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Velina del 13 gennaio 2011: “Buon anno a tutti! Ma la Ricreazione è finita. Finita per il semi-confessionale e dis-unitario Stato italiano, per l’impudenza del Vaticano, per il cripto-secessionismo leghista, per il Fratello Silvio Berlusconi, per l’insipienza del Centro-Sinistra, per la Pseudo-Massoneria in stile Gustavo Raffi”.

 

 

 

 

 

Saremo schietti e diretti, il più possibile privi di fronzoli.
Auguriamo a tutti i nostri lettori e simpatizzanti un eccellente 2011, ricco di buone opere e conseguenti soddisfazioni.
Gli stessi auguri riserviamo a chi costituisce il nostro obiettivo polemico di sempre: coloro che avviliscono la vita culturale, sociale, civile e persino spirituale della nostra infelice Nazione. Per costoro auspichiamo 365 giorni di autentico pentimento per il proprio cattivo operato: un pentimento compiuto che nasca, come insegna la migliore teologia cattolica, da un’iniziale attrizione che sappia divenire contrizione e infine adeguata penitenza.

Fine della Ricreazione per il Vaticano
Questo pentimento, possibilmente pubblico e sufficientemente reclamizzato, lo attendiamo innanzitutto dal Santo Padre, Sua Santità Benedetto XVI° (alias il teologo ultra-conservatore e reazionario Joseph Ratzinger, improvvidamente elevato al soglio pontificale nel 2005 in perfetta e cieca volontà di affossare definitivamente lo spirito e la memoria del Concilio Vaticano II).
Siamo rimasti sbalorditi dal suo intervento dello scorso 10 gennaio.
Rivolgendosi al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Gran Ierofante ha condannato senza mezzi termini l’educazione sessuale e anche civile che viene impartita in alcune scuole pubbliche dell’Europa democratica, laica e liberale (non certo nei paesi ad alto tasso di integralismo religioso).
Tutti i media italioti hanno riportato le (impudenti) esternazioni del Papa, così riassunte, ad esempio, dall’agenzia di stampa AGI:

“Una minaccia alla liberta' religiosa arriva anche in tema di educazione: Papa Benedetto XVI afferma che si profila "un'altra minaccia alla liberta' religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, la' dove e' imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realta' riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione".

Sic!
Lasciando da canto paesi più moderni dell’Italia, non ci risulta che nessun esponente delle Istituzioni (formalmente laiche) del Bel Paese abbia sentito la necessità di rispondere per le rime a Papa Ratzinger.
Ha taciuto quel Gran Chiacchierone del Gran Maestro Raffi, hanno taciuto tutti i principali protagonisti della pseudo-politica italiana (unica eccezione, come al solito, i silenziatissimi Radicali).
Non solo.
Intensificando la sua prematura e oscena senescenza intellettuale, un ex “libero battitore” come Giuliano Ferrara (vedi l’intervista su La Stampa e il richiamo su Dagospia dell’11 gennaio) sproloquiava mielosi e servili omaggi al Vescovo di Roma, districandosi con arguti (ma intellettualmente disonesti) sofismi sulla questione pur di baciare e compiacere concettualmente le sacre pantofole papaline.
Tra le varie amenità, così si esprimeva il camaleontico ex-laico e neo-clericale, in risposta alla domanda dell’intervistatore Giacomo Galeazzi:

Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, condivide il monito del Papa contro l'educazione sessuale?
«Sì. Questi corsi obbligatori nelle scuole sono una delle bandiere della stupidità occidentale. Non parlo a difesa della fede come fa il Papa e, diversamente da lui, non ho alle spalle duemila anni di ragione, però mi solleva sentirlo denunciare la sconcezza asettica e obbrobriosa dell'educazione sessuale obbligatoria…”

 

