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Commento di Grande Oriente Democratico a “I Sovranitaristi, la MMT e i massoni di GOD”, articolo del 23 settembre 2012 by Fiorenzo Fraioli per ECO DELLA RETE

 

 

 

 

Nell’accingerci a commentare l’interessante pezzo

“I Sovranitaristi, la MMT e i massoni di GOD”, articolo del 23 settembre 2012 by Fiorenzo Fraioli per ECO DELLA RETE (clicca per leggere),

apparso su www.ecodellarete.net,

non nascondiamo una certa sorpresa per alcune grossolane imprecisioni descrittivo-narrative e una sconcertante scorrettezza nel tirare in ballo il Fratello Gioele Magaldi rispetto ad interventi che (li condivida poco o tanto) non hanno la sua paternità.

Tuttavia, l’articolo di Fiorenzo Fraioli è senza dubbio interessante.
Interessante e molto lucido e puntuale nella sua parte iniziale, là dove si limitava a illustrare sapientemente chi siano i Globalisti e chi i Sovranitaristi; i protagonisti della polemica; il ruolo della MMT e di Paolo Barnard; la MMT: un’ideologia per molti, ma non per tutti; un antefatto.
Interessante, utile e condivisibile, là dove auspicava

 “di favorire un intelligente scambio di opinioni tra gruppi di intellettuali che, seppur da posizioni diverse,  esprimono tuttavia una comune avversità al processo di integrazione europea così come esso è stato progettato e sviluppato. Un auspicio che, allo stato, resta deluso, ma che speriamo possa comunque realizzarsi.”,

e anche allorché osservava, nella parte finale, che

“La fase 4 della polemica deve ancora vedere la luce. Aspettiamo tutti la replica di GOD, e ci auguriamo che i toni più aspri lascino il campo a un ragionamento più pacato. Anche perché, è evidente, l'ambiguità sul modo di utilizzare la MMT non può durare a lungo. Questa è una teoria economica (sulla cui validità esprimo, a titolo personale, più di qualche perplessità), ma la sua implementazione è un fatto politico.

  • Un conto è sostenere una linea politica che prevede l'uscita immediata dall'euro, la denuncia dei trattati europei e, successivamente, una politica economica improntata ai principi del keynesismo o, se preferite, della MMT
  • Un conto è sostenere una linea politica che prevede la permanenza nell'euro e, contestualmente, l'utilizzo del keynesismo, o se preferite, della MMT, come modello economico di riferimento per costruire un'altra Europa
  • Altra storia è, ammesso che ciò sia possibile, un'alleanza elettorale e temporanea tra gli avversari di questa Europa, i quali, però, hanno obiettivi diversi. Un'alleanza nella quale ognuno abbia ben chiaro che le rispettive prospettive sono diverse, e anzi opposte, a quelle del temporaneo alleato.

Ne vogliamo parlare, "compagno" D'Andrea e "fratello" Magaldi?”

Veniamo ora alle grossolane imprecisioni descrittivo-narrative, delineate nell’articolo di Fiorenzo Fraioli.
Scrive il bravo (lo apprezziamo molto, solitamente) Fiorenzo:

“Stefano D'Andrea, di appelloalpopolo.it, ha scritto, in data 18 settembre 2012, una  "Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)", nella quale rivolgeva l'invito a sciogliere il dilemma se la MMT debba essere intesa come una teoria economica da applicare su base nazionale oppure se, per essi, il punto dirimente non sia la riconquista della sovranità, bensì l'applicazione dei principi della MMT a qualsivoglia realtà politica, ivi compresi gli "Stati Uniti d'Europa", seppur rifondati su basi molto più democratiche. Una richiesta assolutamente fondata, di stringente attualità, stante il fatto che, tra pochi mesi, milioni di italiani saranno chiamati al voto. D'Andrea prendeva le mosse da una precedente polemica sorta tra Paolo Barnard e un blogger molto vicino a Gioele Magaldi, Francesco Maria Toscano (Il moralista), il quale, in un post sul suo blog dal titolo "PAOLO BARNARD NON FACCIA L’IPOCRITA E SACRIFICHI IL SUO NARCISISMO ALLA BUONA CAUSA DELLA MMT", attaccava Paolo Barnard sul piano dei comportamenti caratteriali, raccontando altresì del suo tentativo di realizzare un evento MMT in Calabria, sponsorizzato dal governatore di quella regione Scopelliti, e dal presidente della provincia di Reggio Calabria Raffa, proposta alla quale Barnard avrebbe opposto uno sdegnato rifiuto (Barnard, a proposito dell'incontro proposto da Toscano, così si esprime: "Li stanno corteggiando personaggi come Scopelliti in Calabria e i fratelli De Santis, quelli dei Meridionalisti Italiani. Di meglio non si poteva sperare per i nostri successori").”

