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GOD commenta “Miseria dell’Esoterismo”, articolo by Luigi Corvaglia

 

 

 

 

Abbiamo letto con piacere e divertimento

“Miseria dell’Esoterismo”, articolo di Luigi Corvaglia pubblicato il 9 febbraio 2014 su IL MORALISTA (clicca per leggere).

In esso, troviamo una sana, utile e mordace satira di tanti aspetti piccoli piccoli di certo mondo latomistico italiota.
Il Fratello Corvaglia, peraltro, parla evidentemente per esperienza vissuta: i contesti che egli sbeffeggia, probabilmente, sono gli stessi che egli deve talora aver frequentato ricavandone disgusto e delusione.
Parleremo presto, in questa stessa prospettiva, della profonda necessità di riforma delle Comunioni/Obbedienze tradizionali (cosi come già accennato in Gioele Magaldi accetta di essere denominato pubblicamente Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, dopo le richieste in tal senso giuntegli da ambienti massonici progressisti nazionali e internazionali e dagli stessi Fratelli di GOD, anche in vista della imminente costituzione di un circuito di UR-LODGES all'Obbedienza di un Grande Oriente d'Europa e dotate di un Rito Europeo Universale (R.E.U.), clicca per leggere), anche avendo a mente che da decenni è avvenuta una sorta di translatio imperii massonici dal circuito delle logge ordinarie organizzate in Gran Logge e Grandi Orienti nazionali alle ben più efficaci, avanzate e moderne UR-LODGES sovranazionali.
Pregevole anche la presa per i fondelli di coloro che mescolano “il gotico con i pop corn” per fini di intrattenimento cinematografico…

Un solo appunto al benemerito e arguto Fratello Corvaglia.
Quando egli scrive

 

“Chi cerca l’uomo nell’ombra, quindi, è bene che guardi a situazioni laterali, si, certo, talvolta trasversali, ma – è bene dirlo-, soprattutto, superiori. Guardi a circoli oligarchici che di iniziatico non hanno nulla, come nulla dell’ignavia ritinteggiata di New Age delle logge. Ma non troverà  il vecchio saggio ieratico e contemplativo, bensì un grigio ma pratico banchiere. Fine del fascino.”,

 

sembra avventurarsi a parlare di contesti di cui mostra di sapere poco o nulla.
Quali sono i “circoli oligarchici” trasversali e superiori a quel mondo delle logge (nel caso del Fratello Corvaglia il riferimento è soprattutto al mondo delle officine della Gran Loggia Regolare d’Italia, un tempo dominate con piglio tirannico da Giuliano di Bernardo e ora guidate con lo stile di un imperatore bizantino da Fabio Venzi, insediato la prima volta nel 2001 e già confermato fino al 2019 circa…Ma la GLRI è una realtà massonica piuttosto piccola e marginale sullo scenario italiano, figuriamoci poi su quello internazionale, dove è considerata come un satellite molto subalterno e poco autonomo della United Grand Lodge of England…) di cui parla Corvaglia?
Egli si riferisce, evidentemente, a quelle che tecnicamente abbiamo spesso indicato come società paramassoniche, per lo più a vocazione mondialista e sovranazionale.
Rammentiamo quello che abbiamo illustrato in passato di queste associazioni, richiamando alcuni passaggi dell’articolo

Enrico Letta, un Para-Massone diligente, mediocre, subalterno e servizievole, all’Obbedienza dei circuiti massonici sovranazionali più reazionari e antidemocratici (clicca per leggere):

 

“Nella generale ignoranza e confusione dei media a proposito del reale funzionamento dei circuiti massonici e para-massonici, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di fornire qualche chiave di comprensione utile tanto per i giornalisti (almeno quelli che vogliano continuare a fare il proprio mestiere senza censure o auto-censure e con un minimo di competenza) che per l’opinione pubblica in genere.
Cos’è la Para-Massoneria?
Cosa sono le “società para-massoniche”?
Qual è l’identità di un Para-Massone?
Ne avevamo accennato in precedenza in altri scritti consultabili su www.grandeoriente-democratico.com, e in particolare in

