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GOD e la relativa irrilevanza delle elezioni GOI del 2 marzo 2014 - raccontate da Gianni Barbacetto e Alberto Statera - rispetto ai circuiti massonici che davvero contano e influiscono in Italia e in Europa

 

 

 

 

Delle imminenti elezioni GOI del 2 marzo 2014 (con eventuale ballottaggio di secondo turno al 23 marzo) aveva già parlato circa un anno fa Alberto Statera, giornalista di Repubblica specializzato in faccende massoniche e non solo, in

“Le primarie dei massoni sotto le logge di Siena”, articolo del 4 aprile 2013 by Alberto Statera per REPUBBLICA (clicca per leggere),

rilanciato da DAGOSPIA in

“Le primarie che contano davvero: quelle per il capo dei massoni”, pezzo per DAGOSPIA del 5 aprile 2013 (clicca per leggere).

Pochi giorni fa, dalle colonne de Il Fatto Quotidiano, un altro giornalista cultore di vicende libero-muratorie, Gianni Barbacetto, scriveva un articolo a sua volta rilanciato da DAGOSPIA in

GREMBIULINI ALLE URNE - IL 2 MARZO LA MASSONERIA VA A VOTARE PER ELEGGERE IL NUOVO GRAN MAESTRO DEL “GRANDE ORIENTE D’ITALIA” - TOSCANA CONNECTION: FINISCE L’ERA RAFFI, IL FAVORITO E’ STEFANO BISI (QUELLO DEL “GROVIGLIO ARMONIOSO” DI SIENA), pezzo per DAGOSPIA del 14 febbraio 2014 (clicca per leggere).

Stimolati da tanti amici fraterni e cittadini profani che ci chiedono il perché del nostro silenzio ormai prolungato sulle vicende interne al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani e in special modo su queste imminenti elezioni per il rinnovo della Gran Maestranza e della Giunta di Governo GOI, facciamo presente che:
A . Probabilmente i bravi Alberto Statera e Gianni Barbacetto ancora non ne hanno assunto piena consapevolezza, ma la Massoneria organizzata nella forma tradizionale delle obbedienze o comunioni nazionali sta diventando sempre meno rilevante sul fronte delle dinamiche di potere del mondo contemporaneo globalizzato.
B . Sorte già alla fine del XIX secolo, cresciute nel corso della prima metà del XX e poi divenute sempre più influenti nei decenni che vanno dagli anni ’50 del Novecento ai nostri giorni, le cosiddette UR-LODGES sono diventate le reali protagoniste e le vere avanguardie non solo del cosmo massonico, ma anche della nuova realtà planetaria globalizzata. Cosa sono le UR-LODGES? Ne abbiamo parlato in precedenti interventi, ne parla diffusamente il Fratello Gioele Magaldi nel suo libro di prossima uscita MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore, e ne riparleremo ancora. In questa sede, ribadiamo che si tratta di logge massoniche che nascono costitutivamente “sovra-nazionali”, cioè sganciate dal radicamento in un singolo territorio nazionale. E nelle UR-LODGES, estremamente elitarie e selettive (ma aperte anche alle donne) vengono cooptati non soltanto liberi muratori eminenti già affiliati presso officine all’obbedienza di qualche comunione nazionale, ma anche profani che si intenda iniziare e inserire direttamente in questi consessi riservatissimi, senza passare per le officine dei vari Grandi Orienti o Gran Logge tradizionali.
Ecco cosa illustrava delle UR-LODGES proprio il Fratello Magaldi Jr. nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista Fabio Fabretti (cioè in "Massoneria: 'il piduismo non è mai finito'. Ecco cosa c'è dietro le quinte del potere", articolo del 20 novembre 2013 by Fabio Fabretti per AFFARI ITALIANI, clicca per leggere):

 

“Oggi si sente molto parlare di massoneria internazionale, di Bilderberg Group, Trilateral Commission, etc. Sono davvero organizzazioni così potenti, qual'è il loro ruolo? La nostra politica è eterodiretta dall'estero?

