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Un Massone Manipolatore, Masnadiero, Contro-Iniziato ed Eversivo peggiore di Mario Monti: il Fratello Mario Draghi

 

 

 

 

I soliti TG italioti (e anche extra-italioti), giovedì 26 luglio 2012 all’ora di pranzo, hanno riportato un frammento delle parole di Mario Draghi, pronunciate alla Global Investment Conference di Londra. Le citiamo nella versione offertane da Repubblica.it:

"Negli ultimi sei mesi l'area euro ha mostrato progressi straordinari": così il presidente della Bce, Mario Draghi, che sta intervenendo alla Global Investment Conference di Londra. L'Eurozona - ha continuato il banchiere - è "molto più solida di quanto si pensi". A cominciare dai livelli aggregati di deficit e di debito pubblico che "sono molto più bassi di quelli statunitensi" e la coesione sociale all'interno dell'area dell'euro "è più forte che in qualsiasi altra parte del mondo".E per fugare i dubbi sui piani della Bce, Draghi ha affermato con chiarezza: "Siamo pronti a fare tutto quello che serve per l'euro. E, credetemi, sarà sufficiente". Secondo Francoforte l'Eurozona "ha il potere per sconfiggere la speculazione sui mercati".

e nella versione proposta dall’Agenzia Giornalistica Italiana (AGI):

AGI) - Roma, 26 lug. - "Siamo pronti a tutto per preservare l'Euro": le parole del presidente della Bce Mario Draghi hanno permesso ai mercati di invertire la rotta, in una giornata che si preannunciava ancora una volta difficile. La rassicurazione del presidente dell'Eurotower sulla volontà della banca centrale di intervenire per evitare il naufragio dell'Euro ha ridato infatti ossigeno alle borse che, dopo un inizio di seduta contrastato e dopo aver virato in negativo, sono tornate positive con Milano che diventa maglia rosa e vola a oltre il 4%. Lo spread, i cui livelli negli ultimi giorni hanno raggiunto quote record, e' tornato sotto la fatidica soglia dei 500 punti, e viaggia ora sul filo dei 480. Anche lo spread tra Bonos e Bund scende sotto quota 600 punti, a 592 mentre l'Euro e' schizzato in alto ed e' ora scambiato a 1,22 nei confronti del biglietto verde. Draghi non soltanto ha rassicurato sulla volontà di intervenire ma ha anche sottolineato i "progressi" fatti dall'Eurozona negli ultimi sei mesi. "L'Eurozona e' più forte di quanto si pensi" ha proseguito aggiungendo poi che "non e' possibile immaginare la possibilità che un paese esca dall'Eurozona". Quindi, ha rimarcato il numero uno dell'Eurotower, "all'interno del proprio mandato, la Bce e' pronta a fare qualunque cosa per preservare l'euro, e credetemi, questo basterà".

Il frammento riportato dai pennivendoli dell’etere (non meno citrulli di quelli della carta stampata) è relativo al fatto che è bastata la dichiarazione d’intenti del Governatore della Banca Centrale Europea per calmierare la speculazione, far abbassare lo spread con i Bund tedeschi e far rialzare le Borse.
Ma cosa è realmente accaduto?
Questo grandissimo Manipolatore, Masnadiero, Contro-Iniziato e Sovversivo (della sovranità popolare e dei valori fondanti della democrazia liberale) del Fratello Massone Mario Draghi ha dichiarato con ritardo di mesi quello che sarebbe bastato dichiarare un anno fa, per arrestare sul nascere qualsiasi speculazione sui Debiti Sovrani e qualsivoglia innalzamento dello spread.
Cioè, il Governatore della BCE ha fatto capire in pratica che l’Istituzione da lui presieduta potrà comportarsi indefinitamente da Banca Centrale prestatrice di ultima istanza (come ogni Banca Centrale che si rispetti), scoraggiando in tal modo qualunque azione speculativa sui titoli nazionali (quale fondo speculativo o “consorzio contingente” di fondi speculativi si arrischia a competere con una Banca Centrale che può acquistare titoli di stato in quantità illimitata?).
Naturalmente, a questa dichiarazione, tanto per dare un saggio concreto della veridicità (in realtà illusoria) della promessa fatta da Draghi, sono seguite effettivamente operazioni BCE per l’acquisto dei titoli si stato in sofferenza. Ed ecco che lo spread dei titoli italiani e spagnoli è subito calato.
E’ lo stesso giochino concordato per i primi mesi del Governo Monti in Italia: l’accordo con Mario Draghi (i due sono Massoni reazionari dello stesso circuito, anche se a novembre 2011 Noi di GOD e non solo Noi, fra i Liberi Muratori Progressisti, avevamo pensato che potessero cambiare schieramento…) prevedeva che la BCE avrebbe elargito ingenti masse di liquidità a bassissimo tasso d’interesse alle banche, le quali a loro volta si impegnavano non già a migliorare il credito per imprese e famiglie, ma ad acquistare soprattutto titoli di stato italiani, così da poter fare rivendicare a Mario Monti che le sue politiche (ma quali?) avevano giovato alla discesa dello spread.
Ma, allora, se i giornalisti e i politici italioti (e non solo italioti) non fossero in gran parte minus habentes, dovrebbero chiedersi e chiedere a Mario Draghi: ma perché una simile dichiarazione non è stata fatta molti mesi fa, così da bloccare sul nascere ogni rialzo dei vari spread fra Bund tedeschi e Bond di altre nazioni europee in sofferenza? Perché per tanto tempo ci è stato detto che un simile ruolo di prestatrice di ultima istanza travalicava le funzioni della BCE, pur essendo tranquillamente nelle sue facoltà?
Aspettando che da una massa di asini e pecore qualcuno porga ufficialmente e alla luce del sole una simile domanda al diretto interessato, cioè a Mario Draghi, cominciamo con l’anticipare una serie di risposte.

