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GOD, Marco Travaglio e il “complotto massonico europeo” evocato da Daniele Martinelli, addetto comunicazione del Movimento 5 Stelle

 

 

 

 

Già ieri ci eravamo soffermati su alcune dichiarazioni un po’ estemporanee (anche se felicemente intuitive) del nuovo addetto alla comunicazione o simil-portavoce (o quello che sia) del Movimento 5 Stelle, il giornalista/blogger Daniele Martinelli.
Lo avevamo fatto in

Daniele Martinelli, il Movimento 5 Stelle, l'Huffington Post e l'Euro frutto di un'azione massonica (clicca per leggere),

con le seguenti considerazioni:

“Dice Daniele Martinelli, responsabile della comunicazione (o quello che sia, ogni giorno presso i grillini cambiano le qualifiche e non si capisce chi parli a nome di chi…) del Movimento 5 Stelle:

"L'euro è stata una mossa massonica di un gruppo di banchieri che ha deciso tutto per tutti e oggi ci troviamo in questa situazione. Grillo e il Movimento si propongono di promuovere un referendum per chiedere agli italiani se vorranno stare nell'euro e questo non vuol dire che il Movimento è contro l'euro"

Martinelli ha in qualche modo ragione, anche se non ha argomentato affatto la sua affermazione, che risulta anche imprecisa quanto al punto che l’euro sia stata una mossa di un gruppo di banchieri massoni. No: nel costruire l’Europa unita e anche l’eurozona si sono cimentati liberi muratori politici, intellettuali, diplomatici, economisti e anche banchieri, certo. Di più, nell’edificare il progetto europeo si sono impegnati, almeno nella fase iniziale e mediana (prima della deriva tecnocratica e neo-oligarchica) sia massoni progressisti che moderati, conservatori ed elitari (questi ultimi si sono rivelati tali solo alla fine, peraltro).
E forse Martinelli ha ragione – sebbene parziale- perché, come molti simpatizzanti e/o militanti e/o esponenti del Movimento 5 Stelle, è solito collegarsi con il nostro sito ufficiale www.grandeoriente-democratico.com e leggere avidamente i nostri contenuti esplicativi sugli ambienti massonici reazionari che, da tempo, stanno egemonizzando in senso tecnocratico, anti-democratico ed elitario i processi di integrazione europea.
Oppure Martinelli ha egualmente ragione, ma non a ragion veduta.
Nel senso che il suo parlare di “euro come mossa massonica” è un modo generico e sgangherato di citare la massoneria e i massoni a casaccio (ogni tanto indovinando qualche connessione con la realtà, ma solo per buona sorte), analogo a quello di Padre Gabriele Amorth, da Noi messo in evidenza in Grande Oriente Democratico, Padre Amorth, Giorgio Napolitano, Mario Monti e la Massoneria (clicca per leggere).
Siamo fiduciosi che sia vera la prima ipotesi, ma in caso contrario consigliamo al rampante Martinelli di colmare le sue lacune sull’universo massonico (evitando così di parlare a vanvera, nella nuova posizione delicata che si trova a ricoprire sul fronte dei media), leggendosi, appena sarà disponibile in libreria, l’atteso volume di Gioele Magaldi:
MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore.”

Ora, ci viene segnalato che Marco Travaglio, vice-direttore de Il Fatto Quotidiano, partner comunicativo fisso di Michele Santoro nelle sue trasmissioni televisive, nonché famosissimo giornalista italiano, abbia commentato per ben due volte, nel giro di poche ore, le dichiarazioni di Daniele Martinelli a proposito dell’ “euro frutto di una mossa massonica di un gruppo di banchieri”.
Lo ha fatto una prima volta con un articolo su Il Fatto Quotidiano del 21 marzo 2013, debitamente rilanciato da Dagospia in

“GRILLO-COMICS: I ‘’PORTACAZZATE’’ MESSORA E MARTINELLI”, pezzo del 21 marzo 2013 (ore 11:45) per DAGOSPIA(clicca per leggere),

e una seconda volta con un intervento nel corso della trasmissione SERVIZIO PUBBLICO condotta da Michele Santoro, andata in onda su La7 giovedì 21 marzo 2013.
L’audio-video di tale intervento, unitamente ad una sua trascrizione riassuntiva, sono consultabili in

Servizio Pubblico, Travaglio: “Dizionarietto della crisi di governo”, video postato il 22 marzo 2013 su tv.ilfattoquotidiano.it (clicca per vedere e leggere).