L’ineffabile Ferrara ci faccia almeno due piaceri.
Il primo è di ricordarsi quando, anni fa (1992) aveva messo in piedi (insieme alla moglie Anselma Dall’Olio) una trasmissione per Mediaset (Lezioni d’amore) fondata proprio sul criterio della pedagogia sessuale. All’epoca, si trattava di un Ferrara libertario e laico, non del baciapile teocon degli ultimi tempi. Naturalmente, lo stesso Editore (Fratello Silvio Berlusconi) che si pregiava (giustamente) di propinare, consumare e far consumare sesso libertino in privato e in pubblico (attraverso la, questa si benemerita, rivoluzione dei costumi che le tv commerciali introdussero nell’italietta della Rai bacchettona) provvide a far chiudere questo programma dopo poche puntate, non appena gli giunsero i richiami imperiosi dei soliti Progressisti della Curia Vaticana.
Forte con i deboli e debole con i forti, secondo il consueto stile del Fratello Silvio, almeno fino al giorno in cui non crollò la Prima Repubblica, della quale era stato uno dei cortigiani più organici.
Il secondo favore che chiediamo all’”Elefantino” de Il Foglio è di non osare mai più di definirsi “laico” né di lasciare che lo facciano i suoi intervistatori. Egli, infatti, è laico solo nel senso in cui intende la laicità la Santa Sede: cioè quella condizione per la quale non si porta la veste da presbitero e non sono stati pronunciati voti sacerdotali o monacali, ma si è, per il resto, del tutto proni ai desiderata della Curia. Per il resto, essendo anche ateo, si tratta solamente di uno spregiudicato fiancheggiatore del clericalismo integralista che, in Italia (e non solo) corrompe e deprime da tempo la vita civile e spirituale degli autentici cattolici.

