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Commento di Grande Oriente Democratico a "La Rivoluzione che viene dagli Usa", articolo del 21 febbraio 2012 su Repubblica, riprodotto per MICROMEGA, by Federico Rampini

 

 

 

 

Alcuni giorni fa, un giornalista dello spessore, del calibro e dell’esperienza di Federico Rampini scriveva un bel pezzo per Repubblica, cioè:

"La Rivoluzione che viene dagli Usa", articolo del 21 febbraio 2012 su Repubblica, riprodotto per MICROMEGA, by Federico Rampini (clicca sopra per leggere).

Nel silenzio assordante degli altri media italioti, che sulla Modern Monetary Theory (MMT) non hanno aperto alcun dibattito informativo (a parte la lodevole eccezione costituita da "Alla Grecia non servono sacrifici, serve nuova moneta. Parola di Modern monetary theory", articolo del 21 febbraio 2012 by Andrea Telara per PANORAMA , clicca sopra per leggere, e a parte l’esecrabile insipienza con cui, il giorno dopo, criticava la MMT un modestissimo e sgangherato pezzo redazionale apparso sul FOGLIO di Giuliano Ferrara, “Si stampi moneta in emergenza, ma farlo come routine è pericoloso”, articolo redazionale del 22 febbraio 2012, per IL FOGLIO, clicca sopra per leggere anche questa velleitaria pseudo-confutazione, basata su quattro nozioni orecchiate (male) di economia e priva di reali cognizioni di ciò che vorrebbe liquidare/confutare), l’iniziativa di Rampini appariva senz’altro meritoria.
Certo, essa non nasceva per autonomo sforzo investigativo del suo autore.
Piuttosto, traeva origine e spunto da

"Modern Monetary Theory, un approccio anticonvenzionale alle strategie economiche", articolo del 19 febbraio 2012 per il WASHINGTON POST by Dylan Matthews, tradotto per ITALIA DALL'ESTERO (clicca sopra per leggere).

Evidentemente, anche un professionista serio e culturalmente ben attrezzato come Rampini (inviato per REPUBBLICA da New York), prima di introdurre in Italia delle suggestioni innovative elaborate dal cuore avanguardistico dell’Occidente (gli USA), ha avuto bisogno di qualche incoraggiante mosca cocchiera, in questo caso Dylan Matthews, autore appunto del pezzo riportato sopra, pubblicato domenica 19 febbraio 2012 sul WASHINGTON POST.
Ma questo è il meno, considerata la notoria prudenza e lentezza dei media italiani nel recepire cosa accada di importante e sostanziale (e non di trash e contingente-inessenziale, benché propinato come rilevante) fuori dalla penisola.
Il fatto grave, piuttosto, è che scrivendo in data 21 febbraio 2012, Rampini non abbia sentito (come non lo hanno sentito Andrea Telara di Panorama e l’anonimo redattore de IL FOGLIO) l’obbligo deontologico di informare l’opinione pubblica che il 24-25-26 febbraio si sarebbe svolto a Rimini, in Italia, il primo SUMMIT della Modern Monetary Theory, con la presenza di esperti del calibro di William Black, Michael Hudson, Stephanie Kelton, Marshall Auerback e Alain Parguez.
A cose fatte, in tono minore e senza particolari approfondimenti (e in splendido isolamento rispetto ad altri accreditati operatori mediatici ), è uscito il seguente pezzo-servizio, su IL FATTO QUOTIDIANO “Emilia Romagna”:

“L’argentinizzazione e il rischio default. In 2000 a “lezione” di economia”, pezzo di David Marceddu del 26 febbraio 2012 per IL FATTO QUOTIDIANO/Emilia-Romagna (clicca sopra per leggere-vedere).

Ora, siamo senz’altro disposti a concedere che l’organizzatore italiano del SUMMIT MMT, il giornalista Paolo Barnard (su cui, vedi www.paolobarnard.info), è un personaggio difficile, ostico se non antipatico, che si è fatto molti nemici nelle redazioni di quasi tutti gli organi di informazione italici.
Concediamo anche che le tesi barnardiane rispetto al conflitto israeliano-palestinese (sfacciatamente anti-israeliane, anche se non anti-semite e nemmeno negazioniste sulla SHOAH) sono sommamente indigeribili per molti palati (compreso il nostro) e concordiamo decisamente sul fatto che le stesse narrazioni/interpretazioni storico-critiche degli ultimi decenni di vicissitudini europee e planetarie proposte in "Il Più Grande Crimine 2011" in pdf (interamente riscritto) Le crisi economiche per distruggere la democrazia (clicca sopra per leggere) soffrono di vistosi limiti, specie per quel che riguarda l’analisi dal di dentro del concetto di “Vero Potere”, come hanno bene messo in evidenza le amiche e gli amici di DRP in

Democrazia Radical Popolare, Grande Oriente Democratico, Paolo Barnard e "Il Più Grande Crimine". La crisi economica occidentale, europea e italiana, i Poteri sovranazionali e il Massone Deludente e Asservito Mario Monti (clicca sopra per leggere).

Ma il punto non è questo.
La corretta informazione dell’opinione pubblica non è qualcosa che possa andar soggetta a benevolenze o idiosincrasie personali.
O meglio, il prevalere di istanze personali, clientelari, familistiche, opportunistiche, è proprio quello che trasforma un giornalista (dal più umile cronista al più famoso direttore) in uno squallido pennivendolo.
Né la rilevanza o meno di determinate analisi-proposte economiche -offerta da esperti di fama mondiale- e il dato straordinario della loro presenza nella Penisola, sono cose che possano essere impunemente oscurate in virtù del carattere scostante di chi (molto meritoriamente) ne ha organizzato la trasferta italica.
Ecco allora che, se fossimo stati in un Paese normale (ma l’Italia non lo è, evidentemente), dal momento in cui il Rampini della situazione aveva opportunamente introdotto il dibattito sulla Modern Money/Monetary Theory , lui stesso e altri suoi colleghi della carta stampata o dell’etere avrebbero avuto il preciso dovere di cronaca di rendere conto dell’imminente SUMMIT MMT di Rimini del 24-25-26 febbraio 2012, sia prima che dopo il suo svolgimento, a bilancio consuntivo.

D’altra parte, al di là del provincialismo e della mediocrità del circuito mediatico italico, sull’assordante silenzio relativo a questo evento di notevole importanza hanno senza dubbio giocato un grosso ruolo interessi e finalità mortalmente contrari alle dottrine della MMT.
Quegli stessi interessi i cui portavoce/capitani di ventura occupano alte poltrone alla BCE, al Consiglio Europeo, a Palazzo Chigi, nel governo greco, spagnolo, portoghese, tedesco, francese, etc,
Quegli stessi interessi di cui parliamo in

Commento di GOD a “Nascondere il Tirannosauro”, articolo del 27 febbraio 2012 by Paolo Barnard (clicca sopra per leggere).

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 3 marzo 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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