"Ci sono logge che nascono direttamente a livello sovranazionale, legate da qualche interesse specifico che trascende i confini di più paesi e l’appartenenza dei suoi membri a diverse Comunioni nazionali. Dopo di che, queste logge nate già sovranazionali e globali, intessono rapporti di varia natura con le logge dei singoli territori nazionali. Sono proprio queste officine costitutivamente cosmopolite, chiamate generalmente “Ur-Lodges”, ad aver recitato la parte del leone nella trasformazione del rapporto tra massoneria e governance del mondo globalizzato. Stiamo parlando del rapporto tra massoneria e società paramassoniche. Quando si sente parlare di Bildeberg Group, di Trilateral Commission, di Council on Foreign Relations, di Royal Institute of International Affairs/Chatam House, etc., non stiamo parlando di logge, ma di società paramassoniche fondate e tuttora controllate da massoni, le quali sono servite ad incidere sul piano sociale, politico ed economico in tutta una serie di questioni di rilevanza continentale e planetaria. Le logge massoniche nazionali o sovranazionali non possono occuparsi direttamente di vicende “profane” di natura politica o socio-economica. Hanno bisogno di club appositi per farlo. In queste associazioni o club vengono cooptati in posizione subalterna anche dei non massoni. Le società paramassoniche sono dunque dei potenti e affilati strumenti con i quali si può agire nelle questioni politiche, economiche, sociali, culturali, militari diplomatiche. Le riunioni ufficiali del Bilderberg, ad esempio, nelle quali 100 o più persone influenti si scambiano riservatamente delle opinioni, non sono l’epicentro decisionale di questo “club paramassonico sovranazionale”. Semmai, a margine di questi incontri ufficiali e confusi con essi, se ne verificano di più ristretti e selettivi, dove circa 10-15 persone (tutte rigorosamente iniziate alla massoneria) assumono effettivamente delle decisioni rilevanti e vincolanti per gli altri associati; decisioni che non mancheranno poi di tracimare all’esterno della tale o tal altra società paramassonica, finendo per influenzare indebitamente (dall’alto verso il basso, dunque in senso neo-aristocratico e anti-democratico) la teoria e la prassi di diversi governi, istituzioni tecnocratiche e finanziarie internazionali, centri accademici e di ricerca, organi mediatici, think-tank, etc".

 

