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GOD rilancia “Bozza di Statuto dell’Associazione Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”. Aggiornamento del 9 luglio 2014 (a cura di DRP e GOD)

 

 

 

 

Siamo lieti di rilanciare, dalle pagine di DRP:

“Bozza di Statuto dell’Associazione Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal . Aggiornamento del 9 luglio 2014 (a cura di DRP e GOD) (clicca per leggere),

 

In continuità e aggiornamento di quanto enunciato in

“La nascita dell’Associazione “Eleanor Roosevelt” destinata a promuovere un nuovo paradigma politico, sociale ed economico”, articolo del 26 giugno 2013 (clicca per leggere)

14 luglio 2013: GOD presenta i primi lavori preparatori per la nascita dell'Associazione "Eleanor Roosevelt" (clicca per leggere)

L'Associazione Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal e Democrazia Radical Popolare (clicca per leggere),

DRP commenta “Parte da Gioia Tauro l‘associazione culturale ‘Eleanor Roosevelt’”, articolo del 22 luglio 2013 by Caterina Sorbara per APPRODO NEWS (clicca per leggere)

“Associazione ‘Eleanor Roosevelt’: riflessioni ad alta voce”, articolo del 21 luglio 2013 by Francesco Salistrari per MEMORANDUM DI UNO SMEMORATO (clicca per leggere),

“Associazione ‘Eleanor Roosevelt’: riflessioni ad alta voce”, articolo del 21 luglio by Francesco Salistrari riportato su IL MORALISTA (clicca per leggere).

GOD, l'Associazione "Eleanor Roosevelt", Francesco Salistrari e il Moralista (clicca per leggere),

AUTUNNO 2013:  DRP e GOD ripartono insieme agli italiani con la costruzione dell’ Associazione “Eleanor Roosevelt” (clicca per leggere),

La necessità storica - per l Italia e l’Europa - della nascita dell’Associazione Eleanor Roosevelt (clicca per leggere)

Introduzione operativa all’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” (a cura di DRP) (clicca per leggere)

Prolegomeni alla costituzione dell'Associazione Eleanor Roosevelt (clicca per leggere),

“Tutta la comunità che orbita intorno a “Il Moralista” è chiamata ad operare fattivamente per la buona riuscita dell’Associazione “Eleanor Roosevelt”, articolo del 23 gennaio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere),

Massoneria democratico-progressista nel 2014. Quello che gli altri si aspettano che faccia e le iniziative che GOD intende promuovere dall'interno di essa. Parte 1 del 22 gennaio 2014 (clicca per leggere)

GOD presenta e rilancia “Tutta la comunità che orbita intorno a “Il Moralista” è chiamata ad operare fattivamente per la buona riuscita dell’Associazione “Eleanor Roosevelt” (clicca per leggere),

Anagrafe degli aspiranti costituenti dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” (a cura di DRP e GOD). Aggiornamento del 9 luglio 2014 (clicca per leggere),

presentiamo una prima Bozza dello Statuto della costituenda Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Tale Bozza, elaborata come proposta da parte di alcuni comitati interni a Noi di DRP e all’ambiente di GOD (avendo anche recepito i suggerimenti delle tante cittadine e cittadini che ci hanno finora contattato), è ovviamente suscettibile di essere emendata, modificata e trasformata in sede di approvazione finale dello Statuto associativo, il giorno in cui si riunirà la prima volta l’Assemblea Costituente della predetta Associazione.
Spetterà infatti agli 11.260 aspiranti soci sparsi su tutto il territorio italiano votare una definitiva Bozza di Statuto associativo.
E potrà democraticamente accadere che vengano presentate al voto più di una Bozza, espressioni di interpretazioni differenti delle finalità e dei principi che dovranno regolare la “Eleanor Roosevelt”, così come potranno essere presentate liste in armoniosa competizione fra loro per l’insediamento pro-tempore di tali o tal altri candidati al governo dell’Associazione.
Invitiamo pertanto le cittadine e i cittadini desiderosi di collaborare alla costituzione dell’Associazione “Eleanor Roosevelt e intenzionati a proporre modifiche, emendamenti e inserimenti rispetto alla presente Bozza (e ad altre che venissero pubblicate), a contattare Noi scrivendo a info@democraziaradicalpopolare.it, i Massoni di GOD scrivendo a info@grandeoriente-democratico.com, la redazione de “Il Moralista” (www.ilmoralista.it) andando nella Sezione Contatti (clicca per accedere) del Blog www.ilmoralista.it, il coordinatore provvisorio dell’Anagrafe aspiranti costituenti, Francesco Maria Toscano, alla sua mail F.TOSCANO79@libero.it .

 

NOTA BENE del 9 luglio 2014: la seguente Bozza ha avuto ulteriori aggiornamenti e integrazioni (suggerite da aspiranti soci costituenti della ER) non solo per quel che riguarda gli articoli dello Statuto che ancora non erano stati pubblicati, ma anche con riferimento agli articoli già presentati nella versione della Bozza risalente al 5 luglio 2014 e nella versione dell’8 luglio 2014.

 

BOZZA PROVVISORIA DI STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE “ELEANOR ROOSEVELT PER IL SOCIALISMO LIBERAL”

 

Articolo 1
(Costituzione e Sede)

E’ costituita l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, con sede principale a Roma, in Italia.
L’Assemblea Costituente è organizzata, convocata, coordinata e gestita, prima nel corso dei propri lavori preparatori e quindi di quelli costitutivi (approvazione del presente Statuto, elezione dei membri dell’Assemblea Generale ed elezione del primo Segretario Generale e del primo Presidente della ER) da un Comitato Costituente presieduto da Gioele Magaldi (primo e originario ispiratore della nascita dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”), con la collaborazione di Francesco Maria Toscano (coordinatore dell’Anagrafe aspiranti costituenti) e di altri membri.
Una volta approvato il presente Statuto e dopo aver assolto a tutte le funzioni costitutive e istitutivo/elettive di Assemblea Generale, Segretario Generale e Presidente dell’Associazione, il predetto Comitato Costituente si considera ufficialmente sciolto e affida ogni documento o mezzo strumentale, materiale o immateriale, che sia servito alla costituzione dell’Associazione, agli organi di governo della ER debitamente e legittimamente eletti.

 

Articolo 2
(Natura e Durata)

L’Associazione agisce in piena autonomia da qualsivoglia gruppo o istituzione di natura ideologica, politica, confessionale, finanziaria e imprenditoriale.
In particolare, l’Associazione proclama la propria piena indipendenza da qualunque istituzione di tipo massonico o paramassonico: pur essendo fondata, alla luce del sole, anche per impulso di soggetti appartenenti al milieu libero-muratorio progressista (Grande Oriente Democratico) o a movimenti di natura meta-partitica simpatetici con tale ambiente (Democrazia Radical Popolare), la “Eleanor Roosevelt” opererà in assoluta autonomia da tali entità, dotandosi di organi associativi di governo pro-tempore che rispondano esclusivamente e democraticamente all’indirizzo complessivo disposto prima dalla Assemblea Costituente e poi dalla propria Assemblea Generale, rappresentativa della piena sovranità di tutti i soci fondatori e ordinari.
L’Associazione non ha fini di lucro. Ogni mezzo economico di questa verrà utilizzato per conseguire gli scopi associativi ai sensi dell’articolo 3 dello Statuto.
L’Associazione nasce come pre-politica e compatibile con qualunque contemporanea appartenenza politico-partitica dei suoi aderenti ma, in conformità con quanto stabilito nell’Articolo 3 dello Statuto, qualora, nel corso del tempo, si dimostri che i suoi scopi associativi non siano adeguatamente conseguibili per via pre-politica (cioè operando ideologicamente, culturalmente, mediaticamente e civilmente per indurre partiti e movimenti politici a realizzare determinate riforme e iniziative utili per il benessere generale), allora essa non esclude di potersi trasformare in soggetto direttamente politico-partitico, assumendo la denominazione di SL (Socialismo Liberal) o PDA (Partito Democratico Autentico) o MR (Movimento Roosevelt) o LR (Lista Roosevelt) o altro nome proposto e deliberato in sede di Assemblea Generale, nel momento dell’eventuale approvazione della trasformazione in entità politico-partitica.
L’Associazione, originariamente di natura pre-politica, ha durata illimitata anche in caso di trasformazione delle sue finalità operative da pre-politiche in schiettamente politico-partitiche, e potrà trasformarsi in senso direttamente politico-partitico soltanto in seguito a regolari determinazioni maggioritarie deliberate a norma di Statuto.
Per poter essere trasformata in soggetto direttamente politico-partitico, è necessario che venga presentata al Presidente dell’Associazione una mozione firmata da almeno 300 membri dell’Assemblea Generale e che tale mozione, calendarizzata per il voto entro e non oltre 100 giorni dalla sua presentazione, venga poi votata da almeno il 60% dei presenti al voto il giorno della deliberazione in sede di Assemblea Generale.
Dopo di che, entro altri 100 giorni a partire da tale votazione con la maggioranza qualificata del 60%, tale trasformazione in soggetto direttamente politico-partitico dell’ Associazione ER dovrà avere una conferma referendaria a suffragio universale dei soci (sia fondatori che ordinari), con l’approvazione di almeno il 70% dei voti referendari.
D’altronde, anche non trasformandosi direttamente in soggetto politico-partitico, qualora venga debitamente proposto al Presidente dell’Associazione e poi discusso in sede di Assemblea Generale (negli stessi termini di cui sopra; 300 proponenti membri dell’Assemblea Generale, calendarizzazione entro 100 giorni dalla presentazione), basterà una approvazione a maggioranza assoluta dei presenti alla votazione, perché l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” dia vita all’istituzione, separata da sé ma a se stessa collegata nei termini che saranno elaborati nella proposta sottoposta a deliberazione, di un soggetto schiettamente politico-partitico, quale che ne sia la denominazione prescelta.
Nessuna deliberazione dell’Assemblea Generale, invece, sarà necessaria nel caso della formazione contingente di liste civiche denominate “Liste Roosevelt” o “Movimento Roosevelt” o con altri nomi richiamanti la ER- e ad essa collegate- le quali concorrano in modo altrettanto contingente, sui vari territori italiani ed extra-italiani, a specifiche competizioni elettorali di natura comunale, provinciale, regionale, nazionale o sovra-nazionale, in alleanza e/o in appoggio di altri movimenti, partiti, analoghe liste civiche, singoli candidati a tale o tal altra carica elettiva.
Per la realizzazione di tali “Liste Roosevelt” et similia, sarà sufficiente una approvazione a maggioranza assoluta da parte dei componenti (presenti alla votazione) della Segreteria Generale, con controfirma del Presidente dell’Associazione.
L’Assemblea Costituente è organizzata, convocata, coordinata e gestita, prima nel corso dei propri lavori preparatori e quindi di quelli costitutivi (approvazione del presente Statuto, elezione dei membri dell’Assemblea Generale ed elezione del primo Segretario Generale e del primo Presidente della ER) da un Comitato Costituente presieduto da Gioele Magaldi (primo e originario ispiratore della nascita dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”), con la collaborazione di Francesco Maria Toscano (coordinatore dell’Anagrafe aspiranti costituenti) e di altri membri.
Una volta approvato il presente Statuto e dopo aver assolto a tutte le funzioni costitutive e istitutivo/elettive di Assemblea Generale, Segretario Generale e Presidente dell’Associazione, il predetto Comitato Costituente si considera ufficialmente sciolto e affida ogni documento o mezzo strumentale, materiale o immateriale, che sia servito alla costituzione dell’Associazione, agli organi di governo della ER debitamente e legittimamente eletti.

