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Commento di Grande Oriente Democratico a “Monti si informi e ci rispetti, la massoneria ha costruito l’Italia”, articolo del 22 gennaio 2012 by Alberto Di Majo per IL TEMPO

 

 

 

 

Sembra un po’ il cosiddetto teatro dell’assurdo.
Si legga il pezzo apparso alcune ore fa sul quotidiano IL TEMPO a firma Alberto Di Majo:

“Monti si informi e ci rispetti, la massoneria ha costruito l’Italia”, articolo del 22 gennaio 2012 by Alberto Di Majo per IL TEMPO (clicca sopra per leggere)

Poi, per una preliminare contestualizzazione della questione, si leggano

MARIO MONTI MASSONE A SUA INSAPUTA/Sulle tracce del Massone anglofilo Mario Monti. Parte I. Paradosso dei paradossi: Mario Monti, appena reduce da incontri con Fratelli inglesi della City per chiedere fraterno soccorso, si reca da Lilli Gruber a "OTTO e MEZZO" e dichiara: "Io Massone? Ma se non so nemmeno bene cosa sia la massoneria? (clicca sopra per leggere)

e

MARIO MONTI MASSONE A SUA INSAPUTA/PARTE II del 22-23 gennaio 2012 (clicca sopra per leggere)

Nell’articolo di Alberto Di Majo, vengono interpellati il Gran Maestro (illegittimo) del GOI, Gustavo Raffi e il Gran Maestro (legittimo) della Gran Loggia d’Italia Luigi Pruneti.
Entrambi finiscono per menare alquanto il can per l’aia, Raffi ben più di Pruneti, come di consueto.
Intanto va ribadito per l’ennesima volta, a beneficio dei lettori e dell’opinione pubblica di non addetti ai lavori massonici, che la Massoneria è anzitutto un network sovranazionale, rispetto al quale, anche se un Fratello è iniziato in USA, in Giappone o nel Regno Unito, si sente legato da un legame di fratellanza con altri massoni che possano risiedere in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Russia, Asia, Africa, America Latina, Australia o in qualsiasi altro luogo del pianeta.
Gustavo Raffi e Luigi Pruneti sanno benissimo che Mario Monti non è stato iniziato Massone né nel Grande Oriente d’Italia, né nella Gran Loggia d’Italia, Comunioni latomistiche con sede in Italia.
Tuttavia Raffi sicuramente sa (e forse anche Pruneti)-come lo sappiamo per certo Noi di Grande Oriente Democratico- che Mario Monti ha ricevuto un’iniziazione massonica nel Regno Unito, nell’ambito della United Grand Lodge of England, accedendo poi alla cosiddetta “Massoneria del Marchio”, salvo poi “lavorare” massonicamente soprattutto in Belgio (con Fratelli belgi, francesi e inglesi), anche a margine degli ambienti ruotanti attorno al think-tank “BRUEGEL” e pre-esistenti ad esso, che avrebbero poi favorito la costituzione e lo sviluppo di questo “pensatoio/laboratorio/serbatoio relazionale”  a partire dal 2004/2005.
E poiché Raffi ben conosce la natura britannica dell’iniziazione ricevuta dal Fratello Monti, davvero non si capisce perché si sia messo a fare la pantomina descritta nell’articolo citato di Alberto Di Majo.
O meglio, non si capirebbe se, fra lo stesso Raffi e Monti non vi fosse stato sinora una sorta di tacito gioco delle parti.
Raffi si aspettava che Monti, più o meno, si comportasse come Carlo Azeglio Ciampi: uno che ha sempre negato- se incalzato sul punto- l’appartenenza personale in senso stretto alla massoneria ( a ragione o a torto, ma di questo magari parleremo un’altra volta…), ma che ha anche sempre manifestato grande rispetto e lode istituzionale per la funzione storica del Grande Oriente d’Italia, specie per i suoi meriti risorgimentali e post-risorgimentali.
Per parte sua, Raffi provvide a liberare il Presidente Ciampi da eccessivi imbarazzi (per un Paese ipocrita e infingardo come è tuttora l’Italia in merito a certi temi), dichiarandone con nettezza la non appartenenza al GOI (come se, per essere massoni, occorra per forza aderire al GOI; e come se, per relazionarsi al GOI e agli altri gruppi massonici italiani, non si possa accedere ad iniziazioni magari in terra francese e/o tedesca e/o inglese e/o americana, etc.).
Ecco. Raffi si aspettava lo stesso gioco di sponde con il Fratello Mario Monti: tu mi fai un piacere mediatico a me, io te lo rifaccio a te.
E invece, con scarso senso del ridicolo e malcelata e grottesca ipocrisia, il Fratello Monti si arrischia a dire pressappoco:

“Confesso, ed è sicuramente una lacuna, non so bene cosa sia la massoneria. Certamente non sono massone e non saprei nemmeno accorgermi che uno è massone; è una cosa un po' evanescente”,
rompendo così le uova nel paniere sottile e ambiguo di Raffi. Costui, infatti, ha bisogno di Fratelli nelle Istituzioni che magari dicano di non essere tali, ma sempre con il dovuto rispetto per il GOI e per la storia massonica. Un po’ come – secondo alcuni- si sono regolati a suo tempo Carlo Azeglio Ciampi e altri, e di recente, più o meno, si è regolato Paolo Peluffo (a proposito del quale rinviamo al nostro articolo Grande Oriente Democratico e Pinocchio che scrive a Repubblica ma anche a Dagospia. Paolo Peluffo massone o non massone? Il "Complotto contro l'Euro" e l'abbraccio mortale non con la Germania, ma con potenti Oligarchie sovranazionali che si fanno scudo di Angela Merkel, Mario Draghi e Gran Burattini vari, clicca sopra per leggere).
A Raffi, invece, un Fratello Massone Premier di rito “britannico” il quale, non solo neghi la sua identità libero-muratoria, ma addirittura esprima di non conoscere storia, identità e finalità della massoneria (come usavano dire i neofiti del GOI durante il rito d’iniziazione, fino a non tanti anni orsono), non fa un buon servizio d’immagine.
Ma il Fratello Massone Monti, d’altronde, persegue finalità strategiche che vanno ben al di là dell’orizzonte di Raffi, trovando semmai sponda (e oscillando) tra elites massoniche e para-massoniche euro-atlantiche in dialettica complementare (o talora conflittuale) con gruppi sovranazionali che, per il momento, hanno trovato una solida portavoce in Angela Merkel.
Semmai, così la pantomima e la commedia delle maschere potrà conoscere la sua acme parossistica, che sia il sedicente “non massone” Paolo Peluffo (buon amico di Gustavo Raffi) a leggere illuminanti brani del libro In nome dell’uomo. Dal Risorgimento alla modernità, il ruolo del Grande Oriente nell’Italia unita, Mursia Editore (a firma di Gustavo Raffi) a quel Premier Monti (anch’egli sedicente “non massone”) che l’ha fatto Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con importantissime deleghe alla Comunicazione, all’Informazione e all’Editoria.
In questo modo il sedicente non massone Peluffo (autore della Prefazione al citato libro di Raffi) potrà far finta di illustrare al sedicente non-massone Monti, storia e identità della Massoneria in versione retorica raffiana, tutte cose che il Fratello Monti, peraltro, conosce già molto bene…

Per quel che concerne invece il buon Fratello Pruneti, è interessante seguire l’articolazione del suo discorso:

“Ma il premier è massone? «Non credo - spiega Pruneti - Anche perché il professor Monti non ha mai negato la propria appartenenza a una visione cattolica praticante. Di certo, però, di massoni ne ha conosciuti”

