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GOD presenta e commenta “Guerra civile tra i massoni per l’ ex cinema di Craxi. Il Tribunale di Roma condanna il Gran Maestro Raffi”, articolo by Fabrizio D’Esposito per Il Fatto Quotidiano, riportato da PIEMONTE NEWS

 

 

 

 

Un rapido e stringato commento all’articolo “Calce e Cappucci” by Fabrizio D’Esposito per Il Fatto Quotidiano, riportato in

“Guerra civile tra i massoni per l’ex cinema di Craxi. Il Tribunale di Roma condanna il Gran Maestro Raffi”, articolo del 24 febbraio per PIEMONTE NEWS (clicca per vedere), che produciamo integralmente, qui di seguito:

Calce e cappucci
Fatto Quotidiano 24/02/2013 Fabrizio d’Esposito - attualità


A Roma, c’è una sezione del tribunale civile, la terza, che da quattro anni si occupa delle guerre fratricide tra i “grembiulini” del Goi, il Grande Oriente d’Italia, la maggiore obbedienza massonica del nostro Paese e da cui germinò la loggia P2 del venerabile Licio Gelli. L’ultima sentenza è del 7 febbraio scorso, firmata dal giudice Guglielmo Garri, e condanna il Gran Maestro Gustavo Raffi, ex repubblicano da quasi tre lustri al vertice del Goi al punto da meritarsi il nomignolo antipatizzante di “Papa Raffinger”. In pratica, il tribunale civile annulla per sempre la decisione che la giunta del Grande Oriente prese nel febbraio di due anni fa di commissariare la casa massonica di Roma che riunisce sessanta influenti “officine”, cioè logge, di fratelli. Un affare da almeno cinque milioni euro e che nasce quando nel 2002 il Goi acquista a un’asta l’ex cinema Belsito, nel quartiere Balduina a Roma. Il prezzo è di 2 milioni e 635mila euro. IL BELSITO non è un cinema qualsiasi: un tempo valeva almeno 16 miliardi di lire e faceva parte del patrimonio del Psi di Bettino Craxi. Era la sede dell’assemblea nazionale, il parlamentino socialista. Finì all’asta perché quando crollò la Prima Repubblica e il Psi fallì si scoprì che il mutuo non era mai stato pagato. Il progetto di Raffi è ambizioso: trasformare il Belsito nel nuovo, grandioso tempio massonico della Capitale. A comprare l’ex cinema è l’Augusta 2002 srl, i cui soci sono l’Urbs srl e l’Erasmo srl, a loro volta controllate dal Goi. La nuova sede dei “grembiulini” è di 1.960 metri quadrati. Sono previsti lavori, come specifica in seguito il Gran Segretario Giuseppe Abramo, per un milione e 200 mila euro. Non solo: col tempo i metri quadrati diventano 3 mila e spunta fuori una causa con una banca che costringe il Goi a cacciare altri 680 mila euro. Gli euro lievitano, gli anni passano, ma la nuova casa massonica rimane un progetto e i “fratelli romani” scoprono che a loro sono destinati solo magazzini e depositi interrati, per i quali il comune non concederà mai il cambio di destinazione d’uso. A questo punto il consiglio dei maestri venerabili di Roma decide di trovare una nuova sede: nel dicembre 2009 sottoscrive un contratto con l’ente Eur, di oltre 210 mila euro annui, per il palazzo di piazzale degli Archivi. Si consuma la rottura con i vertici nazionali del Goi, che vorrebbero dirottare sull’affare Belsito i soldi della locazione all’Eur. CONTRARIAMENTE a quanto disposto dall’articolo 84 del regolamento massonico, il Gran Maestro commissaria i fratelli della “casa” di Roma e questi ricorrono al tribunale civile. Non è la prima volta. Già con la terza elezione consecutiva di Raffi, avallata da una consulenza giuridica di un massone autorevole, Antonio Baldassare, ex presidente di Rai e Consulta, c’è stato un processo che ha messo a nudo il regno di “Papa Raffinger”, simbolo della Casta col compasso, come ha rivelato Laura Maragnani su Panorama del maggio 2010: un emolumento di 129 mila 114,10 euro all’anno (per un totale di 645 mila 579,50 centesimi ogni mandato quinquennale), carta di credito oro, macchina e autista, appartamento con security, cuoca e personale di servizio nella Villa Medici del Vascello, sul Gianicolo a Roma. Qui c’è anche la sede del Goi e tutto il complesso vale almeno 26 milioni euro. In tutto, il patrimonio immobiliare del Grande Oriente, sparso sul territorio nazionale, ammonta a 140 milioni di euro. In più ogni anno, i circa 20 mila affiliati garantiscono un’entrata di almeno 3 milioni e 600 mila euro, calcolando la quota pro capite di 180 euro. Raffi gestisce una holding di mattoni, pubblicazioni e convegni. Il suo addetto stampa guadagna 7 mila euro al mese. Anche per questo si scaglia contro i fratelli disobbedienti di Roma. Non si limita solo a commissariarli ma fomenta anche una scissione: una decina di logge decide di non andare all’ Eur e ripara in una sede in corso Vittorio Emanuele, rompendo il principio dell’unità massonica. È IL CAOS. In tre anni, dal 2010 a oggi, il tribunale civile sospende due volte la deliberazione del Goi nazionale, arrivando ad annullarla. Nel frattempo, “Re Gustavo”, altro nomignolo del Gran Maestro, cambia l’articolo 84 del regolamento e fa scrivere al Grande Oratore Aggiunto, Ruggero Stincardini, una dichiarazione unilaterale in cui ogni massone deve rinunciare a ricorrere alla giustizia ordinaria. Il risultato è che dal Goi si staccano fronde di destra (“Massoneria Azzurra”) e di sinistra (“Grande Oriente Democratico). Senza dimenticare che all’ex Belsito, dopo 11 anni, i lavori ancora non sono iniziati e Raffi ha speso 700 mila euro per festeggiare i 15 anni dell’Unità

