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L’ineffabile Ernesto Magorno,  il presunto allarme Massoneria in Calabria e i tanti massoni e aspiranti tali del PD (a partire da Matteo Renzi), per non parlare del Massone Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia dell’esecutivo renziano

 

 

 

 

Su Repubblica TV c’è un video con frammento di intervista all’ineffabile Ernesto Magorno (classe 1961), già Sindaco della cittadina di Diamante (provincia di Cosenza), eletto deputato nel 2013 nelle fine del PD, membro della Commissione Giustizia della Camera, da pochi giorni eletto (non senza contestazioni e polemiche) Segretario regionale del PD calabrese.
Nel corso della brevissima intervista racchiusa in

“RNews, Peones, il renziano al peperoncino: '’In Calabria allarme massoneria’”, Video per REPUBBLICATV del 10 marzo 2014 (clicca per visionare),

il povero Magorno le spara davvero grosse…
Tra i vari farfugliamenti, dichiara che esiste un “allarme massoneria in Calabria”…
In che senso?
La Calabria è certamente una regione ad alta densità massonica, come del resto la Toscana e il Piemonte.
E allora?
Come Grande Oriente Democratico siamo sempre i primi a denunciare le opacità e le eventuali malefatte di alcuni confratelli (che siano calabresi o di altri territori italiani ed extra-italiani), ma i farfugliamenti di codesto Magorno pare vogliano mettere sotto accusa la stessa condizione antropologica di chi sia libero muratore.
Il neosegretario calabrese PD dichiara poi che egli è “socialista riformista…e cattolico…”, aggiungendo che quindi, secondo lui, è distante culturalmente dalla Libera Muratoria…
E’ a conoscenza, il povero Magorno, che i più bei nomi del socialismo riformista italiano, sin dalla sua fondazione,  erano fratelli massoni?
Sapeva, l’ineffabile Magorno, che erano massoni (e alleati politici di altri compagni assai contigui e simpatetici ideologicamente con ambienti e valori massonici) Andrea Costa (1851-1910), Nicola Badaloni (1854-1945), Vittorio Gottardi (1860-1939), Camillo Prampolini (1859-1930), Orazio Raimondo (1875-1920), Giovanni Lerda (1853-1927), Meuccio Ruini (1877-1970), Arturo Labriola (1873-1959), Ivanoe Bonomi (1873-1951), Leonida Bissolati (1857-1920), Lelio Basso (1903-1978) e diversi altri fra i più bei nomi del socialismo riformista italiano, tanto delle origini che di tempi più recenti, visto che lo stesso Sandro Pertini era attorniato da collaboratori, amici e compagni di partito massoni e che tutta la segreteria Craxi (1976-1993) fu caratterizzata in tal senso?
Sa, l’ineffabile Magorno, che tutta la tradizione del PSI (Partito Socialista Italiano nato nel 1892) è stata caratterizzata da una massiccia presenza di uomini e idee latomistiche, e che semmai furono socialisti ambigui (e poi rinnegati) come Benito Mussolini ed altri a tentare in diversi tornanti della storia di sancire una assurda (e ipocrita e pretestuosa, visto che lo stesso Mussolini prendeva soldi e indicazioni da ambienti latomistici britannici conservatori e che il Gran Consiglio del Fascismo sarebbe stato pieno di massoni reazionari)  incompatibilità fra Socialismo e Massoneria?
Quanto alla presunta distanza culturale fra Cattolicesimo e Massoneria, dipende…
Il semi-analfabeta -dal punto di vista storico e socio-antropologico- Ernesto Magorno forse ignora che i rappresentanti più illuminati e progressisti della Chiesa Cattolica hanno voluto anch’essi passare attraverso l’iniziazione massonica (due nomi su tutti: Angelo Roncalli e Carlo Maria Martini), che le logge massoniche sono piene sin dal XVIII secolo di alti prelati e sacerdoti, che la maggior parte dei massoni italiani (e in special modo calabresi) sono anche credenti cattolici (di qui il reiterato tentativo delle gerarchie ecclesiastiche più reazionarie e conservatrici di impedire l’affiliazione di membri del clero e dei fedeli, mediante scomuniche e interdizioni regolarmente disattese…). Su tutte queste materie, comunque, rinviamo il povero e sconclusionato Magorno alla lettura dell’interessante libro di Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti, Vaticano Massone, Piemme, Milano 2013, con particolare riguardo alle pagine 281-306, dove troverà una lunga e illuminante intervista al nostro Gran Maestro Gioele Magaldi. In questa e in numerose altre interviste e interventi cartacei, radiofonici e televisivi del Fratello Magaldi – oltre che in tutta l’opera collettiva a cura di GOD-  individui sprovvisti di solidi strumenti culturali di comprensione della società aperta contemporanea (di esclusiva matrice massonica progressista) potranno trovare finalmente un parziale lenimento alla propria grossolana ignoranza e confusione mentale.
Concludiamo questo intervento consigliando l’Onorevole Magorno di informarsi meglio anche sulle presenze massoniche nel PD calabrese e italiano…Siamo infatti sicuri che dopo essersi informato, eviterà di rilasciare interviste sgangherate e risibili.
Peraltro, notifichiamo all’Onorevole Ernesto Magorno che anche il più importante Ministro del Governo Renzi, quel Pier Carlo Padoan che è titolare del Dicastero dell’Economia, è un massone.
A tale Governo Renzi, l’Onorevole Magorno ha votato la fiducia, no?
Dunque, invece di cianciare di “allarme Massoneria tout-court in Calabria”, Magorno si occupi di “allarme Massoneria reazionaria e neo-aristocratica” a Bruxelles, Francoforte, Berlino e a Via XX settembre…
Infatti, il Fratello Padoan è un massone di ispirazione tecnocratica e oligarchica, appartenente ai salotti buoni della Libera Muratoria euro-atlantica, come accennato in

