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Grande Oriente Democratico saluta ed esprime affettuoso cordoglio per il passaggio all’Oriente Eterno del Fratello Hugo Chavez, Massone controverso non privo di ombre illiberali, ma anche artefice di luci progressiste di giustizia sociale, laicità, emancipazione degli “ultimi”, lotta all’analfabetismo e alla disuguaglianza

 

 

 

 

La notizia è quella nota in tutto il Mondo.
Hugo Chavez, dal 1999 Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, è morto il 5 marzo 2013.
Ma vive.
All’Oriente Eterno, come tutti coloro che sono stati iniziati Liberi Muratori.
Il Massone Hugo Chavez (nato il 28 luglio del 1954 a Sabaneta e morto il 5 marzo 2013 a Caracas) è ora all’Oriente Eterno, lo ribadiamo.
Qui cercherà la “compagnia” dei tanto amati e ammirati Fratelli Muratori Simón Bolívar (nato a Caracas il 24 luglio 1783 e morto il 17 dicembre 1830 a Santa Marta, nato ai primissimi gradi del leone come il suo 64°successore alla presidenza del Venezuela), José Martí (1853-1895, leader eroico dell’indipendenza cubana), Salvator Allende (1908-1973, presidente cileno socialista), Giuseppe Garibaldi (1807-1882, ammiratissimo da Chavez come leader e condottiero libertario e democratico cosmopolita, che aveva combattuto anche per l’indipendenza di alcuni territori sudamericani).
Come i più grandi libertadores latinoamericani impegnati in politiche di indipendenza o autonomia da ingerenze straniere (talora eccedendo in contingenti aspetti dispotici e illiberali, ma non per questo cessando di poter essere apprezzati per altre iniziative libertarie e progressiste), Hugo Chavez volle appartenere alla Famiglia Massonica.
Così fu, oltre che per i citati Simón Bolívar, José Martí, Salvator Allende, anche per quanto concerne i celebri Francisco de Miranda (1750-1816) e José de San Martin (1778-1850) e per altri condottieri, ideologi e combattenti ottocenteschi e novecenteschi non meno importanti, anche se meno conosciuti.
Senza contare che anche coloro – fra i grandi rivoluzionari sudamericani- i quali finirono con il rinnegare le primitive istanze libertarie e democratico-progressiste per approdare a posizioni comuniste e autoritarie (in nome del bene del popolo, s’intende…come sempre viene mistificatoriamente argomentato…), avevano maturato il loro percorso politico-ideologico in seno a precisi ambienti massonici.
E’ il caso dell’argentino Ernesto Guevara de la Serna (1928-1967), più noto come “Che Guevara” e dei cubani Fidel Castro (classe 1926) e Raul Castro (classe 1931), ma anche del nicaraguense Augusto César Sandino (1895-1934) e dei maggiori rappresentanti della tradizione sandinista protagonista della storia contemporanea del Nicaragua che, per la verità, seppe anche ri-evolvere verso forme di socialismo democratico.
Lasciamo al Fratello Gioele Magaldi, con il suo libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore (in uscita a maggio 2013) e con il previsto prosieguo di esso, Il Potere Glocale e i suoi Venerabili Maestri. Volume I : 8 aprile 1904-11 marzo 2014 (presumibilmente in libreria dal maggio 2014), di illustrare adeguatamente le importanti storie massoniche di lotta politica, ideologica, economica e culturale che videro protagonisti anche personaggi come i Massoni Miranda, San Martin, Bolívar, Garibaldi, Martí, Sandino, Allende, Che Guevara, i fratelli Castro e Hugo Chavez.
In questa sede, non vogliamo nemmeno tracciare un bilancio ragionato e consuntivo dell’esperienza umana e politica del Fratello Chavez.
Ci sarà tempo e modo, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.
Certamente, Noi di GOD non possiamo dire di avere mai apprezzato gli atteggiamenti anti-israeliani e anti-americani del defunto presidente venezuelano, né tantomeno certe improvvide e strumentali simpatie filo-iraniane.
E’ anche vero, però, che le stesse relazioni Venezuela-USA erano discretamente migliorate da quando alla Casa Bianca era sbarcato il massone progressista Barack Obama, apertamente appoggiato dal fratello Chavez anche durante la seconda campagna elettorale presidenziale del 2012 (dunque anche dopo il non esaltante primo mandato inaugurato nel 2009 dal primo presidente afro-americano), come testificato dalle dichiarazioni dello scorso settembre:

“Venezuela: ‘Chavez, se fossi americano voterei Obama’”, lancio di agenzia del 30 settembre 2012 per ADNKRONOS(clicca per leggere).