Ma veniamo all’ altrettanto ineffabile Papa Ratzinger.
Se nessuno, nel nostro Paese (a parte i sempre più ostracizzati Radicali) ha il coraggio di denunciare la sconcezza delle esternazioni pontificie del 10 gennaio 2011; se il Gran Maneggione Gustavo Raffi tace, come sempre, quando si tratta di prendere posizioni forti, coraggiose e dirimenti, a difesa della laicità delle Istituzioni; Noi di Grande Oriente Democratico ce ne infischiamo dei paludamenti, dei tatticismi pseudo-diplomatici e delle viltà che caratterizzano altri settori della società nostrana.
E intendiamo fare la nostra parte, di massoni e di cittadini di una Repubblica laica, democratica e liberale.
Vergogna, Joseph Ratzinger!
Tu condanni il fatto che in alcune (nemmeno in tutte, purtroppo) scuole ai ragazzi venga impartita l’educazione sessuale e persino quella civile?
Perché ciò sarebbe in contrasto con una presunta “libertà religiosa”?
“Libertà religiosa” delle famiglie “cattoliche” di ispirarsi esclusivamente al Tuo Magistero per ciò che concerne il sesso?
Tradotto in termini concreti, Tu vorresti che i nostri figli, cattolici e non (perché della libertà di chi non è cattolico non te/ve ne importa un fico secco) crescessero nell’ignoranza, nell’omissione, nella sessuofobia, nella demonizzazione nevrotica del piacere sessuale?
Nella discriminazione e nella condanna dell’omosessualità o della bisessualità?
E persino nella condanna di un’ eterosessualità che non sia “torturata” e “disciplinata” dalle idee sgangherate di Vegliardi in sottana che, con una mano impartiscono scomuniche e anatemi e con l’altra provvedono a polluzioni diurne e notturne in solitudine (nella migliore delle ipotesi) o in compagnia, magari con partners poco desiderosi di essere tali…
Niente di nuovo sotto il sole.
Questa è esattamente la pedagogia sessuofobica (e perciò sessuomane, cioè ossessionata dal sesso, come da tutto ciò che viene rimosso e non governato dal libero arbitrio)che, persino nel XXI secolo, il tuo Magistero cerca di proporre ai fedeli, affinché figli e genitori possano vivere nevroticamente le proprie vite erotico-affettive.
Questa è la pedagogia sessuofobica che il Tuo Magistero cerca di proporre ai futuri sacerdoti sin dal Seminario.
Con quali risultati, dopo secoli di immutata nevrosi nel trattare del piacere e del corpo?
Col risultato che i più “forti e sani” tra i preti e i vescovi “se ne fregano” bellamente di questa insipiente e ridicola pedagogia e, con noncurante ipocrisia, praticano una normale e soddisfacente vita sessuale occulta, mentre in pubblico sproloquiano a proposito di verginità, castità e celibato.
Col risultato che le anime più deboli approdano ad una sessualità disarmonica, squilibrata, tormentata, perversa e pericolosa, che spesso le conduce ad atti di prevaricazione sessuale sui minori di cui dovrebbero curare l’educazione, come i dati (sistemici e non contingenti o sporadici) sulla Pedofilia in seno alla Chiesa dovrebbero ben insegnarti.
Parli, poi, di “libertà religiosa” delle famiglie “cattoliche” di ispirarsi esclusivamente al Tuo Magistero anche per ciò che riguarda l’educazione civile?
E come ti permetti?
Vorremmo ricordarti (a te e a tutto il Conclave che Ti ha poco saggiamente eletto, invece di eleggere un Pontefice all’altezza della Chiesa di Cristo) che gli stati europei moderni, laici, democratici e liberali, sono stati il frutto di sanguinose battaglie combattute da cristiani cattolici e protestanti, ebrei, seguaci di altre ispirazioni spirituali e agnostici, contro il potere temporale delle chiese e specialmente del Papato, se ci riferiamo all’Italia.
Vorremmo ricordarti che è solo in virtù della legislazione fascista che vennero approvati i Patti Lateranensi del 1929; che essi sono rimasti immutati solo grazie al cinismo machiavellico dei comunisti di Togliatti nel 1945; che il Nuovo Concordato del 1984 risente anch’esso del deficit di laicità del governo dell’epoca; che è solo grazie al blocco clerico-conservatore di cui il Fratello Silvio Berlusconi è Garante se l’Italia ha prodotto-in questi ultimi anni- delle leggi oscenamente confessionali, ripugnanti per la vita civile di qualsiasi popolo che voglia ritenersi libero e laico. La Laicità dello Stato significa innanzitutto che il legislatore deve consentire ad ogni cittadino di vivere le proprie scelte esistenziali secondo coscienza, scegliendo liberamente se e quando aderire al Magistero cattolico o di altre confessioni, oppure no. Invece, legiferare- come è stato fatto dalle maggioranze berlusconiane- in omaggio ai desiderata del Tuo Magistero e di Quello di Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Camillo Ruini (già Presidente della CEI) è cosa che tradisce ab imis fundamentis il principio cavouriano della “Libera Chiesa in Libero Stato”. Al massimo, se le cose proseguiranno così, avremo una Chiesa sempre più Padrona di Istituzioni Schiave e di uno Stato prono a essere costantemente stuprato nella sua laica autonomia.
Non contento di ciò, Tu vorresti anche eliminare alcune forme di pedagogia civile basate su un’ antropologia pluralista e metodologicamente “neutra” (sono parole Tue).
E certo.
L’unica antropologia che vorresti fosse insegnata dovrebbe essere quella ispirata al Dogma del Tuo Magistero? All’Assolutismo di chi ritiene di avere la Verità in saccoccia, invece di concedere, con cristiana tolleranza e mansuetudine, che le Vie dello Spirito sono molteplici e tutte degne di rispetto. Fai forse finta di non sapere, Teologo Ratzinger, che quel “relativismo” che tanto condanni non è affatto indifferenza rispetto alla Verità, bensì ricerca critica della Verità stessa, senza accontentarsi di risposte facili e rivelate o interpretate da altri, ma piuttosto mettendo costantemente in discussione il proprio percorso di ricerca del Divino e dell’Umano.
Perché Dio, caro Pontefice dallo smisurato orgoglio intellettuale e dalla inveterata ipocrisia, è molto al di là dei piccoli e meschini tentativi umani (e pontificali) di imbrigliarlo in pillole dogmatiche e autoritarie per palati asinini.
Di tutto ciò, comunque, e anche di altro, Vostra Santità, parleremo ben presto, nella Velina del 17 gennaio 2010: “La Massoneria che servirebbe all’Italia e la Chiesa che, così com’è, non le serve”
Intanto, Ti annunciamo, Esimio Pontefice, che il tempo della Ricreazione e dell’assenza di oppositori fermi e combattivi alla deriva clericale delle Istituzioni nazionali è finito.
D’ora in avanti, Grande Oriente Democratico si batterà con spirito risorgimentale contro ogni manipolazione confessionale del Parlamento e dello Stato italiano.
E lo farà ben presto, ci pregiamo di comunicarlo, con strumenti mediatici propri ben più potenti di questo pur preziosissimo e gettonatissimo Sito.