A partire da quel “non credo”, intanto, si evince tutta l’ambiguità e l’imbarazzo in cui si può trovare anche un Gran Maestro di una Comunione italica (la GLDI, seconda obbedienza italiana per importanza), allorché non abbia modo di spiegare al giornalista di turno che non necessariamente egli è in grado, con certezza, di asserire se tale o tal altro personaggio pubblico appartiene alla “Massoneria”.
Per asserire con sicurezza una cosa del genere, infatti, posto che quel personaggio non appartenga alla tua Comunione (come è il caso del Fratello Monti, iniziato nella UGLE, nel Regno Unito, e non nella GLDI o nel GOI), devi avere avuto la conoscenza della cosa direttamente da qualche fraterno testimone oculare e per via di atti documentali precisi.
Ecco perché Grande Oriente Democratico può fare con sicurezza certe affermazioni rispetto all’identità massonica di Monti, mentre Pruneti è costretto a dire “non credo”, che, nello stesso tempo che inclina ad un possibile “no”, lascia anche aperta la possibilità del “si”.
D’altronde, in perfetta e logica sintonia con quanto da Noi di GOD argomentato, in “Monti si informi e ci rispetti, la massoneria ha costruito l’Italia”, articolo del 22 gennaio 2012 by Alberto Di Majo per IL TEMPO (clicca sopra per leggere), Pruneti si lascia scappare, rispetto all’attuale Premier italiano (già Fondatore e Presidente del think-tank BRUEGEL, Chairman della Trilateral Commission sezione Europa, membro direttivo del Bilderberg Group, più volte Commissario europeo, nipote del mitico Fratello e Banchiere Raffaele Mattioli, consulente di svariati gruppi industriali e finanziari ad alta concentrazione massonica e para-massonica) un significativo:

“Di certo, però, di massoni ne ha conosciuti”

E certo che ne ha conosciuti. Negarlo, così come affermare che un uomo della sua esperienza internazionale non sa bene cosa sia la massoneria, sarebbe una ignobile presa in giro della pubblica opinione in genere e dei cittadini italiani in particolare.
Esattamente quella presa in giro che ha messo in opera il Fratello Monti, con grossolana ipocrisia, dinanzi alle telecamere di “OTTO e MEZZO”, lo scorso 20 gennaio 2012.
Di Massoni ne ha conosciuti tanti, il Fratello Monti, sia dentro i Templi, fra le colonne Jachin e Boaz, che fuori di essi, in tante “sale dei passi perduti” interne a importanti sedi di Istituzioni europee pubbliche e private.

Quello che invece risulta risibile e inconsistente, dell’argomentazione prunetiana, è la supposizione che, siccome Mario Monti è “cattolico praticante”, allora questo lascerebbe propendere per una sua probabile estraneità alla Libera Muratoria.
Con pazienza, ricordiamo a Pruneti quanti Massoni cattolici praticanti (e persino prelati di ogni caratura, anche massima) siano transitati nelle logge da quando esiste la Libera Muratoria, anche negli ultimi decenni.
Con altrettanta pazienza, evidenziamo che persino il nostro leader e portavoce, Fratello Gioele Magaldi, è cattolico: battezzato, comunicato, cresimato e persino sposato in Chiesa, godendo di una doppia benedizione papale.
Certo, il Fratello Magaldi è un tipo plateale e solare, non ha mai fatto mistero di essere Massone né di essere un Cattolico molto “eterodosso”, tanto che al suo matrimonio di rito cattolico furono scelte come letture dei passi del Vangelo Gnostico di Maria Maddalena e persino alcuni brani di filosofi pagani.
Tuttavia, la Massoneria italiana è piena di “cattolici praticanti”, magari più riservati del Magaldi, che vivono in assoluta armonia la loro identità insieme cattolica e libero-muratoria, tanto più che quella cattolica è una cosiddetta religione positiva, mentre la  Massoneria si colloca su un piano di sapienzialità iniziatico-esoterica e dunque si attesta su una dimensione meta-religiosa.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 22-23 gennaio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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