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Lettera Aperta n.8 (marzo 2009) sulle Elezioni GOI 2009 di Gioele Magaldi

 

 

Carissimi Fratelli Tutti del GOI,

lo scorso martedì 24 marzo, presso il Tribunale Civile di Roma, si è svolta, come tutti sapete (o dovreste sapere) un’udienza per chiedere alla Magistratura un provvedimento cautelare urgente che sospenda la proclamazione a Gran Maestro dell’ineleggibile Fr. Gustavo Raffi e a Gran Maestro Aggiunto dell’ineleggibile Fr. Massimo Bianchi.
Infatti, come tutti ricorderete (o dovreste ricordare), ormai da lungo tempo (autunno 2008) il Fr. Giovanni Lombardo ha promosso un’azione legale per accertare l’inammissibilità di una eventuale candidatura Raffi alle Elezioni GOI: in buona sostanza, per dichiarare lo stesso Raffi privo dello jus eligendi come Gran Maestro per un terzo quinquennio consecutivo.
Tutti ricorderete anche i numerosi appelli che, prima delle elezioni concluse il 1 marzo 2009, il sottoscritto aveva fatto affinché i principali candidati legittimi a questa competizione elettorale, Fr. Natale Mario di Luca e Fr. Giorgio Losano, si costituissero nella causa promossa dal Fr. Lombardo avverso lo jus eligendi del Fr. Raffi.
Sarebbe stata molto importante una concorde e unitaria azione legale, prima delle elezioni, da parte di tutti i candidati delle Liste di Luca e Losano. Ciò, poiché essi avrebbero potuto probabilmente ottenere un provvedimento cautelare di sospensione delle elezioni stesse, in quanto i loro diritti soggettivi di associati del GOI, candidati legittimi in lizza con una Lista illegittima (la Lista Raffi), venivano palesemente violati.
Poco importa se ciò sarebbe dovuto avvenire utilizzando l’articolo 23 del Codice civile o il 700 del Codice di procedura civile: i candidati delle Liste di Luca e Losano avevano il diritto/dovere morale e giuridico di intervenire, costituendosi nella causa del Fr. Lombardo o promuovendone una autonoma.
Ma essi non intervennero: né personalmente i Fratelli di Luca e Losano, né qualcuno dei candidati delle Liste, né, meno che mai, le intere Liste in modo compatto e comune.
Intervennero dei semplici liberi muratori, dei Maestri che invocavano, inascoltati, il rispetto della Legalità Costituzionale da parte di tutti e una doverosa battaglia per il ripristino della stessa, da parte dei Fr. Losano e di Luca.
Intervennero il sottoscritto Fr. Gioele Magaldi e il Fr. Giuseppe Modafferi, patrocinati dal Fr. Avvocato Raffaele Guarna Assanti. Sarebbe voluto intervenire anche il Fr. Pierluigi Winkler (candidato Grande Oratore della Lista Losano), ma, poiché Losano e gli altri membri candidati della Lista erano contrari (non si comprendeva il perché, allora…), per eccesso di lealtà verso costoro, il Fr. Winkler si astenne dal costituirsi personalmente, pur dando un attivo supporto all’ iniziativa intrapresa.
E il sottoscritto e il Fr. Modafferi, come tutti ricorderete (o dovreste ricordare), oltre ad unirsi alle richieste del Fr. Lombardo, formularne delle altre, (tutte intorno all’accertamento della carenza di jus eligendi dei Fr.lli Raffi e Bianchi) con fissazione dell’udienza al 26 maggio 2009, tentarono, a pochissime ore dal voto del primo marzo, di ottenere dal Magistrato un provvedimento di sospensione cautelare in extremis della formale competizione elettorale. Come e perché non sia stato possibile ottenere tale provvedimento cautelare è stato già da me ampiamente spiegato nella Lettera Aperta n.7 (attualmente on-line sul sito “Il Maglietto-Adamo Kadmon” e allegata al numero 36 del bollettino telematico “Fratel Pasquino”).
