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Merkel e Draghi, Totò e Peppino uniti a Berlino…(a cura di GOD)

 

 

 

 

Nel 1962, Giorgio Bianchi dirigeva l’impagabile coppia formata dal Fratello Antonio de Curtis e da Peppino De Filippo nel film Totò e Peppino divisi a Berlino.
Quella piacevole e sapida commediola faceva indubbiamente ridere e sollazzare.
Invece, la tragicommedia inscenata dal duo Angela Merkel/Mario Draghi (entrambi liberi muratori di solida impostazione neo-aristocratica) fa addirittura sghignazzare chi ne comprenda la trama, mentre sarà foriera di ulteriori lacrime per tutti coloro che ancora non hanno capito che tipo di sceneggiatura si stia imponendo nel Vecchio Continente.
La vicenda è quella nota, stranota e abusata di cui, in Italia (e anche altrove), hanno stra-parlato tutti i media del Regno.
Quella riassunta, ad esempio, in

“QUI COMANDO IO! - TORDELLA MERKEL S’INCAZZA CON DRAGHI: HAI PER CASO CAMBIATO IDEA RIGUARDO ALLA L’AUSTERITÀ NELLA GESTIONE DEL BILANCIO PUBBLICO? - DRAGHI AVREBBE DIFESO LA SUA POSIZIONE: FLESSIBILITA’ IN CAMBIO DI RIFORME”, pezzo del 31 agosto per DAGOSPIA (clicca per leggere)

“Scontro sul rigore dei conti, Merkel chiarisce: ‘E’ stato Draghi a telefonare’”, articolo del 1 settembre 2014 per IL SOLE 24 ORE (clicca per leggere).

Rispetto a tale ignobile e subdola messinscena, ha senso leggersi ad esempio

“MUNCHAU-AU-AU! - IL GIORNALISTA TEDESCO SPARA CONTRO DRAGHI: “LUI E MERKEL HANNO SBAGLIATO TUTTO. E L’ITALIA CON IL FISCAL COMPACT VA VERSO IL FALLIMENTO, COME HA FATTO MONTI A FIRMARLO?”, pezzo del 2 settembre 2014 per DAGOSPIA (clicca per leggere).

In chiusura del suo articolo, giustamente Munchau scrive:

 

Draghi - diceva - non è l’unico ad aver commesso errori. Quali sono quelli della Merkel?

«Il più grave è culturale. Da cinquant’anni gli economisti tedeschi, strettamente aderenti alla scuola neoclassica, si preoccupano solo dell’offerta: fanno sì che in casa loro, dai conti pubblici all’organizzazione del lavoro, tutto sia in ordine, e poi il mercato farà il resto. Non si sono accorti che la crisi attuale è di domanda, e che ormai fanno parte di una comunità di 18 Paesi le cui peculiarità vanno considerate.

 

Poi conclude e si domanda:

 

“Di qui l’ostinazione per l’austerity, e anche quel vero e proprio ricatto da cui è nato il Fiscal Compact, concepito in cambio degli aiuti alla “periferia”. Mi chiedo come un economista del calibro di Mario Monti abbia potuto firmare un trattato che, se applicato alla lettera, porterà l’Italia al fallimento: ridurre al 60% il debito in vent’anni significa andare incontro a una recessione che sottrarrebbe il 30-40% del Pil nello stesso periodo. Un disastro, e la fine dell’euro».



La risposta- e vale per te, caro Munchau, come per ogni giornalista, opinionista, economista, politologo e studioso dell’attualità- è che il massone neo-aristocratico Mario Monti, di concerto con i suoi degni compari Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Angela Merkel, Wolfgang Schaüble, Olli Rehn, Herman Van Rompuy, José Manuel Barroso, Jens Weidmann e tanti altri, sapeva benissimo cosa faceva e intendeva farlo assolutamente, onde aggravare consapevolmente la crisi economica in corso in Italia.
Perché e percome tutto questo?
Sono anni che lo spieghiamo sommariamente dalle pagine di questo nostro sito ufficiale e rinviamo alle sue migliaia di pagine e a quelle di Massoni S.r.ill. Società a responsabilità illimitata (autore Gioele Magaldi con Laura Maragnani, editore Chiarelettere), per comprendere appieno quello che sta realmente accadendo in Europa e oltre il Vecchio Continente, nell’ecumene globalizzata.

Un altro punto di vista interessante e utile da meditare sulla querelle “Draghi-Merkel” di questi giorni, è quello espresso in

“Angela Merkel, Mario Draghi e la paura di restare col cerino in mano”, articolo del 1 settembre 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere).

Riportiamo anche, testualmente, alcuni arguti commenti vergati a margine di tale intelligente e originale pezzo:

 