  1. Intanto, sarebbe bastato soltanto che la BCE (come Noi di GOD invochiamo da più di un anno), all’inizio di questa artificiosa crisi, avesse dichiarato più o meno quello che è stato dichiarato da Draghi in data 26 luglio 2012 e poi avesse mostrato rapidamente di fare sul serio (cioè intervenendo effettivamente ad acquistare Bond dei vari Paesi in difficoltà) per un po’ di tempo, che la speculazione dei Debiti Sovrani si sarebbe arrestata sul nascere. Ergo, ad esempio in Italia, non vi sarebbe stato nessun bisogno di un Governo tecnocratico presieduto dal Fratello Massone Mario Monti. Ma era questo quello che volevano i Mandanti dei vari Draghi, Merkel, Schaeuble, Van Rompuy, Monti, etc.? Certo che no. Costoro avevano bisogno di creare una crisi artificiosa mediante determinati attacchi speculativi, e poi non sarebbero intervenuti in alcun modo almeno fino a quando i vari governi di alcuni paesi non fossero stati costretti a rassegnare le dimissioni e a lasciare il campo a politici o a tecnici più graditi alla stessa Euro-Tecnocrazia e a Coloro che ne sono i Danti Causa.
  2. Una volta insediati i vari Governanti benedetti da Francoforte, Berlino, Bruxelles (e dalle sedi ubique di Coloro che sono sovraordinati agli stessi Draghi, Monti, Merkel, Schaeuble, Van Rompuy, etc.), cioè Monti in Italia, Papademos e poi Samaras in Grecia, Rajoy in Spagna e così via, è iniziata la sarabanda. Cioè i vari popoli cavie dell’”esperimento” di involuzione socio-economica, sono stati da un lato terrorizzati con il timore e tremore dello spread e dei mercati (con lo spread italiano, ad esempio, fatto scendere alquanto per legittimare il Governo Monti, ma tenuto artificialmente sempre abbastanza alto da poter incutere paura e tenere sotto pressione l’opinione pubblica) e dall’altro, rincoglioniti e confusi mediante questi totem, si sono imposte loro ricette recessive e depressive di tagli alle spese, al personale, ai servizi e agli investimenti pubblici; riforme peggiorative del sistema pensionistico e delle tutele del lavoro; provvedimenti legislativi masochistici e suicidi come il pareggio di bilancio costituzionale e il fiscal compact, e così via.
  3. Naturalmente, tutto ciò, tutte le ricette di austerità, tagli, aumento dell’iva e delle tassazioni in un contesto già recessivo, non poteva che aumentare la recessione e portarla verso un suo peggioramento: cioè verso uno stato di depressione economica. E questo è quello che sta toccando a Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna, Italia, e che poi toccherà anche altre nazioni, seppure in termini meno drammatici. Come tentare di distrarre l’opinione pubblica da questo aggravarsi della situazione dell’economia reale? Ancora e sempre con la illusoria e manipolatrice retorica dei mercati e dello spread. E qui ci sia consentita la reiterazione – per l’ennesima volta – di un concetto elementare, ma che non entra nella dura cervice di giornalisti e politici: se, ad esempio, in un solo istante, venissero tassate selvaggiamente tutte le famiglie italiane per ripagare immediatamente il debito pubblico dello Stato portandolo a zero; se questo Stato divenisse “minimo” e tagliasse del 50 o 70% la sua spesa corrente, eliminando servizi e licenziando persone; se si abolisse tutto d’un tratto lo Statuto dei Lavoratori, abolendo qualunque tutela sindacale, e così via, VOI (ASINI MATRICOLATI E DEFICENTI) SEDICENTI POLITICI E GIORNALISTI vedreste dapprima, come reazione, un grande entusiasmo dei Mercati e una Discesa Meravigliosa dello Spread. In sostanza, avremmo una disoccupazione alle stelle e un catastrofico calo dei consumi della gran marte delle famiglie, ma nel contempo un effimero trionfo dei Mercati, senz’altro convinti che, finalmente, con la semi-abolizione dell’intervento statale nei processi economici e con una disoccupazione elevatissima foriera di manodopera “cinesizzata” e a basso costo, l’Europa sarebbe pronta ad essere competitiva con la Cina, l’Africa, il Sudamerica e altri simili luoghi di lavoro coatto e semi-schiavile. Purtroppo, sarebbe una competizione al ribasso e priva di frutti per ciascun competitore. Come infatti già sta succedendo al momento (estate 2012), se crollassero le capacità di consumo degli europei e degli occidentali, non solo calerebbero le esportazioni dei