Orbene, correttissima la premessa sul senso della Lettera di Stefano D’Andrea (anche se Fraioli omette di sottolineare che, nel suo testo, D'Andrea aggredisce con prepotenza e violenza gli economisti MMT, nella sola ipotesi che possano consigliare di applicare le loro teorie a livello europeo, apostrofandoli sprezzantemente come impudenti, magari prezzolati e mercenari o in alternativa indegni di rispetto), ma falsa e mendace la ricostruzione di come si siano svolti i rapporti tra Paolo Barnard e Francesco Maria Toscano in rappresentanza delle principali istituzioni calabresi.
Eppure, la questione era stata spiegata con lampante chiarezza da Toscano in

“Paolo Barnard non faccia l’ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT”, articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca per leggere),

testo che Fraioli riporta persino tra i sub-links di riferimento per inquadrare meglio il suo articolo riassuntivo.
Evidentemente, l’ottimo co-animatore di ECO DELLA RETE deve aver letto con molta superficialità e disattenzione il resoconto de “il Moralista”.
Oppure non l’ha nemmeno letto e se ne è fatto soltanto riepilogare (male) il contenuto.
Altrimenti, se l’avesse letto con un minimo sindacale di acribia (e gli consigliamo di farlo, non è mai troppo tardi), vi avrebbe trovato scritto a chiare lettere che Paolo Barnard non ha mai opposto alcun rifiuto – men che mai sdegnato – alla proposta di Regione Calabria e Provincia di Reggio Calabria di organizzare insieme un Convegno sulla MMT.
Al contrario, Barnard aveva dapprima sollevato delle richieste molto onerose per collaborare al progetto (richieste pienamente accolte, con qualche ritocco di cifre) e poi accettato entusiasticamente di lavorare insieme alla Regione Calabria, addirittura auspicando un suo filo diretto con il Governatore Giuseppe Scopelliti.
Il problema, semmai, secondo quanto riporta puntualmente Toscano, è stato rappresentato da alcuni comportamenti (ritenuti scorretti e sleali) che Barnard avrebbe successivamente messo in opera nei confronti degli organizzatori istituzionali incaricati di seguire la costruzione dell’evento.
Così, mentre Barnard –smascherato e contestato duramente su tali comportamenti – minacciava di sospendere il coinvolgimento dei “suoi” accademici americani, le istituzioni calabresi e il capo organizzatore dell’evento Francesco Maria Toscano decidevano di depennare il giornalista bolognese dalla kermesse MMT prevista a Reggio Calabria e contattavano direttamente i vari Galbraith, Mosler, Auerback, Kelton, Black, Tcherneva, Hudson, Parguez, etc., i quali tutti accettavano calorosamente l’invito ad inaugurare un Congresso MMT in Calabria per fine novembre 2012 (Galbraith con una LECTIO MAGISTRALIS il 22 ottobre) con o senza la presenza di Barnard. Costui, nel frattempo, vista la mal parata con Regione e Provincia di Reggio Calabria, decideva di organizzare gli autonomi Summit di Rimini e Cagliari di fine ottobre.
Questo è quanto racconta Toscano nel suo

“Paolo Barnard non faccia l’ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT”, articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca per leggere).

E a questo avrebbe dovuto attenersi Fiorenzo Fraioli nel riportare la narrazione de “il Moralista”.
Ma la veridicità di quanto afferma Toscano (che non ci impedisce, come GOD, di continuare a stimare e sostenere anche le iniziative di Paolo Barnard: si veda in proposito GOD in Difesa di Paolo Barnard e a favore dei Summit di ottobre 2012 di Rimini (20-21) e Cagliari (27-28), pur non condividendo la prospettiva del ritorno alla lira e auspicando piuttosto Stati Uniti d’Europa a moneta sovrana e strategia MMT, clicca per leggere) è ulteriormente confermata dalla presenza documentale di un Carteggio intercorso fra lo stesso Toscano e l’ex giornalista di Report.
Visto che su tale questione circolano resoconti fuorvianti e aberranti anche più di quello di Fraioli, come GOD ci riserviamo di pubblicare tale Carteggio (giunto fortunosamente in nostro possesso e del resto a disposizione anche di diversi esponenti dell’organizzazione “Democrazia MMT”) a chiarificazione puntuale di ogni circostanza.
E se ciò avvenisse, avrebbe soltanto natura di cronaca informativa di vicende di pubblico interesse, giammai di mezzo per rinfocolare la polemica fra Barnard e Toscano, visto che proprio Noi di Grande Oriente Democratico abbiamo cercato di gettare acqua sul fuoco mediante i nostri contributi

