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Grande Oriente Democratico, Padre Amorth, Giorgio Napolitano, Mario Monti e la Massoneria

 

 

 

 

Un brevissimo commento ad alcune recenti dichiarazioni del celebre esorcista Padre Amorth, al secolo Gabriele Amorth (classe 1925, nativo di Modena).
Le dichiarazioni del presbitero italiano, presidente onorario e fondatore della Associazione internazionale degli esorcisti, sono state di recente riportate in

“Il numero uno degli esorcisti: ‘Monti (e non solo) massone’”, articolo del 19 marzo 2013 by Stefano Lorenzetto per IL GIORNALE(clicca per leggere),

articolo ulteriormente rilanciato in

“IL ‘’TESTAMENTO SPIRITUALE” DI PADRE AMORTH, IL PIÙ FAMOSO ESORCISTA DEL MONDO - 2. “IL NOSTRO MONDO È GESTITO DA 7-8 PERSONE CHE HANNO IN MANO I QUATTRINI. MONTI NON PER NIENTE È STATO MESSO SU DA UN MASSONE! PERCHÉ NAPOLITANO È MASSONE. PER ESSERE ARRIVATO COSÌ, DI COLPO, SOLO CON LA POTENZA DELLA MASSONERIA” - 3. LA MASSONERIA IN VATICANO: HA CACCIATO GOTTI TEDESCHI (OPUS DEI) DALLO IOR” - 4. ‘’NON VORREI CHE IL NUOVO PONTEFICE FACESSE LA STESSA FINE DI PAPA LUCIANI” - 5. “OBAMA COMANDA? MACCHÉ! I POLITICI SONO TUTTI SOGGETTI ALLA MASSONERIA”, pezzo per DAGOSPIA del 19 marzo 2013 (clicca per leggere).

Si prega di leggere attentamente l’articolo di Stefano Lorenzetto rilanciato su Dagospia.
Fatto?
Bene.
Quanto a Mario Monti, rinviamo alle miriadi di contributi pubblicati su www.grandeoriente-democratico.com (si vada nella Sezione CERCA IN GOD, clicca sopra per accedere, e si digiti come tema di ricerca “Mario Monti”: si troveranno molti materiali…), nonché alle interviste per vari tipi di media (dell’etere e della carta stampata), rilasciate dal nostro leader, Fratello Gioele Magaldi, anch’esse debitamente riportate nella Sezione Documenti e Rassegna Stampa (clicca per accedere) del nostro sito ufficiale www.grandeoriente-democratico.com .
Ebbene, come abbiamo spiegato in diverse occasioni (e come ha spiegato Gioele Magaldi), Mario Monti fa effettivamente parte dell’aristocrazia massonica euro-atlantica.
Giorgio Napolitano, invece, benché in vita sua abbia incontrato diversi massoni, sia negli Stati Uniti che altrove, e benché con molti di essi abbia intrecciato rapporti di amicizia o di fruttuosa conoscenza, non è mai passato attraverso l’iniziazione libero-muratoria.
In effetti, da come parla di massoni e massoneria, si capisce che Padre Amorth ne discetta un po’ a casaccio, intuendo cose facilmente intuibili (non occorre essere il principe degli esorcisti per giungere alla conclusione che il back-office del potere globale sul pianeta è pervasivamente controllato da ambienti massonici e paramassonici, anche se i media mainstream tendono a sorvolare sulla questione), ma arzigogolando un discorso frammentario e incoerente, ispirato soprattutto dalla sua massonofobia e dalle altre fisime del suo temperamento clericale, reazionario, tradizionalista e anche un po’ fondamentalista.
Così, Padre Amorth intuisce qualcosa di giusto anche sulla vicenda di Ettore Gotti Tedeschi allo IOR, ma non perché effettivamente l’opusiano (cioè legato all’Opus Dei) Gotti Tedeschi fosse uno stinco di santo e un’anima candida e immacolata venuta a realizzare la trasparenza presso la banca vaticana denominata Istituto Opere Religiose, bensì perché effettivamente, intorno allo IOR, si è consumata una lotta di potere tra fazioni ecclesiastiche di matrice filo-opusiana e altre di matrice filo-massonica (comunque, in questo caso, una matrice latomistica conservatrice e reazionaria, non certo una progressista come quella che faceva capo al Massone e Cardinale Carlo Maria Martini, su cui vedi: Adesso che le celebrazioni retoriche e le condoglianze altisonanti hanno lasciato spazio al silenzio e alla metabolizzazione del lutto, Grande Oriente Democratico saluta con affetto il Fratello Carlo Maria Martini, passato all’Oriente Eterno, clicca per leggere).
Alla fine, come era naturale che accadesse, hanno vinto i filo-massoni, e adesso allo IOR “regnano” (quasi) indisturbati il Fratello Massone Ernst von Freyberg (presidente) e il filo-massone servizievole Paolo Cipriani (direttore generale).
Di questa vicenda di Gotti Tedeschi, comunque, Noi di GOD avevamo iniziato ad occuparci in

Il Massone Pietro La Salvia (Loggia GOI: “Har Tzion/Monte Sion” n° 705 all’Oriente di Roma) getta discredito su Ettore Gotti Tedeschi con una pseudo-perizia psichiatrica postuma e sospetta (clicca per leggere)

Vaticano e Massoneria. Parte 2 : il caso Pietro La Salvia/Ettore Gotti Tedeschi (clicca per leggere),

e se ne era occupato anche il giornalista Alessandro Da Rold in

"La Salvia, uno psichiatra massone, studiò il caso-Gotti per Bertone", articolo del 21 giugno 2012 by Alessandro Da Rold per LINKIESTA (clicca per leggere).