Parimenti, non abbiamo potuto condividere determinate azioni liberticide (del presidente venezuelano e dei suoi collaboratori/sostenitori) sul fronte mediatico-giornalistico e del dissenso politico o civile.
E sentiamo l’obbligo di inserire, all’interno del nostro commiato affettuoso e fraterno, anche i giusti rilievi critici riassunti di recente in

“GLI ORFANELLI ITALIANI DI CHAVEZ - LA MORTE DEL DITTATORE VENEZUELANO ECCITA IL SUBCOMANDANTE BERTINOTTI: “PERDIAMO IL COMPAGNO, L’AMICO CHE ABBIAMO AVUTO LA FORTUNA DI CONOSCERE DIRETTAMENTE” - MINA’ SPERA “CHE IL VICEPRESIDENTE MADURO E TUTTA LA NAZIONE BOLIVARIANA SAPPIANO CONDURRE IL VENEZUELA NEL SOLCO TRACCIATO DA CHAVEZ” - COMUNISTI ITALIANI COMMOSSI - E LA REPRESSIONE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA?...”, pezzo del 6 marzo 2013 per DAGOSPIA tratto da un articolo di Orlando Sacchelli per IL GIORNALE(clicca per leggere)

e in

“CHAVEZ RIOTTA-MATO - IL TG1 ACQUISTÒ NEL 2007 UN DOCUMENTARIO DI DUE REGISTI ITALIANI SULLA PROPAGANDA DEL CAUDILLO E LA REALTÀ DRAMMATICA DEI FATTI - DOVEVA FARE TRE PASSAGGI SU RAI1 MA I DUE DEMOCRATICI RIOTTA E SASSOLI LO BLOCCARONO. COME MAI? - UN FAVORE AL COMPAGNO BERTINOTTI, AMICO DI CHAVEZ E ALL’EPOCA PRESIDENTE DELLA CAMERA?...”, pezzo del 7 marzo 2013 per DAGOSPIA tratto da un articolo di Michele Anselmi per IL SECOLO XIX (clicca per leggere)

Al netto di tutto ciò – e considerando, comunque, che i più accaniti oppositori venezuelani del blocco politico “chavista/neobolivariano” sono tutt’altro che un esempio di matura ispirazione libertaria e democratica e si configurano piuttosto come il classico blocco politico-sociale tradizionalista, conservatore ed elitario, nonostante la recente leadership di facciata di un bonario liberal centrista come Henrique Capriles Radonski – non possiamo nemmeno sottacere i meriti di Hugo Chavez sul piano della resistenza oppositiva alla teologia dogmatica neoliberista del Fondo Monetario Internazionale e delle altre Istituzioni economico-finanziarie ispirate al famigerato Washington Consensus; sul piano di incisive riforme per la giustizia sociale, il lavoro, l’assistenza medica, il welfare e la redistribuzione economica; sul piano della laicità istituzionale e legislativa; sul piano della modernizzazione tecnologica, dell’investimento per la ricerca e l’istruzione e della lotta all’analfabetismo.

Partendo per un nuovo viaggio nel cosmo, tra i mille misteri di questa infinita manifestazione di forme che chiamiamo Universo, il Massone Hugo Chavez lascia alcune consistenti ombre dietro di sé, ma anche moltissime luci.
Grazie a queste ultime, opiniamo che il Grande Architetto dell’Universo potrà agevolmente ritenere – nonostante le necessarie riserve su taluni aspetti del suo operato politico - alla fin fine gentile e pregevole il peso della sua anima, sottoposta come tutte alla Bilancia della Dea MAAT.
Onore al Fratello Hugo Chavez.
E felice passaggio all’Oriente Eterno.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 28 febbraio- 8 marzo 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com