Fine della Ricreazione per il semi-confessionale e dis-unitario Stato italiano

Coerentemente con quanto detto a proposito della Vaticanizzazione della cultura politica e civile italiana, Noi di Grande Oriente Democratico ci impegniamo sin d’ora a denunciare e demolire l’infame abdicazione dello Stato liberale e democratico dinanzi alle mille pretese di mortificarne la laicità e l’autonomia rispetto ad un Magistero Curiale sempre più reazionario, conservatore e biecamente tradizionalista, in aperto Tradimento dello Spirito e degli intenti autenticamente cristiani e cattolici del Concilio Vaticano II.
Per non parlare di tutte quelle forze politiche e sociali che mirano più o meno palesemente alla distruzione dell’identità e dell’Unità nazionale faticosamente partorita col sangue di tanti patrioti, settentrionali e meridionali: rispetto a queste “entità” siamo in grado di affermare che siamo pronti alla battaglia, con tutta la durezza che sarà necessaria.
Il compito che ci prefiggiamo è di ripartire dal processo (certo non senza ombre e difficoltà) di Nation-Building che si stava compiendo tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, prima che la barbarie fascista e poi l’innaturale condominio del potere tra comunisti e democristiani mortificasse la coscienza laica, libertaria e autenticamente socialista di questo infelice Paese.
La Ricreazione e la pacchia sono finite, cari epigoni di valori e comportamenti politici ormai anacronistici per il Secolo che è appena cominciato: anche per la nostra arretrata Italietta siete ormai mummie e zombies, che ci occuperemo di spazzare via con decisione.

Fine della Ricreazione per il cripto-secessionismo leghista

Naturalmente, da quanto è stato detto sopra, ne conseguono tempi duri anche per i progetti secessionisti di marca leghista, mai adeguatamente dissimulati attraverso l’ apparente moderatismo degli ultimi tempi.
Il modello sociale, culturale, economico e civile propugnato dalla Lega Nord (più dai suoi Dirigenti che dalla sua Base, dove quasi sempre si trovano persone per bene, il cui voto nasce anche dalla stanchezza per l’inattendibilità degli altri raggruppamenti politici nostrani) è sostanzialmente inconsistente e se ne accorgeranno, progressivamente, tutti quei cittadini che dalla Lega sono amministrati direttamente, in comuni, province e regioni.
Diamogli tempo e la “cialtronaggine politica” emergerà in tutta evidenza. Non si governa un Paese e delle importanti comunità locali, alla lunga, con la modestia progettuale che caratterizza Bossi e seguaci. Efficacissimi tattici e imbonitori della stupidità di un popolo che si è già consegnato ad altri “Impostori” (Mussolini e Berlusconi, prima e meglio di altri), anche questi apprendisti stregoni in camicia verde finiranno nei cassonetti della Storia, appena i nostri concittadini avranno aperto gli occhi sulla loro vera natura intima. Questa, secondo alcuni maligni, non sarebbe affatto dissimile da quella di coloro che in passato hanno esportato le mafie anche al Nord e con esse hanno gestito affari e potere di notte, di giorno tuonando contro gli infami meridionali, ricettacolo di ogni male.
E’ finita la Ricreazione anche per Voi, cari Bossi, Calderoli, Castelli, Maroni, Cota, Bricolo, Zaia, Reguzzoni, etc.
Quello che avete ottenuto sinora è stato il massimo storico che potevate ottenere: adesso, la Nottola di Minerva ha preso un’altra strada… e ve ne accorgerete presto.

