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Grande Oriente Democratico ancora a proposito di Giuseppe Cruciani e David Parenzo di Radio 24 (“La Zanzara”). Su Monti, Fassina, Roosevelt, su un auspicabile NEW DEAL europeo del XXI secolo e intorno alla superficialità della Redazione del quotidiano LIBERO (risibile per sciatteria, imprecisione, omissioni e ignoranza il pezzo “Calunnie sul Fratello Monti ‘Massone iniziato due volte’ by Redazione per LIBERO del 26 novembre 2011)

 

 

 

 

Invitiamo preliminarmente chi non l’avesse ancora fatto, a leggersi il nostro pezzo di ieri 26 novembre 2011:

Commento a “I massoni: fratello Mario, uno di noi”, by Redazione per LIBERO del 23 novembre 2011 e a “Auguri massoni a Fratello Monti. Così la Loggia imbarazza Mario”, by Marco Gorra per LIBERO del 24 novembre 2011 (clicca sopra per leggere)

Avete letto e ponderato?
Bene. Procediamo oltre.
Risulta perfettamente intonato ad un Paese ormai in decadenza come l’Italia (salvo rare e felici eccezioni, costituite soprattutto da moltissimi giovani e da alcune preziose minoranze per ciascun settore sociale) che anche la sua classe giornalistica non riesca a trattare i principali argomenti di attualità, cronaca e politica con quel grado di competenza, intelligenza e capacità di andare al cuore delle cose che altri media extra-italiani detengono come tratto distintivo della propria deontologia professionale.
Così, in margine all’ INTERVISTA AUDIO del 25 novembre 2011 di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del "SOLE 24 ORE") (clicca sopra per ascoltare), durata un bel po’, i commenti successivi si sono soprattutto concentrati sugli aspetti scandalistici (riportati anche male e con molta approssimazione) delle cose dichiarate dal nostro leader.
Il quale, soprattutto in riferimento al Fratello Massone Mario Monti, esprimeva la speranza che costui potesse rappresentare, per l’Italia e per l’Europa, una risorsa preziosa, in grado di condizionare positivamente i negoziati politico-economici per la risoluzione di una crisi ormai giunta al suo stadio terminale.
Cioè, per chiunque riascolti tale INTERVISTA AUDIO del 25 novembre 2011 di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del "SOLE 24 ORE"), appare evidente che il Fratello Magaldi, sulla scia di un nostro pezzo Redazionale malamente interpretato come una sua (inesistente, almeno per ora) “Lettera Aperta al Fratello Monti”, consigliava all’attuale Premier italiano un’alleanza con il Fratello Mario Draghi e con tutte le forze più “illuminate” dell’Occidente euro-atlantico, consapevoli delle vere necessità dei popoli europei, in chiave di contrapposizione non soltanto al nefasto ed illegittimo “Duumvirato” Merkel-Sarkozy, ma specificamente in chiave di isolamento e superamento della posizione criminale assunta dalla Cancelliera tedesca (pro-tempore).
Magaldi cioè, affermava che il problema di cui si dovrebbe dibattere quando si parla di Massoneria italiana ed europea non è giocare a indovinello su chi sia o non sia stato iniziato in qualche Loggia libero-muratoria, quanto comprendere da che parte si schieri questo o quel Fratello membro dell’establishment.
Perché in questo momento storico occorre schierarsi.
O dalla parte di quelle elites massoniche oligarchiche e anti-democratiche che, di concerto con Angela Merkel, intendono distruggere l’eurozona e partecipare al grande bottino della speculazione sui singoli debiti sovrani prima e sull’acquisizione di beni, aziende e servizi statali (greci, portoghesi, spagnoli, italiani, etc.) poi.
Oppure dalla parte di quei Massoni Liberali e Democratici che, da una parte all’altra dell’Atlantico, intendono salvare l’unione economica e politica dell’Europa, ma anche rilanciare tutto il sistema produttivo dell’Occidente nel suo insieme, invece di consentire la brutale opera di cinesizzazione del Vecchio Continente e di devastante Recessione/Depressione cui le politiche neoliberiste di AUSTERITA’ (tagli alla spesa pubblica, pareggio di bilancio, sacrifici lacrime e sangue, etc.) inevitabilmente condurranno.
Il senso dell’appello di Grande Oriente Democratico e di Gioele Magaldi al Fratello Mario Monti è tutto condensato in questa scelta.