 

Articolo 3
(Scopi associativi)

1 . L’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” ha anzitutto l’obiettivo di difendere, rigenerare e promuovere la sovranità popolare sostanziale e non solo formale (democrazia compiutamente dispiegata e funzionante, in termini sia rappresentativi che diretti) a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche (e/o di interesse pubblico) locali, comunali, provinciali, regionali, nazionali, internazionali e sovranazionali dell’ecumene globalizzata, a partire dal fondamentale (per le sfide macropolitiche e macroeconomiche in corso nel XXI secolo) territorio italiano ed europeo.
2 . L’Associazione ER intende difendere e promuovere l’affermazione ideale e concreta dei diritti stabiliti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata all’ONU il 10 dicembre 1948 (sotto l’egida e il patrocinio di Eleanor Roosevelt), procedendo, laddove occorra, anche ad un loro ulteriore approfondimento e ampliamento intensivo ed estensivo.

Tali diritti sono stati così enunciati:

Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Articolo 11
Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.
Articolo 15
Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Articolo 16
Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
Articolo 17
Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Articolo 20
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.
Articolo 21
Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25
Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27
Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 29
Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

 

3 . L’Associazione ER, in omaggio ai principi del Socialismo Liberale cosi come saranno enunciati nel Manifesto del Socialismo Liberale, a firma di Gioele Magaldi, di prossima pubblicazione e allegazione al presente Statuto, e come sono stati già abbozzati nei seguenti testi pubblicati sul Sito web www.democraziaradicalpopolare.it :

Editoriale del 14 ottobre 2011: "Se esistesse un Nuovo Centro-Sinistra, italiano, europeo e statunitense, avrebbe un'autostrada e archi di trionfo davanti a sè, in questi tempi di fallimento del neoliberismo di destra e dei suoi derivati" di Gioele Magaldi

Editoriale del 22 febbraio 2012: "Socialismo Liberale. Non Socialdemocrazia in senso classico e nemmeno Terza Via di Anthony Giddens e della defunta ditta Bill Clinton-Tony Blair", di Gioele Magaldi;

e nei seguenti testi pubblicati su Sito web www.grandeoriente-democratico.com :

Gioele Magaldi e Rodion: scambio epistolare a proposito del Socialismo Liberale

Gioele Magaldi e Rodion: scambio epistolare a proposito del Socialismo Liberale. Parte 2;

traendo le proprie radici e ispirazioni culturali da una tradizione limpidamente progressista che ha origini più o meno remote in Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494), pionieristico apologeta proto-moderno di una dignità esistenziale dell’uomo piena, integra e amplissima, sottratta a vincoli dogmatici angusti e oppressivi di natura sia civile-culturale che confessionale; in Erasmo da Rotterdam (1466-1536), con riferimento alle prime formulazioni dell’ecumenismo e della tolleranza politico-religiosa in una Europa cinquecentesca lacerata da violente spinte pseudo-riformatrici e altre contro-riformatrici; in Giordano Bruno (1548-1600) per quel che attiene ad una titanica rivendicazione della libertà di pensiero e di ricerca filosofico-scientifica alla vigilia della modernità; in John Locke (1632-1704) per quanto concerne una aurorale promozione del liberalismo e del parlamentarismo moderno; in Montesquieu (1689-1755) e Voltaire (1694-1778) sul piano di una visione raffinatamente liberale e pluralistica degli ordinamenti costituzionali e civili; in George Washington (1732-1799), in Benjamin Franklin (1706-1790) e in Thomas Jefferson (1743-1826) per la spinta decisiva, il carisma creativo e l’energia visionaria con la quale furono dapprima affermati i valori liberali e democratici della Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 luglio 1776, quindi confermati e ampliati questi valori nella Costituzione Americana del 1787, infine difesi gli stessi valori da ogni tentazione neo-aristocratica (vedi l’episodio storico della creazione dell’Ordine dei Cincinnati) da parte degli alti ufficiali dell’ esercito statunitense, vittorioso sulle truppe britanniche nel conflitto indipendentista del 1775-1783; in Luigi Filippo II di Borbone-Orleans (1747-1793), che rinunciò al suo status di principe di sangue reale e volle farsi chiamare Philippe Egalité e Citoyen Egalité, in omaggio ai valori repubblicani ed egualitari della Rivoluzione Francese; in Gilbert du Motier de La Fayette (1757-1834), che rinunciò ai suoi privilegi di grande aristocratico- anch’egli pretendendo di essere denominato Citoyen La Fayette e non marchese de La Fayette- che si mise al servizio di tre rivoluzioni (americana a partire dal 1777, francese sin dal 1789 e ancora nel 1830) e per più di mezzo secolo rappresentò il punto di riferimento di ogni rivendicazione liberal-progressista da una parte all’altra dell’Atlantico, anche in tempi di involuzione neo-oligarchica napoleonica e poi di reazione restauratrice post-Congresso di Vienna del  1814-15; in Condorcet (1743-1794) e Olympe de Gouges (1748-1793) per quel che riguarda la fiducia nel perfezionamento progressivo della convivenza politica, sociale e culturale tra esseri liberi, uguali e affratellati tra loro, nonostante le differenze di ceto, di sesso, di razza, di religione, etc., e per la migliore declinazione intensiva ed estensiva dei principi di Libertà, Fratellanza e Uguaglianza recepiti nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino emanata il 26 agosto 1789 e ampliati nella Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina del 1791; in Thomas Paine (1737-1809) per le convinzioni radicalmente laiche, libertarie, democratiche e anti-oligarchiche che lo condussero, tra le altre cose, ad essere il massimo e più popolare ideologo progressista sia della Rivoluzione Americana del 1776 che di quella Francese del 1789; in Giuseppe Mazzini (1805-1872), Alexander Herzen (1812-1870), Giuseppe Garibaldi (1807-1882), Samuel Gridley Howe (1801-1876), Lajos Kossuth (1802-1894), Benjamin Franklin Wade (1800-1878) e John Stuart Mill (1806-1873) per le prime contaminazioni fra istanze liberali e socialiste; in John Dewey (1859-1952), Leonard Hobhouse (1864-1929), Eduard Bernstein (1850-1932), Gaetano Salvemini (1873-1957), Alexander Fyodorovich Kerensky (1881-1970), John Maynard Keynes (1883-1946), William Beveridge (1879-1963), Piero Gobetti (1901-1926), Carlo Rosselli (1899-1937), Gerard Swope (1872-1957), Franklin Delano Roosevelt (1882-1945), Eleanor Roosevelt (1884-1962), Angelo Roncalli/Papa Giovanni XXIII (1881-1963), Meuccio Ruini (1877-1970), George Orwell (1903-1950), Altiero Spinelli (1907-1986), Martin Luther King (1929-1968), Federico Caffè (1914-1987), Roberto Tremelloni (1900-1987), John Kenneth Galbraith (1908-2006), Arthur Schlesinger Jr. (1917-2007), John Rawls (1921-2002), Carlo Maria Martini (1927-2012), Amartya Sen (classe 1933), Gioele Magaldi (classe 1971) ed altri (assimilabili per Weltanschauung ai personaggi di varie epoche che abbiamo sin qui citato), per un progressivo perfezionamento di tali contaminazioni, in diversi ambiti e contesti e con sfumature differenziate;

intende diffondere capillarmente tali principi del Socialismo Liberale (e delle tradizioni ideologiche progressiste che in esso sono confluite, contaminandosi reciprocamente) nel dibattito politico-culturale contemporaneo, facendone il punto di partenza per la sconfitta di ogni declinazione rigidamente e dogmaticamente neoliberista, neoaristocratica, elitaria, oligarchica, anti-egualitaria, ierocratico/clericale, anti-laica (che è cosa diversa dall’essere religiosamente ispirata, rispettosa però dalla natura necessariamente laicizzante delle istituzioni pubbliche entro un orizzonte compiutamente democratico e liberale), autoritaria, liberticida e anti-democratica dei processi di globalizzazione in atto e di qualsivoglia ipotesi di convivenza civile tra esseri umani.  

