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Giornata della Memoria 2018 secondo GOD

 

 

 

Per commemorare l’odierna Giornata della Memoria, rinviamo preliminarmente a un bel contributo del Fratello Sergio Magaldi:

http://zibaldone-sergio.blogspot.it/2017/01/la-giornata-della-memoria-270117.html

Dopo di che, invitiamo a meditare i seguenti passaggi del capitolo 1 del primo volume della serie di “Massoni”:

La vendetta contro i traditori pluto-giudaico-massonici

Ci preme d’altronde sottolineare […] che il progetto di sterminio totale e finale degli ebrei da parte dei nazisti non può essere spiegato in alcun modo con categorie interpretative di tipo utilitaristico e razionalistico.
Non vi era nessuna utilità e razionalità di natura materiale nell’idea di sterminare una poderosa forza lavoro semischiavile (milioni di ebrei), la quale si era rivelata e continuava a rivelarsi molto conveniente e poco costosa per le aziende operanti sul suolo tedesco o sui territori sottoposti a occupazione nazista.
Ma ogni atto storico risponde a una qualche forma di razionalità e il rifugio in ipotesi semplicistiche che invochino la presunta follia di Hitler e delle SS di Heinrich Himmler non ci appare né corretto dal punto di vista storiografico, né solido sul piano più specificamente antropologico.
Per un verso, Hitler e i suoi, negli anni 1939-1942, si sentirono traditi da quegli ambienti massonici elitari e neoaristocratici angloamericani che li avevano favoriti nell’ascesa e nel consolidamento del potere e che, però, da un lato non erano riusciti ad evitare lo scontro bellico prima con il Regno Unito e poi con gli Usa, dall’altro, in alcuni casi, si erano ritratti inorriditi rispetto all’escalation di violenza e brutalità indifferenziata e spesso gratuita del Terzo Reich nazista. Dunque, si trattava di punire quegli stessi ambienti, talora effettivamente di remota o prossima ascendenza ebraica, talaltra no, ma comunque simbolicamente accomunati e accomunabili nella maledizione propagandistica contro le demo-pluto-giudaico-massonerie nemiche dei nazifascisti. Internando e uccidendo gli ebrei comuni, si mandava un segnale di vendetta e sfida a quelle democrazie occidentali liberali (Gran Bretagna e Usa in primis ) dove gli ebrei- al pari di altre etnie, in un contesto di pluralismo interetnico- occupavano posti rilevanti specie nell’economia, nella finanza, nella cultura e nell’arte.

Il lato esoterico della Soluzione finale

Per altro verso, specialmente Hitler e le élite esoteriche e ideologiche del nazismo, costituite dalle SS di Himmler (e dintorni), ritenevano che un “sacrificio umano di vastissime proporzioni” avrebbe liberato energie spirituali e sottili immense, tutte a beneficio dei “sacrificatori”.
Si trattava di una convinzione che traeva origine da dottrine magico-sapienziali molto antiche, rielaborate e fatte proprie da alcuni dei principali capi nazisti.
In questo modo, inoltre- cioè mediante un bagno di sangue totale e capillare ai danni dei giudei- poteva essere inverato e concretizzato quanto era stato già teorizzato nel Mein Kampf, semplicemente invertendo i termini della questione.
Li Hitler aveva scritto che “quand’anche si trovassero sulla Terra centinaia di Stati modello, nel caso si spegnesse l’Ariano portatore di civiltà, non sopravviverebbe nessuna civiltà rispondente all’altezza spirituale degli odierni popoli superiori”, e aveva espresso il riconoscimento, la convinzione, che la forza degli ebrei consistesse proprio nella purezza della loro razza e della loro linea di sangue.
Come registrato nel protocollo di Wannsee, con la decisione di realizzare una sanguinosa soluzione finale del problema ebraico, sterminando integralmente l’odiata e anche temuta etnia, il dittatore tedesco riteneva di consegnare alla stirpe ariana quel dominio sul mondo che invece egli vedeva usurpato dalla razza giudaica. […]
Non fu però l’esoterismo genericamente teosofico, né quello specificamente nazista, a prevalere alla fine della Seconda guerra mondiale.
A vincere, dopo un conflitto spaventoso e devastante, fu (con il concorso esterno del segretario generale del Partito comunista russo, quel Iosif Vissarionovic Dzugasvili detto Stalin che in gioventù era passato anch’egli per l’iniziazione liberomuratoria) la strana alleanza tra i massoni progressisti guidati dal confratello Franklin Delano Roosevelt e i massoni conservatori e moderati contingentemente rappresentati da Winston Churchill. […]
In fondo, a distanza di circa due secoli, si ripeteva quella saldatura tra ambienti massonici di diversa Weltanschauung nella prospettiva di un nemico comune da abbattere.
A metà circa del XVIII secolo, questo nemico era l’Ancien Régime, negli anni dal 1939 al 1945 sarebbero state l’ideologia e la prassi nazifasciste, entrambe ispirate a una spiritualità non soltanto antidemocratica e liberticida, ma anche razzista in senso biologico, inumana e di rara ferocia.
A prevalere fu dunque l’esoterismo massonico- nella sua versione progressista- il quale si fondava significativamente su una spiritualità di natura egualitaria, liberale, libertaria e democratica.” (citazioni da: Gioele Magaldi- con Laura Maragnani- “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges”, Chiarelettere, Milano 2014, pp. 64-66 e 76-77 ).

 

NB: invitiamo anche alla lettura di Mistero dei Catari e Segreti della Kabbalah. Parte 1.

 

 

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 27 gennaio 2018 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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