Grande Oriente Democratico, Paolo Barnard, Riccardo Scamarcio e "Democrazia MMT", Francesco Maria Toscano e la MMT in Calabria, l'eredità del Massone Progressista John Maynard Keynes in Italia (clicca per leggere)

GOD in Difesa di Paolo Barnard e a favore dei Summit di ottobre 2012 di Rimini (20-21) e Cagliari (27-28), pur non condividendo la prospettiva del ritorno alla lira e auspicando piuttosto Stati Uniti d’Europa a moneta sovrana e strategia MMT (clicca per leggere).

Veniamo ora a quella che abbiamo sopra definito come

“una sconcertante scorrettezza nel tirare in ballo il Fratello Gioele Magaldi rispetto ad interventi che (li condivida poco o tanto) non hanno la sua paternità”.

Scrive Fraioli, con riferimento alla pubblicazione su www.appelloalpopolo.it  di

“Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)”, articolo del 18 settembre 2012 by Stefano D’Andrea (clicca per leggere):

“La risposta, sul sito di GOD, non si è fatta attendere. Firmata da "I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO", molto probabilmente scritta di suo pugno da Gioele Magaldi, essa appare, nella forma, piccata e inutilmente polemica. Dopo aver polemizzato con Barnard per i toni da questi usati a proposito dell'iniziativa proposta da Toscano, e dopo aver giustamente difeso il suo amico dalle offensive dichiarazioni del giornalista, Gioele Magaldi passa ad occuparsi della lettera di D'Andrea, ma si lascia prendere la mano. Si attacca, in almeno due occasioni, al "fumo della pipa", allorché crea dal nulla una polemica intorno all'uso della parola "nemico" e, soprattutto, quando gioca vergognosamente con i termini "socialista" e nazionalista", per accostare le posizioni sovranitariste di D'Andrea al nazionalsocialismo di Hitler. Un comportamento che, da Gioele Magaldi, non ci saremmo mai aspettati, anche perché lo abbiamo conosciuto personalmente e ne abbiamo tratto l'impressione di una persona colta, di grande intelligenza e squisita educazione.
Perché, allora, Gioele Magaldi si lascia andare a puerili giochi di parole del tipo " ...è altrettanto legittimo che Stefano D’Andrea intoni i suoi peana per una dura battaglia in favore di un progetto socialista e nazionalista (cioè nazional-socialista?)"? E' legittimo sospettare che, dietro tanta acredine, si nasconda una seria ragione politica? E' legittimo supporre che la vera posta in gioco sia la partita che si sta giocando, intorno alla MMT, tra sovranitaristi e globalisti?

In effetti, se nel merito delle osservazioni contestate del nostro contributo

Commento di GOD a "Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)", articolo del 18 settembre 2012 by Stefano D'Andrea e a "Paolo Barnard non faccia l'ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT", articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca sopra per leggere),

e come puntuale risposta (la fase 4 della polemica, come la chiama Fraioli) al testo screanzato e minaccioso (altro che ragionamento pacato e toni meno aspri) di Stefano D’Andrea (“Superficialità o azione malevola di chi sa di essere debole? Replica al Grande Oriente d’Italia Democratico”, articolo del 22 settembre 2012 by Stefano D’Andrea per APPELLO AL POPOLO, clicca per leggere), forniamo il seguente intervento