Il Massone tecnocratico Mario Monti si fa alzare la palla dal para-massonico Council on Foreign Relations (consolidato pensatoio di grembiulini elitari) e schiaccia ogni residuo anelito di sovranità democratica per il popolo italiano (clicca per leggere).
Chi vuole cominciare a comprendere come, da sempre, i Massoni preferiscano operare incisivamente sulla “società profana” tramite società para-massoniche, cominci con il leggersi o rileggersi questo nostro contributo del 28 settembre-2 ottobre 2012.
A breve, poi, sul fondamentale fenomeno secolare dell’associazionismo para-massonico, saranno disponibili alcune brillanti e preziose pagine del libro di Gioele Magaldi,
MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato, Chiarelettere Editore.
Cosa scrivevamo, qualche mese fa, a proposito delle società para-massoniche, partendo dall’esempio di una di esse, il Council on Foreign Relations (CFR)?
Ecco:

“Cos’è, anzitutto, il Council on Foreign Relations (abbreviato: CFR )?
Si tratta di una delle tante associazioni para-massoniche palesi o segrete (in questo caso palese) la cui tradizione deriva direttamente dalla fine del XVIII secolo.
Questo tipo di associazioni possono essere definite para-massoniche in quanto sono sempre fondate da un nucleo ristretto di Liberi Muratori, i quali poi coinvolgono nelle loro attività sociali anche non-massoni (cosa che non potrebbero fare in Loggia, dove si può accedere soltanto dopo un lungo percorso preparatorio e una iniziazione ufficiale di tipo
misteriosofico) per finalità più direttamente politiche, diplomatiche, civili, culturali o economiche di quanto (ufficialmente) può concedersi di fare una singola officina libero-muratoria o una federazione di logge (Comunione o Obbedienza che dir si voglia), vincolate a determinati principi rituali e sapienziali che limitano l’intervento diretto nelle questioni della Polis nazionale, inter-nazionale o globale.
E’ un po’ come il noto principio ecclesiastico cattolico in uso fino a secoli recenti, secondo cui
Ecclesia abhorret a sanguine (“La Chiesa aborre lo spargimento di sangue”) e dunque, anche quando prescriveva di fatto la condanna a morte di qualcuno, essa veniva ufficialmente eseguita da una qualche forma di potere civile che recepiva le indicazioni superiori di matrice ierocratica.
Alcune organizzazioni massoniche si comportano analogamente, con non minore ipocrisia, per quello che attiene a questioni di politica, religione, diplomazia, economia e finanza, etc.
Esse, cioè, dichiarano la loro
trascendenza esoterico-spirituale rispetto a questo tipo di interessi, e tuttavia delegano con minuzia strategica ad associazioni specifiche l’esecuzione dei propri desiderata.
Rimane il fatto, però, che –immancabilmente- queste società (segrete o palesi) para-massoniche sono sempre dirette (in modo riservato e più o meno velato) da una ristretta cerchia di Massoni: i non-massoni vi figurano come comprimari subalterni, compagni di viaggio, semplici ospiti occasionali, anche se si tratta di personalità ragguardevoli – a livello nazionale o internazionale – della politica, dei media, della diplomazia, dell’industria, della finanza, della cultura, etc.
Una associazione archetipica, da questo punto di vista, fu il
CERCLE SOCIAL (anche denominato Club “Les Amis de la Vérité” ) fondato nel 1790 dai Massoni Nicolas de Bonneville (1760-1828) e Claude Fauchet (1744-1793), intorno al quale si dipanava l’attività politica e ideologico-culturale dei Massoni Guillaume François Charles Goupil de Préfelne (1727-1801), Marie Jean Antoine Nicolas de Caritat, marchese de Condorcet (1743-1794), Camille Desmoulins (1760-1794), Bertrand Barère (1755-1841), Jean Marie Roland de la Platière (1734-1793), Nicolas Edme Restif de La Bretonne (1734-1806), Louis-Sébastien Mercier (1740-1814), Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829), Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre (1737-1814), Jacques Pierre Brissot (1754-1793) e di diversi altri, sia in Francia che nel resto d’Europa.
Del resto, quasi tutti i club rivoluzionari francesi (fondati da monarchico-costituzionali o repubblicani, giacobini moderati o estremisti, girondini o foglianti, cordiglieri o gruppi popolar-radicali) avevano una matrice massonica maggioritaria, che nel caso dell’area girondina diventava sovrapposizione totale fra logge e associazionismo politico-civile e culturale.