4 . L’Associazione ER, in particolare, con riferimento all’attuale problema della governance europea, intende promuovere o una radicale trasformazione dei trattati europei vigenti (a partire dal Trattato di Maastricht del 1992), oppure una loro tombale invalidazione, qualora non sia possibile modificarli nella prospettiva di una ritrovata democraticità sostanziale, a tutti i livelli, del funzionamento dell’Unione Europea e dell’Eurozona.
Su questa traiettoria ideologica e operativa, l’Associazione ER intende restituire integrale potestà sovrana al Popolo Europeo, o passando per una transitoria restituzione di piena sovranità alle singole nazioni del Vecchio Continente- in vista di un successivo riavvio del processo federativo- oppure pervenendo direttamente, a partire dall’attuale Unione Europea, a dei genuini Stati Uniti d’Europa. USE (United States of Europe), dove il potere legislativo sia esercitato dal Popolo Europeo Sovrano in forma diretta, tramite referendum propositivi e abrogativi e leggi di iniziativa popolare; in forma indiretta, mediante l’elezione periodica di rappresentanti al Parlamento Europeo. Stati Uniti d’Europa dotati di una precisa Costituzione elaborata e deliberata con il supporto e il suffragio del Popolo Europeo Sovrano (debitamente coinvolto, informato e consultato, in questo processo costituente, sin dalla sua originaria elaborazione da parte di esperti giuristi-costituzionalisti), che assegni il potere esecutivo a governi continentali fiduciabili e sfiduciabili dallo stesso Parlamento Europeo e il potere giudiziario federale a magistrati direttamente eletti sempre dal Popolo Europeo Sovrano.

5  . L’Associazione intende eventualmente promuovere- nell’interesse degli associati e degli scopi che essi si sono prefissi, così come in favore generale della collettività- la costituzione di altri soggetti giuridici e/o culturali: fondazioni, associazioni, centri studi, accademie, comitati di iniziativa pubblica, etc.
Certamente, l’Associazione intende anche costituire un Comitato specifico per l’abolizione dei Tribunali dei Minorenni in Italia e ovunque- con le loro modalità di funzionamento bizantino, opaco, involuto e a rischio di incostituzionalità- e per riformare in senso radicale – soprattutto a tutela dei minori e contro le lobbies improprie delle case-famiglia e delle comunità di accoglienza, laddove queste strutture rappresentino un subdolo ostacolo all’adozione dei minori per ragioni di lucro e auto-preservazione- tutte le procedure legali di adozione e/o affidamento e/o riconoscimento di potestà paterna/materna rispetto a bambini bisognosi di affetto, cura e protezione da parte di efficaci figure genitoriali.

6  . Tra le più epocali e significative concretizzazioni dei diritti umani stabiliti nella Dichiarazione Universale del 1948 che l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” intende implementare, anche giuridicamente, c’è la determinazione di rendere stampato a lettere di fuoco, in ogni ordinamento costituzionale del pianeta (a partire dall’Italia e dall’Europa), il principio della piena occupazione lavorativa per tutti e per ciascuno. Stiamo parlando del fatto, cioè, di rendere universale, inconculcabile e concretamente operativo il diritto ad un lavoro equamente e dignitosamente retribuito; diritto al lavoro, d’altra parte, declinato certamente in modo liberale e pluralistico nelle responsabilità e nelle retribuzioni, in base a competenze, talenti e meriti dei diversi individui. Accanto a tale diritto, reso universalmente valido e vigente (nessuno, per legge, a meno che non sia privo di capacità lavorativa per problemi vari di natura psico-fisica- e in tal caso sarà assistito adeguatamente con una pensione dignitosa e adeguata ai propri bisogni esistenziali- e a meno che non rinunci liberamente a lavorare, provvisoriamente e/o reiteratamente, per ragioni personali e senza costrizione/induzione forzata di terzi; nessuno, lo ripetiamo, potrà più essere messo in condizione di trovarsi disoccupato e privo di reddito dignitoso), la ER rivendicherà e promuoverà una complementare tutela costituzionale e giuridica per gli imprenditori, messi in condizione di poter assumere o licenziare i propri dipendenti anche dall’oggi al domani, a proprio insindacabile giudizio, benché in ottemperanza e rispetto di ovvi vincoli contrattuali pattuiti liberamente tra le parti al momento dell’assunzione (comunque in conformità a certi parametri minimi di retribuzione adeguata e dignitosa, utili a sostenere il progetto di vita di ogni singolo lavoratore). Le categorie imprenditoriali, affrancate così da lacci e lacciuoli e finalmente invogliate a correre sempre il rischio di assumere, qualora se ne presenti l’occasione-  e però libere di licenziare, per qualunque ragione, sia per motivi di contrazione produttiva che per cause di incompatibilità funzionale/ambientale/caratteriale con determinati lavoratori-, con le loro assunzioni contribuiranno pro quota al principio della piena occupazione, mentre gli eventuali licenziamenti saranno subito compensati, a beneficio dei lavoratori interessati, con immediate nuove assunzioni in altre aziende del settore pubblico o privato, sotto l’attento controllo di una istituenda Alta Autorità per la Piena Occupazione di tutti e di ciascuno. All’interno di tale Alta Autorità per la Piena Occupazione di tutti e di ciascuno, capillarmente insediata e operativa con propri organismi locali sui vari territori, coordinati a livello nazionale e sovra-nazionale da dirigenti di particolare sapienza e lungimiranza, sarà possibile rigenerare anche il ruolo storico dei Sindacati (integrati in questa Alta Autorità in posizioni chiave di comando e gestione, insieme ad alti rappresentanti del mondo dell’industria, dei commerci, delle libere professioni, etc.), negli ultimi decenni divenuti molto appannati, inconcludenti e inefficaci nella tutela sia degli occupati che dei disoccupati.
Ad integrazione di tali iniziative sul fronte del lavoro, reso diritto universale concreto di tutti e di ciascuno; e della libera iniziativa imprenditoriale, resa diritto universale concretamente attuabile senza vincoli obsoleti e contro-producenti tanto per gli imprenditori che per i lavoratori e le stesse organizzazioni sindacali, l’Associazione ER intende riformare radicalmente anche la riscossione fiscale e abbassare drasticamente le aliquote di tutte le imposte, dirette e indirette.
L’Associazione ER, infatti, profonderà particolari e reiterati sforzi per informare adeguatamente sia la pubblica opinione che i media e le classi dirigenti italiane ed extra-italiane sul carattere mistificatorio, manipolatorio e truffaldino della cosiddetta isteria da debito pubblico e del presunto rigore nei conti pubblici che si vorrebbe altrettanto presunta pietra miliare di qualsivoglia progetto politico-economico presuntivamente serio e responsabile. In realtà, andrà spiegato al comune cittadino, così come agli operatori mediatici e a tutti i vari esponenti delle classi dirigenti italiane ed extra-italiane, che un sistema economico complesso come quello di nazioni ricche e industrializzate (e l’Italia e le altre nazioni europee, pur con ovvie differenze qualitative e quantitative le une dalle altre, lo sono tutte) può dotarsi di deficit di bilancio e disavanzi debitori pubblici che non abbiano altro limite al di fuori di eccessive spinte inflattive nel sistema stesso.
In buona sostanza, andrà compreso adeguatamente e spiegato urbi et orbi che il debito privato di una famiglia, di un singolo individuo, di un gruppo o di una azienda non sono minimamente assimilabili e comparabili al debito pubblico di una entità statuale sovrana (poco importa se di natura nazionale o sovra-nazionale, a struttura federativa), come invece- con dolo mistificatorio, manipolatorio e truffaldino- viene raccontato da decenni all’opinione pubblica, da parte di media spesso asserviti a potentati oligarchici privati che hanno tutto l’interesse a veicolare simili, spudorate menzogne.
Infatti, semplificando al massimo la questione in questa sede statutaria, per opportuni fini esplicativo-divulgativi, mentre il debito di una entità privata (individuo, famiglia, gruppo o azienda) deve essere prima o poi rimborsato integralmente, e chi ne sia titolare può farlo solo aumentando le proprie entrate e diminuendo le proprie uscite (principio di austerità,  risparmio e ordine nei conti), il debito di una entità statuale pubblica è soltanto un numero (anche altissimo e fantasmagorico: tanto non cambia nulla e non giustifica l’isteria in mala fede o in buona fede di chi vaneggi nel parlarne con allarmismo sgangherato, come se si trattasse di un debito analogo a quello privato) che descrive/riassume quanta valuta eccedente le entrate pubbliche ordinarie, procacciata o meno (lo Stato potrebbe anche stampare moneta fiat senza emissione di buoni del Tesoro, se volesse) mediante la vendita di titoli di Stato (titoli di Stato: cioè promesse di pagamento di determinati interessi agli acquirenti/possessori di tali titoli e dei capitali corrispondenti, che magari investono i propri risparmi in questo modo, con un ricambio costante di investitori, che rende materialmente impossibile il rimborso simultaneo di tutto il capitale e degli interessi complessivi da parte delle casse statali) sia stata messa in circolazione per finalità di interesse pubblico (dunque a beneficio della collettività dei privati che, uniti in comunità costituzionalmente ordinata, sono anche fruitori pro-quota di tale interesse pubblico). Ma il denaro, una entità statuale sovrana (messa al riparo dal divorzio criminale tra propria Banca Centrale e Dipartimento governativo del Tesoro: una misura che, ovunque sia stata presa, ha avuto ricadute funeste per la prosperità generale della comunità che l’abbia adottata, andando invece a favore degli azionisti privati entrati nel capitale di tale Banca Centrale di diritto pubblico e di gruppi finanziari privati che intendano lucrare- economicamente, ma anche politicamente- sull’indebolimento delle finanze e degli stessi poteri pubblici democraticamente legittimati) lo può stampare liberamente e senza alcun vincolo di bilancio (a differenza di una entità privata), perché essa stessa è fonte di sovranità e padrona della sua valuta. L’unico vincolo che una entità statuale sovrana (la quale potrebbe anche creare moneta direttamente senza ricorrere all’espediente indiretto della messa in vendita di titoli di Stato) deve porsi nella creazione e nella veicolazione di valuta all’interno di un dato sistema economico è quello di gestire sapientemente le eventuali spinte inflattive eccessive (ma ci sono momenti in cui un certo tasso d’inflazione ha ricadute positive sia sul settore pubblico che su quello privato di un dato sistema complesso di relazioni economiche). Ed ecco che, a tal riguardo, interviene la tassazione, il cui vero e scientifico scopo non è drenare risorse per alimentare la spesa pubblica ordinaria e straordinaria (una entità statuale sovrana che batta una propria moneta non ne ha alcun bisogno), quanto unificare un dato sistema monetario (originariamente, costringere i cittadini a pagare le tasse in una certa valuta equivaleva a indurli ad utilizzare quella valuta anche per altre transazioni, se non altro per procurarsi tale valuta con cui soddisfare le imposizioni del fisco) e, appunto, tenere a freno l’inflazione. Ma se le cose stanno così, il livello di tassazione e la misura delle varie aliquote fiscali non deve essere determinato in proporzione ad inesistenti necessità di finanziare per questa via la spesa pubblica (che si finanzia da sé, a partire da un potere sovrano statuale, con emissione di moneta sovrana e prescindendo dal gettito fiscale come tale), quanto in rapporto agli equilibri tra spinte inflattive e deflattive che insistano in un certo sistema economico.
E nel quadro dell’attuale situazione italiana – con un carico fiscale eccessivo e vessatorio da parte di uno Stato inefficiente e fellone, il quale pretende anche di essere pagato in termini rapidissimi, perentori e con notevoli multe e more in aggravio, mentre per canto suo infrange le leggi ordinarie e le norme europee e del buon senso, rifiutandosi di onorare i suoi crediti verso i cittadini fornitori d’opera- non v’è dubbio che occorra abbassare drasticamente tutte le aliquote fiscali, probabilmente in misura anche maggiore di 10-15 punti percentuali.
Soltanto in un simile contesto di netta riduzione fiscale a carico di tutte le categorie lavorative- sia del settore pubblico che di quello privato- e di tutti i redditi, dai più alti ai più bassi, passando per i medi, potrà avere senso un’altra proposta che l’Associazione ER intende promuovere, non per risolvere un inesistente problema di aumento del gettito fiscale, ma solo per razionalizzare e rendere equa la ripartizione delle tasse rispetto ai vari soggetti contribuenti. Tale proposta consiste nella totale informatizzazione ab origine (con softwares obbligatori forniti ai soggetti contribuenti direttamente da funzionari pubblici addetti alla riscossione, i quali abbiano così un quadro capillare, fedele e aggiornato in diretta delle entrate e delle uscite su cui applicare i nuovi, infinitamente più bassi e dunque più equi e ragionevoli, parametri fiscali) dei rapporti fiscali tra Stato da un lato e aziende private, titolari di partite IVA etc. dall’altro, nei termini originali ed efficaci che avremo cura di ufficializzare in seguito, partendo dai contributi in tal senso già formulati con modalità pionieristiche e lungimiranti dal dott. Michele Sabatino, che tali contributi ha anche avuto cura di inviare formalmente all’attenzione del Governo Renzi I, senza tuttavia ricevere sinora adeguati riscontri in merito ai suoi preziosi suggerimenti.