Dalla lettura di quella Lettera Aperta n.7, si evince anche chiarissimamente come ben diverso “peso e forza” giuridica oltre che morale, avrebbe avuto la richiesta dello stesso provvedimento cautelare da parte dei Candidati Legittimi di Luca e Losano (con tutti gli altri candidati di Lista).
Ma costoro non si mossero. Come non si mosse il Fr. Lombardo (su preciso ordine di di Luca, come è stato ‘rivelato’ tra una chiacchiera e l’altra da un Fr. Avvocato all’udienza del 24 marzo scorso).
I fratelli di Luca e Losano, pur sapendo benissimo che né la Commissione Elettorale Nazionale (C.E.N.) massonica né l’altrettanto massonica commissione preposta della Corte Centrale del GOI avrebbero mai accolto i loro “ricorsi interni” sull’inammissibilità della Lista Raffi (essendo tali consessi, invece che organi di controllo a tutela delle ‘minoranze’, con rappresentanza adeguata di tale ‘minoranza’, organi composti con criteri “politici” legati alla maggioranza attuale di Governo del GOI: che pertanto non soltanto governa -male, molto male…- ma si dovrebbe anche auto-controllare da sè -e lo fa peggio di quanto non governi…-) si limitarono a queste iniziative inutili e stucchevoli rispetto alla determinazione arrogante del “Golpista” e dei suoi Complici, assolutamente desiderosi di realizzare il “Golpe” a qualunque costo.
Perché agì in questo modo il Fr. Natale di Luca, il sottoscritto l’ha già spiegato abbondantemente nelle precedenti Lettere Aperte: egli e i suoi sostenitori erano convinti di poter vincere queste elezioni massoniche del 1 marzo, giocando tutto sul “discredito” del “Golpista” e sulla (generica e qualunquistica) sbandierata necessità di restaurare la “Tradizione”, il “Buon Tempo Antico” (ma quale?), contro le perniciose e “progressiste” aperture alla società civile (ma quali?) del decennio raffiano, e all’Ombra dei dogmi e degli anatemi distillati dalle Grandi Logge Britanniche (ma non c’è la Gran Loggia Regolare d’Italia dei “post-dibernardiani” e di Fabio Venzi, per queste “menate reazionarie”?).
Calcolo molto, ma molto sbagliato: come il sottoscritto aveva ‘profeticamente’ diagnosticato, un candidato Gran Maestro che voglia essere il Gran Maestro di tutti (o almeno della maggioranza), non può presentarsi come l’alfiere e il rappresentante di istanze da sempre minoritarie in seno al Grande Oriente d’Italia.
Poco importa che, come accadde per la (egualmente sconfitta) Lista Mitidieri nel 2004, ad uno zoccolo duro del 25-30% che condivide almeno in parte i programmi “tradizionalisti”, si siano aggiunti dei voti d’opinione anti-Raffi, persuasi in queste ultime elezioni che il voto alla Lista di Luca fosse il solo “voto utile” per scongiurare il “Golpe” in atto.
E’ bene dircelo con grande chiarezza: se anche la Magistratura annullasse le elezioni del 1 marzo e indicesse nuove elezioni (o anche, cosa peraltro giuridicamente improbabile, concedesse un ballottaggio fra di Luca e Losano), con un “Non-Programma” simile, la Lista di Luca perderebbe di nuovo.
Ma su ciò ritornerò fra breve per un definitivo approfondimento.
Perché, invece, il Fr. Giorgio Losano non volle costituirsi nella causa civile avverso il “Golpe” e tesa al ripristino della Legalità nel GOI?
Nella precedente Lettera Aperta n.7 dicevo che questo, per me, costituiva un “mistero glorioso”.
Ma, ora, con la sua “mirabile lettera” di qualche giorno fa, il Fr. Losano ha finalmente squarciato il velo del mistero, la caligine nella quale si nascondevano le nobili ed encomiabili ragioni della sua regale inerzia e accidia; del suo olimpico distacco rispetto alle battaglie legali dei poveri maestri Modafferi e Magaldi, troppo “profani” con il loro ricorso alla Giustizia della Repubblica Democratica Italiana, per le vette esoteriche dove muove i suoi passi il “Grande Iniziato” Giorgio Losano…
La lettera di Losano non ha bisogno di troppi commenti.