Nella prima parte dell’Ottocento, le principali società-paramassoniche (in questo caso, in gran parte segrete, dovendo lottare contro regimi assolutistici, tirannici, illiberali e anti-democratici) furono gli Adelfi, i Filadelfi, i Sublimi Maestri Perfetti, la Filikí Etería, la Giovine Italia, la Giovine Europa, il B'nai B'rith (società non segreta) e naturalmente la Carboneria, organizzazione inter-continentale (diffusa in Sud e Nord America, oltre che in tutta Europa), che costituì il più poderoso braccio armato del circuito massonico progressista.
Tra fine XIX e XX secolo (allorché la Carboneria perdura ancora, tanto da essere la protagonista della Rivoluzione che nel 1910 dota il Portogallo di una costituzione repubblicana parlamentare e di una legislazione laica in un paese fino ad allora dominato dal clericalismo più illiberale) vengono fondate nuove tipologie (non più segrete, ma solo riservate nella struttura, nel funzionamento e nelle finalità più importanti) di associazioni para-massoniche.
Nascono così il Bohemian Club (1872, a San Francisco), la Fabian Society (costituita a Londra nel 1884), la Pilgrims’ Society britannica (1902) e la Pilgrims’ Society statunitense (1903), il Round Table movement (1909, con il cerchio interno della
Society of the Elect), il Royal Institute of International Affairs o Chatam House di Londra (1920), il Council on Foreign Relations (1921) con sedi a New York e a Washington, il Lucis Trust (1920-22, attualmente con sedi a New York, Londra e Ginevra, è anche membro del Consiglio economico e sociale dell’ONU ), il Tavistock Institute of Human Relations (1947) , la Mont Pelerin Society (1947), il Bilderberg Group (1954), la Ditchley Foundation (1957), la Trilateral Commission (1973), il Group of Thirty (1978), il Bruegel (2005) ed altre ancora.
Orbene, per quel che riguarda tutte queste società para-massoniche fondate e tuttora controllate da Massoni (nonostante la partecipazione subordinata e ancillare anche di
profani), lasciamo al libro di imminente uscita,
Gioele Magaldi, MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore,
il compito di approfondire rigorosamente i legami ideologici ed operativi di questi consessi
ibridi con il milieu libero-muratorio in senso stretto.
In questa sede, basterà osservare che lo statunitense Council on Foreign Relations (CFR), al pari del suo omologo britannico Royal Institute of International Affairs (RIIA) o Chatam House  furono costituiti entrambi a seguito di importanti colloqui intervenuti a margine della Conferenza di Pace di Parigi del 1919.
Tale Conferenza, i cui protagonisti ufficiali furono ovviamente i rappresentanti delle nazioni vittoriose nella Prima Guerra Mondiale (1914-1918), e cioè i Massoni Woodrow Wilson (presidente USA) David Lloyd George (premier Regno Unito), George Clemenceau (presidente del consiglio francese, mentre il presidente della repubblica era Raymond Poincaré), Vittorio Emanuele Orlando (presidente del consiglio italiano), impegnati su posizioni strategiche e progettuali diverse rispetto al futuro dell’Europa e del Mondo, vide anche un intenso lavorio ufficioso e di diplomazia riservata (massonico-istituzionale) che condusse da un lato alla fondazione della Società delle Nazioni (28 giugno 1919), dall’altra alla costituzione appunto del RIIA (1920) e del CFR (1921), organizzazioni para-massoniche di nucleo anglo-americano e di vocazione
mondialista.
Non per caso, pullulavano di Massoni tanto le famose riunioni informali presso l’Hotel Majestic di Parigi di fine maggio 1919 ( vi troviamo fra gli altri i Liberi Muratori Edward Mandell House, Walter Lippmann, Lionel George Curtis, Christian Archibald Herter, Charles Seymour, Archibald Cary Coolidge, James Thomson Shotwell, Harold William Temperley, Eustace Percy of Newcastle, Paul Warburg e il para-massone Herbert Hoover, futuro segretario al commercio sotto le presidenze USA dei Massoni conservatori Warren Harding e Calvin Coolidge, prima di raggiungere lui stesso la Casa Bianca nel 1929), quanto la Convenzione della Società delle Nazioni, incaricata di redigerne lo statuto ( fra altri meno ragguardevoli, vi rinveniamo i