Nel primo caso, scrive Travaglio:

“Il tragicomico equivoco ha subito prodotto effetti esilaranti. Martinelli ha esordito mettendo in guardia i 5Stelle dall'"ingenuità" che li porta a "cadere nelle trappole di chi vuole sputtanarli". Senonché subito dopo è caduto nella trappola da lui stesso fabbricata, dichiarando a La Zanzara (ottima idea, andare a La Zanzara) che l'euro fu "la mossa massonica di un gruppo di banchieri". Il che, per carità, può anche essere, ma non pare il primo punto all'ordine del giorno di M5S, che chiede al Parlamento di varare subito i tagli alla casta e qualche misura per il rilancio dell'economia.

Nel secondo caso, questa è la trascrizione sintetica delle parole del vice-direttore de Il Fatto:

“Marco Travaglio elenca poi le parole chiave della crisi di governo: dal “metodo Boldrini – Grasso” ai “magistrati in politica” fino all’evergreen “il meno peggio”. Il giornalista si sofferma anche su un errore dei “grilli”: quello relativo alla parola “libertà d’informazione”. E critica la scelta di aver adottato come comunicatori due blogger, Daniele Martinelli e Claudio Messora, che, per definizione, dovrebbero essere indipendenti e solisti. “L’uno ha parlato dell’euro come complotto massonico” – osserva Travaglio – “l’altro ha definito ‘spalamerda’ i giornalisti.”

Allora, da un lato pensiamo che Travaglio abbia ragione, nel complesso, a contestare lo stile comunicativo alquanto irritante, supponente e naïf dei suddetti Martinelli e Messora.
Dall’altro, occorre far presente a Travaglio che la questione non sta neanche nei termini in cui pare riassumerla lui.
A Travaglio pare che “possa anche essere” che “l’euro sia stata la mossa massonica di un gruppo di banchieri”.
E qui si sbaglia, pur dicendo una cosa giusta…
Dice una cosa giusta, allorché sembra ammettere che a monte dei processi (sinora molto incompleti) di unificazione politico-economica europea, vi sia stata una “mossa” (meglio sarebbe dire strategia) massonica.
Sbaglia, Travaglio – al pari dell’impreciso e grossolano Martinelli – lui che grossolano non è e anzi ci sembra tra i più raffinati interpreti del giornalismo nostrano  quando concede che il tutto possa ridursi, eventualmente, ad una “operazione di banchieri”.
C’è un interessante capitolo, il secondo della Seconda Parte del libro di Gioele Magaldi (in uscita a maggio 2013):

MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore,

intitolato

“Massoni e Vaticano per l’Unione Europea (1950-1957)”.

nel quale viene spiegato (così come in altri luoghi del suddetto libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata) molto bene quali e quante personalità massoniche (non solo e non prevalentemente banchieri, ma anche e soprattutto players autorevoli di altra natura e identità socio-professionale), d’intesa anche con ambienti vaticani (comunque di matrice filo-massonica) abbiano contribuito in modo determinante alla costruzione dell’attuale Unione Europea.
Altro che piccolo manipolo di banchieri massoni, dunque: l’Europa (pseudo) unita è frutto di una corale e micidiale operazione che ha visto operare diversi gruppi massonici e para-massonici, di concerto con altri ambienti (comunque subalterni rispetto all’egemonia strategica ed esecutiva libero-muratoria).

Ma sbaglia ancor più gravemente, Travaglio – almeno a nostro ragionato parere, s’intende – quando, pur concedendo che l’eurozona possa essere stata forgiata da gruppi massonici, asserisce che

“Il che, per carità, può anche essere, ma non pare il primo punto all'ordine del giorno di M5S, che chiede al Parlamento di varare subito i tagli alla casta e qualche misura per il rilancio dell'economia.”

