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GOD a proposito del Fratello Massone Hugo Chavez e dei limiti narrativo-ermeneutici di Giulietto Chiesa

 

 

 

 

Varrà la pena soffermarsi alquanto, nel prossimo futuro, sulla cifra politica di certi personaggi (giornalisti/opinionisti/intellettuali/artisti, etc.) da sempre impegnati politicamente e ora passati in massa da un impegno politico filo-comunista di ortodossa impostazione novecentesca, ad un post-moderno grillismo d’avanguardia.
Uno di questi personaggi è Giulietto Chiesa, attuale fervente seguace di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, dopo essere stato un comunista anti-staliniano ma filo-leninista (Chiesa non si è accorto, forse, che i presupposti del totalitarismo elitario e burocratico stalinista erano giù tutti nella filosofia politica di Lenin).

In questa sede, però, non ci occuperemo né del Giulietto Chiesa comunista leninista e non staliniano, né della sua pluriennale attività di denuncia dei presunti Grandi Complotti mondiali del nostro tempo.

Brevissimamente, vogliamo solo sottolineare un paio di limiti del suo recente articolo

“In ricordo di Hugo Chavez”, articolo del 10 marzo 2013 by Giulietto Chiesa per IL FATTO QUOTIDIANO (clicca per leggere).

Il primo limite è che Chiesa, nella sua palinodia acritica del defunto Fratello Chavez, omette di mettere correttamente a fuoco le non poche ombre illiberali che hanno costellato la pur benefica per altri versi (specie sul fronte della giustizia e dell’emancipazione sociale, della redistribuzione economica per i ceti più deboli e della contrapposizione alla teologia dogmatica neoliberista di Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale) azione di governo del neo-libertador venezuelano.
Il secondo limite è che l’ex corrispondente da Mosca di varie testate giornalistiche cartacee e televisive, nello sciorinare gli ispiratori e i modelli politico-ideologici di Chavez -Simón Bolívar e Salvador Allende-, omette di precisare che non per caso entrambi erano Massoni Progressisti (anche se Allende aveva qualche pecca sul problema delle libertà economiche, non proprio garantite al massimo nel suo Cile, che aveva nazionalizzato gran parte delle attività produttive), come TUTTI i grandi LIBERTADORES latinoamericani.
Forse Giulietto Chiesa appartiene allo stuolo di quei giornalisti che parlano della Libera Muratoria solo quando si tratta di denunciarne le trame anti-popolari (e si tratta di ambienti massonici reazionari, egemoni solo a partire dagli anni ’70 del XX secolo e non prima) e non anche quando si può evidenziarne la funzione di avanguardia sociale iper-democratica?
Per garantirsi da simili clamorose omissioni per il futuro, cominciamo con il rinviare Giulietto Chiesa (e con lui tutti coloro che discettano di Chavez e Sudamerica in modo unilaterale e semplicistico) al nostro recente pezzo

Grande Oriente Democratico saluta ed esprime affettuoso cordoglio per il passaggio all'Oriente Eterno del Fratello Hugo Chavez, Massone controverso non privo di ombre illiberali, ma anche artefice di luci progressiste di giustizia sociale, laicità, emancipazione degli "ultimi", lotta all'analfabetismo e alla disuguaglianza (clicca per leggere).

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 9-16 marzo 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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