I Fratelli che gestiscono il sito “Grande Oriente Libero” hanno riportato alcune voci dei “soliti maligni”. Costoro (i maligni) dicono anche che Losano “starebbe ormai lingua in bocca con Gustavo Raffi”.
Costoro (i maligni) dicono che le cose stanno proprio come esemplificato nelle Ipotesi A) e B) suggerite dai commentatori di Grande Oriente Libero.
Ipotesi A) La Magistratura da ragione a di Luca (e a Magaldi, Modafferi, Massara, Bacciardi, Cerullo, e ad altri maestri che continuano ad aggiungersi ai costituenti della prima ora, aggiungo io…) e si ripetono le elezioni senza Raffi. Losano ri-scende in campo con l’intento di ramazzare i voti dei Raffiani, a lui grati per non aver presentato ricorso.
Ipotesi B) Il ricorso d’urgenza non produce l’esito sperato, Raffi resta Gran Maestro (questa volta a vita!!) e Losano raccoglie i ringraziamenti di Raffi (non vogliamo ipotizzare sotto quale forma anche se corrono voci ben precise in merito).

Ebbene, io che non sono “maligno”, credo che queste due ipotesi A) e B) non siano molto plausibili.
Infatti, nel caso dell’Ipotesi B), anche se il ricorso d’urgenza del 24 (e quello del 30 marzo) non producessero l’esito sperato, il “Golpista” dovrà ancora superare indenne gli interventi legali che pioveranno “come macigni” per annullare la (eventualmente avvenuta) proclamazione nella Gran Loggia del 3-5 aprile, con annessi provvedimenti cautelari. Dovrà superare il giudizio di merito del 26 maggio 2009 (Causa Lombardo più convenuti Modafferi e Magaldi, più candidati Lista di Luca, più i Fratelli Maestri  Giovan Battista Massara, Enzo  Bacciardi, Giancarlo Cerullo e altri che si costituiranno) ed eventuali altri interventi di merito e/o cautelari che sicuramente non gli verranno lesinati sino al pieno ripristino della Legalità (violata) nel GOI. Perciò, se il Fr. Losano (come sostengono i maligni) avesse calcolato di ‘lucrare’ qualche mercede per il suo mancato intervento legale, si troverà forse ad aver fatto calcoli sbagliati…Sia perché, come si usa dire, “Passata la festa, gabbato lo santo”…sia perché Raffi avrà ben altro da fare (con tutti i procedimenti legali sul suo capo e con i mezzi di informazione nazionali e locali allertati sul punto…) che ricordarsi di premiare Giorgio Losano & Company…
Ma anche l’Ipotesi A) appare francamente irrealizzabile, a meno che non accada qualche miracolo…
Infatti, il Fr. Losano e i Fratelli Candidati della Lista Losano (Guido Broich, Attilio Russo, Giuseppe Rampulla, Maurizio Clementi, Roberto Del Ghianda… Tutti, eccezion fatta per Pierluigi Winkler, il quale, in queste settimane ha insistentemente tentato di convincere i suoi “colleghi” candidati a presentarsi uniti in Tribunale, così come ha doverosamente fatto la Lista di Luca) difficilmente potranno ri-scendere in campo senza essere presi a “pernacchie e pomodori in faccia” (così almeno suggeriscono i soliti maligni).
Personalmente non condivido i toni aspri e derisori usati da questi “maligni” dileggiatori di Losano & Company, tuttavia debbo informare il Fr. Losano (tante volte non se ne fosse accorto da solo…) che di quei più di 1.300 maestri che l’hanno votato il 1 marzo, la stragrande maggioranza si sente profondamente tradita, delusa e sconcertata per il suo sconcertante comportamento attuale e per l’ancor più sconcertante lettera da lui resa pubblica qualche giorno fa.