Comunque, si capisce benissimo che della Massoneria (stavolta la scriviamo con la “M” maiuscola) Padre Amorth conosce poco o nulla.
Per lui, come per tanti altri personaggi che infestano il web o la carta stampata regalando patenti di massonicità a questo o a quello in base a presupposti totalmente strampalati, la Libera Muratoria si esaurirebbe in una questione di denaro, potere e mutua assistenza.
Non che questi aspetti manchino, tra i Figli della Vedova, ma la cifra di questa Istituzione che negli ultimi trecento anni ha rivoluzionato il Mondo è infinitamente più complessa di come la descrive l’anziano esorcista.
Così, per raccapezzarsi meglio sulla materia, consigliamo anche a Padre Amorth di leggersi il libro di imminente uscita (maggio 2013) di Gioele Magaldi:

MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore.

Suona poi paradossale che Padre Amorth denunci con veemenza e sdegno l’”idra massonico-satanica” che si sarebbe insinuata in Vaticano, quando ad autorizzare Lui quale esorcista della diocesi di Roma, nel 1986, fu proprio un principe della Chiesa che era anche Massone, il Fratello Ugo Poletti, all’epoca Cardinale Vicario di Roma (lo fu dal 1972 al 1991) e anche Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (dal 1985 al 1991).
Ma, d’altronde, a Padre Amorth, individuo fieramente tradizionalista, reazionario, clericale, fondamentalista cristiano, massonofobo e omofobico che

“S'è infatti convinto che Barack Obama, protestante aderente alla United Church of Christ, sia passato dalla parte di Satana dichiarando incostituzionale il divieto dei singoli Stati americani alla celebrazione delle nozze gay».,

vogliamo dare conferma dei suoi grotteschi sillogismi: caro Principe degli Esorcisti dei nostri stivali, se Massoneria=Satanismo, allora il Massone Barack Obama è sempre stato “dalla parte di Satana”, in quanto Libero Muratore debitamente iniziato ai misteri latomistici.
Ma il “Satana” in questione (caro a Obama come a qualunque altro liberal) è  in realtà quel “Lucifero” tratteggiato dal Massone Giosué Carducci (1835-1907) nel suo celebre “Inno a Satana” (1869) che non rappresenta una qualche entità maligna con piedi di caprone, corna e ali di pipistrello, bensì il “ Principio del progresso virtuoso e vindice dell’umana ragione contro ogni tirannia clericale, aristocratica, assolutistica, dogmatica e asininamente fideistica”, come ben si evince dai mirabili versi del grande poeta, patriota, senatore e intellettuale italiano, primo scrittore della Penisola ad essere insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1906:

 