Il Governo Renzi I: un esecutivo di mezze calzette egemonizzato dal Massone oligarchico Pier Carlo Padoan, un tecnocrate imposto dai Massoni controiniziati Giorgio Napolitano, Ignazio Visco e Mario Draghi (a cura di GOD) (clicca per leggere).

Quanto al leader maximo dello stesso Magorno, Matteuccio Renzi da Rignano sull’Arno, informiamo il neosegretario regionale calabrese PD che l’attuale Presidente del Consiglio italiano aspira esattamente a far parte di quelle stesse aristocrazie massoniche occidentali di cui è membro Padoan e di cui sono insigni rappresentanti italiani Fratelli come Mario Monti e Mario Draghi (e non solo loro…).
Sul punto, rinviamo Magorno alla lettura di

L'aspirante massone Matteo Renzi a Palazzo Chigi, fra spinte massoniche reazionarie e auspici massonici progressisti. Sottotitolo: Come sono andate effettivamente le cose nei mesi e nei giorni scorsi, a partire dalla graduale bastonatura del Fratello Napolitano... (clicca per leggere)

L'inizio della fine politica dell'aspirante massone Matteo Renzi, il più grande bluff della storia repubblicana italiana (a cura di GOD) (clicca per leggere)

“E’ nato il Renzi Uno, quindi il Letta Bis, ergo il Monti Ter”, articolo del 22 febbraio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere)

Il Governo Renzi I: un esecutivo di mezze calzette egemonizzato dal Massone oligarchico Pier Carlo Padoan, un tecnocrate imposto dai Massoni controiniziati Giorgio Napolitano, Ignazio Visco e Mario Draghi (a cura di GOD) (clicca per leggere)

L’aspirante massone Matteo Renzi è l’ultimo arrivato alla corte del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, mentre il Massone eurotecnocratico Olli Rehn ufficializza le sue disposizioni per il Confratello Pier Carlo Padoan (clicca per leggere)

L’aspirante massone Matteo Renzi, con il suo risibile non-programma di governo, è già pervenuto al capolinea. Il resto sarà cronaca della morte politica annunciata di un burattino che non diventerà mai un sapiente muratore, men che mai libero… (clicca per leggere).

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 10-11 marzo 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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