 

Ora, intanto ringraziamo ufficialmente il bravo Fabrizio D’Esposito (che si occupa con regolarità e grande attenzione di questioni massoniche italiane) per questa sua ennesima sortita informativa su vicende normalmente sottaciute da altri operatori mediatici.
Poi segnaliamo che, sul sito www.massoneriaazzurra.org , è stata pubblicata integralmente la sentenza del Giudice Guglielmo Garri.
Per leggerla, vedi:

“Tribunale Civile di Roma. Sentenza N.3042 del 7 febbraio 2013”, pezzo redazionale del 1 marzo 2013 per MASSONERIA AZZURRA(clicca per leggere).

Infine, sentiamo l’obbligo di correggere alcune imprecise affermazioni del pur sempre bravissimo e benemerito Fabrizio D’Esposito.
Nel suo articolo riportato sopra, infatti, si legge

“Nel frattempo, “Re Gustavo”, altro nomignolo del Gran Maestro, cambia l’articolo 84 del regolamento e fa scrivere al Grande Oratore Aggiunto, Ruggero Stincardini, una dichiarazione unilaterale in cui ogni massone deve rinunciare a ricorrere alla giustizia ordinaria. Il risultato è che dal Goi si staccano fronde di destra (“Massoneria Azzurra”) e di sinistra (“Grande Oriente Democratico).”

Allora, intanto non è vero che il Gran Maestro sia mai riuscito a cambiare l’articolo 84 del regolamento. Ha provato a farlo, ma senza successo, e ha dovuto piuttosto cercare di darne una interpretazione pro domo sua. Tuttavia, tale interpretazione è stata impugnata con successo da alcuni Massoni romani del GOI, come dimostra la sentenza leggibile in

“Tribunale Civile di Roma. Sentenza N.3042 del 7 febbraio 2013”, pezzo redazionale del 1 marzo 2013 per MASSONERIA AZZURRA(clicca per leggere).

Inoltre, allorché Raffi mandò avanti il suo fido Stincardini per imporre nell’assemblea di Gran Loggia (il Parlamento massonico del GOI) del 2011 l’approvazione di un pacchetto di riforme giudiziarie illiberali, illegali e anti-costituzionali (cioè contrarie alla stessa Costituzione democratica della Repubblica italiana), l’operazione si rivelò un clamoroso “boomerang politico” e un eclatante insuccesso.
Di ciò, del resto, ci occupammo a suo tempo, sia operando attivamente e ufficialmente affinché quella malaugurata riforma della (in)giustizia massonica non passasse, sia celebrando altrettanto ufficialmente il buon esito di tale operazione antitetica alle impresentabili manovre di Stincardini, Raffi & Compari.
Dell’opera di GOD in quella occasione sono limpida testimonianza:

Appello di Grande Oriente Democratico ai Maestri Venerabili riuniti nella Gran Loggia 2011 (1-2-3 aprile 2011) del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani (clicca per leggere)

Sabato 2 aprile 2011: "Il giorno della Verità e della Dignità per i Maestri Venerabili riuniti nella Gran Loggia GOI 2011" (clicca per leggere)

Flash del 4 aprile 2011: "Alla Gran Loggia 2011, il Grande Arpagone e la sua Corte con le pive nel sacco: Gustavo Raffi e Camerati clamorosamente sconfitti e sconfessati" (clicca per leggere).

