paradiso fiscale (a godersi comunque i risparmi accumulati in tanti anni di Gran Maestranza in stile “Tamarindo-Tangentizio”) per il dispetto che essi possano sostituirlo post mortem e magari si faccia votare un Decreto che stabilisca come dovrà essere la sua MUMMIA (in attesa di essere risvegliata grazie ai prodigi della Scienza PROFANA, visto che in quella iniziatica i vertici attuali del GOI non sono molto versati) a dover governare in saecula saeculorum le logge del GOI.
Che sogno è?
Anzi che sotto-specie di incubo?
Deve essere qualcosa procurato da un uso smodato di LSD (droga antiquata che magari Raffi, antiquato anche lui, potrebbe aver mutuato dai consigli del suo ex Gran Segretario Giuseppe Abramo, il quale ha sempre asserito di averne fatto largo uso iniziatico in gioventù).
Stia sereno Gustavo Raffi e con lui anche quei poveri di spirito dei suoi seguaci più servili (quelli più indipendenti e smaliziati già affilano i pugnali e le sciabole in vista di una non più rinviabile SUCCESSIONE al TIRANNO nel 2014): se mai si discuteranno e voteranno in Gran Loggia (il Parlamento massonico, organo SOVRANO della Comunione di Palazzo Giustiniani) riforme atte ad istituire Gran Logge regionali, i Gran Maestri regionali saranno comunque votati a suffragio universale dei maestri (minimo, in futuro magari anche dei compagni e degli apprendisti) della regione di pertinenza e il GM nazionale continuerà ad essere votato a suffragio universale dei maestri (e in futuro, magari, anche di tutti gli altri fratelli dei gradi inferiori) dell’intera compagine peninsulare del GOI, non certo da 17 satrapi asserviti alle mire tiranniche e contro-iniziatiche di un avventuriero romagnolo.
Ve lo garantiamo Noi Fratelli di Grande Oriente Democratico, che non siamo cialtroni e velleitari come quell’altro romagnolo spaccone di Predappio il cui profilo piace tanto al portavoce occulto di Raffi, il Camerata Gerardo Picardo.
Benito Mussolini voleva spezzare le reni alla Grecia e Gustavo Raffi ai Muratori davvero Liberi del GOI.
Né l’uno né l’altro sono riusciti nel proprio intento.
Invece, da qualche tempo a questa parte, sia in sede giudiziaria, che mediatica, e persino massonico-legislativa nella Gran Loggia di aprile 2011 (si veda Flash del 4 aprile 2011: "Alla Gran Loggia 2011, il Grande Arpagone e la sua Corte con le pive nel sacco: Gustavo Raffi e Camerati clamorosamente sconfitti e sconfessati", clicca sopra per leggere), sono stati Grande Oriente Democratico e i Fratelli del GOI davvero Liberi e di Buoni Costumi ad aver spezzato le reni di Gustavo Raffi e di tutta la teppaglia cripto-fascista della sua Corte.
Adesso ci prepariamo, tanto con il Fratello Silvio Berlusconi che con il Fratello Gustavo Raffi, ad un finale redde rationem.
Indovinate un po’ come andrà a finire?

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com )

[ Articolo dell’8 novembre 2011 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com