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Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare diffidano gli attuali politicanti italiani dall’approvazione di norme liberticide, illiberali, antidemocratiche e abusive riguardo al diritto di espressione e critica sul web. E diffidano altresì alcuni pubblici ministeri e magistrati filofascisti o filostalinisti dal perseguire comportamenti censori preventivi o postumi degni del Tribunale dell’Inquisizione, dell’OVRA, della CEKA e della STASI . Commento di GOD e DRP a “Paura del web, da Boldrini ai blogger. Ma in Usa ed Europa sono più liberali”, articolo by Eleonora Bianchini per IL FATTO QUOTIDIANO

 

 

 

 

La questione non ci riguarda direttamente.
Nel senso che, su www.grandeoriente-democratico.com o www.democraziaradicalpopolare.it non appaiono fotomontaggi potenzialmente disturbanti per l’immagine di chicchessia (anzi, non appaiono proprio fotomontaggi) e, pur in un orizzonte di critica dura e perentoria, non si giunge mai né alla diffamazione, né alla calunnia o all’ingiuria nei confronti di questo o di quello.
Tuttavia, i confini tra ciò che un individuo dovrebbe percepire e accettare come critica, satira e parodia legittima (e spesso si tratta di questo, anche su blog e siti assai più radicali nei toni e nei contenuti di quanto non riguardi GOD e DRP) o, invece, dileggio diffamatorio, calunnioso e ingiurioso (anche attraverso le immagini) sono molto labili, specie se la determinazione di essi, invece che ai principi dello stato di diritto liberale (per lo più vigente nei paesi di consolidata tradizione democratica occidentale), si affidi alle pulsioni filofasciste e filostaliniste di politicanti cialtroni o di pubblici ministeri e magistrati nostalgici dei tempi in cui in Italia c’era la polizia politica fascista (l’OVRA) e nella Germania Est c’era la STASI, per mezzo delle quali si tramutava in reato qualunque espressione di libero pensiero, critica e dissenso anche giocoso o satirico rispetto al potere costituito.
La questione non ci riguarda direttamente ma, come insegnava già il Fratello Voltaire, “la libertà che va difesa è anzitutto quella degli altri”.

Accogliamo perciò con sdegno alcuni contenuti del bell’articolo di Eleonora Bianchini

“Paura del web, da Boldrini ai blogger. Ma in Usa ed Europa sono più liberali”, articolo del 22 maggio 2013 by Eleonora Bianchini per IL FATTO QUOTIDIANO (clicca per leggere),

dove non soltanto si stigmatizza implicitamente il carattere illiberale, abusivo e incostituzionale di alcune recenti sentenze contro determinati bloggers (sentenze che saranno facilmente cassate nei successivi gradi di giudizio, con evidente discredito per la carriera di quei magistrati che le abbiano emesse in primo grado), ma si segnala all’opinione pubblica che, in Italia, ancora una volta (a distanza di molti decenni dal ventennio fascista), si lavora in Parlamento e fuori dal Parlamento per imbavagliare e censurare la libertà di pensiero, espressione e critica, specie sul web.
Ciò, in evidente dispregio di quei principi dello stato di diritto liberale e democratico conquistati per tutto l’Occidente soprattutto dai Massoni progressisti, attraverso sanguinose battaglie politiche, civili, culturali (e anche militari e rivoluzionarie) durate circa due secoli e mezzo, dagli inizi del XVIII secolo sino alla metà del XX, quando tali principi furono scolpiti definitivamente a futura memoria nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata all’ONU il 10 dicembre 1948.
Non è per niente casuale, del resto, che tali pulsioni lesive per la libertà di espressione, critica e satira sul web siano così virulente proprio in Italia, paese dove la gran parte dei Liberi Muratori vive in uno stato di perenne “nascondimento” ambiguo, intrallazzatore e timoroso, e dove impera – presso molti strati della popolazione- un anti-massonismo becero, ignorante e ipocrita, alimentato da una antica avversione clericale e fascio-comunista.
Non è casuale, per converso, che, come ricorda l’ottima Eleonora Bianchini, proprio nel resto d’Europa e negli USA (là dove prosperano istituzioni massoniche assai più limpide e impegnate a viso aperto nell’agone meta-politico, civile, sociale e culturale), nessuno si sognerebbe mai di promuovere azioni legislative o giudiziarie in danno di siti e blog che arricchiscono la qualità e la pluralità del dibattito pubblico, anche con toni talora ruvidi e accesi.

Al netto di tutto quanto premesso, avvisiamo i politicanti italiani e quei (per fortuna pochi, perché la magistratura, in Italia, è composta in larghissima parte da pubblici ministeri e giudici coscienziosi, saggi e amanti delle istituzioni liberali e democratiche –) magistrati che volessero mettere a tacere le “voci scomode” del web o dell’etere o della carta stampata, che Noi Massoni di Grande Oriente Democratico e Noi Cittadine e Cittadini di Democrazia Radical Popolare non staremo a guardare un simile scempio senza reagire in modo appropriato e incisivo.
Attenzione.
In campana tutti quello che attentano alle libertà fondamentali dello stato democratico italiano.
Si rilegga

“Paura del web, da Boldrini ai blogger. Ma in Usa ed Europa sono più liberali”, articolo del 22 maggio 2013 by Eleonora Bianchini per IL FATTO QUOTIDIANO (clicca per leggere),

e si mediti attentamente su ciò che sarà lecito o non lecito, costituzionale e non costituzionale fare, sia per alcuni politicanti che per alcuni magistrati.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

con

LE CITTADINE E I CITTADINI DI DEMOCRAZIA RADICAL POPOLARE (www.democraziaradicalpopolare.it)

[ Articolo del 23 maggio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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