Constatando che al sottoscritto arrivavano diverse telefonate e mails di votanti “losaniani” sconcertati e arrabbiati, ho voluto fare qualche indagine e ho scoperto che la delusione, lo sconcerto e l’incazzatura sono equamente diffusi in tutta Italia (tranne magari presso quei diretti clientes e “amici degli amici” che seguono sempre in modo servile i carri a cui si sono momentaneamente ‘aggiogati’…)
Se Losano, Broich, Russo, Rampulla, Clementi, Del Ghianda si presentassero di nuovo ai propri elettori per prendere voti, quindi, dubito che passerebbero la soglia del 2-3 % su base nazionale (ad esser generosi).
Non solo. Basterebbe che qualche Candidato della Lista Losano, disgustato per il comportamento del suo ex- Candidato Gran Maestro, si dimettesse dalla candidatura, ed ecco che l’intera Lista sarebbe dichiarata invalida, e non potrebbe più partecipare al voto…A “buon intenditor poche parole bastano…”
Ma stiamo ragionando sulla base della più improbabile delle ipotesi che potrebbero scaturire dagli interventi legali di questi giorni e dei prossimi venturi: cioè l’ipotesi che il Magistrato escluda la Lista Raffi dalla competizione avvenuta e indica un ballottaggio fra i candidati che hanno avuto più voti (di Luca e Losano) In questo caso, se la Lista Losano “decadesse” per “ritiro e/o dimissioni” di qualcuno dei suoi componenti, al ballottaggio andrebbero di Luca e Catanese…
Ragioniamo invece sull’ipotesi più probabile e giuridicamente legittima oltre che moralmente doverosa (quel 42 % circa di elettori che hanno votato l’illegittimo Candidato Raffi hanno tutto il diritto di rivolgere il proprio sostegno e voto ad una Lista, stavolta legittima, che ne rappresenti lecitamente gli ideali e le istanze progettuali e programmatiche).
Questa ipotesi è che la Magistratura indica direttamente e/o obblighi il Gran Maestro Uscente ad indire nuove elezioni per il rinnovo della Giunta di Governo del GOI.
In questo caso chiunque (Losano compreso) sarebbe legittimato a presentare o ri-presentare una propria Lista.
Orbene, vorrei dire con franchezza al Fr. Losano che, qualora si verificasse tale evenienza, Lui stesso, insieme agli altri Candidati di Lista (eccetto il Fr. Pierluigi Winkler che si è coraggiosamente impegnato a salvare la dignità della Lista e a non tradire la volontà e le aspettative dei tanti elettori che l’hanno votata) farà bene davvero a “ritornarsene fra le colonne” e “a lavorare per il proprio miglioramento”.
Infatti, sostengono i “soliti maligni”, qualora incautamente Losano ri-uscisse dalle colonne in cui sarebbe meglio che si andasse a “rintanare”, sarebbero gli stessi Fratelli Maestri che l’avevano votato a rispedirlo tra le stesse colonne, con un bel po’ di “pedate nel sedere” come mercede del suo ineffabile comportamento…
Mi dissocio da intenti così ineleganti e ingenerosi verso il Grande Iniziato Fr. Losano, pur tuttavia devo convenire con quanto Egli stesso scrive nella sua Lettera, allorchè si propone di dedicarsi al “proprio miglioramento”.
Eh, si, Caro Giorgio Losano, c’e davvero molto da migliorare, potrebbe non bastare una vita intera…

Per concludere questa Lettera Aperta n.8, mi dedicherò all’ annunciato approfondimento sulla Lista di Luca e sui suoi futuri “programmi elettorali”.
Intanto vorrei personalmente rendere onore e omaggio pubblico al Fr. Natale Mario di Luca, al Fr. Arturo Pacinotti, al Fr. Francesco Sannia, al Fr. Giuseppe Saverio Mitidieri, al Fr. Francesco Delitala, al Fr. Francesco Celona, al Fr. Cesare Cometto, nonché ai Fr.lli Avvocati Francesco Doino e Ignazio Moroni che, insieme al Prof. Avv. Caiafa, rappresentano tutti i sunnominati Fr.lli Candidati della Lista di Luca nel giudizio intorno allo jus eligendi dei Fr.lli Gustavo Raffi e Massimo Bianchi.