Al lume di tutte queste prospettive, peraltro, l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” intende correggere la traiettoria assunta ai nostri giorni dalla cosiddetta globalizzazione. E cioè, dopo le merci e i capitali, di cui certo era giusto- salvo alcuni particolari casi- favorire la libera circolazione globale, è ora venuto il momento di globalizzare i diritti politici, civili ed economici più avanzati a beneficio di ogni popolo e singolo abitante del pianeta. Compreso l’universale diritto ad un lavoro dignitoso ed equamente retribuito per tutti e per ciascuno. Senza contare che: globalizzazione e libero commercio non devono tramutarsi- come pure è accaduto e accade, specie nel settore agro-alimentare- in egemonia planetaria di grandi multinazionali dell’alimentazione, a scapito della qualità specifica di determinati prodotti locali, i quali vanno invece tutelati sia a beneficio dei produttori (orientati meritoriamente nella difesa di importanti tradizioni qualitative) e dei consumatori finali, sia a salvaguardia della cosiddetta biodiversità naturale. Analogo discorso va fatto per quel che riguarda la tutela/rigenerazione dei paesaggi e dell’ambiente, coniugando la liberà globale di intraprendere e proporre trasformazioni utili dei territori per ragioni di sviluppo civile, tecnologico, industriale e commerciale, e il diritto locale di preservare delle specificità naturali che sono parte integrante del benessere esistenziale complessivo di determinate comunità. La parola d’ordine, insomma, che sarà proposta in termini incessanti e militanti da parte dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, è e sarà “GLOCAL”, una sintesi terminologico-concettuale già elaborata dal dibattito intellettuale più libero e avanzato, che mette insieme due significanti solo apparentemente contrapposti: GLOBAL e LOCAL.

7  . L’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, onde affrontare adeguatamente e risolvere la gravissima crisi politico-economica occidentale e planetaria giunta a feroce (e non ancor culminata) maturazione negli anni dal 2007/2008 ad oggi, intende proporre, a partire dall’Italia e dall’Europa, un ambizioso e concretissimo programma di riqualificazione paesaggistica dei territori peninsulari e continentali. Tale riqualificazione paesaggistica verrà implementata congiuntamente ad un altrettanto ambizioso piano di rigenerazione ambientale e di costruzione/ammodernamento di una serie di infrastrutture fondamentali (specie per il settore dei trasporti, particolarmente deficitario in Italia e non solo in Italia, al di fuori di alcune direttrici principali), nel contesto di un vero e proprio New Deal italiano ed europeo, sostanziato di grandi, medie e piccole opere pubbliche da realizzarsi su tutti i territori che ne abbiano particolare esigenza, specie là dove tali opere possano fare da volano ad un rilancio virtuoso dell’economia locale.
Per realizzare tale complessivo New Deal infrastrutturale, paesaggistico, ambientale, etc., l’Associazione ER intende attivare risorse economiche pubbliche e private italiane, europee ed extra-europee, nello spirito di una feconda collaborazione- liberal-socialista o socialista-liberale che dir si voglia- tra onorevole ricerca del profitto privato e spesa pubblica virtuosa ed efficiente; collaborazione utile tanto a migliorare la qualità della convivenza civile, quanto a favorire un onesto, sano e proficuo perseguimento di tale profitto privato, a sua volta in grado di incrementare il benessere collettivo di individui e comunità.

8  . Nello spirito più volte enunciato ed esplicato della rigenerazione della democraticità sostanziale della convivenza politica e civile in Italia (e ovunque, in Europa e nel Mondo), partendo proprio dal preziosissimo e conteso laboratorio italiano, l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, quale che sia lo stato delle cosiddette riforme costituzionali avviate dal governo Renzi I, intende adoperarsi per correggerle e/o tramutarle radicalmente nella prospettiva di una maggiore rappresentanza del volere diretto e indiretto del Popolo Sovrano (istituzione di referendum propositivi e abrogativi e leggi di iniziativa popolare senza quorum di partecipazione per essere approvati, cosi da incoraggiare il coinvolgimento e l’opera informativa partitica e movimentista sui temi referendari e vanificare l’odioso ricorso all’astensione dal voto e dall’informazione dei cittadini sui temi referendari, esclusivamente per far fallire la consultazione popolare stessa; diritto assoluto e inalienabile ad esprimere delle preferenze popolari sui nomi dei candidati rappresentanti parlamentari, etc.), sapientemente coniugata con il principio della cosiddetta governabilità, ma anche dell’elezione diretta della più alta carica dello Stato (presidenzialismo democratico), confermando e rafforzando contestualmente la centralità di un Parlamento mono o bi-camerale, così da preservare un irrinunciabile bilanciamento dei poteri esecutivo e legislativo (vedi, al riguardo, tanto il modello statunitense che quello francese, da emulare in una nuova e originale sintesi italica). Su questi obiettivi, comunque, l’Associazione ER designerà al suo interno un comitato di elaborazione costituzionale e legislativa, il quale avrà il compito di formulare gli appositi disegni di legge costituzionali, elettorali e ordinari da sottoporre poi al Popolo Sovrano e ai suoi rappresentanti, per una eventuale approvazione.
Parimenti, su un piano sovra-nazionale, l’Associazione ER intende contribuire alla trasformazione dell’attuale ONU/UN (Organizzazione delle Nazioni Unite/United Nations) in una OGD/GOD (Organizzazione Globale delle Democrazie/Global Organization for Democracies), dotata di propria forza militare d’intervento e dunque slegata dalla sudditanza nei confronti di tale o tal altra super-potenza per l’esecuzione dei propri decreti. Quest’ultimo, prometeico, ambiziosissimo e però necessario progetto, verrà meglio esplicato nei termini che verranno successivamente elaborati e resi pubblici grazie ad un ampio confronto interno tra tutti i soci fondatori e ordinari della stessa ER.

