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Il potere e la maschera della dipendenza

 

 

 

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pubblichiamo oggi il sottostante contributo, suggerendo di integrarlo con la visione di:

“La ricerca spasmodica di generare pleonastiche necessità di mancanza è conseguenza di una ferita emotiva di abbandono mai rimarginata, piuttosto ben alimentata perché si trasformi in dipendenze continue e legami sottili sempre più forti. È indice di paura, oso pure la parola terrore, del proprio potere inteso all’ottava alta, ovvero di quell’illimitata energia che ognuno di noi ha facoltà di rigenerare sempre uguale come prerogativa di essere agente attraverso un campo magnetico toroidale.

Bisogno è percezione di mancanza che spinge a colmarla ricercando il presunto mancato, che è superfluo, una necessità indotta dall’esterno che convince menti deboli di un autentico aiuto superiore assolutamente indispensabile alla sopravvivenza. È una continua appropriazione indebita di potere per incomprensione di possederlo. Agire togliendo potere agli altri nel tentativo costante di alimentare il proprio bacino energetico è espressione chiara di totale ignoranza di chi si è in realtà. Il fenomeno è noto come vampirismo energetico. L’ho così descritto nel libro Più energia vitale per sviluppare il tuo obiettivo:

‘Lo sviluppo dell’energia vitale avviene nel momento in cui si riducono, fino a eliminarle, le forze che contrastano l’avanzamento dell’evoluzione umana.

Queste forze avverse, vanno trasmutate e modificate a nostro favore, un po’ come succede nelle arti marziali, dove si utilizza la forza e l’energia dell’avversario a proprio vantaggio. Le energie più forti sono quelle che de-rivano da ignoranza e stupidità, da fanatismo e mentalità distruttiva. Queste creano il fenomeno del vampirismo energetico, fenomeno molto diffuso nelle società in cui la meccanicità, la dipendenza, il senso di colpa sono emozioni radicate, veri e propri sentimenti.

Il vampirismo energetico è un’esperienza riconosciuta dalla comunità in tempi recenti. È praticato da persone che si nutrono dell’energia vitale di altri individui, in quanto impossibilitati a produrla da sé. Riconoscere queste persone è piuttosto semplice, schermarsi da loro un po’ meno, quando se ne ignora l’esistenza. Un vampiro energetico è una persona che, entrando in contatto con la nostra aura o campo magnetico, la fa propria, ossia se ne impossessa. Nella saga di Harry Potter questa figura è bene rappresentata dai dissennatori; questi si nutrono della felicità e, quindi, della vitalità della per-sona con cui entrano in contatto.

Relazionandoci con queste persone, ci sentiamo particolarmente stanchi, perdiamo la concentrazione e, nei casi più estremi, proviamo dolore e sofferenza anche sul piano fisico, giungendo a farla diventare malattia vera e propria.

In sintesi, il vampiro energetico è colui che attacca e si impossessa in maniera subdola delle energie degli altri, generando sfavore per loro e favore per se stesso. Si tratta di pura egoità. Il vampiro energetico preferisce rubare l’energia ad altri invece di generarla da sé. È un vero e proprio parassita sociale. Egli riesce a entrare nel punto di massima debolezza della persona; lì si aggancia e si ricarica, svuotando il malcapitato. In effetti, quando ci separiamo, il vampiro energetico si è ricaricato, mentre noi ci sentiamo spossati, privi di forza.

Il vampirismo è un fenomeno che avviene quando siamo impreparati e colti alla sprovvista e diventa difficile gestire la situazione. Per allontanare questi individui è necessario esprimere la luce che è in noi, ossia essere così vitali che il potere che emaniamo li turba e sono costretti ad allontanarsi, oppure, la nostra potenza li aiuta a migliorare se stessi.

I vampiri energetici sono tutte quelle persone che hanno bisogno di esternare un’idea di sé maggiore rispetto a chi sono in realtà, devono convincere a tutti i costi. Per ottenere il loro scopo, quindi, hanno bisogno di energia, ma essendo impossibilitati ad auto-produrla rubano quella che trovano: più facile perché è già pronta.