Onore e Omaggio sincero e fraterno che invito Tutti i Massoni del GOI a tributare ai Fratelli testé nominati.
Poco importa se qualcuno “maligna” che “costoro avrebbero agito più per interesse personale che non per tutelare la Legalità Costituzionale nel Grande Oriente d’Italia”.
Intanto costoro, superando con coraggio le non poche lamentele dei soliti “tromboni tradizionalisti”, ostili per principio ad un intervento legale profano nelle questioni di “Cosa Nostra Massonica” (“tromboni tradizionalisti” che peraltro potrebbero essere stati numerosi fra coloro che li hanno votati) hanno deciso di ascoltare gli appelli che gli sono stati rivolti all’indomani delle elezioni del 1 marzo.
Appelli fatti da parte di tutti quei massoni del GOI, ‘giovani’ e ‘anziani’, che chiedevano e chiedono a “gran voce” il “ripristino della Legalità violata”.
Appelli come quello che fece il sottoscritto pubblicamente, con la sua Lettera Aperta n.7 (vedi il sito “Il Maglietto- Adamo Kadmon” e “Fratel Pasquino” n.36).
Tutti i Candidati della Lista di Luca, dunque, si sono “costituiti” nella Causa avverso Gustavo Raffi e Massimo Bianchi, facendo seguito alla costituzione originaria del Fr. Giovanni Lombardo e a quelle dei Fr.lli Giuseppe Modafferi e Gioele Magaldi.
Onore e Omaggio anche al Fr. Maestro Enzo Bacciardi, al piè di lista della Loggia Giuseppe Garibaldi n.145 all’Or. di Pesaro; al Fr. Giancarlo Cerullo, Maestro Secondo Sorvegliante della Loggia Aternum n.593 all’Or. di Pescara; al Fr. Giovan Battista Massara, della Loggia Convivium all’Or. di Roma, anch’essi costituitisi in tempi recenti. E onore e omaggio alla passione civile e massonica con cui questi ultimi (insieme ai Fr.lli Modafferi e Magaldi), sono patrocinati legalmente dal Fr. Avv. Maestro Raffaele Guarna Assanti.
Onore e omaggio, infine, ai non pochi Fratelli che, da vari Orienti d’Italia, scrivono al sottoscritto, dichiarando di voler ulteriormente ingrossare le fila degli “intervenienti” in questa azione legale avverso Gustavo Raffi e Massimo Bianchi e a favore del ripristino della Legalità interna del GOI.

Ma, terminati i doverosi onori e omaggi, una questione importantissima si impone immediatamente all’attenzione di tutti i Fratelli del Grande Oriente d’Italia.
Quando il Magistrato (presto o tardi dovrà farlo, tanto noi non molleremo fino a che non avremo ottenuto il ripristino della Giustizia e della Libertà dentro e intorno ai nostri templi libero-muratori…) concederà che vengano indette “nuove elezioni”, cosa succederà?
Nel “fronte raffiano” scoppieranno le contraddizioni e le rivalità tra i vari “colonnelli”…
Tuttavia, è probabile che essi raggiungano un accordo su un nuovo Candidato Gran Maestro e su una nuova Lista.
Se Losano & Company si ri-presentassero la loro Lista avrebbe scarse possibilità di raccogliere consensi ragguardevoli, dopo la “pessima ricezione” della famigerata lettera e dei comportamenti che l’hanno ispirata.
Ma Natale Mario di Luca che farà?
Si ricandiderà nuovamente come Candidato attorniato esclusivamente da Potentissimi del Supremo Consiglio e come Rappresentante di istanze “tradizionaliste” e minoritarie (destinate all’ennesima sconfitta), oppure vorrà dare vita ad una “nuova coalizione” a vocazione maggioritaria, con un Programma chiaro, serio, saggio ed equilibrato e quindi destinato a vincere?