 

Articolo 4
(Soci della “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”)

Sono riconosciuti e denominati quali soci fondatori dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” quelle cittadine e quei cittadini che, in numero di almeno 11.260 – personalmente o tramite delega- sono intervenuti alla formazione del presente atto costitutivo.
La tassa di iscrizione all’Associazione per i soci fondatori ha un ammontare poco più che simbolico: 50 euro da versare una sola volta, in un’unica soluzione, al momento della costituzione ufficiale della ER. Ciò, onde consentire a cittadine e cittadini di ogni livello sociale- anche il più disagiato- di poter entrare a far parte, già come costituenti, della “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
I soci fondatori avranno la speciale prerogativa di poter sempre proporre, anche soltanto a titolo individuale e personale, delle mozioni o istanze (relative a potenziali situazioni/iniziative interne o situazioni/iniziative esterne della ER) che dovranno in quanto tali essere esaminate, discusse ed eventualmente deliberate nella loro attuabilità (se cosi richiesto dal proponente) tanto in sede di Assemblea Generale, Nazionale, Regionale, Provinciale e Comunale che in sede di Segreteria Generale (e presso tutte le altre Segreterie: nazionali, regionali, provinciali, comunali) o di Ufficio di Presidenza dell’Associazione.
Possono essere soci fondatori tanto le persone fisiche che giuridiche, gli enti, le associazioni, aziende, gruppi, fondazioni, movimenti, etc.

Saranno riconosciuti e denominati quali soci ordinari dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” quelle cittadine e quei cittadini che vorranno iscriversi alla ER in date successive allo svolgimento dell’Assemblea Costituente.
I soci ordinari avranno prerogative identiche a quelle dei soci fondatori in termini di elettorato attivo e passivo all’interno dell’Associazione e in termini di partecipazione alla vita interna ed esterna della ER, salvo il fatto che, per poter ufficializzare istanze o mozioni ai vari organi deliberativi e/o esecutivi dell’Associazione (eccezion fatta per le assemblee o segreterie di Sezione, dove ogni membro di Sezione che sia socio ordinario potrà proporre individualmente istanze e mozioni), dovranno controfirmarle almeno in numero di 50, oppure formalizzarle/proporle attraverso una Sezione locale della ER.
Anche la tassa di iscrizione dei soci ordinari avrà lo stesso ammontare poco più che simbolico riservato ai soci fondatori: 50 euro da versare una sola volta, in un’unica soluzione, al momento della formale iscrizione.
La domanda di iscrizione a socio ordinario dell’Associazione ER dovrà essere indirizzata dai candidati alla Segreteria Generale- direttamente o giovandosi dell’ausilio di organi locali della ER- allegando un sintetico curriculum vitae e una altrettanto sintetica esplicazione delle ragioni che spingono il candidato socio a voler far parte dei membri dell’Associazione “Eleanor Roosevelt” (basterà anche soltanto dichiarare di condividere, del tutto o in buona parte, gli scopi associativi della “Eleanor Roosevelt” quali sono indicati nell’Articolo 3 del presente Statuto).
Possono essere soci ordinari tanto le persone fisiche che giuridiche, gli enti, le associazioni, aziende, gruppi, fondazioni, movimenti, etc.
Spetta esclusivamente alla Segreteria Generale, con votazione a maggioranza assoluta dei membri presenti alla votazione calendarizzata dal Segretario Generale, approvare l’iscrizione dei candidati soci ordinari.
Tale iscrizione, tuttavia, per poter essere validata, dovrà essere controfirmata- come ogni altra deliberazione della Segreteria Generale- dal Presidente dell’Associazione. In caso di mancata controfirma presidenziale, essa rimane priva di efficacia e il candidato non potrà concretizzare la sua iscrizione alla ER, né versare la tassa di 50 euro e ricevere il tesserino associativo.

 

Articolo 5
(Organi dell’Associazione)

Sono Organi dell’Associazione:

  1. .  Le Sezioni locali
  2. .  Le Segreterie di sezione, comunali, provinciali, regionali e nazionali
  3. .  Le Assemblee di sezione, comunali, provinciali, regionali e nazionali
  4. . L’ Assemblea Generale
  5. . La Segreteria Generale
  6. . L’ Ufficio di Presidenza
  7. . Il Collegio dei Revisori dei Conti
  8. . Il Collegio dei Probiviri e il Collegio di Cassazione

 

Gli eventuali regolamenti particolari per i funzionamenti dei vari Organi dell’Associazione, ad eventuale integrazione di quanto già stabilito nel presente Statuto (ma mai in contraddizione con esso, pena la loro totale illegittimità), verranno proposti, approvati e/o modificati, a maggioranza assoluta dei presenti, nei vari consessi in cui siano stati elaborati e sottoposti a deliberazione.

 

Articolo 6
(Le Sezioni Locali)

Le Sezioni Locali sono le cellule fondamentali per il funzionamento capillare, su ogni territorio, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt”.
8 soci o più (fondatori o ordinari, non fa differenza, ma devono essere un minimo di 8 iscritti della ER) possono costituire una Sezione Locale (mentre non c’è limite al numero di soci che una determinata Sezione possa iscrivere e annoverare tra le sue fila, previa votazione favorevole della Segreteria Generale della ER e convalidazione del Presidente, al momento dell’iscrizione di ciascun candidato socio, come previsto dall’Articolo 4 dello Statuto), possono darle la denominazione che riterranno più congeniale al proprio gusto simbolico-evocativo ed eleggerne il Segretario, il quale potrà a sua volta liberamente nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberale”.
Una Sezione Locale ha la piena facoltà, per il raggiungimento degli scopi associativi della ER, di chiedere il supporto materiale, morale e organizzativo di altre Sezioni dello stesso territorio, nonché della Segreteria Comunale e/o Provinciale e/o Regionale e/o Nazionale di propria pertinenza, eventualmente di concerto con la stessa Segreteria Generale dell’Associazione.
Le singole Sezioni Locali dell’Associazione ER hanno piena facoltà e diritto, senza bisogno alcuno di autorizzazione da parte di altri Organi della “Eleanor Roosevelt”, di intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa volta a realizzare gli scopi associativi di cui all’Articolo 3 del presente Statuto e/o a diffonderne la conoscenza presso la cittadinanza e la pubblica opinione.
E, nel perseguire le finalità associative, le Sezioni Locali possono sia richiedere risorse economiche o di varia natura ad altri Organi dell’Associazione, sia approntare e utilizzare mezzi propri, anche con l’istituzione di collaterali entità associative ad hoc, dotate di propria personalità giuridica, un proprio tesoro e una diretta capacità di spesa e mobilitazione di risorse varie.
L’esistenza stessa delle Sezioni Locali è comunque finalizzata alla realizzazione capillare di iniziative culturali, sociali, civili e pre-politiche capaci di mobilitare l’opinione pubblica e i decisori politico-istituzionali intorno ai valori e principi su cui si innesta la vocazione radicalmente democratica, libertaria, liberale e socialista dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.

 

Articolo 7
(La Segreteria di Sezione)

Il Segretario di una Sezione Locale viene eletto, ogni 2 anni, a scrutinio rigorosamente segreto, da tutti gli altri membri della Sezione.
L’Assemblea di Sezione (di cui fanno parte tutti gli iscritti di una determinata Sezione, presieduta di riunione in riunione da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva), non appena costituitasi e, poi, di 2 anni in 2 anni, secondo un calendario e delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvede a registrare i candidati alla carica di Segretario di Sezione, i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna alla Sezione (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea di Sezione, nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
Non ci sono limiti alla rieleggibilità di un Segretario di Sezione Locale per un numero indefinito di mandati consecutivi o meno.
Per essere eletto Segretario di Sezione, un candidato deve ottenere almeno il 50% dei voti + 1 al primo turno o, andando al ballottaggio i due candidati che abbiano preso più voti degli altri (ma al di sotto della soglia del 50% +1) al primo turno, risultare infine più votato del suo avversario allo scrutinio del turno di ballottaggio.
Tale Segretario, potrà a sua volta nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Il Segretario, durante il suo mandato, potrà prendere in assoluta autonomia qualsiasi deliberazione inerente le finalità associative che la Sezione dovrà implementare. Nell’assumere tali determinazioni, tuttavia, egli potrà di sua spontanea volontà sottoporle a voto consultivo (non vincolante) dei membri della sua Segreteria e/o anche di tutti i membri della Sezione (Assemblea di Sezione), in base anche al grado di condivisione e coinvolgimento (sempre auspicabile, anche se talora potrà essere sacrificato al principio della rapidità esecutiva di una determinata iniziativa) che si vorrà tenere vivo nella comunità che costituisce la Sezione. Analogamente, se tale voto consultivo (con discussione preliminare) sarà chiesto da almeno due membri della Segreteria o da almeno 8 membri della Sezione, il Segretario sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.

 

Articolo 8
(La Segreteria Comunale)

Il Segretario Comunale viene eletto, ogni 2 anni, a scrutinio rigorosamente segreto, da tutti i soci iscritti nelle Sezioni di un determinato territorio comunale.
L’Assemblea Comunale (sulla cui composizione, vedi avanti), di 2 anni in 2 anni, secondo un calendario e delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvede a registrare i candidati alla carica di Segretario Comunale, i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale rivolta all’attenzione dei soci del territorio comunale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Comunale aperte anche ai soci di quel territorio comunale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Comunale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
Non ci sono limiti alla rieleggibilità di un Segretario Comunale per un numero indefinito di mandati consecutivi o meno.
Per essere eletto Segretario Comunale, un candidato deve ottenere almeno il 50% dei voti + 1 al primo turno o, andando al ballottaggio i due candidati che abbiano preso più voti degli altri (ma al di sotto della soglia del 50% +1) al primo turno, risultare infine più votato del suo avversario allo scrutinio del turno di ballottaggio.
Tale Segretario, potrà a sua volta nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio comunale le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Il Segretario Comunale, durante il suo mandato, potrà prendere in assoluta autonomia qualsiasi deliberazione inerente le finalità associative che la sua Segreteria dovrà implementare, con il supporto obbligatorio di tutte le Sezioni del territorio comunale di pertinenza. Nell’assumere tali determinazioni, tuttavia, egli potrà di sua spontanea volontà sottoporle a voto consultivo (non vincolante) dei membri della sua Segreteria e/o anche di tutti i membri dell’Assemblea Comunale, in base anche al grado di condivisione e coinvolgimento (sempre auspicabile, anche se talora potrà essere sacrificato al principio della rapidità esecutiva di una determinata iniziativa) che si vorrà tenere vivo nella comunità associativa di un dato territorio comunale. Analogamente, se tale voto consultivo (con discussione preliminare) sarà chiesto da almeno due membri della Segreteria o da almeno 8 membri dell’ Assemblea Comunale, il Segretario sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.