Merita un’interessante riflessione quanto appena affermato in riferimento a tutti coloro che si autoproclamano uomini pneumatici e che operano indebolendo gli uomini psichici e gli uomini ilici in nome di un imperio del bene collettivo definito individualmente oppure oligarchicamente. Prima di continuare con la trattazione, riporto un passo del libro Massoni Società a Responsabilità Illimitata – La scoperta delle Ur-Lodges che troviamo a pagina 508 (si tratta di un estratto dell’articolo di Giacomo Bracci del 6 maggio 2012 La crisi economica e il back office del potere: incontro con Gioele Magaldi pubblicato su airesis.wordpress.com):

[…]

Per precisare quest’aspetto, Magaldi spiega come tale convinzione trovi le sue radici in un’interpretazione oligarchica del pensiero gnostico valentiniano, in particolare dell’idea che gli uomini siano suddivisi in tre classi «ontologiche»:

quella degli uomini ilici (dal greco hyle, materia), legati esclusivamente alle pulsioni e alle emozioni, e incapaci di governare se stessi;

quella degli uomini psichici (da psiche, anima) legati prevalentemente alla razionalità e all’intelletto, ma con scarsa conoscenza della realtà spirituale;

quella degli uomini pneumatici (da pneuma, spirito), ovvero quelli che realizzano in sé il mix perfetto fra corpo, anima e spirito.

Questa categoria di massoni elitari, ampia ed eterogenea, condivide l’obiettivo di farsi leader pneumatica dell’umanità, considerata non come comunità da perfezionare progressivamente nel suo insieme nel rispetto di regole democratiche e pluraliste (come è invece obiettivo dei massoni progressisti), bensì come massa informe, incapace di essere plasmata se non da un gruppo di elitari maestri illuminati.

[…]

Qui si fa riferimento al contesto massonico, ma la mia trattazione si amplia e completa anche con la trasposizione nel mondo profano, ove mutano i termini ma non la sostanza.

L’uomo pneumatico è destinato a ricongiungersi al divino e attua ciò scegliendo tra due vie: annullandosi nel divino o divenendo divino. L’annientamento avviene quando non si riproduce da sé la propria energia, ma il potere proprio deriva dalla somma del potere rubato agli altri. In questo stato di cose si instaura una dipendenza sempre più forte con il dominio sugli altri, poiché se questi vengono a mancare, si spezzano i legami subendo un abbandono, intollerato dagli pseudo pneumatici autoproclamatisi tali. L’abbandono altro non è che la più elevata forma di potere, poiché, risalendo al suo significato etimologico, ci riporta al concetto di ritorno al possesso del proprio Io. L’espressione di questa ferita si manifesta con la sostituzione di idoli a ideali: essendo legata al pianeta Venere, l’autoproclamatosi pneumatico incarna l’idolo che vorrebbe essere (e a livello essoterico probabilmente lo diventa pure) anziché l’ideale superiore che gli permetterebbe di porsi al servizio. L’ego sottomette l’Io. Costruire una realtà solida e forte basata su un idolo supremo anziché su valori collettivi non indica di certo la caratteristica solare del divino che offre a ognuno la stessa possibilità di accogliere la luce e il calore dei suoi raggi, fermo restando che poi ognuno liberamente scelga di far fruttare questi doni in talenti, come la parabola nel Vangelo di Matteo indica (Matteo 25,14-30, parabola dei talenti).

Divenire divino è l’individuale percorso spirituale, una trasmutazione da uomo ilico a uomo pneumatico. Non si diviene divino per grazia ricevuta o per proclamazione; non si diviene divini per aver capito il concetto mentalmente, ma per comprensione su ogni piano esistenziale avendo esperito in prima persona.

Il potere è tutt’altro che un insieme di atti di forza (che insito in sé ha il significato di contrastare) sul mondo essoterico nel tentativo di celare ciò che di irrisolto e cristallizzato vi è nel profondo interiore e con un consumo enorme di energia. Ogni tentativo di supremazia sul mondo esterno è indice di paura. Il coraggio appartiene ai veri pneumatici, che sono al servizio per un’elevazione umanitaria e mai per il suo annientamento essenziale. Non si possiede il palazzo più alto distruggendo quello del vicino; non si diviene ricchi rubando; non si vive se si è parassiti; non si diviene Re per auto proclamazione; non è pneuma ciò che è saldamente legato ai bisogni dell’apparato psico-fisico.”

( Soror Indis )

NOTA BENE: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a:info@grandeoriente-democratico.com.

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LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

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[ Articolo del 7 gennaio 2021 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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