Il Rito Scozzese Antico ed Accettato vorrà sostenere e consigliare saggiamente di Luca?
I suoi Potentissimi Capi vorranno esercitare un ruolo alto e nobile, assecondando la presentazione di Candidati di Giunta che rappresentino appartenenze e sensibilità progettuali magari differenti, ma accomunate da un obiettivo condiviso: riportare la Legalità e la Serenità nella vita del Grande Oriente e fare delle importanti riforme a tutela della Costituzione e del Regolamento?
Vorrà il Fr. Natale Mario di Luca compiere un’operazione semplicissima: eliminare dal suo orizzonte progettuale i proclami/anatemi delle Grandi Logge britanniche e mettere al centro del suo Programma le sagge, penetranti ed equilibrate idee da Lui Stesso scritte e proposte nel 2000 (vedi Natale Mario di Luca, La Massoneria. Storia, Miti e Riti, Atanor, Roma 2000)?
Se la risposta a tutte queste domande è si, posso dire che il sottoscritto (e anche non pochi Fratelli che avevano votato diversamente) sarebbe felice di sostenere e appoggiare una nuova Lista di Luca che nascesse su queste basi chiare e programmaticamente maggioritarie rispetto al corpo elettorale nazionale.
In questo modo, una nuova “coalizione” con Candidato Gran Maestro di Luca, ottimizzerebbe il servizio reso alla Legalità Costituzionale del GOI, raccoglierebbe consensi nella stragrande maggioranza degli ex-elettori di Losano e forse strapperebbe elettori anche al Successore di Gustavo Raffi.
Ma se, malauguratamente, di Luca e il Rito Scozzese si riproponessero negli stessi termini con i quali si sono proposti nel 2004 e nelle recenti elezioni del 1 marzo, allora il sottoscritto e non pochi altri Fratelli avranno il Dovere di costituire una Lista Autonoma che, a differenza di quella “losaniana”, potrà contare su 1) Una credibilità conquistata sul campo e a caro prezzo 2) Un programma incisivo, innovatore, coerente e concreto (niente a che vedere con le timide proposte della ormai defunta Lista Losano 3) Modalità assai più grintose e determinate di sensibilizzazione dei maestri votanti, spesso annoiati e delusi dai vacui “pellegrinaggi elettorali” (senza confronto critico) dei Candidati, con cui si sono svolte le ultime elezioni.
Qualche esempio di un Programma incisivo, innovatore, coerente e concreto di una Lista Autonoma per le future Elezioni GOI?
Eccole:

  1. Dare maggiore centralità alla Gran Loggia (e dunque alle Logge) quale organo legislativo e parlamentare del GOI non con le solite vane chiacchiere e ripetizioni tautologiche, bensì riunendo la Gran Loggia 2 volte all’anno. Una volta a Roma (la Capitale d’Italia) e una volta (a rotazione) nei capoluoghi o città rappresentative dei vari Orienti d’Italia, in tutte le regioni che volessero ospitare la G.L. Ogni Oriente (dal Piemonte alla Sicilia, dalla Calabria alla Lombardia, passando per tutte e ciascuna le regioni d’Italia) nel corso di pochi anni, avrà il piacere e l’onore di contribuire ad organizzare e ospitare la Gran Loggia nazionale sul suo territorio. Ciò renderà più visibile la Massoneria locale a livello nazionale e la Massoneria nazionale a livello locale. Svolgere due Gran Logge all’anno, riformando in senso democratico anche il regolamento e la prassi del loro svolgimento (con libertà di parola per tutti, tempo e occasione per esercitarla, ampia discussione di tutte le problematiche dell’Ordine) restituirà senso e dignità alla Gran Loggia come momento parlamentare e legislativo, alle singole logge come effettive rappresentanti della sovranità muratoria  all’interno del GOI.