Commento di GOD a “Superficialità o azione malevola di chi sa di essere debole? Replica al Grande Oriente d’Italia Democratico”, articolo del 22 settembre 2012 by Stefano D’Andrea per APPELLO AL POPOLO (clicca per leggere),

come valutare l’attribuzione inopportuna e arbitraria a Gioele Magaldi di articoli che non soltanto non sono a sua firma, ma non riflettono esattamente né le sue precise convinzioni (piuttosto benevole ed empatiche verso Stefano D’Andrea e “Appello al Popolo”), né le sue attuali occupazioni (ben lontane dal lavoro redazionale di www.grandeoriente-democratico.com, sito che il nostro leader si limita in questo periodo soltanto a supervisionare di tanto in tanto) e piuttosto indirizzate su fronti molto diversi dalle polemiche in atto fra sovranitaristi e il resto del Mondo?
La valutiamo molto male, questa attribuzione inopportuna, arbitraria e falsificante.
La riteniamo scorretta tanto nei riguardi dei vari gruppi di collaboratori redazionali di GOD che si cimentano (con idee talora diverse non solo fra loro, ma anche da quelle specifiche del nostro “direttore”) in un lavoro oneroso dietro la firma collettiva di “I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO”, quanto nei confronti dello stesso Gioele Magaldi, Massone limpido, solare e dalla lingua “monoforcuta”, che quando vuole esprimere direttamente il suo parere lo fa con interviste, editoriali o comunque articoli a sua esplicita firma.
Come anche valutiamo con grande perplessità la descrizione riduttiva che Fraioli offre di Francesco Maria Toscano, definito come “blogger molto vicino a Gioele Magaldi”, mentre si tratta di un autonomo libero pensatore, di un giornalista pubblicista, di un consulente politico-culturale che collabora da indipendente con le principali istituzioni calabresi, di un uomo dalla spiccata personalità e dalle idee innovative, cui è stata appena affidata la direzione editoriale di una rete televisiva calabrese in fase di implementazione.
Non parliamo poi, sia che il riferimento venga rivolto in modo mistificatorio a Gioele Magaldi, sia che lo si ascriva correttamente alla Redazione di www.grandeoriente-democratico.com, del passaggio in cui Fraioli dice:

“Dopo aver polemizzato con Barnard per i toni da questi usati a proposito dell'iniziativa proposta da Toscano, e dopo aver giustamente difeso il suo amico dalle offensive dichiarazioni del giornalista, Gioele Magaldi passa ad occuparsi della lettera di D'Andrea…”

Ma stiamo scherzando?
Forse che la questione è ancora e sempre – come per Stefano D’Andrea – riconducibile alla dialettica elementare e primitiva amico/nemico?
Con il nostro articolo

Commento di GOD a "Lettera ad alcuni studenti MMT (che spero siano la maggioranza)", articolo del 18 settembre 2012 by Stefano D'Andrea e a "Paolo Barnard non faccia l'ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo alla buona causa della MMT", articolo del 16 settembre 2012 by Francesco Maria Toscano per il Moralista (clicca sopra per leggere),

non abbiamo difeso nessun amico di nessuno.
Abbiamo soltanto, con un briciolo di oggettività, ricondotto a verità storica alcune affermazioni in libertà e restituito un quadro plausibile della cifra umana di Toscano, mistificatoriamente descritto da Barnard come “faccendiere, massone in seconda, sedicente amico di questo o di quello, caso clinico con disturbi mentali, etc.”.

Avviandoci alla conclusione, ribadiamo che la nostra risposta nel merito ai rilievi critici formulati da Stefano D’Andrea nel suo screanzato e minaccioso intervento del 22 settembre scorso (intervento puntellato e pienamente condiviso da Fraioli dietro una apparente neutralità, dal momento che per di più invita noi alla moderazione e alla pacatezza, ma non si avvede dei toni aggressivi e sprezzanti del leader di “Appello al Popolo”) si sostanzia delle riflessioni contenute in

<Commento di GOD a “Superficialità o azione malevola di chi sa di essere debole? Replica al Grande Oriente d’Italia Democratico”, articolo del 22 settembre 2012 by Stefano D’Andrea per APPELLO AL POPOLO (clicca per leggere),

mentre esortiamo vivamente lo stesso amico Fraioli, affinché non posti, come contributi adeguati (links di riferimento) e seriamente introduttivi sulla storia della massoneria, trattazioni sconclusionate come quelle offerte in

“Uno studio sulla massoneria: origine, sviluppo, intenti. Elementi per capire un fenomeno misterioso. Parte I”, articolo del 3 settembre 2010 by Luigi Pignalosa, riportato da www.newnotizie.it (clicca per leggere),

dove si trova anche qualche spunto corretto, ma all’interno di un ragionamento storico e socio-antropologico complessivamente fuorviante e filologicamente sprovveduto.
Speriamo che, dopo la pubblicazione imminente del libro di Gioele Magaldi, MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore, si cominci a comprendere con più acribia e senso critico il tragitto secolare della Libera Muratoria, nel bene come nel male, fra le molte luci e le non poche ombre.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 22-25 settembre 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com