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GOD invita i Media italiani ad occuparsi di questioni serie e importanti, prendendo esempio da due trasmissioni recenti di REPORT e PIAZZA PULITA

 

 

 

 

L’invito è rivolto a tutte le principali testate radio-televisive e cartacee della Penisola e anche ai conduttori e agli autori dei principali talk-show e programmi di (sedicente) approfondimento.
Invece di dibattere sul sesso degli angeli, sui dissidi interni al Movimento 5 Stelle intorno alle paghette e alle diarie dei suoi surreali parlamentari/burattini domati a frustate dal Gatto Grillo e dalla Volpe Casaleggio; sulla diminuzione degli emolumenti dei ministri; su quante fanciulle si tromba il Fratello Berlusconi e se lo fa da buon cattolico devoto oppure da libertino impenitente; sulla abolizione parziale, totale o sesquipedale dell’IMU; sulle banalità quotidiane e ininfluenti che dicono Alfano, Epifani e gli altri pseudo-segretari di pseudo-partiti italici; sull’ineleggibilità o meno di questo e di quello; sulle recenti trattative Stato-Mafia, quando in realtà i rapporti più interessanti tra le due entità furono quelli inaugurati sin dalla seconda metà dell’Ottocento e poi prima e dopo lo sbarco americano in Sicilia e per lunghi decenni a seguire…; sul giustizialismo e l’antigiustizialismo (entrambi da salotto, mentre le carceri italiane sono dei luoghi infami di perdizione e la giustizia civile e penale ha raramente i crismi dell’efficienza, dell’equità e della rapidità, nonostante gli sforzi di molti eroici magistrati dell’uno e dell’altro ramo, che però non sempre sono sorretti da adeguate strutture logistiche e amministrative), perché mai i MEDIA nostrani non si occupano di cose serie?

E le questioni più importanti e serie di cui occuparsi, nella presente temperie, riguardano il paradigma politico-economico da affermare in Europa, in riforma di quello vigente.
Altro che le appecoronate e insignificanti posizioni subalterne assunte dal maggiordomo Letta Junior andato ad omaggiare la sacra pantofola di Frau Merkel e a rassicurare gli altri satrapi dell’attuale Ordine Costituito euro-tecnocratico, nonché a perder tempo con quei cialtroni incapaci che attualmente governano Francia, Spagna, etc.

Piuttosto, i vari media peninsulari prendano esempio da due recenti trasmissioni: una puntata di REPORT e un’altra di PIAZZA PULITA.
Di tali trasmissioni, peraltro, parla anche Francesco Maria Toscano in

“Report e Piazza Pulita squarciano il velo di omertà a difesa del pensiero unico neoliberista”, articolo del 14 maggio 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere).

In particolare, comunque, ci è sembrata davvero opera meritoria quella svolta dal bravo Michele Buono nel suo servizio di domenica 12 maggio per REPORT:

“REPORT: puntata del 12 maggio 2013. GLI AUSTERI, di Michele Buono” (clicca per visionare).

Di Michele Buono avevamo scritto in

GOD: REPORT, Milena Gabanelli e Michele Buono possono fare molto di più e di meglio (clicca per leggere).

Ad oggi, tralasciando le contingenti critiche (mai disgiunte da apprezzamenti positivi) del passato, possiamo dire che è prezioso e davvero lodevole l’impegno di Michele Buono su temi molto trascurati da altri suoi colleghi.
Questa puntata di REPORT con al centro, in termini critici, il tema dell’Austerità, comparata con il pensiero del Fratello Massone progressista John Maynard Keynes, rappresenta davvero una perla nel desolato panorama dell’etere italico.
Complimenti a Buono ma anche alla Gabanelli, che consente e incoraggia simili sortite fuori dal coro.
Complimenti anche a Formigli, sia per la puntata di lunedì 13 maggio di cui parla Toscano in

“Report e Piazza Pulita squarciano il velo di omertà a difesa del pensiero unico neoliberista”, articolo del 14 maggio 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere),

sia per aver invitato spesso, in trasmissione, uno dei più talentuosi economisti keynesiani italiani, Emiliano Brancaccio.
Magari lo inviti qualche volta in più, specie quando invita quell’arrogante insipiente di Michele Boldrin (su cui vedi DRP: Michele Boldrin, economista neoclassico ottuso già compare della disavventura politica di Oscar Giannino, presentato inopportunamente a Piazza Pulita e altrove come un grande luminare, è in grado di incutere timore reverenziale e indurre balbettamenti concettuali solo in politici analfabeti in fatto di economia come Pippo Civati), così da mettere i due a confronto.

E, magari, Formigli inviti a Piazza Pulita anche un altro keynesiano di grande spessore come PierGiorgio Gawronski.

Ad Maiora!

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 15-18 maggio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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