paesi emergenti, ma tracollerebbero addirittura quelle dei paesi ex-opulenti. Insomma, se non c’è qualcuno disposto (a livello di masse, non soltanto di elites di benestanti) a spendere e a consumare, è inutile aumentare la competitività della produzione o agevolare la nascita di nuove imprese. Perciò, quegli stessi Mercati che avevano brindato al trionfo del Sogno Neoliberista (Stato minimo, welfare ridotto al lumicino e sindacati fuori dai coglioni) subirebbero un effetto boomerang con un crollo delle Borse mondiali al cui confronto quello di Wall Street del 1929 sarebbe raccontato come una passeggiata di salute. Capito l’antifona, giornalisti e politici italiani (ed extra-italiani) dalla dura cervice? Il polso primario che un sistema economico vada bene non lo danno e non lo possono dare (se non in modo effimero e illusorio) né i Mercati finanziari né Sua Eminenza lo SPREAD. Se un sistema economico va bene o male, ce lo indica in termini veritieri il tasso di occupazione e di remunerazione dei salari, la capacità di spesa ma anche di risparmio delle famiglie, il volume dei commerci, la facilità di accesso al credito di famiglie e imprese, la capacità e la volontà dello Stato di investire in welfare, in infrastrutture modernizzanti e in grandi, medie e piccole opere che diano slancio espansivo alle industrie private di beni e servizi, alle libere professioni, alla stessa manodopera operaia e artigiana. Lo stesso livello alto del DEBITO PUBBLICO di uno Stato a moneta sovrana è un potenziale indicatore di prosperità della società civile (se i soldi pubblici sono stati ben spesi), cioè di TUTTI NOI, non un PESANTE FARDELLO per le future generazioni. La Modern Money Theory dimostra scientificamente che uno Stato contemporaneo a moneta sovrana “FIAT” (se ne veda il significato, anche sul web se siete allergici ai libri: studiate un pochino) ha una capacità illimitata di rifinanziare il suo debito e l’unico limite che deve porsi è quello di tenere sotto controllo l’inflazione attraverso investimenti adeguati e senza sperperare in spese improduttive, il tutto con ulteriore regolazione strategica operata mediante la tassazione (da tenere bassa in condizioni normali, più alta se intervengano spinte inflattive, che comunque, in un contesto simile, saranno accompagnate da un generale benessere, il che renderà l’imposizione fiscale assolutamente tollerabile e non distruttiva) Ora, ovviamente, non saranno le flatulenze parolaie di Oscar Giannino, di Fabio Scacciavillani o di altri sacerdoti dogmatici (italiani e non) del Credo Neoliberista a poter rappresentare una confutazione seria e attendibile della MMT. Ciò, visti anche gli esiti così fallimentari (da decenni) delle ricette mutuate dalla Scuola di Chicago e dagli epigoni dei suoi santoni Milton Friedman, George Stigler, etc. In sintesi: non è dalle fiammate contingenti e talvolta irrazionali dei Mercati e dello Spread che si evince il livello di sanità di un sistema economico o la bontà di determinati provvedimenti politico-economici. Viceversa, si stia pur certi che, qualora gli indicatori obiettivi dell’economia reale (famiglie, cioè imprese, lavoratori, liberi professionisti) denotino generale prosperità, i Mercati non potranno che andare bene, al di là delle singole giornate negative. Al contrario, è impensabile che gli scambi finanziari possano prosperare a lungo senza livelli alti di benessere sociale. E’ TUTTO CHIARO? Speriamo di si, ma non ne siamo convinti, sapendo di aver a che fare con imbecilli decerebrati che, fino all’altro ieri (e alcuni lo fanno ancora adesso), avevano abboccato alle panzane di falsari come Mario Monti (Decreti “Salva Italia” e “Cresci Italia”…ma de che?) e Corrado Passera (adesso, fra gli sghignazzi generali, si è scoperto che i famosi 80-100 miliardi per la crescita non erano soldi che lo Stato avrebbe investito, bensì la stima virtuale del valore economico prospettico delle manovre del Governo Monti…ma che accidenti vuol dire?).
