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Lo scandaloso caso del Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, cialtrone e bugiardo, che mente sapendo di mentire. E lo sconcertante comportamento auto-censorio di DAGOSPIA, che oscura il pezzo rispetto al quale pubblica la smentita dell’infingardo Cremonesi. Essere Massoni non è peccato (anzi una virtù, quando si è davvero liberi muratori degni), ma mentire all’opinione pubblica sulla propria appartenenza massonica è un fatto gravissimo per chi occupa ruoli legati alle istituzioni e alla dimensione collettiva. Ora sono necessarie le dimissioni del Fratello Pinocchio Giancarlo Cremonesi da ACEA e da ogni altro incarico analogo di rilevanza pubblica. E Gioele Magaldi intende citare in giudizio Giancarlo Cremonesi, il quale, con la sua smentita, ha di fatto calunniato e diffamato Grande Oriente Democratico e la sua credibilità

 

 

 

 

Una vicenda scandalosa, squallida e ipocrita, in perfetto stile italico.
Il 19 dicembre 2011, sul Sito ufficiale di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com ), dalla Sezione STRISCIA LA DENUNCIA DI GOD era apparso l’articolo

Le cattive abitudini di certi Massoni Romani impegnati nella pubblica amministrazione capitolina: DAL FRATELLO MASSONE GIANCARLO CREMONESI (strettissimo amico e sodale dell'ex Gran Segretario del GOI Fratello Giuseppe Abramo), discutibile Presidente di ACEA, di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio e membro influente di diversi altri enti statali e para-statali, AL FRATELLO MASSONE ALDO PAPALINI, Ingegnere Dirigente della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) e della UOAL (Unità Organizzativa Ambiente e Litorale) del Municipio XIII (OSTIA, etc.) del Comune di Roma (clicca sopra per leggere)

Nella giornata del 20 dicembre, tale articolo era ripreso sul sito DAGOSPIA (www.dagospia.com) alle ore 11:04 (come ancora è visibile in Dagospia su Facebook (e come hanno potuto constatare moltissimi utenti) con il titolo “Il Massone Magaldi svela le cattive abitudini di certi Massoni impegnati nella pubblica amministrazione capitolina” .

Alle ore 16:43 del 20 dicembre 2011, sul Sito DAGOSPIA compare il seguente testo, contenente la (SCANDALOSA E BUGIARDA) smentita (sic!!!) del Fratello Giancarlo Cremonesi:

ATTENZIONE, CADUTA MASSONI! - IL PRESIDENTE ACEA GIANCARLO CREMONESI SMENTISCE IL MASSONE DEMOCRATIVO GIOLE MAGALDI DI FAR FARTE DEL GRANDE ORIENTE DEL COMPASSO E DEL GREMBIULINO: “TI CONFERMO LA MIA ASSOLUTA ESTRANEITÀ AI FATTI, AI CONTESTI E ALLE PERSONE CITATE, NÉ APPARTENGO AD ALCUNA ORGANIZZAZIONE MENZIONATA”… (clicca sopra per leggere)

A parte la sgrammaticatura del titolo (“Gioele”, non “Giole” e “Democratico”, non “Democrativo”: evidentemente si aveva fretta e furia di pubblicare la cosa, senza nemmeno ricontrollare l’ortografia…) ne riportiamo il testo nudo e crudo (senza immagini):

Caro D'Agostino,

in relazione a quanto riportato in data odierna su Dagospia, ti confermo la mia assoluta estraneità ai fatti, ai contesti e alle persone citate, né appartengo ad alcuna organizzazione menzionata.
Grazie per la precisazione che vorrai opportunamente attivare in merito.

Cordialmente

E contemporaneamente, come fatto di una gravità inaudita, il pezzo delle 11:04 apparso sulla stessa DAGOSPIA veniva RIMOSSO, OSCURATO.
Anche andando su Dagospia su Facebook, dove il titolo del pezzo delle 11:04 (che faceva riferimento all’articolo Le cattive abitudini di certi Massoni Romani impegnati nella pubblica amministrazione capitolina: DAL FRATELLO MASSONE GIANCARLO CREMONESI (strettissimo amico e sodale dell'ex Gran Segretario del GOI Fratello Giuseppe Abramo), discutibile Presidente di ACEA, di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio e membro influente di diversi altri enti statali e para-statali, AL FRATELLO MASSONE ALDO PAPALINI, Ingegnere Dirigente della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) e della UOAL (Unità Organizzativa Ambiente e Litorale) del Municipio XIII (OSTIA, etc.) del Comune di Roma) era ancora visibile, cliccando su di esso non ne appariva più il contenuto interno.
Che pensare di un simile comportamento deontologicamente scorrettissimo da parte della Redazione di DAGOSPIA?
Come si fa a pubblicare una smentita nella quale ci si richiama “a quanto riportato in data odierna su Dagospia”, salvo non dare all’utente/lettore la possibilità di leggere appunto “quanto riportato in data odierna su Dagospia”, perché nel frattempo QUALCUNO lo ha voluto CENSURARE, OSCURARE?
Ci appelliamo direttamente a Roberto D’agostino, affinché provveda al più presto a far ricomparire on-line il testo AUTO-CENSURATO (evidentemente per decisione improvvida di qualche redattore) delle ore 11:04 del 20 dicembre 2011: “Il Massone Magaldi svela le cattive abitudini di certi Massoni impegnati nella pubblica amministrazione capitolina”.
Anche perché, la sussistenza attuale della smentita del Fratello Giancarlo Cremonesi (senza nemmeno il testo che dovrebbe smentire), a parte violare il diritto all’informazione del pubblico - che si è visto oscurato il pezzo che si smentisce - costituisce di per sé, presentata come una clamorosa sconfessione di dichiarazioni (erroneamente) attribuite a Gioele Magaldi, un atto unilaterale e calunnioso e diffamatorio verso lo stesso Magaldi, nei confronti del quale, in questo modo, anche Dagospia compie un'azione calunniosa e diffamatoria.
Ora, l’articolo originario da cui DAGOSPIA alle 11:04 ha tratto il suo pezzo (poi censurato) è, lo ripetiamo, Le cattive abitudini di certi Massoni Romani impegnati nella pubblica amministrazione capitolina: DAL FRATELLO MASSONE GIANCARLO CREMONESI (strettissimo amico e sodale dell'ex Gran Segretario del GOI Fratello Giuseppe Abramo), discutibile Presidente di ACEA, di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio e membro influente di diversi altri enti statali e para-statali, AL FRATELLO MASSONE ALDO PAPALINI, Ingegnere Dirigente della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) e della UOAL (Unità Organizzativa Ambiente e Litorale) del Municipio XIII (OSTIA, etc.) del Comune di Roma (clicca per leggere).
Come ciascuno può constatare, esso è firmato “I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO”  e non “Gioele Magaldi”.
Si richiede pertanto a DAGOSPIA sia di rimettere on-line il pezzo delle 11:04 immotivatamente e incredibilmente sottratto all’opinione pubblica (per paura di chi e di che cosa???), sia di precisare che le affermazioni concernenti Giancarlo Cremonesi ed altri erano da attribuire ad un Redazionale e non ad un testo a diretta firma Gioele Magaldi.
Ciò premesso, in qualunque sede, anche e soprattutto giudiziaria, il nostro leader e portavoce Gioele Magaldi intende ribadire e confermare le nostre affermazioni relative alla NOTORIA E CONCLAMATA, CON MIRIADI DI TESTIMONI CHE HANNO LAVORATO CON LUI NEI TEMPLI MASSONICI ROMANI DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA DI PALAZZO GIUSTINIANI, APPARTENENZA MASSONICA DEL FRATELLO GIANCARLO CREMONESI.