C . Questa decadenza e relativa irrilevanza delle Gran Logge e dei Grandi Orienti nazionali (con delle differenze da una comunione all’altra, naturalmente: il Grande Oriente di Francia, la Gran Loggia Unita d’Inghilterra e il circuito di alcune Gran Logge statunitensi sono più rilevanti e influenti di altre obbedienze nazionali presenti sul pianeta) comporta che, prendendo il caso specifico dell’Italia, ad esempio, mentre al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani- la più grande e importante obbedienza nazionale italiana- rimane un discreto controllo del territorio per ciò che attiene a questioni (relazionali, affaristiche, sociali e politiche) di natura tutto sommato provinciale e subalterna, lo stesso GOI è tagliato fuori dalle grandi decisioni che riguardano il presente e il futuro politico-economico della Penisola. Perché? Perché tale futuro è programmato e costruito direttamente dalle aristocrazie massoniche euro-atlantiche strutturate prevalentemente in UR-LODGES sovranazionali. Tanto per essere chiari: sono state queste aristocrazie latomistiche, questi salotti buoni della Libera Muratoria trans-nazionale a designare il Fratello Mario Draghi quale nuovo Presidente della BCE in sostituzione del Fratello Jean-Claude Trichet e a suggerire al Fratello Giorgio Napolitano la chiamata del Fratello Mario Monti come senatore a vita e nuovo presidente del consiglio nell’autunno 2011. Il Massone Mario Monti, durante il suo mandato, non rispondeva certamente al Gran Maestro del GOI Gustavo Raffi del suo operato, bensì ad altri fraterni danti causa, comodamente seduti su poltrone extra-italiane. Naturalmente, una comunione estesa capillarmente sul territorio nazionale come il GOI, se non ha – in questa era globalizzata- un potere di intervento molto efficace sulle questioni legislative e governative più importanti (decise in centri di potere massonico sovranazionale), conserva nondimeno un potere distruttivo e di interdizione abbastanza consistente. Anche qui, tanto per fare un esempio concreto: come reazione indispettita alla supponenza con la quale il GOI è stato trattato dal Massone oligarchico Mario Monti nel corso del suo mandato a Palazzo Chigi, al momento delle elezioni politiche del febbraio 2013, Palazzo Giustiniani ha restituito il favore…lasciando del tutto disattese le aspettative di sostegno a favore di Scelta Civica per l’Italia…
D . Venendo ora a Noi. Grande Oriente Democratico è nato per iniziativa di alcuni massoni interni al GOI e conserva, entro il perimetro di Palazzo Giustiniani, migliaia di simpatizzanti. Nel corso del tempo, tuttavia, poiché la vera lotta per la difesa e la conservazione della democrazia sostanziale- in Italia, in Europa e nel Mondo- passa attraverso la contrapposizione a determinati circuiti massonici reazionari neo-aristocratici di portata sovranazionale (egemoni in alcune UR-LODGES mondialiste, le quali a loro volta controllano svariate società paramassoniche inter-continentali), i Massoni di GOD hanno abbandonato del tutto le questioni tutto sommato marginali e polverose che alimentano scontri e rivalità all’interno del GOI, ritenendole – a confronto con le grandi battaglie civili e politico-economiche che bisognerà combattere su uno scenario ben più ampio e cruciale- poco più che “liti di condominio”. I Massoni di GOD, insomma, intendono contrapporsi non già ai mediocri e modestissimi epigoni di Gustavo Raffi che gli succederanno nella spartizione di un po’ di poltrone, di un po’ di affari e di un po’ di sottopotere, bensì alle inquietanti e poderose armate massoniche elitarie e reazionarie che infestano l’Europa da Bruxelles a Strasburgo e da Berlino a Francoforte, passando per Londra, Parigi, Madrid, Lisbona, Dublino, Roma, Atene, etc. Certo, la battaglia fondamentale per la destrutturazione e l’involuzione in senso tecnocratico e oligarchico della governance europea passa per il campo di battaglia italiano, ma non sarà certo controllando il GOI (almeno per come è stato ridotto da Raffi e compari, ma anche da coloro che li hanno preceduti, sin dai tempi di Licio Gelli) che si potrà influire in modo decisivo sulla guerra semi-visibile in corso. In corso di svolgimento tanto nella penisola che nel resto del vecchio continente.
E . A conferma del carattere marginale, irrilevante e mediocremente “condominiale” delle lotte intestine che si preparano nel GOI a partire dai prossimi anni, c’è la natura delle liste n.1, 2 e 3 che competono per il rinnovo della Gran Maestranza e della Giunta di governo GOI in vista della tornata elettorale del 2 marzo 2014 (al riguardo, cfr. la composizione delle liste sul sito www.grandeoriente.it).  La Lista n. 1 è quella che vede come candidato Gran Maestro Massimo Bianchi e come candidati membri di Giunta Morris Ghezzi, Cesare Cometto, Domenico Franco Forciniti, Mauro Leone, Ruggero Stincardini, Filippo Lanteri. Si tratta di una Lista tanquam non esset, priva di qualunque probabilità di successo, soprattutto per la eccessiva mediocrità e il triste grigiore dei suoi componenti. La Lista n.2 è quella che vede come candidato Gran Maestro Silverio Magno e candidati membri di Giunta Marco Jacobbi, Ernesto Proto, Domenico Giancaspro, Pietro Paolo Amato, Vincenzo Ferrari, Ernesto Franco Carella. Si tratta di una Lista con inserite alcune brave persone, per carità. Peccato che la proposta programmatica e il “blocco culturale massonico” che la sostiene siano gli stessi, più o meno, di quelli che hanno condotto inevitabilmente alla sconfitta, nel recente passato, sia Saverio Mitidieri che Natale Mario Di Luca. Costoro si sono contrapposti a Raffi e ai raffiani non perché la loro narrazione “progressista, democratica e modernizzatrice” fosse solo retorica e aria fritta a copertura di un regime dispotico, liberticida e inquisitoriale (come ha sempre denunciato GOD), ma in nome di un presunto e mai chiarito ritorno alla “Tradizione”, nel segno di polemiche e intendimenti palesemente anacronistici e ammuffiti. O quantomeno anacronistici