fratelli Edward Mandell House e Woodrow Wilson per gli USA, Edgar Robert Cecil per il Regno Unito, Paul Hymans per il Belgio, Léon Bourgeois per la Francia, Vi Kyuin Wellington Koo per la Cina, Makino Nobuaki per il Giappone, Vittorio Emanuele Orlando e Vittorio Scialoja per l’Italia, etc.).” (citazione tratta da Il Massone tecnocratico Mario Monti si fa alzare la palla dal para-massonico Council on Foreign Relations (consolidato pensatoio di grembiulini elitari) e schiaccia ogni residuo anelito di sovranità democratica per il popolo italiano, clicca per leggere)
Insomma, i Massoni, creatori e controllori ferrei, sin dal XVIII secolo, di società para-massoniche, vi coinvolgono anche dei partecipanti che appartengono al jet-set della politica, dell’economia, della diplomazia, della cultura, del mondo dei media, etc., e che magari non sono ancora passati (e non necessariamente vi passeranno) per l’iniziazione stricto sensu libero-muratoria.
I partecipanti tecnicamente non massoni a queste società paramassoniche sono considerati dei “profani utili”.
Quelli che vengono invitati
una tantum alle riunioni esterne dei club para-massonici come il Bilderberg Group, la Trilateral Commission, il CFR, il RIIA, etc., non rivestono una grande importanza nell’ambito di questi consessi e la loro utilizzazione (da parte dei Fratelli Muratori che controllano rigorosamente i citati club para-massonici) è contingente e limitata.
Coloro che invece vengono convocati stabilmente e utilizzati con qualche frequenza per qualche operazione politico-diplomatica, economico-finanziaria o mediatica, godono di una più ampia considerazione e ricevono benefici maggiori di quei profani che solo una o due volte siano stati invitati.
Quei soggetti, maschi e femmine che, pur senza avere compiuto il rito d’iniziazione massonico propriamente detto, vengono cooptati come membri a tutti gli effetti di queste società para-massoniche sovra-nazionali, sono considerati dei Para-Massoni, una specie di
fratellastri, i quali non avranno mai un ruolo di indirizzo gestionale o strategico in capo alle varie associazioni mondialiste di cui sono parte (tale ruolo è riservato esclusivamente a Massoni passati per il gabinetto di riflessione e tra le colonne Jachin e Boaz), ma vi manterranno comunque un ruolo servizievole e utile (per sé e la propria carriera/sorte personale; per gli altri, specie per i danti causa/mandanti in grembiulino), ancorché subalterno.
Ma c’è modo e modo di essere subalterni: alcuni rimangono per tutta la vita dei “camerieri” (anche se di rango elevato), altri possono arrivare ad essere dei “caposala”, qualcuno più fortunato può persino trovarsi ad impersonare un ruolo di “maggiordomo” o “gran ciambellano”.
Tuttavia, i ruoli veramente direttivi e strategici sono riservati ai Fratelli Liberi Muratori propriamente detti, che non solo sono all’origine di tali società para-massoniche (avendole costituite), ma ne mantengono sempre -di generazione in generazione, attraverso un lascito che non è familiare in senso profano, ma di precipua ascendenza spirituale-iniziatica- il ferreo controllo.
Il perfetto Para-Massone, in questi contesti, solitamente deve essere una persona ambiziosa ma anche servile e cosciente dei propri limiti e della propria subalternità rispetto a chi sia Massone a tutti gli effetti; una persona furba e sveglia più che veramente intelligente, piena di spirito di iniziativa ma senza grandi idee o principi troppo radicati.
Il perfetto Para-Massone non deve avere una
Weltanschauung troppo complessa e raffinata, ma in compenso deve essere un infaticabile collettore e/o organizzatore di visioni e proposte (tanto teorico-intellettuali che pratico-operative) semplificanti e trasversali.
Naturalmente, stiamo parlando di para-massoni e massoni che costituiscano l’elite globale sovra-nazionale. Dunque si può dare benissimo il caso che un qualsiasi massone “peone” di una qualsivoglia comunione latomistica nazionale, magari sia anche un notabile rispettato e influente a livello locale, ma conti infinitamente di meno di un Para-Massone assurto al ruolo e alla funzione di prezioso “cameriere o maggiordomo, messaggero o portavoce” in nome e per conto dell’establishment massonico trans-nazionale, costituito soprattutto, a partire dal XX secolo, dalle cosiddette “UR-LODGES”.