A margine di tutto ciò, infatti, occorre osservare che essere Massoni non solo non è un reato o un peccato di cui vergognarsi, ma costituisce anzi (dal nostro punto di vista ed in base ad una matura valutazione storico-critica della faccenda) un titolo di merito e dignità di cui andare fieri (a meno che non si sia dei contro-iniziati intrallazzatori, bugiardi, cialtroni e ipocriti: in questo caso, insieme alla propria appartenenza massonica, solitamente, si nascondono anche cose molto più turpi, realizzate servendosi strumentalmente di grembiule, squadra, mantello e sacchi di iuta per i quattrini da far girare tra amici, complici, fratelli e cugini …).

Ma veniamo al merito della smentita del Fratello Giancarlo Cremonesi.
Ci sembra sia stata una mossa molto improvvida, dettata da panico e cattiva coscienza.
Il fatto di essere stato per decenni massone non costituiva un demerito o un titolo d’infamia: era solo una notazione biografica per l’opinione pubblica.
Ma il fatto che il Presidente di ACEA Spa, Presidente di Unioncamere Lazio, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio, Presidente di Confservizi (il sindacato d’impresa che rappresenta, promuove e tutela aziende ed enti che gestiscono i servizi di pubblica utilità), Componente del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), Membro del Consiglio di Amministrazione di CIVITA, si metta a rilasciare DICHIARAZIONI FALSE E MENDACI DINANZI ALL’OPINIONE PUBBLICA in ordine alla propria appartenenza massonica costituisce un fatto di inaudita gravità.
E’ come, fatte le debite proporzioni, per il caso di tutti quei presidenti, ministri, pubblici amministratori costretti alle dimissioni dai propri incarichi e severamente giudicati dalla coscienza pubblica non per aver fatto la tale o tal altra cosa, ma per aver spudoratamente NEGATO pubblicamente di aver fatto ciò che AVEVANO FATTO.
Orbene, il Fratello Massone Giancarlo Cremonesi sa benissimo, con la sua improvvida smentita, di aver mentito sapendo di mentire.
Esistono le testimonianze documentali dell’appartenenza del Fratello Giancarlo Cremonesi al GOI.
Esistono miriadi di testimoni che possono raccontare dell’appartenenza del Fratello Cremonesi prima alla Loggia Monte Sion di Roma e poi ad altre Logge romane del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
Esistono miriadi di testimoni che possono raccontare dell’amicizia strettissima e delle cointeressenze affaristiche del Fratello Giancarlo Cremonesi con il Fratello Giuseppe Abramo, Gran Segretario del GOI dal 2001 al 2011 e la cui figlia Antonella Abramo (Nel 2010 Coordinatrice del Fondo per il MicroCredito dell’Agenzia Sviluppo Lazio) diversi anni fa fu fatta assumere nelle strutture della Regione Lazio proprio per intercessione dell’influente Fratello Giancarlo Cremonesi.
Dunque, per le sue menzogne all’opinione pubblica e ai cittadini, Noi di Grande Oriente Democratico, a partire da questo momento, chiediamo e torneremo a chiedere a gran voce le DIMISSIONI del Fratello Cremonesi da ogni ruolo di rilevanza pubblica.
A partire dalla presidenza di ACEA.
Per quanto invece concerne il fatto che il Fratello Cremonesi con la sua smentita ha di fatto calunniato e diffamato la credibilità delle asserzioni esplicite di Grande Oriente Democratico, per di più in riferimento ad asserzioni attribuite al nostro leader e portavoce Gioele Magaldi, costui citerà in giudizio il predetto Fratello Giancarlo Cremonesi onde ottenere adeguata sanzione pecuniaria e risarcimento danni per le sue spudorate menzogne diffamatorie e calunniose.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 21 dicembre 2011 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com