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Gianluigi Paragone & Company, la Gabbia e il gravissimo scempio manipolatorio e censorio dell’intervista di Gioele Magaldi

 

 

 

 

Dovremo tornare più e più volte, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, sulle questioni che si riallacciano a quanto scritto in

Lettera Aperta di Gioele Magaldi a Gianluigi Paragone, agli autori de la trasmissione "La Gabbia" in onda su La7 (Sergio Bertolini capo progetto, Giuseppe Ciulla autore), al giornalista Filippo Barone e agli operatori mediatici italiani in genere, a proposito dell' "oggetto misterioso Massoneria" (a cura della Redazione di GOD) (clicca per leggere)

GOD presenta con sdegno e per dovere di cronaca il video dell'intervista ignobilmente censurata e manipolata di Gioele Magaldi per La Gabbia su La7 e annuncia una campagna di informazione e denuncia a proposito dei censori manipolatori Paolo Ruffini e Ufficio legale de La7, Gianluigi Paragone, Sergio Bertolini, Giuseppe Ciulla (clicca per leggere).

Intanto, ci limitiamo ad affermare che ormai non ci sono dubbi- dopo diversi riscontri con alcune fonti incrociate – su quello che è davvero successo intorno all’intervista (censurata e manipolata) di Gioele Magaldi, andata in onda lo scorso 15 gennaio 2014 durante la trasmissione “La Gabbia”, su La7, condotta da Gianluigi Paragone.
E possiamo ribadire – e a breve di ciò offriremo una illustrazione articolata – che Gianluigi Paragone è un manipolatore della peggior specie, in combutta con i suoi degni compari Paolo Ruffini (direttore de La7), Sergio Bertolini (capo progetto de “La Gabbia”), Giuseppe Ciulla (autore de “La Gabbia” responsabile degli inviati).
Quale introduzione ad un ragionamento che non riguarda solo l’intervista di Gioele Magaldi (si veda La Gabbia: Massoneria e politica (15/01/2014), Video YOU TUBE by la7attualità, clicca per vedere, e ci si indignerà per come è stato tagliato e cucito ignobilmente il pensiero di Magaldi), ma probabilmente tutto uno stile editoriale subdolo e traditore del diritto-dovere di cronaca di chi onestamente lavora a La7 come inviato o giornalista variamente inserito nelle trasmissioni, riteniamo molto efficace un passaggio che abbiamo citato anche in

GOD: gli operatori mediatici italiani mediocri, ignoranti, asserviti, mentecatti e/o astuti e in mala fede, parlano di tutto ciò che può distrarre il popolo (trattato come bue ed asino), salvo che di ciò che veramente importa sullo scenario italiano, europeo e internazionale (clicca per leggere),

il quale consiste in un commento di tal “Spartaco” a

“Paragone o Pappagone?”, articolo by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA del 16 gennaio 2014 (clicca per leggere).

Ebbene, scrive questo sagace commentatore dal nick-name altamente significativo:

“Spartaco scrive:
17 gennaio 2014 alle 15:56
Ci sono due modi per nascondere la verità: non dirla o dirla in modo non credibile. Ho paura che la Gabbia adotti il secondo modo per nascondere la realtà dei fatti. Chi ha un minimo di esperienza sulle tecniche di comunicazione si rende conto che Paragone ha il compito di raccogliere tutto quello che gira in rete di pericoloso per il sistema e renderlo non credibile. Avete presente Berlusconi quando appare in televisione con i suoi spot dove promette un milione di posti di lavoro? Immaginate poi Bernard alla lavagnetta, in piedi, vestito da sessantottino che parla frettolosamente perché il tempo stringe. Risultato: Berlusconi dice cazzate e viene creduto mentre Bernard dice la verità ma non è credibile. Mentre Magaldi viene necessariamente tagliato. Per rendere tutto più “credibile” la strimpellata finale di Paragone!!!!!!

Confrontando questa intuizione con i dati di cui siamo venuti in possesso attraverso nostre fonti interne al mondo de La7, ci apprestiamo a illustrare in nuovi contributi il disdicevole modus operandi di Ruffini, Paragone & Company.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 17-18 gennaio 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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