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SKY Italia vuole censurare CURRENT TV e intanto manda in onda un ambiguo servizio su SKY TG 24 dal titolo “P2 Segreti e Bugie”, con Licio Gelli e Silvio Berlusconi superstars

 

 

 

 

Per chi sabato 4 giugno 2011 alle 15.30 (o nelle repliche) non l’avesse visto, rimandiamo ai vari siti di Sky (o altrove, sul web) per rivedere una strana mezz’oretta nella quale si è svolta la trasmissione “P2 Segreti e Bugie”.
Mettendo a confronto un “servizio” insoddisfacente come questo con le inchieste ben più solide e approfondite che solitamente vanno in onda su CURRENT TV, si capisce perché l’attuale canale n°130 del bouquet di SKY Italia dia molto fastidio a tanti.
Sulla questione della defenestrazione di CURRENT TV Italia ad opera di Tom Mockridge, per conto di Rupert Murdoch, rimandiamo a

Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi contro Barack Obama. SKY, MEDIASET e l'Italia, paese dei semi-monopoli. Che devono cessare, al più presto. ESEMPLARE la vicenda narrata da Al Gore ad ANNOZERO del 19 maggio 2011, relativa alla ignobile defenestrazione di CURRENT TV da SKY Italia, in nome di patti inconfessabili, ma smascherati e che non saranno facilmente tollerati dagli italiani. Parola di Grande Oriente Democratico

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"Current TV: intrigo internazionale" by Tommaso Tessarolo per IL FATTO QUOTIDIANO del 27 maggio 2011

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Commento a "Current TV: intrigo internazionale" by Tommaso Tessarolo per IL FATTO QUOTIDIANO del 27 maggio 2011

