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“SCIE NEL CIELO”, by Fabio Malerba (a cura di GOD)

 

 

 

 

PREMESSA della Redazione di GOD: il cosiddetto tema delle “scie chimiche” rientra solitamente nel genere cosiddetto cospirazionista o complottista, un filone mediatico-letterario lontano anni luce dall’impostazione severamente storico-critica - orientata scientificamente - con la quale i collaboratori del Sito www.grandeoriente-democratico.com sono soliti affrontare qualsivoglia argomento. Anche per questo, ci siamo sempre astenuti, finora, dal trattare una questione che ci appare per molti versi congetturale, indiziaria e priva di solidi fondamenti comprovati e comprovabili. Tuttavia, dato il taglio pregevole e lo stile dubitativo dell’intervento di Fabio Malerba, vista anche la nostra metodologia laica e voltairriana nel proporre al dibattito della pubblica opinione punti di vista che non siano necessariamente i nostri (o maggioritari presso di noi), abbiamo deciso di pubblicare il seguente contributo.
LA REDAZIONE DI GOD.

 

 

[ by FABIO MALERBA] Ormai da diversi anni esiste in rete un dibattito che non accenna a placarsi. Il motivo di tale controversia verte sulla natura delle scie visibili nel cielo, prodotte dagli aeromobili in volo. Il tema è piuttosto complesso e articolato, sebbene sostanzialmente le tesi si riducano a due: chi afferma che quelle che vediamo in cielo altro non siano che semplici scie di condensa (contrails), fenomeno noto da decenni e causato dai normali prodotti di scarico dei motori a combustione interna a contatto con l'aria fredda in quota; chi invece sostiene che solo una parte delle scie osservabili sia riconducibile alla condensa, mentre le restanti (chemtrails) sarebbero composte da elementi chimici non attribuibili al processo di condensazione; il  rilascio dei quali è sospettato essere intenzionale, per scopi  riconducibili a ciò che viene spesso identificato come “geoingegneria”, cioè la tecnologia applicata all'ambiente fisico del pianeta per modificarne alcune dinamiche su ampia scala, come ad esempio il clima. Quello della geoingegneria è un tema assai controverso, le cui enormi implicazioni continuano ad alimentare un'accesa discussione, tenuta sovente al riparo dall'opinione pubblica, mentre  da qualche anno la parola “geoingegneria” è iniziata a comparire sui sussidiari delle scuole medie. La dicitura chemtrail in contrapposizione a contrail è in effetti fuorviante, perché in entrambe le tipologie di scie sarebbero presenti degli agenti chimici. Infatti, la stessa scia di condensazione, quando non causata dall'abbassamento della pressione dell'aria intorno alle ali (fenomeno peraltro piuttosto raro), è composta in parte dagli elementi chimici derivanti dalla combustione del carburante.
Fino a una ventina di anni fa (chiunque oggi abbia più di trent'anni potrà ricordarselo) si poteva osservare l'apparire di una scia nel cielo con una frequenza assai sporadica. Tuttavia, oggi, in una singola giornata, è possibile arrivare a vederne  anche diverse decine, a tal  punto che alcune si sovrappongono tra loro formando croci e quadrilateri, mentre a volte compaiono perfino vere e proprie griglie che deturpano il paesaggio celeste. A fronte di tutto ciò, va detto che il traffico aereo civile (il numero di voli, non quello dei passeggeri) negli ultimi tre decenni è appena triplicato (ICAO), dato certamente non sufficiente per spiegare l'aumento esponenziale della presenza di scie nei nostri cieli. Ad un più attento esame, anche le dimensioni ed il comportamento delle scie risulterebbero diversi rispetto a quelli che ci saremmo aspettati in passato: se prima quasi tutte occupavano una ridottissima porzione di cielo e si dissipavano dopo pochi minuti, oggi molte scie persistono anche per diverse ore, si estendono da un capo all'altro dell'orizzonte visibile, si espandono fino a mescolarsi tra loro formando delle ampie velature [1]. È evidente che l'esercizio mnemonico di per sé non possa costituire un valido metodo scientifico. D'altro canto, è grazie all'osservazione diretta della realtà che si possono stabilire i criteri per i quali si voglia o meno intraprendere l'investigazione di un fenomeno piuttosto che un altro, e in quali modalità. Negli anni, la veemente polemica su cosa fossero veramente queste scie ha cominciato a tracimare dal web fino a raggiungere diverse sedi ufficiali: solo in Italia, dal 2003 sono state presentate qualcosa come una dozzina di interrogazioni parlamentari sull'argomento [2] e sono almeno due i comuni italiani che hanno presentato una mozione ufficiale al riguardo [3]; anche alcuni membri dei parlamenti nazionali di altri paesi hanno rivolto la questione all'interno delle proprie sedi istituzionali [4] e numerose sono le petizioni di associazioni di cittadini in tutto il mondo che, oltre a notificare il proprio allarme nel constatare il fenomeno, hanno cercato di chiedere spiegazioni alle autorità competenti, ottenendo però ben scarsi risultati. Inoltre, il problema è stato più volte sollevato anche all'interno del Parlamento Europeo [5].