  2. Costituire, per iniziare, almeno una Università Massonica sul territorio nazionale italiano. Le Facoltà con cui cominciare? Legge e Medicina (oggi il GOI è pieno zeppo di autorevolissimi giuristi e medici) e, naturalmente, una Facoltà di “Storia della Cultura Esoterica”. L’Italia è in ritardo nell’ambito degli studi accademici sull’Esoterismo. Chi dobbiamo aspettare che faccia recuperare questo ritardo? Le Università cattoliche? Gli Atenei pubblici, con le loro Facoltà “umanistiche” che sfornano ricercatori del tutto ignari della tradizione sapienziale esoterica, come lo erano i loro maestri e i maestri dei loro maestri? In che modo gli studi accademici italiani potranno produrre una “Frances Yates” (tanto per riferirci all’Inghilterra), un Antoine Faivre (tanto per riferirci alla Francia), un Mircea Eliade o un Ioan Couliano (tanto per riferirci agli Stati Uniti), un Gerschom Scholem o un Moshe Idel (tanto per riferirci a Israele e alle Università di tutto il mondo che hanno utilizzato e supportato le ricerche di questi grandi studiosi). Invece di continuare a parlare di “Garibaldi” o delle infinite possibilità ermeneutiche del “filo a piombo” e della “livella”, non sarebbe il caso di portare un rinnovamento nel campo degli studi storici, filosofici, antropologici, religiosi, letterari, artistici? Non dovrebbe essere una Università “Massonica” ad occuparsi in modo autorevole di esoterismo e tradizioni sapienziali, levando la ‘scena’ a ciarlatani e pseudo-studiosi improvvisati e rigenerando la percezione che di queste “materie” ha la società accademica nazionale e il mondo della cultura italiana in genere? Non potremmo dare un significativo contributo anche nell’ambito degli studi e della formazione giuridica e medica?
  3. Istituire almeno un Ospedale Massonico: che la società civile, invece di vuote chiacchiere e velleitarie conferenze celebrative di massoni morti secoli fa, possa constatare tangibilmente che oggi, nel XXI secolo, il Grande Oriente d’Italia si occupa di “filantropia” e di alleviare e soccorrere l’Umanità sofferente.
  4. Davvero, l’assenza di una seria riflessione “esoterologica” e di un serio impegno “filantropico” consente di lavorare in modo proficuo e credibile, all’interno dei templi (lasciamo stare la società profana), sul nostro perfezionamento spirituale di iniziati? Come si possono vivere e praticare delle impervie vie realizzative iniziatiche se non si conosce (approfondimento “esoterologico”) ciò che si dovrebbe “praticare” e se tale teoria e pratica spirituale non si riflette anche su un piano morale e comportamentale (opere filantropiche)? In ragione di ciò, che ogni Officina sia stimolata dalla Costituzione e dal Regolamento (riformato in tal senso) a rendere conto del lavoro “iniziatico” e “filantropico” svolto durante l’anno. E che ogni Loggia e ogni Collegio Circoscrizionale abbia ampia autonomia di iniziativa sociale e culturale, senza dover chiedere il permesso di ogni ‘minuzia’ alla Giunta Centrale del GOI, la quale potrà al massimo vigilare a posteriori sul corretto profilo di queste iniziative. Si ricordano, Natale di Luca e Gaetano Scalise, di quanti impedimenti e ostracismi dovettero subire, proprio dalla Giunta del GOI, quando, l’uno come ex-Presidente, l’altro come Presidente in carica del Collegio dei MM.VV. del Lazio, avevano tracciato un ambizioso e interessante piano progettuale, per valorizzare la presenza  e le attività locali e regionali delle Logge romane e laziali?
  5. Riformare in modo strutturale e definitivo (e non generico e parolaio) l’intero impianto della Giustizia Massonica, ormai diventata in tutto e per tutto “Inquisizione Massonica” . Le modalità concrete di questa riforma sono state già in parte delineate dal sottoscritto nelle Lettere Aperte n.5 e 6, allegate ad alcuni numeri di “Fratel Pasquino” e di prossima messa “on-line” sull’autorevole sito “Il Maglietto-Adamo Kadmon”.