Da che parte intende stare il Fratello Monti?
Dalla parte dei suoi amici più “illuminati” del Gruppo Spinelli (www.spinelligroup.eu ), dei Massoni più progressisti europei e statunitensi, dell’interesse generale delle popolazioni occidentali?
Oppure dalla parte di quel mefitico e contro-iniziatico circuito massonico e para-massonico reazionario e conservatore che aspira ad una vampirizzazione economica e ad una regressione politica di tutte le società occidentali, di concerto con i manager più irresponsabili di grandi gruppi finanziari e bancari (Goldman Sachs non è la sola e non va demonizzato tutto il Gruppo, bensì soltanto alcuni personaggi che ne fanno parte, ben noti agli addetti ai lavori)?
Da che parte intende stare il Fratello Monti?
Dalla parte di chi si richiama a Erasmo da Rotterdam, Giordano Bruno, Locke, Toland, Montesquieu, Lessing, Voltaire, La Fayette, Washington, Franklin, Paine, Brissot, Simon Bolivar, Garibaldi, Mazzini, Nathan, F.D.Roosevelt, J. M. Keynes, Altiero Spinelli e a tanti altri fratelli o cugini di simile profilo?
Oppure dalla parte degli epigoni dei Fratelli Contro-Iniziati Joseph de Maistre e Hjalmar Schacht (super-banchiere di Hitler e vero modello per Angela Merkel e Compari) ?
Questo è il problema, non quanti e quali siano i massoni del Governo Monti e se i liberi muratori usino ancora il cappuccio oppure no all’interno dei loro templi.
Così, ci è apparso francamente sorprendente che, quando Gioele Magaldi, nel corso dell’INTERVISTA AUDIO del 25 novembre 2011 di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del "SOLE 24 ORE") (clicca sopra per ascoltare), ha parlato della necessità, come soluzione per questa crisi, di riallacciarsi al NEW DEAL di un illustre Fratello Massone del Novecento, Franklin Delano Roosevelt (1882-1945), Presidente degli Stati Uniti per ben quattro mandati (dal 1933 al 1945) e storico vincitore del nazi-fascismo che fu fiancheggiato anche da aristocrazie massoniche reazionarie anglo-americane, il buon Giuseppe Cruciani si sia domandato: “Ma che c’entra il New Deal di Roosevelt con l’attuale crisi?”.
Ci verrebbe la voglia di dire all’ottimo Cruciani di farselo spiegare dal premio Nobel 2008 per l’economia Paul Krugman cosa c’entri il New Deal di Roosevelt con l’attuale crisi, visto che, da questa estate, da una parte all’altra dell’oceano, eravamo soprattutto Noi di GOD e LUI Krugman (insieme a qualche altro raro economista con il sale in zucca) ad avvisare che, senza una politica “neo-rooseveltiana” per l’Unione Europea (oltre che per gli USA di Obama) si sarebbe andati incontro ad una catastrofe.
Rinviamo peraltro Cruciani, Parenzo e altri loro colleghi più attenti al folklore e al gossip che non alla “sostanza delle cose” - curiosi più di sapere quanti Ministri italiani indossino il grembiulino che non solleciti di comprendere quali dialettiche nazionali e sovra-nazionali di potere vedano protagoniste le diverse “anime” della Massoneria occidentale - all’interessante intervista proprio a Paul Krugman inserita nel pezzo del nostro amico Sergio Di Cori Modigliani:

"Quattro domande al Nobel per l'economia Paul Krugman su ciò che va fatto, subito. C'è chi ci dà già per spacciati", articolo del 25 novembre 2011 by Sergio Di Cori Modigliani (clicca sopra per leggere).

In realtà il discorso di Krugman andrebbe ampliato.
E la considerazione del premio Nobel sul fatto che:

“Si tratta di un scontro epocale tra una mini oligarchia planetaria, ben salda e piazzata all’interno di ogni singolo stato, e il resto delle singole nazioni”,

poco sviluppato nell’articolo-intervista, sarà uno dei temi affrontati con ampia delucidazione documentaria, testimoniale ed ermeneutica proprio nel libro di Gioele Magaldi di imminente uscita (marzo 2012):

MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è mai stato raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore

D’altronde, quando nel pezzo appena citato a firma Sergio Di Cori Modigliani, questi chiede a Krugman, a proposito dei responsabili dell’attuale crisi economica occidentale:

Ma non si rendono conto che in questo modo c’è il rischio che il sistemi si inceppi e crolli, portando l’intera società a fondo?