Fine della Ricreazione per il Fratello Silvio Berlusconi

Eminentissimo Fratello Silvio, te lo diciamo con chiarezza: non ci importa né poco né tanto della decisone odierna della Corte Costituzionale che Ti riguarda.
Tanto più che, comunque, i tuoi processi rischiano di non arrivare al termine grazie al meccanismo attuale della prescrizione, concepito solo per salvare i ricchi e i potenti come te, che possono permettersi avvocati in grado di disinnescare il normale corso della giustizia, posticipando di udienza in udienza, con mille cavilli, l’iter dei processi. Magari anche grazie alle leggi ad hoc che i tuoi stessi legali, magicamente trasmutati in parlamentari, hanno avuto modo di produrre a tuo esclusivo uso e consumo (tuo e dei tuoi eventuali complici dei reati originariamente perseguiti).
Ci fanno pena, tuttavia, quei tuoi oppositori politici che fondano le loro speranze di batterti sulle tue disavventure giudiziarie.
Poverini! Ancora non hanno capito, nonostante le molte lezioni ricevute, che la Politica è scontro leale e dialettico tra antagonisti che propongono agli elettori programmi e progetti politici concretamente alternativi.
Al contrario, una competizione che si vorrebbe caratterizzata dalla presunta superiorità morale degli uni e dall’indegnità degli altri è cosa che farebbe ridere in qualsiasi Democrazia matura, se non facesse piangere, prima di tutto.
Perciò ci ispirano compassione i tuoi censori: quelli che sono convinti che il “berlusconismo” si sconfigge con le prediche moralistiche, con gli scandali sessuali o con le inchieste giudiziarie.
Tu lo sai bene, no? Sai bene che, per sconfiggerti, basterebbe avere idee e passioni politiche autentiche e programmi chiari, coraggiosi, condivisi e lungimiranti. Semplici da spiegare alla gente, ma onesti rispetto alla possibilità di essere realizzati concretamente, nel breve periodo, perché sul medio e sul  lungo tutti sono buoni a promettere e a non mantenere.
Tu, in questo, ad esempio, sei un vero Maestro. Promettere agli elettori e non mantenere alcunché, intendiamo.
Eppure Tu sai, nonostante il tuo poderoso semi-monopolio dei Media nazionali, che, se finalmente sorgesse un Centro-Sinistra degno di questo nome, socialista e liberale, aggressivamente laico e modernizzatore, saresti spacciato.
Per questo ci fai doppiamente pena.
Perché questo tipo di Centro-Sinistra sorgerà a breve e perché Tu sei, nel fondo del tuo animo e nonostante i grandi avanzamenti sulla Via Contro-Iniziatica, un pavido e un vile.
Un ometto che, ancora ieri, con incredibile faccia tosta e lingua biforcuta, affermava pubblicamente di non aver mai voluto personalmente la legge sul Legittimo Impedimento.
Bugiardo in modo così plateale e persino disposto a giurare, sulla testa dei propri figli e nipoti (sono parole Tue), di non aver mai commesso i reati per cui sei perseguito.
Ma allora, Benedetto Fratello Silvio, perché non ti fai processare, difendendo in Tribunale le tue ragioni?
Perché no?
Perché appunto sei un ometto e un bugiardo e anche per Te, ormai, la Ricreazione è finita, Te lo garantiamo Noi.

Fine della Ricreazione per il Centro-Sinistra

Si, cari compagni del PD, dell’Italia dei Valori, di SEL e degli altri lacerti della sinistra nostrana e di quel “centro” che ad essa guarda con senso di affinità, è venuta l’ora di un bel Risveglio.
Ma di questo parleremo più propriamente attraverso il Sito ufficiale di Democrazia Radical Popolare (www.democraziaradicalpopolare.it ) e in connessione alle iniziative politiche collegate.
Comunque, in marcia e al lavoro! La Ricreazione è finita ed è finita, come prevedevamo Noi in tempi non sospetti, anche l’illusione di potersi apparentare con il “Partito della Nazione” (suicidandosi in quanto sinistra e suicidando anche il pregevole tentativo- da parte di altri- di costituire un Centro-Destra alternativo al PDL berlusconizzato).