  4. Dunque, dicevamo sopra, retorica dei mercati e dello spread. Non solo. Retorica del creare un problema artificioso e poi mettere in atto una sceneggiata per dimostrare di averlo risolto, guadagnando così consenso e credibilità da parte di asini e pecoroni. E’ esattamente quello che hanno fatto i soliti compagni di merende nel Consiglio europeo del 28-29 giugno 2012. E’ esattamente quello che ora sta facendo Mario Draghi, annunciando una massima disponibilità di intervento della BCE che poi, vedrete, sarà costretto a ridimensionare perché qualcuno dirà che questa non è la funzione dell’Eurotower… Cari concittadini italiani ed europei, vedrete che alla fine quella caccola di scudo anti-spread su cui viene simulata una contrapposizione (fittizia) Germania, Finlandia e Olanda versus Italia, Francia e Spagna, verrà ratificata e messa in opera, seppure con grave ritardo. I suoi effetti? Saranno modestissimi e niente affatto risolutivi. Ma verranno sbandierati come una conquista epocale. Nel frattempo, Draghi farà si che la BCE intervenga e non intervenga, lasciando che lo spread vada su e vada giù. Ma in qualche modo si eviterà il collasso dell’eurozona. Infatti non è questo il Piano, l’Obiettivo per cui il Massone contro-iniziato Mario Draghi e tutti i suoi Fratelli subordinati o sovraordinati stanno lavorando di fino da tempo. L’obiettivo è, tra una promessa di scudo- anti spread e l’altra, tra un fondo salva-stati e l’altro, tra le parole al vento di questo o di quello, fra gli interventi stitici della BCE e le parole altisonanti del suo Governatore, intanto costringere sotto minaccia e ricatto alcuni stati europei a smantellare il welfare, aumentare la disoccupazione, contrarre la spesa pubblica, destrutturare le industrie manifatturiere, svendere beni e imprese pubbliche e private, privatizzare aziende e servizi di necessaria e pubblica utilità, abituare il popolo a governi tecnocratici e consociativi, e così via. E il Piano sta riuscendo meravigliosamente. Del resto, lo aveva detto esplicitamente, Draghi, in un momento di rara sincerità (anche per tastare le reazioni della pubblica opinione): “bisogna che gli europei si scordino il welfare-state cui sono abituati da anni”. Del resto, come stiano effettivamente le cose lo ha fatto capire in modo chiaro anche il Segretario al Tesoro in carica degli Stati Uniti, Timothy Geithner, lo scorso 20 luglio 2012 alla conferenza “Delivering Alpha”, dicendo all’incirca queste parole :  “La  tecnocrazia UE non deve spingere un intero continente verso l’abisso, solo per costringere determinati governi nazionali ad effettuare alcune riforme strutturali da essa pretese. Questo tipo di comportamento rende impossibile qualsiasi ripresa dell’Europa nel suo complesso…”. E’ TUTTO CHIARO? Non si tratta di una crisi incontrollabile che non si riesce a risolvere, ma di una crisi artificiosa e indotta il cui scopo è terrorizzare i popoli europei, commissariarne i governi e i parlamenti, e indurre gli uni e gli altri ad accettare senza eccessive resistenze (al netto dei soliti Indignados o dei Movimenti simil 5 stelle, che purtroppo protestano senza avere capito bene cosa proporre, dopo aver tanto protestato, e dunque non sono così pericolosi per i Padroni del Vapore) condizioni politiche ed economico-sociali ben lontane dai consueti standard occidentali e più prossime alle società del terzo o quarto mondo, specie per i ceti medi, medio-bassi e bassi. Ma, ha detto con sincerità diabolica Mario Draghi: “l’eurozona non salterà. Nessun membro di essa ne dovrà uscire”. Piuttosto, come già annunciavamo e profetizzavamo inLa Catastrofe europea e occidentale. Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare avevano previsto per tempo (dall'estate 2011) quello che sarebbe accaduto, e l'avevano ribadito anche all'indomani degli stolti commenti ottimisti sul vertice europeo del 28-29 giugno 2012:.... (clicca sopra per leggere), le nazioni europee soggette all’attuale esperimento di involuzione politica, sociale ed economica, saranno tenute in stato di coma vigile, con aiuti soltanto per le banche e per la mera sopravvivenza della spesa corrente delle istituzioni pubbliche, ma nella devastazione più completa dell’economia reale di famiglie e imprese, le quali saranno messe scientemente, volontariamente e sadicamente in ginocchio. Aspettate e vedrete se non siamo stati, come già un anno fa su ciò che poi è accaduto negli ultimi mesi, tristemente profetici.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 25-27 luglio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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