Il premio Nobel risponde:

“No, non se ne rendono conto. Hanno creduto a un miraggio. E tuttora ci credono. Sono davvero convinti che non tassando i ceti super privilegiati, non tassando le rendite finanziarie e i grandi patrimoni immobiliari, l’economia riprenderà. Non capiscono che, così facendo, il consumo interno verrà compresso e si finirà un bel mattino con una crisi di sovrapproduzione come nel 1929, per il semplice motivo che nessuno avrà più soldi per acquistare merci.”

Ecco, Caro Cruciani, quale è il nesso tra Roosevelt, il suo NEW DEAL e la situazione attuale.
Il NEW DEAL fu la risposta (vincente) alla crisi di sovrapproduzione e di incapacità di consumo del 1929.
Il NEW DEAL fu un poderoso piano di INVESTIMENTI PUBBLICI (altro che austerità, tagli e sacrifici dagli effetti recessivo/depressivi) che rilanciò l’economia statunitense e mondiale.
Poiché, come opportunamente osserva Krugman, ci stiamo avviando a tappe forzate verso una crisi analoga a quella del 1929 (in quanto i previsti tagli e sacrifici imposti in tutta Europa dalle ricette fallimentari e criminali della BCE, del FMI e dei MASSONI REAZIONARI che controllano queste istituzioni, peraltro amici di Angela Merkel, invece di crescita porteranno recessione e poi depressione), in virtù della quale le classi medie e medio-basse non avranno più mezzi sufficienti a consumare le merci prodotte (vogliamo vedere cosa diranno alla Merkel gli esportatori tedeschi, i cui prodotti, per il 50% sono assorbiti dal mercato europeo), ecco che – come suggeriamo sia Noi di GOD che Krugman - l’unica vera soluzione risiede non soltanto nell’adozione di EUROBOND (che annullerebbero la speculazione sui singoli debiti sovrani nazionali), ma anche nel loro uso per finanziare un ambizioso piano di rilancio economico del Vecchio Continente, consentendo peraltro alla BCE non solo di costituirsi come “prestatrice di ultima istanza”, ma anche di stampare valuta quel tanto che serve per rilanciare i summenzionati INVESTIMENTI PUBBLICI in infrastrutture e opere grandi e medie in tutto il territorio europeo, esattamente in stile NEW DEAL rooseveltiano.
Ecco cosa c’entra il NEW DEAL del Fratello Massone F.D.Roosevelt (coadiuvato nella sua progettazione ed esecuzione da validissimi collaboratori FRATERNI e dalle contemporanee teorie del Fratello Massone J.M. Keynes), Caro Cruciani, con la CRISI attuale dell’eurozona.