·  Bertoldo scrive:
1 settembre 2014 alle 21:03
Chiedo scusa per la volgarità!
Qualcuno la definì:
-Culona Inchiavabile
Ora, purtroppo (o per fortuna) Qualcuno se la dovrà Chiavare
A chi l’arduo compito?
-Supermario?
-Il Renzino?
-Il Grande Vecchio Re Giorgio?
Chiunque sia si trovera’ di fronte un EURO-Tunnel e dovra’ spingere finche’ non Vedra’ la luce.!!!
Magari, con un po’ di Viagra si può richiamare Silvio
offrendogli l’opportunità di fare un Servizio Sociale
diventando cosi Salvatore della Patria, Obtorto Cullo,
Attenzione, se la storia, in qualche modo, si ripeterà,
prima di Norimberga per la Crande Germania, vi fu’ Piazzale Loreto, tipico esempio della giustizia italiana: Sommaria, sempre e dovunque, ma Stranamente Veloce quella volta.
A volte penso che forse forse sia meglio una bella Tabula Rasa e poi Chi sopravviverà potrà ricominciare
da Zero e tentare, sperare, sognare, pregare per una società migliore.
Proviamo onestamente a pensare cosa si potrebbe Riformare di questa nostra Italia?
Il sistema fiscale?
La Giustizia?
La scuola?
La burocrazia?
……….
Chi ha voglia di rimboccarsi le maniche in questo marasma?
Possiamo solo pregare che quando Imploderà il sistema,
ci si trovi ai margini subendone il minor danno
Preghiamo per i giovani

·  S.Villa scrive:
2 settembre 2014 alle 04:14
Non ci credo, lo ritengo altamente improbabile, è il solito nefasto gioco delle parti: fate le contro-riforme (lavoro,svendita aziende di stato e adesso pure le “sprecone” partecipate),in cambio meno austerità(sic!).Applausi al “draghetto” e pernacchie alla “(f)rigida”Angela!.
Questi loschi figuri non intendono minimamente mollare. Si prolunga la lenta agonia, meglio e più conveniente dal punto di vista strategico una distanasia che non l’eutanasia (la plebe va “cotta” a fuoco lento, pian piano, finché non si abitua e accetta….).
Naturalmente spero di sbagliarmi, lo scopriremo solo…..con un commento (dei massoni di GOD)! Sono curioso di sapere se c’ho azzeccato!
Grazie e saluti ai lettori, scusate la mia prosa improponibile e alquanto scarsa.

  • Diego scrive:

2 settembre 2014 alle 11:46
Questo è vero (immagino), ma Toscano si riferiva alla precisazione della Merkel “è stato Draghi a telefonare”, piuttosto che alle indiscrezioni sulla telefonata uscite in un primo momento

    • S.Villa scrive:

2 settembre 2014 alle 12:34
Se non è il gioco delle parti, e’ un richiamo all’ordine: Mr “Tre occhi” bacchetta Miss”Golden eurasia” abbassa la cresta. Le gerarchie vanno rispettate.
Comunque sia, cambia niente!
P.S.
Spero vivamente di sbagliarmi! Ciao Diego, grazie e saluti sinceri

2 settembre 2014 alle 16:18
Caro S. Villa, in parte è certo che ci hai azzeccato. E’ il solito teatrino poliziotti buoni contro poliziotti cattivi, con una rotazione di ruoli e messe in scena. Tuttavia, Francesco Maria Toscano ha toccato alche altri aspetti della questione, su cui era ed è utile soffermare l’attenzione. Tante forze sono in movimento. Non solo quelle delle tenebre o delle grigie paludi…E qualcuno cerca di barcamenarsi, di sondare, di ammiccare, di trovare eventuali vie di fuga…Ma il canovaccio principale, almeno per me, è quello che hai giustamente sottolineato tu. Vediamo comunque cosa ne pensano alcuni fratelli di GOD che, ho saputo, produrranno un intervento ufficiale e imminente sulla questione.
Cari saluti.
Fra’ Cazzo da Velletri

    • S.Villa scrive:

2 settembre 2014 alle 17:00
Ti/vi ringrazio per la risposta. Attendo sempre le analisi attente e puntuali di GOD e Toscano.
Grazie ancora e saluti sinceri

·  S.Villa scrive:
2 settembre 2014 alle 11:45
Dimenticavo:
-il draghettatore folle farà la solita iniezione di liquidità (l’acqua con cui ci cuociono a fuoco lento di cui parlavo sopra)
-la promozione della Mogherini significa rinnovata fiducia al fregnacciaro di Firenze, che in cambio porterà a termine il lavoro sporco(privatizzazioni firmate Padoan-Cottarelli).
A quelli di democrazia radical-popolare: Renzi(purtroppo) non vi caghera’ di striscio, mettetevi l’anima in pace!

·  Cittadina di DRP scrive:
2 settembre 2014 alle 16:25
Gentile signor Villa, guardi che, “non cagandoci di striscio”, è il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha tutto da perdere. Noi c’eravamo prima di lui e continueremo ad esserci anche dopo il suo attuale bluff. Noi lavoriamo per la storia (insieme ai massoni di GOD e sotto il coordinamento del nostro comune leader Gioele Magaldi), mentre Renzi, continuando a confermarsi un parolaio twittarolo appecoronato a poteri riservati e non sollecito del reale benessere né del popolo italiano né di quello europeo, al massimo lavora per finire come un Blair de noantri a fare qualche conferenza ben pagata tra Ariccia e Pontassieve…
Distinti e cordiali saluti.
Cittadina militante di DRP.

  • S.Villa scrive:

2 settembre 2014 alle 17:37
Difatti ho scritto “purtroppo”, soprattutto per noi (di lui mi frega nulla).
Mi scuso, in realtà mi sono leggermente alterato quando ho letto l’articolo di Magaldi Senior. Un uomo così colto e serio non può uscire con delle analisi politiche così superficiali, erronee, quasi ingenue(secondo i miei parametri ovviamente).Insomma ho perso il senno-quel poco che mi rimane!-e ho risposto a voi a sproposito!
La prossima volta scriverò a lui.
Scusa ancora, grazie e saluti sinceri a tutti voi

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 2-3 settembre 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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