 

Tutto ciò premesso, va dunque chiarito che il ragionamento del Fratello Corvaglia va semmai capovolto.
Ricordiamo ancora una volta che egli, alla fine del suo

“Miseria dell’Esoterismo”, articolo di Luigi Corvaglia pubblicato il 9 febbraio 2014 su IL MORALISTA (clicca per leggere), scrive:
“Chi cerca l’uomo nell’ombra, quindi, è bene che guardi a situazioni laterali, si, certo, talvolta trasversali, ma – è bene dirlo-, soprattutto, superiori. Guardi a circoli oligarchici che di iniziatico non hanno nulla, come nulla dell’ignavia ritinteggiata di New Age delle logge. Ma non troverà  il vecchio saggio ieratico e contemplativo, bensì un grigio ma pratico banchiere. Fine del fascino.”,

Storicamente le cose sono andate e vanno esattamente al contrario di ciò che crede Corvaglia, forse influenzato nelle sue conclusioni tanto dall’esperienza di mediocrità e relativa irrilevanza maturata in seno alla GLRI (una creazione fondata male da Giuliano di Bernardo e rifondata peggio da Fabio Venzi), quanto da informazioni molto indirette e poco precise sulle origini e sul reale funzionamento di “circoli oligarchici” quali il CFR, il RIIA o Chatam House, il Lucis Trust, il Bilderberg, la Trilateral Commission, il Bruegel, il Gruppo Spinelli, etc.
Riassumendo: all’interno di questi “circoli oligarchici” (che sarebbe tecnicamente più corretto chiamare società paramassoniche, visto che furono fondate da massoni e che sono tuttora guidate e controllate da massoni, e che in esse vige il principio cosiddetto della “Chatam House” di chiara matrice massonica, secondo cui non si deve divulgare all’esterno ciò che viene detto durante i lavori interni) si possono senz’altro trovare alcuni “grigi e pratici banchieri privi di fascino”. Costoro per lo più non rivestono un ruolo direttivo in tali consessi, ma hanno semmai compiti subalterni.
I partecipanti (stabili o contingenti) alle riunioni di tali associazioni paramassoniche, peraltro, non sono soltanto banchieri, ma anche gestori di grandi gruppi finanziari, politici, industriali, militari, alti burocrati, diplomatici, editori, intellettuali, giornalisti, etc.
Molti di costoro hanno fascino da vendere…
Ma anche fra i banchieri – se il Fratello Corvaglia si prendesse la briga di controllare nomi e cognomi degli uomini ai vertici del sistema bancario-finanziario internazionale- pullulano gli individui con un background tutt’altro che grigio e alieno da interessi filosofici, sapienziali e spirituali…
Il fatto è che a monte della costituzione delle società paramassoniche (dal XIX secolo sino ad oggi), impropriamente definite da Corvaglia “circoli oligarchici”, vi sono stati soprattutto (ma non esclusivamente) massoni riuniti nelle cosiddette UR-LODGES, officine nate direttamente sovra-nazionali e particolarmente elitarie e selettive nell’ammissione dei propri membri.
Nelle UR-LODGES, d’altronde, sono transitati alcuni fra i massoni più eminenti dei circuiti massonici ordinari (quelli organizzati in Gran Logge e Grandi Orienti nazionali), ma in altri casi sono stati cooptati direttamente dei personaggi precedentemente profani e tuttavia particolarmente notevoli per interessi esoterici o peso politico/economico/mediatico/culturale. Molto frequentemente si è trattato di soggetti piuttosto quotati su entrambi i versanti, quello sapienziale-spirituale e quello più pragmatico di natura sociale e relazionale.
Dunque, nei “circoli oligarchici” di iniziatico c’è molto, ab imis fundamentis.
E’ vero che nelle UR-LODGES e nei consessi ristretti di massoni che hanno fondato e controllano le società paramassoniche mondialiste non c’è traccia “dell’ignavia ritinteggiata di New Age delle logge” (specie delle logge tradizionali inserite in contesti marginali come quello della Gran Loggia Regolare d’Italia targata Di Bernardo e poi Venzi), ed è altrettanto vero che raramente vi si trovano “vecchi saggi ieratici e contemplativi”.
Infatti, nei contesti massonici e paramassonici elitari menzionati si trovano vecchi e giovani che hanno coltivato e coltivano seriamente teorie e pratiche esoteriche. Ma tale impegno iniziatico non è finalizzato ad assumere atteggiamenti comicamente ieratici in qualche riunione latomistica di provincia, e nemmeno alla contemplazione astratta del cosmo fisico e spirituale, bensì ad applicare la propria sapienza al governo di se medesimi (e del proprio destino) e delle masse di profani (ritenuti inconsapevoli e inferiori antropologicamente) che popolano il globo terracqueo.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 7-14 febbraio 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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