Ed è esattamente con questo spirito neo-rooseveltiano che, ad esempio, le amiche e gli amici di Democrazia Radical Popolare (www.democraziaradicalpopolare.it ) hanno scritto l’intervento In Difesa di Stefano Fassina, autentico uomo di sinistra (clicca sopra per leggere); il nostro amico Francesco Maria Toscano ha vergato il suo pezzo "Più Fassina e meno Fassino", articolo del 20 novembre 2011 by Francesco Maria Toscano per il Blog "il Moralista" (clicca sopra per leggere), e lo stesso Gioele Magaldi, leader tanto di GOD che di DRP, ha parlato in termini elogiativi del non-massone Stefano Fassina nel corso dell’INTERVISTA AUDIO del 25 novembre 2011 di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del "SOLE 24 ORE") (clicca sopra per ascoltare).
Speriamo che, dopo delucidazioni così minuziose, un giornalista intelligente come Giuseppe Cruciani non abbia più dubbio alcuno sul nesso stringente che intercorre tra la situazione storica in cui fu realizzato il NEW DEAL e l’ATTUALE CRISI: la crisi del 1929 era stato il frutto delle ricette liberistiche classiche, mentre le devastazioni economiche attuali sono frutto di quell’impostazione neoliberistica che, dagli anni ’70 in poi, ha soppiantato qualunque positiva rimembranza di decenni di benessere occidentale fondato sull’attuazione di politiche rooseveltiane-keynesiane, a partire non solo dal cosiddetto NEW DEAL degli anni ’30 del Novecento ma anche dall’European recovery program (E.R.P.) degli anni ’40 e seguenti, volgarmente detto “Piano Marshall”.
Ebbene, Caro Cruciani (e tienilo a mente tante volte decidessi di tornare a chiedere al Fratello Magaldi di concedere un’Intervista), sappi che i MASSONI reazionari e anti-democratici attivi nel XX come nel XXI secolo, hanno avuto una parte attiva nella crisi del 1929 e nelle machiavelliche, subdole e nefaste strategie che volevano imporre già allora al sistema politico-economico mondiale per fingere di curare un’impasse da loro stessi prodotta (ma furono sconfitti dai MASSONI democratici e progressisti capeggiati da Roosevelt), così come stanno avendo una parte attivissima in questa crisi scoppiata nel 2007-8, ma preparata da circa quarant’anni, con finalità precise che non c’è bisogno alcuno di definire “complottistiche”, a meno di ritenere tali le normali e feroci dialettiche conflittuali sovra-nazionali (e ignote al grosso pubblico, ma non agli addetti ai lavori )che si svolgono nel Back-Office del Potere.
Forse è di queste materie massoniche che si dovrebbe parlare a Radio 24, invece che di quanti cappucci e grembiulini indossino gli attuali Ministri del Governo Monti.

Quanto alla Redazione telematica del quotidiano LIBERO (vedi www.libero-news.it ), che ieri pubblicava l’articolo

“Calunnie sul Fratello Monti ‘Massone iniziato due volte.  Magaldi del Grande Oriente Democratico: Premier affiliato a due logge, inglese e anglo-franco-belga. Molti ‘grembiulini’ nel governo by Redazione per LIBERO del 26 novembre 2011 (clicca sopra per leggere),

facciamo presente a questi signori che dichiarare l’appartenenza alla Massoneria di qualcuno costituisce una calunnia soltanto per la mente di qualche imbecille ignorante, decerebrato e mentecatto.
In effetti, essere accomunati ad una Istituzione che ha regalato all’Occidente il parlamentarismo, la libertà di pensiero e di ricerca scientifica, la tolleranza religiosa, l’emancipazione civile delle minoranze etniche e religiose (che le varie Chiese occidentali, in primis quella cattolica sette-ottocentesca e anche novecentesca, intendevano mantenere in uno stato di segregazione e ghettizzazione), i pieni diritti civili e politici per i ceti non nobiliari, trasformati da sudditi in cittadini, lo stato di diritto, l’estensione del suffragio fino a farlo divenire universale, le prime tutele sindacali del lavoro, la difesa dei valori democratici e liberali tanto contro il dispotismo nazi-fascista che contro quello comunista (senza l’intervento tempestivo del Fratello Roosevelt e dei suoi Fraterni collaboratori e anche senza la resistenza, tardiva ma significativa, del Fratello Churchill, l’Europa sarebbe stata “nazi-fascistizzata”) può mai costituire una calunnia?
Essere accomunati a coloro (la “Sorella” Eleanor Roosevelt e i Fraterni ex-collaboratori di suo marito Franklin Delano, di concerto con i migliori Massoni progressisti europei) che il 10 dicembre 1948 vollero porre sotto l’egida dell’ONU la Dichiarazione universale dei diritti umani, può mai essere motivo di calunnia?
Essere accomunati a personaggi del calibro di Francis Bacon, John Locke, Isaac Newton, John Toland, Montesquieu, Condorcet, Bach, Voltaire, Lessing, Goethe, Mozart, Washington, Franklin, Paine, Jefferson, La Fayette, Fichte, Napoleone, Beethoven, Cavour, Mazzini, Garibaldi, Bolivar, Twain, Tolstoj, Nathan, Bissolati, Roosevelt, Churchill, Keynes, Truman, Walt Disney, Neil Armstrong e tantissimi altri egualmente noti o meno noti Massoni che hanno scritto memorabili pagine della storia e della cultura umana, può mai essere considerata una calunnia?
Forse dalle parti della Redazione di LIBERO (quotidiano che pure ospita e ha ospitato firme interessanti, una su tutte Filippo Facci, che non ci sembra né un imbecille né un mentecatto) si, dire a qualcuno che è un Massone, viene considerato calunnioso.
Abituati a rapportarsi con italici Massoni squallidi e mediocri, volti a dissimulare le proprie ascendenze libero-muratorie come il Fratello Silvio Berlusconi e come tanti altri personaggi peggiori di LUI (che almeno ha coltivato reali e autentici interessi esoterici, ancorché contro-iniziatici, come è stato spiegato a partire dalla  Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010; Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010 ( VIDEO, su CURRENT TV e ripresa da YOUTUBE) Parte I, Parte II, Parte III, Parte IV ), i quali abbiano aderito alla Massoneria solo per finalità affaristiche, carrieristiche o semi-eversive, abituati con questi personaggi, dalle parti di LIBERO ritengono che dare a qualcuno del Massone costituisca una calunnia.
Ma questo, come abbiamo spiegato anche in Commento a "I massoni: fratello Mario, uno di noi", by Redazione per LIBERO del 23 novembre 2011 e a "Auguri massoni a Fratello Monti. Così la Loggia imbarazza Mario", by Marco Gorra per LIBERO del 24 novembre 2011, non rappresenta soltanto segno di becero provincialismo.
No, una simile convinzione idiota e priva di qualunque fondamento storico, giuridico e anche di semplice buon senso, proietta su chi se ne faccia assertore/corifeo l’ombra di una irresistibile e grottesca asinità.