“A te, dell’essere
principio immenso,
materia e spirito,
ragione e senso;
mentre ne’ calici
il vin scintilla
sì come l’anima
nella pupilla;
mentre sorridono
la terra e ’l sole
e si ricambiano
d’amor parole,
e corre un fremito
d’imene arcano
da’ monti e palpita
fecondo il piano;
a te disfrenasi
il verso ardito,
te invoco, o Satana,
re del convito.
Via l’aspersorio,
prete, e ’l tuo metro!
no, prete, Satana
non torna in dietro !
Vedi: la ruggine
l’ode a Michele
il brando mistico;
ed il fedele
spennato arcangelo
cade nel vano.
Ghiacciato è il fulmine
a Geova in mano.
Meteore pallide,
pianeti spenti,
piovono gli angeli
dai firmamenti.
Nella materia
che mai non dorme,
re dei fenomeni,
e delle forme,
sol vive Satana.
Ei tien l’impero
nel lampo tremulo
d’un occhio nero,
o ver che languido
sfugga e resista
od acre ed umido
provochi insista.
Brilla de’ grappoli
nel lieto sangue,
per cui la libera
gioia non langue,
che la fuggevole
vita ristora,
che il dolor proroga,
che amor ne incora.
Tu spiri, o Satana ,
nel verso mio,
se dal sen rompemi
sfidando il dio
de’ rei pontefici,
de’ re cruenti:
e come fulmine
scuoti le menti.
A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
e marmi vissero
e tele e carte,
quando le ioniche
aure serene
beò la Venere
anadiomene.
A te del Libano
frernean le piante,
dell’ alma Cipride
risorto amante:
a te ferveano
le danze e i cori,
a te i virginei
candidi amori
tra le odorifere
palme d’Idume,
dove biancheggiano
le ciprie spume.
Che vai se barbaro
il nazareno
furor dell’agapi
dal rito osceno
con sacra fiaccola
i templi t’arse
e i segni argolici
a terra sparse?
Te accolse profugo
tra gli dei lari
la plebe memore
dei casolari.
Quindi un femineo
sen’ palpitante
empiendo, fervido
nume ed amante,
la strega pallida
d’eterna cura
volgi a soccorrere
l’egra natura.
Tu all’occhio immobile
dell’ alchimista,
tu dell’indocile
mago alla vista
dischiudi i fulgidi
tempi novelli
del nero claiistro
oltre i cancelli.
Alla Tebaide,
te nelle cose
fuggendo, il monaco
triste s’ascose.
O dal tuo tramite
alma divisa,
benigno e Satana:
ceco Eloisa.
In van ti maceri
nell’aspro sacco:
il verso ei mormora
di Maro e Flacco
tra la davidica
nenia ed il pianto;
e, forme delfiche,
a te da canto,
rosee nell’orrida
compagnia nera,
mena Licoride,
mena Glicera.
Ma d’altre imagini
d’età più bella
tal or si popola
l’insonne cella.
Ei, dalle pagine
di Livio, ardenti
tribuni, consoli,
turbe frementi
sveglia; e fantastico
d’italo orgoglio
te spinge, o monaco,
su ’l Campidoglio.
E voi, che il rabido
rogo non strusse,
voci fatidiche,
Wiclef ed Husse,
all’aura il vigile
grido mandate:
s’innova il secolo,
piena è l’ etate.
E già già tremano
mitre e corone :
move dal claustro
la ribellione,
e pugna e predica
sotto la stola
di fra’ Girolamo
Savonarola.
Gittò la tonaca
Martin Lutero:
gitta i tuoi vincoli,
uman pensiero,
e splendi e folgora
di fiamme cinto;
materia, inalzati:
Satana ha vinto.
Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra:
corusco e fumido
come i vulcani,
i monti supera,
divora i piani,
sorvola i baratri;
poi si nasconde
per antri incogniti
per vie profonde;
ed esce; e indomito
di lido in lido
come di turbine
manda il suo grido,
come di turbine
l’alito spande:
ei passa, o popoli,
Satana il grande;
passa benefico
di loco in loco
su l’infrenabile
carro del foco.
Salute, o Satana,
o ribellione,
o forza vindice
della ragione!
Sacri a te salgano
gl’incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
de’ sacerdoti.


Dopo di che, Padre Amorth ha qualche ragione quando scrive:

“La massoneria è diventata la padrona nella gestione del denaro, un qualcosa di una potenza enorme. Ma cosa crede? Che sia il capoccia degli Stati Uniti, Obama, a comandare? Macché. Gli uomini politici sono tutti soggetti alla massoneria».

Solo che sbaglia quando crede che la Massoneria sia “diventata” (dunque qualcosa che sarebbe accaduto di recente) “la padrona nella gestione del denaro”.
I Massoni hanno creato le istituzioni economico-finanziarie del mondo moderno e contemporaneo, e dunque è naturale che (nel bene e nel male, ma non solo nel male, questo è importante sottolinearlo) continuino ad avere un’egemonia in questo campo.
Parimenti, anche le istituzioni politiche moderne e contemporanee dell’Occidente (parlamenti elettivi, etc.) sono una creazione massonica e, certamente, gli Stati Uniti (prima Repubblica Democratica al Mondo e primo Stato esplicitamente massonico persino nella sua Costituzione del 1787-89) hanno sempre avuto una classe dirigente libero-muratoria influente sulla Casa Bianca, sul Congresso e sulla Corte Suprema, laddove i membri più eminenti e famosi di queste tre istituzioni hanno spesso e volentieri indossato il grembiulino.
Forse Padre Amorth rimpiange i tempi in cui c’era il Papa Re e i gesuiti – molti dei quali ormai da qualche decennio sono adusi a frequentare con discrezione i templi massonici- erano la quinta colonna della reazione clericale internazionale, ma proprio i coraggiosi Massoni italiani di fine Ottocento hanno messo fine al potere temporale della Chiesa e alle sue pretese di dittatura spirituale erga omnes, anche sui non cattolici.
Così, Padre Amorth si rassegni: Mario Monti è massone, Giorgio Napolitano non lo è (almeno non tecnicamente) e Noi tutti, qui in Occidente, grazie alla Libera Muratoria, viviamo in una popperiana “società aperta”, liberale, democratica e laica, nonostante i sempre risorgenti tentativi neo-temporalisti dei settori più retrivi della Chiesa Cattolica e nonostante le tentazioni neo-oligarchiche di alcuni ambienti massonici reazionari, di cui Monti è stato sin qui proconsole per l’Italia e Mario Draghi è corifeo di alto livello in Europa.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 17-22 marzo 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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