e ammuffiti per una Libera Muratoria italiana che voglia presentarsi autorevolmente come organizzazione iniziatica del XXI secolo, in grado di lavorare efficacemente tanto al perfezionamento spirituale dei suoi adepti che al bene e al progresso dell’umanità. La Lista n.3 è quella che parte favorita e che probabilmente vincerà. Essa comprende Stefano Bisi quale candidato Gran Maestro e Sergio Rosso, Santi Fedele, Antonio Seminario, Pasquale La Pesa, Claudio Bonvecchio, Giovanni Esposito come componenti di Giunta. Si tratta della Lista che raccoglie la parte più consistente e influente dell’eredità raffiana, nonostante Raffi non abbia mai troppo amato l’ipotesi di Bisi quale suo successore. Ma perché probabilmente vincerà questa Lista n.3? Perché, nonostante le molte delusioni causate ai Fratelli del GOI dai 15 anni di raffismo, la base maggioritaria dei Massoni di Palazzo Giustiniani rimane “progressista” e anelante a qualcosa di profondamente diverso rispetto a quello che gli possa offrire un’impostazione programmaticamente tradizionalista e conservatrice alla Mitidieri- Di Luca-Magno. Ciò, al netto delle buone intenzioni, della buona fede e dell’onestà personale di alcuni di coloro che hanno sostenuto Mitidieri e Di Luca in passato e che sostengono Silverio Magno nel presente. Tanto è vero il fatto che la base maggioritaria dei Massoni di Palazzo Giustiniani è “progressista e democratica” che, se non gli fosse stato impedito manu militari con una serie infinita di tavole d’accusa, sospensioni ed espulsioni (tuttora sub judice nei tribunali civili della Repubblica italiana), e qualora avesse voluto presentarsi come candidato Gran Maestro, il Fratello Gioele Magaldi avrebbe probabilmente vinto a mani basse contro avversari siffatti, contrapponendo efficacemente l’autenticità della propria vocazione libertaria e innovatrice a qualsivoglia retorica stucchevole, aprioristicamente pro-raffiana o anti-raffiana. Timorosi che una candidatura come quella del Fratello Gioele Magaldi avrebbe potuto sbaragliare ciascun altro candidato (raccogliendo consensi traversali agli ambienti massonici che sostengono le Liste n.1 e n.3 ), gli avversari di Magaldi interni al GOI hanno provveduto per tempo a impedire che costui potesse legittimamente presentarsi (Gioele Magaldi rimarrà espulso dal GOI fintanto che un Giudice della Repubblica italiana non accoglierà i suoi ricorsi avverso le sentenze addomesticate della (in) giustizia raffiana).
D’altra parte, ben conoscendo la traiettoria massonica personale del Fratello Magaldi Jr., se anche egli avesse potuto presentarsi a queste elezioni GOI 2014, certamente non l’avrebbe fatto. Che senso avrebbe avuto candidarsi alla Gran Maestranza GOI e divenire il capo di una obbedienza crepuscolare, decadente e marginale, attiva solo sul piano nazionale (e in modo subalterno rispetto alle aristocrazie massoniche euro-atlantiche) come quella di Palazzo Giustiniani, quando Gioele Magaldi è già il leader o “Gran Maestro” di un Movimento massonico, Grande Oriente Democratico, che ha ampliato a dismisura la base dei suoi simpatizzanti e fiancheggiatori non solo in Italia (tra liberi muratori, libere muratrici e semplici cittadine e cittadini), ma proprio su quel versante sovranazionale in cui si combatte la vera battaglia per rigenerare la Massoneria progressista planetaria e sconfiggere le correnti massoniche reazionarie e oligarchiche?
F . Perciò, piuttosto che occuparci delle mediocri, decadenti e relativamente marginali elezioni del GOI di marzo 2014, Noi di GOD siamo impegnati nel costruire la prima UR-LODGE (altre ne seguiranno) di carattere totalmente progressista, che si chiamerà Loggia “Paine de Gouges”, che si porrà sotto gli auspici del Grande Oriente Democratico e del costituendo Grande Oriente d’Europa, che lavorerà con un rituale nuovo di zecca come il R.E.U. (Rito Europeo Universale) e che si fonderà su nuove costituzioni massoniche adatte al XXI secolo, in riforma di quelle ormai datate e anacronistiche del Fratello James Anderson. A ciò, del resto, avevamo già accennato in Gioele Magaldi accetta di essere denominato pubblicamente Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, dopo le richieste in tal senso giuntegli da ambienti massonici progressisti nazionali e internazionali e dagli stessi Fratelli di GOD, anche in vista della imminente costituzione di un circuito di UR-LODGES all'Obbedienza di un Grande Oriente d'Europa e dotate di un Rito Europeo Universale (R.E.U.) e daremo presto dei puntuali resoconti dello stato dell’arte relativo a questa prospettiva radicalmente innovatrice dello scenario massonico contemporaneo.
G . Un consiglio ai giornalisti Alberto Statera e Gianni Barbacetto, allora. Piuttosto che soffermarsi troppo a lungo e gingillarsi sulle provinciali e marginali questioni che riguardano il GOI di Palazzo Giustiniani, si impegnino a fare inchieste, articoli e interviste sul fenomeno delle UR-LODGES sovranazionali e sugli scopi e finalità delle aristocrazie massoniche euro-atlantiche e planetarie che dirigono l’attuale governance europea ed italiana, imponendo a tutti i livelli propri “proconsoli e rappresentanti fiduciari”.
H . Quanto alle elezioncine condominiali GOI del marzo 2014, vinca il migliore…Poi, il nuovo Gran Maestro e la nuova Giunta, se avessero intenzione di rigenerare davvero la compagine di Palazzo Giustiniani e di impegnarla sul fronte trans-nazionale della Massoneria democratica e progressista, ci facciano un fischio. Noi e il Fratello Gioele Magaldi saremmo lieti di registrare un simile cambio di paradigma e di riconsiderare il nostro rapporto con il GOI, Comunione massonica che al momento ci ispira soltanto noia e disinteresse, per la modestia e l’irrilevanza delle questioni che sono al centro del suo attuale “core-business” e delle sue diatribe interne.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 15-20 febbraio 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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