 

Articolo 9
(La Segreteria Provinciale)

Il Segretario Provinciale viene eletto, ogni 2 anni, a scrutinio rigorosamente segreto, da tutti i soci iscritti nelle Sezioni di un determinato territorio provinciale.
L’Assemblea Provinciale (sulla cui composizione, vedi avanti), di 2 anni in 2 anni, secondo un calendario e delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvede a registrare i candidati alla carica di Segretario Provinciale, i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale rivolta all’attenzione dei soci del territorio provinciale  (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Provinciale aperte anche ai soci di quel territorio provinciale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Provinciale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
Non ci sono limiti alla rieleggibilità di un Segretario Provinciale per un numero indefinito di mandati consecutivi o meno.
Per essere eletto Segretario Provinciale, un candidato deve ottenere almeno il 50% dei voti + 1 al primo turno o, andando al ballottaggio i due candidati che abbiano preso più voti degli altri (ma al di sotto della soglia del 50% +1) al primo turno, risultare infine più votato del suo avversario allo scrutinio del turno di ballottaggio.
Tale Segretario, potrà a sua volta nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio provinciale le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Il Segretario Provinciale, durante il suo mandato, potrà prendere in assoluta autonomia qualsiasi deliberazione inerente le finalità associative che la sua Segreteria dovrà implementare, con il supporto obbligatorio di tutte le Sezioni del territorio provinciale di pertinenza. Nell’assumere tali determinazioni, tuttavia, egli potrà di sua spontanea volontà sottoporle a voto consultivo (non vincolante) dei membri della sua Segreteria e/o anche di tutti i membri dell’Assemblea Provinciale, in base anche al grado di condivisione e coinvolgimento (sempre auspicabile, anche se talora potrà essere sacrificato al principio della rapidità esecutiva di una determinata iniziativa) che si vorrà tenere vivo nella comunità associativa di un dato territorio provinciale. Analogamente, se tale voto consultivo (con discussione preliminare) sarà chiesto da almeno due membri della Segreteria o da almeno 8 membri dell’ Assemblea Provinciale, il Segretario sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.

 

Articolo 10
(La Segreteria Regionale)

 

Il Segretario Regionale viene eletto, ogni 2 anni, a scrutinio rigorosamente segreto, da tutti i soci iscritti nelle Sezioni di un determinato territorio regionale.
L’Assemblea Regionale (sulla cui composizione, vedi avanti), di 2 anni in 2 anni, secondo un calendario e delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvede a registrare i candidati alla carica di Segretario Regionale, i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale rivolta all’attenzione dei soci del territorio regionale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Regionale aperte anche ai soci di quel territorio regionale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Regionale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
Non ci sono limiti alla rieleggibilità di un Segretario Regionale per un numero indefinito di mandati consecutivi o meno.
Per essere eletto Segretario Regionale, un candidato deve ottenere almeno il 50% dei voti + 1 al primo turno o, andando al ballottaggio i due candidati che abbiano preso più voti degli altri (ma al di sotto della soglia del 50% +1) al primo turno, risultare infine più votato del suo avversario allo scrutinio del turno di ballottaggio.
Tale Segretario, potrà a sua volta nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio regionale le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Il Segretario Regionale, durante il suo mandato, potrà prendere in assoluta autonomia qualsiasi deliberazione inerente le finalità associative che la sua Segreteria dovrà implementare, con il supporto obbligatorio di tutte le Sezioni del territorio regionale di pertinenza. Nell’assumere tali determinazioni, tuttavia, egli potrà di sua spontanea volontà sottoporle a voto consultivo (non vincolante) dei membri della sua Segreteria e/o anche di tutti i membri dell’Assemblea Regionale, in base anche al grado di condivisione e coinvolgimento (sempre auspicabile, anche se talora potrà essere sacrificato al principio della rapidità esecutiva di una determinata iniziativa) che si vorrà tenere vivo nella comunità associativa di un dato territorio regionale. Analogamente, se tale voto consultivo (con discussione preliminare) sarà chiesto da almeno due membri della Segreteria o da almeno 8 membri dell’ Assemblea Regionale, il Segretario sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.

 

Articolo 11
(La Segreteria Nazionale)

Il Segretario Nazionale viene eletto, ogni 2 anni, a scrutinio rigorosamente segreto, da tutti i soci iscritti nelle Sezioni di un determinato territorio nazionale.
L’Assemblea Nazionale (sulla cui composizione, vedi avanti), di 2 anni in 2 anni, secondo un calendario e delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvede a registrare i candidati alla carica di Segretario Nazionale, i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale rivolta all’attenzione dei soci del territorio nazionale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Nazionale aperte anche ai soci di quel territorio nazionale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Nazionale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
Non ci sono limiti alla rieleggibilità di un Segretario Nazionale per un numero indefinito di mandati consecutivi o meno.
Per essere eletto Segretario Nazionale, un candidato deve ottenere almeno il 50% dei voti + 1 al primo turno o, andando al ballottaggio i due candidati che abbiano preso più voti degli altri (ma al di sotto della soglia del 50% +1) al primo turno, risultare infine più votato del suo avversario allo scrutinio del turno di ballottaggio.
Tale Segretario, potrà a sua volta nominare e revocare in qualunque momento dei collaboratori della sua Segreteria, affidandogli quegli incarichi specifici (responsabili di tale o tal altro settore: ad esempio del tesoro, della comunicazione, della cultura, dei rapporti con le aziende locali, dei rapporti con le istituzioni politiche, amministrative o giudiziarie, e cosi via) che riterrà utili e opportuni per implementare sul territorio nazionale le finalità particolari e generali, contingenti e sostanziali, dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”.
Il Segretario Nazionale, durante il suo mandato, potrà prendere in assoluta autonomia qualsiasi deliberazione inerente le finalità associative che la sua Segreteria dovrà implementare, con il supporto obbligatorio di tutte le Sezioni del territorio nazionale di pertinenza. Nell’assumere tali determinazioni, tuttavia, egli potrà di sua spontanea volontà sottoporle a voto consultivo (non vincolante) dei membri della sua Segreteria e/o anche di tutti i membri dell’Assemblea Nazionale, in base anche al grado di condivisione e coinvolgimento (sempre auspicabile, anche se talora potrà essere sacrificato al principio della rapidità esecutiva di una determinata iniziativa) che si vorrà tenere vivo nella comunità associativa di un dato territorio nazionale. Analogamente, se tale voto consultivo (con discussione preliminare) sarà chiesto da almeno due membri della Segreteria o da almeno 8 membri dell’ Assemblea Nazionale, il Segretario sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Con riguardo alla peculiare natura storica dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, fondata a Roma, in Italia, in una città e in un Paese a radicata e antica vocazione cosmopolita e sovra-nazionale, viene con questo atto istitutivo stabilito che la carica di Segretario Nazionale italiano sarà sempre riassorbita da quella di Segretario Generale (anche qualora questi fosse, come è ordinariamente possibile, di nazionalità e/o residenza e cittadinanza diversa da quella italiana), mentre le varie Segreterie Nazionali di altri Paesi verranno ordinariamente costituite a norma di Statuto, mano a mano che si realizzi una diffusione di Sezioni associative della ER su territori extra-italiani.

 

Articolo 12
(L’Assemblea di Sezione)

L’Assemblea di Sezione è composta da tutti gli iscritti di una determinata Sezione.
Essa viene presieduta, di riunione in riunione, da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di Segretario di Sezione, di rendere noti i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna alla Sezione (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea di Sezione, nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e di gestire l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
L’Assemblea di Sezione, qualora consultata sul punto dal Segretario di Sezione, esprime parere e voto consultivo (debitamente registrato a verbale, come anche le discussioni che dovranno precedere la formulazione e deliberazione di tale parere) sulle determinazioni di costui volte a realizzare sul territorio locale le finalità dell’Associazione ER.
Qualora 8 o più membri di Sezione chiedano che l’Assemblea di Sezione esprima voto e parere consultivo su qualsivoglia determinazione del Segretario di Sezione, costui sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Dopo un anno dalla sua elezione, qualora 8 o più membri di Sezione chiedano che l’Assemblea di Sezione esprima voto e parere vincolante sulla decadenza del Segretario di Sezione dalla sua carica (e straordinaria ripetizione della sua elezione, effettuata a norma di Statuto), per manifesta incapacità di assolvere al suo ruolo, il Segretario di Sezione sarà obbligato a calendarizzare e a mettere in esecuzione tale voto entro 14 giorni. Tuttavia, la decadenza del Segretario di Sezione sarà approvata soltanto se riceverà il suffragio di almeno il 70% dei membri della Sezione. In caso contrario, verrà respinta, e non potrà più essere presentata sino allo scadere naturale del biennio di Segreteria.
L’Assemblea di Sezione, in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, elegge anche due propri rappresentanti nell’Assemblea Comunale dell’Associazione. Tali rappresentanti vengono rinnovati di 2 anni in 2 anni e non c’è limite all’eventuale ricandidabilità e rielezione di soci che abbiano già svolto un simile incarico di membri dell’Assemblea Comunale.