Infine, c’è da notare che in “Calunnie sul Fratello Monti ‘Massone iniziato due volte.  Magaldi del Grande Oriente Democratico: Premier affiliato a due logge, inglese e anglo-franco-belga. Molti ‘grembiulini’ nel governo by Redazione per LIBERO del 26 novembre 2011 (clicca sopra per leggere), così come in LIBERO TV cui si rimanda dall’articolo, si rende conto solo dei primi minuti dell’INTERVISTA AUDIO del 25 novembre 2011 di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del "SOLE 24 ORE") (clicca sopra per ascoltare), mostrando tutto il carattere sciatto, omissivo e strumentale dell’operazione promossa dagli estensori del pezzo.
I quali, anche quel poco che riportano, lo riportano male.
Magaldi non ha mai detto, ad esempio: "Quella inglese è un corpo d'elite con tre gradi. La questione della filiazione di Monti, che è venuta in anni lontani, ne parlerò nel mio libro".
Il Fratello Gioele ha parlato di “affiliazione” e non di “filiazione” e ha parlato di una “massoneria inglese” che, oltre i tre gradi di base (universalmente diffusi, certo non solo in Inghilterra: apprendista, compagno e maestro), non ha le stesse stratificazioni in molti gradi come la massoneria continentale europea e statunitense, nella quale non soltanto il Rito Scozzese Antico ed Accettato, ma anche altri Riti di perfezionamento, presentano una più complessa articolazione.
Il Fratello Magaldi ha parlato di “Massoneria del Marchio”, articolazione interna del cosiddetto “Arco Reale”, una specie di Rito di perfezionamento in voga fra i britannici, che può raccogliere tra le sue fila esponenti del “gotha” massonico, al quale in effetti appartiene Mario Monti.
E non ha parlato di “doppia affiliazione” in senso letterale, bensì ha precisato che il Fratello Monti è stato iniziato in Inghilterra e poi è stato coinvolto nella partecipazione ad un gruppo elitario anglo-franco-belga che raccoglie massoni di diverse Obbedienze/Comunioni nazionali.
Tanto si doveva.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

P.S. Ai componenti delle Redazioni (cartacea e telematica) di LIBERO, così come a tutti quei giornalisti un po’ digiuni di storia moderna e contemporanea (di cui la Massoneria è stata non soltanto protagonista, ma “LA PROTAGONISTA”), consigliamo, non appena sarà in libreria (marzo 2012), la lettura di MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è mai stato raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore, co-autore Gioele Magaldi. Chissà che tale libro non serva a curare alquanto le molte lacune e i numerosi limiti critici ed ermeneutici di tante persone. Limiti che si mostrano evidentissimi allorché costoro si avventurano a “leggere e raccontare” l’attuale società globale del Terzo Millennio, troppo complessa e difficile da decifrare per chi difetti dei giusti strumenti intellettuali.

[ Articolo del 27 novembre 2011 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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