  6. Onde rendere pienamente coscienti noi stessi (i presunti “iniziati”) e tutti quei profani che costituiscono l’Umanità (per il Bene del quale dovremmo lavorare…e tra i quali vi saranno i “recipiendari” e gli “iniziati” del futuro) del valore e del senso del nostro Lavoro Pratico e del nostro Orizzonte Simbolico e Speculativo; della nostra “Cultura”, così peculiare e distinta, sia rispetto alla “spiritualità” delle Religioni positive, sia all’assenza di spiritualità che incalza la società “secolarizzata”, dotarci finalmente di adeguati mezzi di comunicazione ed espressione! O vogliamo continuare a “farci ridere dietro”, pubblicando illeggibili riviste come “Erasmo News” e “Hiram”, veicolando noiosissime questioni di “parrocchia massonica” attraverso “GOI TV” e “GOI Radio”, che sono soltanto la patetica parodia di una Radio e di una Televisione? Prendiamo esempio da grintosi “prodotti editoriali e comunicativi” di altra origine e provenienza. Facciamo una rivista seria e distribuita bene che non parli di cenciose questioni massoniche interne e parrocchiali, ma che, “attraverso le lenti ideologiche e culturali” della Massoneria italiana, si occupi di cultura, spiritualità, società civile, etica, rivolgendosi all’intera Nazione, non a quattro massoni annoiati. Facciamo una Radio vera, prendendo come modello ispirativo “Radio Radicale” e “Radio Vaticana”, tanto per fare degli esempi di mezzi di informazione ispirati da una forte idealità programmatica (benché di segno molto diverso tra loro e rispetto a noi). In tempi di nuove tecnologie, di “digitale terrestre” e “tv satellitari”, facciamo una cosa originale: creiamo la prima televisione satellitare massonica. Facciamolo noi Massoni italiani per primi, o dobbiamo sempre andare “a ricasco” di altre Massonerie più audaci, vivaci e costruttive della nostra? Dove prendere i soldi per queste iniziative? Nella società c’è la fila di soggetti finanziari che sarebbero interessati ad aiutarci in opere utili sul piano civile e tali da rilanciare la filantropia e la cultura italiana; opere tali da proporre su “larga scala” una “offerta spirituale” che non sia quella convenzionale e stanca delle solite Religioni positive, dogmatiche e reazionarie (che perdono sempre più credibilità e fedeli), ma che invece si vada ad incastonare con perfetto tempismo nel tremendo bisogno di risposte “etiche e filosofiche” di cui l’uomo del XXI secolo ha un disperato bisogno. Se la Massoneria (italiana e internazionale) non sa rispondere a questo bisogno dell’uomo, essa non ha più motivo di esistere!

 

Ecco: una Lista Autonoma che si presentasse alle nuove Elezioni GOI con un Programma simile (e di istanze riformatrici come quelle elencate ce ne sono altre che varrà la pena discutere), avrebbe ben altro appeal delle patetiche e risibili “manovre losaniane” di ieri e di oggi. Una Lista Autonoma di questo tipo, ove si presentasse nella stessa Coalizione guidata dal Fr. di Luca lo farebbe stra-vincere!
E ove questa Lista Autonoma si presentasse da sola, in contrapposizione ad una Lista di Luca che proponesse stancamente la ripetizione del solito Leit-Motiv del “Buon Tempo Antico” contro il “Progressismo” (presunto) di Raffi e per il ripristino della “Tradizione” (quale? ce ne sono molte e molti modi di interpretarle…) e in contrapposizione ad un poco credibile Erede diretto del “decennio raffiano” (non è una grande eredità aver tradito gran parte delle aspettative della mai cominciata “Primavera Massonica”…), ebbene una Lista Autonoma simile farebbe grossi, benefici “danni” e strapperebbe non pochi consensi alle altre Liste, dai programmi “imbalsamati o scarsamente credibili”.

Staremo a vedere. Intanto chi può e deve, rifletta su tutto quanto è stato appena detto.

Fratello Maestro Gioele Magaldi  (chiunque voglia contattarmi, per avvicinarsi alle iniziative del presente e del futuro, può scrivermi a: gioele.magaldi@yahoo.it   )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com