 

Articolo 13
(L’Assemblea Comunale)

 

L’Assemblea Comunale è composta dai rappresentanti delle Sezioni Locali di un determinato territorio comunale, debitamente eletti dai membri di Sezione, in ragione di due rappresentanti per ogni Sezione Locale.
Essa viene presieduta, di riunione in riunione, da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di Segretario Comunale, di rendere noti i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna al territorio comunale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Comunale aperte anche ai soci di quel territorio comunale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Comunale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e di gestire l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
L’Assemblea Comunale, qualora consultata sul punto dal Segretario Comunale, esprime parere e voto consultivo (debitamente registrato a verbale, come anche le discussioni che dovranno precedere la formulazione e deliberazione di tale parere) sulle determinazioni di costui volte a realizzare sul territorio comunale le finalità dell’Associazione ER.
Qualora 8 o più membri dell’Assemblea Comunale chiedano che essa esprima voto e parere consultivo su qualsivoglia determinazione del Segretario Comunale, costui sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Dopo un anno dalla sua elezione, qualora 8 o più membri dell’Assemblea Comunale chiedano che essa esprima voto e parere vincolante sulla decadenza del Segretario Comunale dalla sua carica (e straordinaria ripetizione della sua elezione, effettuata a norma di Statuto), per manifesta incapacità di assolvere al suo ruolo, il Segretario Comunale sarà obbligato a calendarizzare e a mettere in esecuzione tale voto entro 14 giorni. Tuttavia, la decadenza del Segretario Comunale sarà approvata soltanto se riceverà il suffragio di almeno il 70% dei membri dell’Assemblea Comunale. In caso contrario, verrà respinta, e non potrà più essere presentata sino allo scadere naturale del biennio di Segreteria.
L’Assemblea Comunale, in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, elegge anche tre propri rappresentanti nell’Assemblea Provinciale dell’Associazione. Tali rappresentanti vengono rinnovati di 2 anni in 2 anni e non c’è limite all’eventuale ricandidabilità e rielezione di soci che abbiano già svolto un simile incarico di membri dell’Assemblea Provinciale.

 

Articolo 14
(L’Assemblea Provinciale)

L’Assemblea Provinciale è composta dai rappresentanti di un determinato territorio provinciale, debitamente eletti dai membri delle varie Assemblee Comunali di quel territorio, in ragione di tre rappresentanti per ogni Assemblea Comunale.
Essa viene presieduta, di riunione in riunione, da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di Segretario Provinciale, di rendere noti i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna al territorio provinciale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Provinciale aperte anche ai soci di quel territorio provinciale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Provinciale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e di gestire l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
L’Assemblea Provinciale, qualora consultata sul punto dal Segretario Provinciale, esprime parere e voto consultivo (debitamente registrato a verbale, come anche le discussioni che dovranno precedere la formulazione e deliberazione di tale parere) sulle determinazioni di costui volte a realizzare sul territorio provinciale le finalità dell’Associazione ER.
Qualora 8 o più membri dell’Assemblea Provinciale chiedano che essa esprima voto e parere consultivo su qualsivoglia determinazione del Segretario Provinciale, costui sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Dopo un anno dalla sua elezione, qualora 8 o più membri dell’Assemblea Provinciale chiedano che essa esprima voto e parere vincolante sulla decadenza del Segretario Provinciale dalla sua carica (e straordinaria ripetizione della sua elezione, effettuata a norma di Statuto), per manifesta incapacità di assolvere al suo ruolo, il Segretario Provinciale sarà obbligato a calendarizzare e a mettere in esecuzione tale voto entro 14 giorni. Tuttavia, la decadenza del Segretario Provinciale sarà approvata soltanto se riceverà il suffragio di almeno il 70% dei membri dell’Assemblea Provinciale. In caso contrario, verrà respinta, e non potrà più essere presentata sino allo scadere naturale del biennio di Segreteria.
L’Assemblea Provinciale, in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, elegge anche quattro propri rappresentanti nell’Assemblea Regionale dell’Associazione. Tali rappresentanti vengono rinnovati di 2 anni in 2 anni e non c’è limite all’eventuale ricandidabilità e rielezione di soci che abbiano già svolto un simile incarico di membri dell’Assemblea Regionale.

 

Articolo 15
(L’Assemblea Regionale)

 

L’Assemblea Regionale è composta dai rappresentanti di un determinato territorio regionale, debitamente eletti dai membri delle varie Assemblee Provinciali di quel territorio, in ragione di quattro rappresentanti per ogni Assemblea Provinciale.
Essa viene presieduta, di riunione in riunione, da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di Segretario Regionale, di rendere noti i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna al territorio regionale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Regionale aperte anche ai soci di quel territorio regionale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Regionale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e di gestire l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
L’Assemblea Regionale, qualora consultata sul punto dal Segretario Regionale, esprime parere e voto consultivo (debitamente registrato a verbale, come anche le discussioni che dovranno precedere la formulazione e deliberazione di tale parere) sulle determinazioni di costui volte a realizzare sul territorio regionale le finalità dell’Associazione ER.
Qualora 8 o più membri dell’Assemblea Regionale chiedano che essa esprima voto e parere consultivo su qualsivoglia determinazione del Segretario Regionale, costui sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Dopo un anno dalla sua elezione, qualora 8 o più membri dell’Assemblea Regionale chiedano che essa esprima voto e parere vincolante sulla decadenza del Segretario Regionale dalla sua carica (e straordinaria ripetizione della sua elezione, effettuata a norma di Statuto), per manifesta incapacità di assolvere al suo ruolo, il Segretario Regionale sarà obbligato a calendarizzare e a mettere in esecuzione tale voto entro 14 giorni. Tuttavia, la decadenza del Segretario Regionale sarà approvata soltanto se riceverà il suffragio di almeno il 70% dei membri dell’Assemblea Regionale. In caso contrario, verrà respinta, e non potrà più essere presentata sino allo scadere naturale del biennio di Segreteria.
L’Assemblea Regionale, in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, elegge anche otto propri rappresentanti nell’Assemblea Nazionale dell’Associazione. Tali rappresentanti vengono rinnovati di 2 anni in 2 anni e non c’è limite all’eventuale ricandidabilità e rielezione di soci che abbiano già svolto un simile incarico di membri dell’Assemblea Nazionale.

 

Articolo 16
(L’Assemblea Nazionale)

 

L’Assemblea Nazionale è composta dai rappresentanti di un determinato territorio nazionale, debitamente eletti dai membri delle varie Assemblee Regionali di quel territorio, in ragione di otto rappresentanti per ogni Assemblea Regionale.
Essa viene presieduta, di riunione in riunione, da uno speaker provvisorio designato ogni volta a maggioranza semplice: ad ogni riunione, tale provvisorio speaker andrà esplicitamente votato di nuovo e dunque potrà essere un socio diverso da quello designato la volta precedente o quella successiva.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di Segretario Nazionale, di rendere noti i tempi per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna al territorio nazionale (da tenersi anche, ma non soltanto, in tre apposite riunioni di Assemblea Nazionale aperte anche ai soci di quel territorio nazionale che non siano membri pro-tempore di tale Assemblea- con obbligatoria diretta in streaming, a beneficio di quei soci che non possano/vogliano partecipare di persona, e obbligo di rendere immediatamente disponibile la visione della riunione, sul sito on-line della Segreteria Nazionale- nel corso delle quali i candidati potranno illustrare il proprio programma come potenziali Segretari) e di gestire l’occasione effettiva in cui si deve svolgere l’elezione a scrutinio segreto del suddetto Segretario.
L’Assemblea Nazionale, qualora consultata sul punto dal Segretario Nazionale, esprime parere e voto consultivo (debitamente registrato a verbale, come anche le discussioni che dovranno precedere la formulazione e deliberazione di tale parere) sulle determinazioni di costui volte a realizzare sul territorio nazionale le finalità dell’Associazione ER.
Qualora 8 o più membri dell’Assemblea Nazionale chiedano che essa esprima voto e parere consultivo su qualsivoglia determinazione del Segretario Nazionale, costui sarà obbligato a calendarizzarlo e a metterlo in esecuzione, prima di assumere concretamente la deliberazione segretariale su cui tale voto consultivo si esprime, con apposita registrazione a verbale di quanto discusso e votato.
Dopo un anno dalla sua elezione, qualora 8 o più membri dell’Assemblea Nazionale chiedano che essa esprima voto e parere vincolante sulla decadenza del Segretario Nazionale dalla sua carica (e straordinaria ripetizione della sua elezione, effettuata a norma di Statuto), per manifesta incapacità di assolvere al suo ruolo, il Segretario Nazionale sarà obbligato a calendarizzare e a mettere in esecuzione tale voto entro 14 giorni. Tuttavia, la decadenza del Segretario Nazionale sarà approvata soltanto se riceverà il suffragio di almeno il 70% dei membri dell’Assemblea Nazionale. In caso contrario, verrà respinta, e non potrà più essere presentata sino allo scadere naturale del biennio di Segreteria.
Con riguardo alla peculiare natura storica dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal”, fondata a Roma, in Italia, in una città e in un Paese a radicata e antica vocazione cosmopolita e sovra-nazionale, viene con questo atto istitutivo stabilito che le funzioni e le prerogative dell’Assemblea Nazionale italiana- in quanto tale inesistente, al pari della figura del Segretario Nazionale italiano- saranno sempre riassorbite dall’Assemblea Generale, titolare di ben più ampie funzioni e prerogative parlamentari, universali e sovra-nazionali, all’interno della ER.