Fine della Ricreazione per la Pseudo-Massoneria in stile Gustavo Raffi

A questo proposito, avremo molte cose da dire ( e soprattutto da fare) nei prossimi giorni.
In questa sede, ci limiteremo a rendere noto che, come avevamo pre-annunciato qualche mese fa in Selezione degli Sponsors per il primo canale televisivo massonico satellitare, daremo vita (in tempi brevissimi) ad un nuovo e poderoso strumento mediatico per proseguire le nostre battaglie.
Certo, il gettonatissimo Sito di G.O.D. verrà potenziato, con la traduzione dei suoi contenuti nelle principali lingue delle diverse comunioni massoniche mondiali: inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, etc., e con l’invio, urbi et orbi, di diverse relazioni “informative” sul conto del G.O.I. (mal) governato da Raffi & Company.
Ma la grossa novità è un’altra.
Abbiamo ormai selezionato i partners industriali e finanziari dell’operazione e, dunque, siamo pronti a partire, realizzando un’impresa storica e assolutamente inedita: i primi (saranno due reti televisive) canali satellitari al mondo di ispirazione massonica.
Non per parlare di questioni “massonico-parrocchiali” in stile “Erasmo News”, sostituendo ad un bollettino ammuffito uno strumento infinitamente più potente, bensì per parlare di meta- politica, meta-religione, società, cultura, economia e finanza, spiritualità ed esoterismo in modo adeguato, utilizzando gli strumenti concettuali ed ermeneutici della Libera Muratoria per fare informazione, approfondimento e intrattenimento televisivo.
Insomma, faremo quello che avrebbe dovuto fare il Grande Oriente d’Italia durante la “Primavera raffiana”, se alle vane chiacchiere fossero corrisposte intenzioni oneste e concrete.
Inoltre, daremo vita a un primo esperimento di una Loggia libero-muratoria compiutamente ispirata ai principi della Massoneria Universale, quale dovrebbe essere.
Si chiamerà “Loggia G”, la “G” essendo quella che normalmente si scorge all’interno della squadra e del compasso intrecciati. Sul significato polivalente della “G” rimandiamo tutti i massoni a quello che su ciò già sanno o dovrebbero sapere.
A questa Loggia saranno ammessi uomini e donne, liberi muratori e libere muratrici che già appartengono ad altre Comunioni e che potranno avere una “doppia appartenenza” (senza che si sappia, se non si vuole farlo sapere alla propria Obbedienza originaria) e “profani e profane” particolarmente qualificati che provvederemo ad iniziare regolarmente, in omaggio ai Nuovi Landmarks che proporremo all’attenzione generale di tutte le massonerie planetarie.
Naturalmente, i nomi di coloro che visiteranno periodicamente o saltuariamente questa “Loggia G” patrocinata dal Grande Oriente d’Italia Democratico saranno disponibili alla conoscenza da parte di tutte le autorità repubblicane competenti, qualora lo richiedano. Non saranno disponibili allo “sguardo poliziesco e inquisitorio” di Gustavo Raffi e/o dei suoi scagnozzi e nemmeno di altri soggetti che non abbiano titolo a violare la riservatezza e il diritto alla privacy di cittadine e cittadini italiani che abbiano scelto di liberamente svolgere riunioni massoniche.
In tutto ciò, un esperimento come una “Loggia G” romana e/o altre logge che vogliano sperimentare in Italia e all’estero analoghi Landmarksistitutivi (sotto il patrocinio di G.O.D.), non servirà affatto a realizzare una scissione dal G.O.I. di Palazzo Giustiniani né a lasciar campo libero ai “golpisti” del Ravennate.
Il G.O.I. è la nostra casa e, presto o tardi, abbatteremo il regime raffiano e cacceremo via la casta di incapaci che avvilisce con la propria mediocrità e il proprio affarismo la più importante Comunione massonica italiana.
Piuttosto, iniziative come quelle della “Loggia G” serviranno a preparare il terreno per una futura riunificazione federativa di tutti i gruppi massonici della penisola e per “avvicinare” e coordinare meglio le diverse anime della Massoneria internazionale.
Caro Gustavo Raffi, la Ricreazione è finita anche per Te e te ne accorgerai ben presto.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com