Nel 2010, in Italia fece il giro del web la notizia di una comunicazione ufficiale da parte del Segretariato Generale per la Presidenza della Repubblica in risposta a una privata cittadina, la quale, preoccupata nell'osservare un gran numero di scie sopra un territorio ufficialmente percorso solo da un paio di aerovie civili, scrisse una missiva direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano [6]. «Nel merito di quanto prospettato»,  si legge nel testo del Segretariato Generale per la Presidenza della Repubblica, «risulta impossibile intervenire su materie regolate da specifiche disposizioni di legge». Non si fa riferimento a quali siano effettivamente queste disposizioni di legge, ma il fatto che il più alto organo istituzionale in materia di Difesa si dichiari impossibilitato a intervenire su questioni riguardanti i propri spazi aerei richiamerebbe indirettamente in ballo la questione su quali siano i soggetti attivi che godono effettivamente di giurisdizione sui cieli nazionali. La lettera si conclude con il rammarico per non aver potuto «fornire  migliore risposta», non prima di aver rassicurato sul fatto che l'istanza «è stata portata nuovamente all'attenzione del competente Ministero della Difesa », il quale aveva già precedentemente affermato in modo netto che l'Aeronautica Militare Italiana «non ha in dotazione aeromobili adibiti allo spargimento di sostanze chimiche», rimandando a sua volta ad un precedente atto prodotto dal Ministero dell'Ambiente che, a seguito di una previa interrogazione parlamentare, si espresse scrivendo che «dall'esame della letteratura scientifica internazionale e dal contenuto dei siti web specialistici, non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche».
Nel tempo, cittadini e istituti privati in varie parti del mondo hanno deciso di compiere numerosi test in modo autonomo [7]. Contemporaneamente e in seguito a giornate con forte presenza di scie nel cielo, sono stati analizzati campioni del terreno e delle acque: i risultati delle analisi hanno evidenziato valori di gran lunga superiori alla norma di metalli pesanti e altre sostanze chimiche estremamente tossiche per la salute umana, in particolare Alluminio e Bario. Sebbene la mole e le conclusioni di questi esperimenti potrebbero già di per sé essere sufficienti a porre una maggior attenzione sul problema, c'è però da rilevare che in questo procedimento vi è una falla nel metodo: è infatti impossibile stabilire con assoluta certezza la correlazione diretta tra le scie prodotte dagli aerei e i campioni prelevati al livello del suolo, poiché in linea teorica esiste sempre la possibilità che gli elementi riscontrati potrebbero essere arrivati fin lì non necessariamente dal cielo. E lo stesso discorso vale per l'analisi sulle acque piovane. Probabilmente, il metodo per dissipare i dubbi una volta per tutte esiste, anzi forse ne sussiste più di uno. Basterebbe infatti nominare una commissione di esperti che si adoperi nel prelevare campioni di scie, in quota alle quali successivamente applicare una spettrometria di massa per verificarne la composizione. Un' altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare degli spettrometri in forza a qualche università o centro studi e puntarli direttamente sulla scie. Del resto, va da sé che se siamo in grado di scoprire quali siano gli elementi che compongono la bassa atmosfera di Titano [8], tanto più  sarà possibile conoscere la composizione di scie formatesi all'interno della troposfera terrestre. Ad oggi, nonostante le molteplici interrogazioni parlamentari e i vari richiami popolari- e sebbene si abbiano a disposizione gli strumenti tecnologici necessari per poter avere una risposta definitiva- un test scientifico degno di questo nome e con la necessaria investitura ufficiale non è stato ancora compiuto e nessuna delle istituzioni interpellate ha prodotto risposte esaustive e convincenti, ostentando piuttosto sempre un certo zelo nel reindirizzare la questione altrove.
La sensazione è che questa linea diffusa assai minimalista non possa risultare soddisfacente nel lungo periodo. Da una parte, si dice a ragione che, fin quando non verranno presentate prove inoppugnabili, non si potrà ritenere reale l'esistenza di scie non di condensa, prodotte dai velivoli in quota. Dall’altra, non si fa praticamente nulla per attivare quei meccanismi scientifici in virtù dei quali le prove invocate potrebbero infine arrivare. In effetti,  risulta impossibile cercare di dimostrare che qualcosa esista o non esista, senza però intraprendere alcuna azione seriamente scientifica al riguardo. Poiché la questione riguarda una risorsa intimamente legata alla vita come il cielo, è allora fortemente auspicabile che organi competenti e universalmente rispettati del mondo accademico si attivino- in accordo con le Istituzioni- per fornire una risposta il più possibile chiara e supportata da evidenze scientifiche. Ciò, in modo tale che sia il dibattito pubblico che quello privato possano finalmente servirsi di dati certi, per cercare di fare luce su un fenomeno che sta canalizzando l'attenzione di un sempre più nutrito numero di persone e gruppi a vari livelli della società e in più parti del mondo contemporaneamente. Solo così, forse, potremmo un giorno non trovarci  impreparati, qualora dovessimo scoprire, dati alla mano, di esser costretti a ragionare su nuove, lungimiranti e più adeguate soluzioni per il bene comune e del pianeta.