Cosa dire, invece, della trasmissione di SKY TG 24 sulla P2 di sabato 4 giugno?
Il minimo che si può osservare è che fosse molto lacunosa e frammentaria.
Qualcuno potrebbe pensare che, però, tale insufficienza esplicativo-narrativa non sia stata casuale, bensì voluta.
Non è stato spiegato quale fosse lo status, la storia e la funzionedella Loggia Propaganda 2 all’interno del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
In qualche modo, implicitamente, è come se si fosse data credibilità alla tesi (da qualunque storico e addetto ai lavori riconosciuta facilmente come falsa) vanamente propagandata da Gustavo Raffi circa il carattere “marziano” della Loggia suddetta.
Quel buontempone retorico e mistificatore di Raffi (attuale, abusivo Gran Maestro del G.O.I.) ama sempre ripetere, come un disco rotto e stonato: “La P2 stava alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia come le Brigate Rosse stavano al PCI”.
Falso, sotto ogni profilo: storico, filologico-documentario, sociologico, antropologico, etc.
La P2 era una realtà consustanziale alla Comunione massonica di Palazzo Giustiniani, voluta e utilizzata da vari Gran Maestri e Giunte di governo interno succedutesi nel tempo, che avevano in Licio Gelli un loro prezioso fiduciario e collaboratore. Ed erano perfettamente a conoscenza di cosa Gelli facesse, come e con chi.
Semmai, anche all’epoca d’oro della P2 esistevano dei dissidenti all’interno del G.O.I. (definiti dalla stampa di allora “massoni democratici”) che criticavano le logiche piduistiche.
Peccato che, come poi sarebbe accaduto in tempi recenti con il regime raffiano, tali dissidenti venissero variamente espulsi, sanzionati, minacciati e tacitati.
Invece, non ci risulta che le Brigate Rosse costituissero una cellula d’elite del PCI, come dovrebbe essere se la mistificatoria similitudine del Gran Maestro ravennate avesse senso.
Dal servizio di SKY TG 24, tuttavia, nessuno (specie tra le nuove generazioni) ha avuto il bene di capire di cosa si stesse parlando.
Qualche frammento di intervista ai magistrati che scoprirono le (incomplete) liste di piduisti, qualche vago accenno alla commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Tina Anselmi, l’altisonante, generica e tautologica- ancorché inesplicata- reiterazione del pericolo per la Democrazia costituito dalla P2, l’ostentazione delle personalità eccellenti appartenenti alla suddetta Loggia, le dichiarazioni di un Licio Gelli che si improvvisa fervente ammiratore di Stalin e Hitler tanto per fare un po’ di clamore, i soliti ammiccamenti al fiancheggiamento piduista di Giulio Andreotti, le insincere affermazioni di Gustavo Selva e quelle surreali di Paolo Cirino Pomicino, il tutto condito da qualche riferimento alle stragi italiane e alla solita “America” e alla solita “CIA”, presentate come attori univoci e unidirezionali nelle loro azioni di condizionamento occulto dei sistemi politico-economico-mediatici di Paesi alleati.
Il solito, vecchio, caro “minestrone sub-informativo” insipido che, da sempre, viene ammannito ad un pubblico che, in questo modo, continua a non capirci nulla, salvo imparare qualche logoro leit-motiv d’accatto da esprimere poi al bar, nei salotti, su internet o in qualche talk-show.
Non è stato spiegato cosa significhi “Massoneria” e cosa significhi diventare “liberi muratori”, in Italia e all’estero, nel presente e nel passato, lasciando solo al buon vegliardo di Arezzo di biascicare alcune sue private opinioni in proposito.
Non è stato spiegato in che modo il fascista ( vetero e neo ) Licio Gelli abbia potuto essere incaricato di gestire una Loggia che raccoglieva esponenti di tutte le Istituzioni democratiche  e di tutti (ripetiamo, TUTTI, anche del PCI) i partiti dell’arco costituzionale, di tante banche, enti di stato, grandi aziende private.
Non è stato spiegato perché proprio nel 1981 tale “Vaso di Pandora” fu scoperchiato.
Non è stato spiegato che cos’era e cosa voleva essere l’ O.M.P.A.M. (Organizzazione Mondiale del Pensiero e dell’Assistenza Massonica) fondata da Gelli nel 1975 e che fu sempre vista con fastidio dalla Massoneria inglese e da gran parte di quella statunitense.
Non è stato spiegato, a parte qualche nome gettato qua e là, cosa facessero e cosa hanno fatto i vari piduisti dopo lo scoppio dello scandalo nel 1981 e fino a tempi recenti.
Non è stato spiegato se, dopo l’affossamento di Gelli e della sua specifica Loggia, determinati sistemi di potere occulto abbiano continuato a preservarsi e come e attraverso quali personaggi.
Non è stata affatto lumeggiata la figura del Grande Accusatore interno di Gelli (Presidente della Corte Centrale del G.O.I. e poi nuovo Gran Maestro, dal 1982 al 1990), Fratello Armando Corona, ottimo amico del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, di Flavio Carboni, Giuseppe Pisanu, Silvio Berlusconi e tanti altri, il quale per otto anni gestì un sistema di potere riservato e trasversale ben più forte e solido di quanto avesse mai fatto l’Ex Maestro Venerabile della P2.
Tante altre cose ancora non sono state spiegate e forse non si voleva che lo fossero.
Tuttavia, in questo clamoroso grigiore, si inseriva un interessante scambio di battute tra l’intervistatore e Licio Gelli a proposito di Silvio Berlusconi.
E qui si annida tutta l’ambiguità della trasmissione che stiamo analizzando.
Una trasmissione che, proprio nella genericità dei suoi toni allarmistici (la P2 attentava alla democrazia italiana, controllava militari e servizi segreti e media tanto da poter compiere un golpe e instaurare regimi dispotici come in Grecia, Cile e Argentina, etc.), senza però fornire un quadro coerente-nazionale e internazionale- del perché, visto tale sovrabbondante potere occulto, il golpe non si sia verificato e Gelli sia stato infine malamente accantonato (da chi e perché?), risultava innocua e priva di qualsiasi capacità di approfondimento storico-critico.
Da un lato, quindi, un pastone televisivogenerico, innocuo e denso di luoghi comuni, dall’altro uno strano e ambiguo messaggio in codice rispetto a precisi interlocutori.

L’intervistatore, fingendosi in stato confusionale sulla questione, chiede a Gelli, pressappoco: “Ma insomma, Berlusconi appartenne o no alla Loggia massonica P2?”.
La domanda era ovviamente peregrina, visto che porci e cani hanno potuto visionare la tessera massonica dello stesso, datata 1978.
E la prima parte della risposta di Gelli si muove su questa falsariga dell’ovvio: “ si, certo, fu iniziato massone nella P2 e ci fu segnalato da Roberto Gervaso e Fabrizio Trecca”.
Poi, però, dopo aver ricordato che al Fratello Silvio era stata recapitato un tesserino con la dicitura “apprendista”, rimandata al mittente con sdegno dal destinatario…Gelli afferma che, allora, si decise di elevare il medesimo al grado di MAESTRO, cosa che stavolta soddisfò il Magnate di Arcore.
A contorno di queste parole, vengono mandate in onda immagini comparative tra il piduistico  Piano di Rinascita Democratica, illustrato da Gelli, e le proposte legislative (specie sulla riforma della Giustizia) illustrate dallo stesso Berlusconi quale Presidente del Consiglio.
In sintesi, il messaggio sub-liminale inviato da SKY Italia al Grande Fratello Silvio pare il seguente:

“Bada bene che, nonostante la linea politica del nostro TG e dei vari spazi di approfondimento si sia molto “ammorbidita” nei tuoi riguardi rispetto a mesi fa, nonostante la defenestrazione di CURRENT TV (che faceva servizi risolutamente scomodi su di TE, mandando in onda servizi e inchieste censurati da tutti gli altri Media italiani) ti sia stata offerta in Olocausto, qualora Tu e il Tuo Cortigiano Paolo Romani non ci accontentiate con la distribuzione delle frequenze del Digitale Terrestre, Noi di SKY TG 24 siamo in grado, anche senza CURRENT TV, di battere il tasto sulla continuità tra il sistema di potere della P2 e il Tuo sistema di potere attuale, pitreistico o piquattristico che si voglia definire. Con tanto di INEDITA certificazione gelliana che, sin dal 1978, fosti riconosciuto quale MAESTRO MASSONE, piuttosto che semplice Apprendista”

Classico sistema da carota (TG e approfondimenti in generale morbidi con il governo, a differenza di quanto avveniva mesi fa, defenestrazione di CURRENT TV) e bastone (se però non ci dai quanto ti chiediamo, tramite Paolo Romani e commissioni da lui controllate, batteremo sul tasto della continuità fra il tuo piduismo di un tempo e il pitreismo attuale).

Inoltre, mediante questa foglia di fico (poco credibile, invero)per gli spettatori confusi, con questo generico servizio sulla P2 che comunque chiama in causa (ma in modo aurorale, senza approfondimenti, soprattutto con molti ammiccamenti allusivi e minacce implicite) Berlusconi quale Maestro Massone, Tom Mockridge e altri della Dirigenza avranno pensato che sarebbe stato più arduo accusare SKY Italia di connivenze e inciuci con il Clan Mediaset.

Al contrario, questo modus operandi alternante bastone e carota tradisce proprio una difficile trattativa in corso tra i collaboratori dell’oligopolista Rupert Murdoch e i cortigiani dell’Imperatore di Palazzo Grazioli.
In sostanza, SKY Italia dice a Romani, Confalonieri, etc.: se ci accontentate la linea sarà quella della censura e della defenestrazione di CURRENT TV; se invece non avremo tutto quello che chiediamo, ripartiremo dalle dichiarazioni di Licio Gelli su Silvio Berlusconi Maestro Massone e sul piduistico Piano di Rinascita Democratica che il Premier vorrebbe realizzare punto per punto, persino sul delicato tema della Riforma del Sistema Giudiziario…

Noi di G.O.D., però, continueremo ad osservare e a de-codificare i messaggi cifrati (e neanche troppo) di questo squallido dialogo/trattativa fra Gruppi Mediatici semi-monopolisti che, per i propri inconfessabili interessi politico-economici, vorrebbero passare sopra le teste e il diritto alla libertà di informazione dei cittadini.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

 

P.S. Possibile che nessuna grande emittente televisiva italiana (canali Mediaset a parte… anche se non farebbe male neanche a loro un po’ di giornalismo d’inchiesta autentico su tali argomenti…) voglia/possa realizzare una serie di trasmissioni sulla Massoneria nazionale e internazionale e sulla vera storia della Loggia P2?
Possibile che RAI e La7 (o la stessa SKY Italia, qualora ritrovasse la via maestra della libertà di informazione senza condizioni e compromissioni) non sentano la necessità di cimentarsi in una tale, necessaria opera di divulgazione storico-critica?
Ma allora, cara RAI, a che serve il Servizio Pubblico?
E cara La7, perché mai quando avete parlato di massoneria, anche VOI lo avete fatto in modo approssimativo, superficiale, se non addirittura fuorviante?
Lasciamo poi andare il campo editoriale, dove la più recente inchiesta generale sulla Libera Muratoria (in questo caso limitandosi a quella italiana) è stata quella di Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, BUR, 2007.
A dimostrazione che il tema massoneria è molto gettonato, anche questo libro ha avuto un buon successo, nonostante sia pieno di imprecisioni, errori grossolani, fraintendimenti e superficialità e nonostante l’assoluta insufficienza ermeneutica dell’ottimo Pinotti, il quale ha certamente dato il meglio di sé in altre inchieste (Opus Dei, Comunione e Liberazione, etc.), ma qui ha clamorosamente mancato il bersaglio.

Il punto è che, per quanto volenterosi e seri possano essere i giornalisti o gli storici esterni che tentano di decriptare il mondo massonico, esso non può essere spiegato e raccontato adeguatamente, né in televisione né sulla carta stampata, se non da addetti ai lavori (e nemmeno da tutti), a patto che anche costoro sappiano declinare questo status con sufficiente acribia storica e antropologica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com