Francamente, non abbiamo capito bene (e con Noi, forse, non lo stanno capendo anche molti altri italiani) quale sia e debba essere “il primo punto all’ordine del giorno di M5S”.
Se fosse, come sostiene Travaglio, soltanto quello di varare subito i tagli della casta e “bersanianamente” (quasi fosse un optional tanto per accontentare non si sa bene chi: “un po’ di rilancio del lavoro qui, un po’ di rilancio della spesa pubblica li, allentiamo un po’ il patto di stabilità, suvvia, siamo austeri ma non troppo…) partorire solo “qualche misura qui e li per il rilancio dell’economia”, allora tanto varrebbe che il Movimento 5 Stelle andasse a ramengo come gli altri partiti di destra, centro e sinistra che hanno appoggiato il funesto Governo del massone contro-iniziato e reazionario Mario Monti.
Invece, pur parlando (probabilmente) a vanvera e senza grande padronanza ermeneutica dei processi storici che hanno condotto all’attuale Unione Europea e all’attuale eurozona, sembra che almeno Martinelli abbia cercato di attirare l’attenzione su un tema serio e strutturale di riflessione (assai più serio del problema infinitamente minore dei tagli alla casta italica, caro Travaglio).
E cioè: qualora le forze politiche ispirate in senso democratico (almeno in parte) dell’Italia e degli altri Paesi dell’eurozona non comprendano sino in fondo quali siano state e quali siano tuttora le strategie di ambienti massonici reazionari e anti-democratici sovra-nazionali in relazione al presente e al futuro dell’eurozona e della UE, si potranno dimezzare tutti i costi della politica che si vuole e dare qualche piccolo supporto contingente (“qualche misura per il rilancio dell’economia”) alle imprese e alle famiglie in stato di tragica sofferenza, ma non si scalfirà di un millimetro il contesto generale euro-atlantico di tremenda crisi politico-economica dalla quale i cittadini occidentali (e, per riflesso, anche quelli di altre lande extra-occidentali) sono letteralmente devastati.
Quindi, il “primo punto all’ordine del giorno” non soltanto del M5S e degli altri partiti italiani ed europei, ma anche di un dibattito politico-mediatico che volesse essere serio e strutturale invece che stucchevole e auto-referenziale, dovrebbe proprio incentrarsi sul nodo dei rapporti tra elites massoniche sovranazionali ed elites tecnocratiche, finanziarie e industriali europee e non solo europee.
Infine, caro Travaglio, l’alternativa reale, quando si parla di problemi di macropolitica, macroeconomia, relazioni internazionali e potere reale ( quest’ultimo, per sua natura, sovra-nazionale, meta-politico e meta-religioso) non è fra chi invochi in modo naïf e superficiale presunti “complotti massonici” generici e insignificanti sin dall’espressione lessicale che li designa, e chi invece rimuova il problema del back-office del potere su scala globale, per rifugiarsi sempre e comunque entro un orizzonte provincialistico di pur giusta denuncia dei mali della casta, del malaffare e della tendenza italica all’inciucio permanente.
L’alternativa reale e seria è fra chi ritenga (legittimamente, ma anche molto ingenuamente) che le vicende umane siano governate soltanto dal Caso e/o dalla Divina Provvidenza (agenti entrambi alquanto ineffabili, invero) e chi, invece, con maggiore acribia storiografica, politologica e socio-antropologica, presupponga che la storia degli uomini è mossa anche e soprattutto da PROGETTI (non COMPLOTTI) umani, molto umani, intenzionali, lucidi, minuziosamente pianificati e messi in esecuzione, talvolta con finalità benefiche, progressiste e filantropiche, talaltra (ed è il caso di quanto stanno assaporando i cittadini occidentali all’alba del XXI secolo) con obiettivi assai meno commendevoli e vantaggiosi per i molti, bensì a maggior gloria e interesse dei “pochi”.
L’alternativa reale, inoltre, è fra chi ritenga che le più importanti dinamiche politiche, economico-finanziarie, ecclesiastiche, ideologico-culturali, etc. siano sempre disponibili e comprensibili alla luce del sole, grazie ad organi mediatici che raccontino sempre il vero con scrupoloso zelo ed onestà; e fra chi invece metta in guardia dalla consistente attitudine alla dissimulazione e alla manipolazione informativa da parte di chi controlli alla fonte i processi mediatici stessi.
Dunque, la questione non è: “complotto massonico si o no”, bensì progetti massonici e paramassonici (a patto di sapere che cosa vuol dire “Massoneria” a livello planetario, e pare che la gran parte degli italiani, degli europei e degli abitanti del pianeta – giornalisti inclusi- non lo sappia molto bene, a giudicare da quello che esce sul web, in tv, sui giornali e sui libri ), quando, come e perché.

Tanto per essere chiari.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 23-24 marzo 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com