FABIO MALERBA

 

 

[1]

 

http://eoimages.gsfc.nasa.gov/images/imagerecords/2000/2710/ISS004-E-11807.jpg

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Chemtrails_or_contrails_in_Sitges.JPG

http://www.youtube.com/watch?v=reRwf6S2-Is

 

[2]

 

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo
_16/showXhtml.Asp?idAtto=3977&stile=6

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo
_16/showXhtml.Asp?idAtto=3573&stile=6

http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/btestiatti/4-05922.htm

http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/btestiatti/3-02792.htm

http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/btestiatti/4-12711.htm

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc
=Resaula&leg=15&id=00209244&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_icrdrs-atto_400053&parse=no&stampa=si&toc=no

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/
showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=277984

http://legxv.camera.it/resoconti/resoconto_allegato.asp
?idSeduta=262&resoconto=bt41&param=bt41

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo
_16/showXhtml.Asp?idAtto=658&stile=6

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo
_16/showXhtml.Asp?idAtto=8851&stile=6

http://dati.camera.it/ocd/page/aic.rdf/aic4_01044_16

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/
showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=442408

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/
showXhtml.Asp?idAtto=35501&stile=6&highLight=1

 

[3]

http://www.comune.savignano-sul-rubicone.fc.it/
servizi/delibere/ricerca_fase03.aspx?ID=2994

http://www.comune.santarcangelo.rn.it/Index.aspx?
pag=0&type=base&cat=4666&s=CST&c=17

 

[4]

http://www.parliament.nz/en-nz/pb/
business/qoa/49HansQ_20100615_00000008/8-
aerial-spraying%E2%80%94petition-and-submissions

http://www.greenpartycy.com/el/our-news/2009-10-29-12-19-08
/campaign-against-chemtrails-in-cyprus.html

 

[5]

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=E-2007-2455&language=BG

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=E-2009-3730&language=EN

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=E-2013-008804&format=XML&language=EN

 

[6]

http://www.scribd.com/doc/30646924/Al-Presidente-Della-Repubblica

http://www.scribd.com/doc/30642315/Risposta
-della-Presidenza-Della-Repubblica
-sulla-questione-scie-chimiche

 

[7]

http://www.carnicominstitute.org/articles/flame1.htm

http://www.sauberer-himmel.de/wie-kommt-barium-ins-regenwasser/

http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/index.php?option=com
_content&task=view&id=256&Itemid=356

 

[8]

http://www.repubblica.it/scienze/2013/10/01/news/nasa_c_plastica_su_
titano_la_sonda_cassini_trova_propilene-67656796/?rss

 

Contributo di Fabio Malerba, A CURA DEI FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 29 marzo-16 aprile 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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