 

Articolo 17
(L’Assemblea Generale)

 

L’ Assemblea Generale è composta da 1126 membri.
La prima Assemblea Generale dell’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” viene eletta dai soci costituenti che, personalmente o tramite delega, sono intervenuti all’approvazione del presente Statuto.
Tale prima Assemblea Generale è eletta, sottoponendo a votazione separata dei vari gruppi regionali (italiani o extra-italiani) intervenuti alla costituzione della ER, una lista di candidati (di numero potenzialmente e facoltativamente illimitato: ciascun socio costituente/fondatore può candidarsi in sede di Assemblea Costituente e ciascun socio fondatore o ordinario potrà candidarsi, in seguito, alle successive elezioni che si terranno di 4 anni in 4 anni per rinnovare la composizione dell’Assemblea Generale) ai limitati (1126 complessivamente, suddiviso in numero variabile di eleggibili per ogni gruppo regionale) seggi disponibili pro-quota regionale di massimi rappresentanti parlamentari della ER.
Il Comitato Costituente di cui agli Articoli 1 e 2 del presente Statuto stabilisce, proporzionalmente al numero effettivo di soci costituenti intervenuti al presente atto costitutivo (personalmente o tramite delega) per ogni gruppo regionale, quale sia il numero di rappresentanti che ogni gruppo regionale (italiano o extra-italiano) abbia facoltà di eleggere pro-quota, in seno all’Assemblea Generale dell’Associazione.
In seguito a tale prima elezione in sede di Assemblea Costituente, nelle successive elezioni (di 4 anni in 4 anni), i membri dell’Assemblea Generale della ER verranno ugualmente eletti su base regionale (italiana ed extra-italiana), secondo una proporzione numerica per ciascun gruppo regionale che sarà determinata, aggiornata e ufficializzata di volta in volta dalla Segreteria Generale dell’Associazione, in base all’effettivo numero di iscritti.
L’Assemblea Generale è presieduta dal Presidente dell’Associazione o da un suo Delegato nominato dal Presidente stesso in seno all’Ufficio di Presidenza.
Essa ha l’obbligo- in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale- di registrare i candidati alla carica di membri dell’Assemblea Generale, di rendere noti i tempi e le modalità per lo svolgimento di una regolare e democratica campagna elettorale interna ai vari territori nazionali e regionali, integrata anche da eventuali incontri sovra-nazionali fra candidati di diverse regioni del Mondo. Essa, inoltre, sempre in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvederà a favorire la confezione e realizzazione di una serie di trasmissioni e talk-show audiovisivi trasmessi dapprima in diretta (via streaming) e poi consultabili indefinitamente, in differita, sul Sito web Generale dell’Associazione. Tali trasmissioni avranno ad oggetto specifico una campagna di capillare informazione worldwide sui candidati all’Assemblea Generale e sui temi specifici della tornata elettorale relativa.
Le votazioni a scrutinio segreto per l’elezione dei membri dell’Assemblea Generale (le quali, al pari di tutte le altre votazioni, si terranno all’interno delle singole Sezioni locali, con successiva comunicazione dei risultati scrutinati all’Ufficio Elettorale competente, così come individuato e predisposto dalla Segreteria Generale), al pari di altre votazioni per l’elezione di svariati organi della ER, potranno essere monitorate da Ispettori nominati dal Presidente dell’Associazione in seno all’Ufficio di Presidenza.
L’Assemblea Generale di 1126 membri ha la prerogativa, di 4 anni in 4 anni, di eleggere sia il Segretario Generale che il Presidente dell’Associazione, con distinta e separata votazione.
Tuttavia, dopo almeno due anni di mandato svolto da costoro, qualora almeno 12.000 soci della ER firmino una petizione a tal riguardo, dovrà essere indetto un referendum (a suffragio universale di tutti i soci della ER) che possa confermare o revocare il mandato del Segretario Generale e/o del Presidente. Affinché il mandato di 4 anni in vigore possa essere interrotto e annullato e il Presidente o il Segretario Generale (in base a chi dei due sia stato sottoposto a procedura referendaria di eventuale revoca o conferma) possa essere dichiarato decaduto dal suo incarico (con indizione di nuove elezioni in sede di Assemblea Generale, rispetto alle quali, tuttavia, anche il “decaduto” potrà ricandidarsi alla carica da cui sia stato defenestrato con la procedura appena illustrata), è necessario che voti a favore di tale decadenza almeno il 55% dei soci che si esprimeranno tramite referendum.
L’Assemblea Generale di 1126 membri ha la prerogativa, di 2 anni in 2 anni, di eleggere i membri del Collegio dei Revisori dei Conti, del Collegio dei Probiviri e del Collegio di Cassazione, in numero che verrà determinato, ad ogni votazione biennale, proporzionalmente alle esigenze variabili dell’Associazione, con apposito decreto della Segreteria Generale.
Potranno essere candidati ed eletti alla carica di membro del Collegio dei Revisori dei Conti, del Collegio dei Probiviri e del Collegio di Cassazione tutti i soci, sia fondatori che ordinari, i quali tuttavia non siano, al momento della candidatura e dell’elezione, membri dell’Assemblea Generale, della Segreteria Generale o dell’Ufficio di Presidenza. Per l’elezione biennale dei membri del Collegio dei Revisori dei Conti, del Collegio dei Probiviri e del Collegio di Cassazione, l’Assemblea Generale, in conformità a un calendario e a delle modalità definite ufficialmente con apposita circolare da parte della Segreteria Generale, provvederà a favorire una serie di trasmissioni e talk-show audiovisivi trasmessi dapprima in diretta (via streaming) e poi consultabili indefinitamente, in differita, sul Sito web Generale dell’Associazione. Tali trasmissioni avranno ad oggetto specifico una campagna di capillare informazione worldwide sui candidati a tali Organi associativi di garanzia, giustizia e legittimità rispetto al funzionamento interno ed esterno della ER e ai diritti di tutti i suoi soci.
L’Assemblea Generale di 1126 membri (più il Presidente o suo Delegato ed eventuali altri rappresentanti di Organi dell’Associazione che abbiano diritto di presenza, con o senza voto, alle sue riunioni) rappresenta il Parlamento sovra-nazionale della ER, dove ogni eletto potrà formulare proposte, riflessioni e istanze generali per il bene dell’Associazione (chiedendo che siano eventualmente sottoposte ad approvazione di valore consultivo/esortativo, ma non vincolante, per l’indirizzo gestionale della Segreteria Generale in carica) e per il conseguimento dei suoi fini associativi, elencati nell’Articolo 3 del presente Statuto.
L’Assemblea Generale ha le prerogativa di deliberare la trasformazione dell’Associazione ER in soggetto direttamente politico-partitico o di istituire soggetti politici autonomi, secondo le modalità già stabilite ed esplicate nell’Articolo 2 del presente Statuto, che sono le seguenti: per poter essere trasformata in soggetto direttamente politico-partitico, è necessario che venga presentata al Presidente dell’Associazione una mozione firmata da almeno 300 membri dell’Assemblea Generale e che tale mozione, calendarizzata per il voto entro e non oltre 100 giorni dalla sua presentazione, venga poi votata da almeno il 60% dei presenti al voto il giorno della deliberazione in sede di Assemblea Generale.
Dopo di che, entro altri 100 giorni a partire da tale votazione con la maggioranza qualificata del 60%, tale trasformazione in soggetto direttamente politico-partitico dell’ Associazione ER dovrà avere una conferma referendaria a suffragio universale dei soci (sia fondatori che ordinari), con l’approvazione di almeno il 70% dei voti referendari. D’altronde, anche non trasformandosi direttamente in soggetto politico-partitico, qualora venga debitamente proposto al Presidente dell’Associazione e poi discusso in sede di Assemblea Generale (negli stessi termini di cui sopra; 300 proponenti membri dell’Assemblea Generale, calendarizzazione entro 100 giorni dalla presentazione), basterà una approvazione a maggioranza assoluta dei presenti alla votazione, perché l’Associazione “Eleanor Roosevelt per il Socialismo Liberal” dia vita all’istituzione, separata da sé ma a se stessa collegata nei termini che saranno elaborati nella proposta sottoposta a deliberazione, di un soggetto schiettamente politico-partitico, quale che ne sia la denominazione prescelta. E in quest’ultimo caso, non sarà necessario alcun referendum confermativo.
Qualora 12.000 o più soci (fondatori o ordinari, non fa differenza) o almeno 400 membri dell’Assemblea Generale presentino una qualsivoglia proposta di modifica statutaria, essa, per essere sottoposta a successiva consultazione referendaria (e  definitiva approvazione), dovrà essere deliberata favorevolmente da almeno il 70% dei membri votanti dell’Assemblea Generale. Successivamente, per essere ratificata e divenire vigente, tale proposta di modifica statutaria dovrà essere approvata, a suffragio universale dei soci (sia fondatori che ordinari) della ER, dai voti referendari di almeno il 70% del corpo elettorale dell’Associazione.
L’Assemblea Generale può essere convocata (con congruo preavviso ai suoi membri) in qualunque momento, per iniziativa diretta del Presidente dell’Associazione, oppure su richiesta di almeno 200 dei suoi membri.
L’Assemblea Generale, in ogni caso, deve essere obbligatoriamente convocata dal Presidente della ER, per discutere dello stato dell’arte della vita interna ed esterna dell’Associazione Eleanor Roosevelt, almeno due volte nel corso di un anno solare.

 

NOTA BENE: Nelle prossime ore, provvederemo ad aggiornare ulteriormente e infine a completare la pubblicazione della presente BOZZA, con l’inserimento nel testo degli altri articoli dello STATUTO.”

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 9 luglio 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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