Dunque, nessuna “fronda” si è staccata da GOI in ragione di una battaglia problematica sulla giustizia massonica che, anzi, è stata vinta da tutti gli oppositori del regime raffiano, operando dall’interno (in Gran Loggia, a Rimini) e non dall’esterno di Palazzo Giustiniani.
Semmai, è vero che, successivamente, per ragioni che Noi di GOD non abbiamo granché condiviso, alcuni gruppi massonici o singoli liberi muratori in qualche modo legati a “Massoneria Azzurra” (www.massoneriaazzurra.org) si sono allontanati dal GOI.

Altro punto: i Fratelli che ruotano intorno a “Massoneria Azzurra” sono di “destra” e/o di “destra massonica”?
Forse si, a giudicare dal conservatorismo tradizionalista di cui sono intrisi diversi contributi pubblicati sul sito www.massoneriaazzurra.org , come anche analizzato in

Grande Oriente Democratico e "Massoneria Azzurra". Parte 1 dell'1-2 febbraio 2012 (clicca per leggere).

Massoneria Azzurra e Grande Oriente Democratico. Parte II dell’8 marzo 2012 (clicca per leggere)

Massoneria Azzurra: πάντοτε ζητεῖντὴνἀλήθειαν /Grande Oriente Democratico: Veritas filia temporis (clicca per leggere).

I Fratelli di GOD sono di sinistra in senso profano?
Alcuni di loro, in quanto cittadini italiani, europei ed extra-europei, sono sul piano profano politicamente orientati a sinistra.
Il loro (cioè nostro) leader, Gioele Magaldi, ripete sempre: “Dal punto di vista personale, in quanto massone sono libertario, democratico e progressista, ma anche a-partitico. In quanto cittadino italiano ed europeo sono un socialista liberale, cioè un uomo della sinistra del futuro”.
Ma, presso GOD, ci sono anche Liberi Muratori di centro o destra liberale, quanto a militanza o identità politica profana.
E non vanno confusi i Massoni di GOD con le Cittadine e i Cittadini di “Democrazia Radical Popolare” (www.democraziaradicalpopolare.it), movimento meta-partitico d’opinione che si prefigge limpidamente e senza ambiguità la costituzione di un Nuovo Centro-Sinistra, in Italia, in Europa, in Occidente e nel resto dell’ecumene globalizzata.

Una cosa, poi, è certa.
Noi di Grande Oriente Democratico ci occupiamo ormai di questioni massoniche nazionali e sovranazionali che vanno ben al di là del GOI targato (ancora per poco) in senso raffiano.
Tuttavia, Palazzo Giustiniani pullula di simpatizzanti di Grande Oriente Democratico e di Gioele Magaldi.
Ecco perché – ma di questo ci occuperemo ancora in seguito, con sempre maggiori particolari – Raffi & Camerati temono come la peste il fatto che Magaldi Junior possa essere reintegrato ufficialmente nel GOI da un Tribunale Civile della Repubblica: essi sanno bene che egli potrebbe concorrere vittoriosamente per la Gran Maestranza, nel presente o nel futuro prossimo.
Naturalmente, chi conosca da vicino il Fratello Gioele sa anche che fare il Gran Maestro del GOI non lo interessa minimamente, per mille ragioni. E nondimeno è pacifico che egli non intenda rinunciare alla piena reintegrazione, anche formale (dal momento che, nella sostanza, sono molti i Fratelli giustinianei che guardano a lui come a un solido punto di riferimento) nella Comunione massonica in cui è stato originariamente iniziato. Egli cioè – e Noi con Lui-  non intende cedere per stanchezza agli abusi prepotenti e illegali di Giuseppe Abramo, Gustavo Raffi e manutengoli vari di costoro.

Insomma, e questo il bravo Fabrizio D’Esposito (e con lui altri suoi colleghi) deve comprenderlo una volta per tutte, “Grande Oriente Democratico” non si è mai “staccato” dal GOI.
Oggi, GOD va al di là -per l’ampia sfera dei suoi interessi e delle sue relazioni- delle problematiche interne al GOI, ma non cessa per questo di essere sempre meglio radicato, come movimento massonico d’opinione, presso gli affiliati del GOI più orientati in senso democratico, libertario e progressista; cioè presso coloro che meglio onorano la Tradizione libero-muratoria incardinata sul trinomio LIBERTA’-FRATELLANZA-UGUAGLIANZA.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 28 febbraio-8 marzo 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com