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Intervista integrale concessa dal Gran Maestro Gioele Magaldi al Corriere della Sera su perquisizioni e demonizzazioni antimassoniche propugnate da Rosy Bindi e dalla Commissione antimafia

 

 

 

Facciamo seguito a quanto illustrato in

GOD diffida Rosy Bindi e la Commissione antimafia dal proseguire nella caccia alle streghe contro i massoni ‘peones’ delle Comunioni ordinarie e invita piuttosto ad indagare i livelli massonici sovranazionali neoaristocratici, che hanno devastato e devastano l’interesse pubblico e popolare mediante leggi costituzionali nefaste e attività bancarie verminose.

Caccia antimassonica alle Streghe di Rosy Bindi e Commissione antimafia: l’intervista di Gioele Magaldi al Corriere della Sera (pubblichiamo qui la versione breve, ma tra poche ore pubblicheremo quella integrale)

e rendiamo pubblico, per la prima volta, il testo integrale dell’Intervista concessa dal Gran Maestro del GOD al giornalista Fabrizio Caccia, del Corriere della Sera.
Testo integrale che non è stato mai pubblicato, limitandosi, il suddetto Caccia, nel corpo dell’articolo

“Caccia agli elenchi degli iscritti. La mossa di Bindi agita i massoni”, articolo di Fabrizio Caccia per il Corriere della Sera (clicca per leggere),

a riportare queste sintetiche e incomplete valutazioni:

La privacy
Si mette sulla stessa lunghezza d’onda Gioele Magaldi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia Democratico, movimento massonico d’opinione, di natura più trasversale e sovranazionale: «Le comunioni massoniche sono tutte associazioni legali — obietta Magaldi, autore nel 2014 del libro Massoni società a responsabilità illimitata — e lo stato di diritto che si vuole garantire con la lotta alla mafia si tutela pure con il rispetto della privacy di chi troppo spesso in Italia è stato oggetto di demonizzazione e caccia alle streghe. I mafiosi, peraltro, si possono annidare anche in organizzazioni religiose, cui però non si chiedono liste...».

Invece, il testo delle dichiarazioni integrali rilasciate da Magaldi era il seguente e faceva seguito a queste domande, inviate per iscritto, da Fabrizio Caccia:

(FABRIZIO CACCIA) “Allora: viene prima il diritto alla privacy del massone o l’interesse dello Stato a sapere se negli elenchi si cela un mafioso?
E’ possibile dire quanti sono i massoni in Italia?
Quante obbedienze?
Si è prevenuti verso i massoni?
C’è una sorta di pregiudizio negativo o è colpa della troppa segretezza?
Guanti, grembiuli, squadra e compasso non sono un po’ superati?

(GIOELE MAGALDI): “Dal punto di vista giuridico, ha detto bene il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi: non si capisce perché la commissione antimafia pretenda gli elenchi degli iscritti al GOI e non anche quelli dei partiti o dei sindacati. Sono tutte associazioni legali e lo stato di diritto che si vuole garantire con la lotta alla mafia, si tutela anche con il rispetto della privacy di chi - i massoni ordinari e per lo più inoffensivi - troppo spesso in Italia sono stati oggetto di demonizzazione e caccia alle streghe.
I mafiosi, peraltro, si possono annidare anche in organizzazioni religiose, cui però non si chiedono liste.
Piuttosto, inviterei Rosy Bindi a chiedere conto al senatore a vita Mario Monti e all’ex presidente Giorgio Napolitano delle influenze nefaste che le loro rispettive superlogge di appartenenza “Babel Tower” e “Three Eyes” hanno avuto sulla vita istituzionale e socio-economica dell’Italia.
In effetti, citando esplicitamente e mettendo agli atti il mio libro “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges, Chiarelettere, senatori (Laura Bottici in particolare) e deputati M5S hanno presentato interrogazioni parlamentari sugli inquietanti legami massonici sovranazionali di ispirazione neoaristocratica che hanno ispirato l’incarico di governo dato dal ‘fratello’ Napolitano al ‘fratello’ Monti nel 2011, inaugurando uno degli esecutivi più rovinosi della storia della repubblica.
Le principali Comunioni massoniche in Italia sono il GOI, la Gran Loggia d’Italia, la Gran Loggia Regolare d’Italia e la Camea, guidata dal mio fraterno amico Roberto Luongo.
Poi vi sono una moltitudine di Comunioni/Obbedienze minori, per un totale di qualche decina di migliaia di massoni ‘ordinari’.
Ma, in Italia, come altrove, a contare davvero non sono più queste Comunioni (federazioni di logge su base nazionale), bensì le reti delle superlogge sovranazionali (Ur-Lodges). Di tali reti ho parlato nel best-seller “Massoni”, edito nel novembre 2014 in Italia, che il 7 febbraio 2017 verrà pubblicato in traduzione spagnola da Kailas Editorial e in via di pubblicazione anche in lingua francese, inglese, tedesca, russa, cinese, araba, ecc.
Per capire la natura e le ragioni storiche dei pregiudizi italioti verso la Massoneria e soprattutto per comprendere come i massoni delle reti sovranazionali abbiano costruito la contemporaneità, le società aperte, libere, democratiche, laiche, tolleranti e fondate sullo stato di diritto, oltre che l’attuale società globalizzata (nel bene e nel male), e infine per capire come il back o high-office del potere globale sia tuttora costitutivamente massonico, invito alla lettura di “Massoni”, il cui sottotitolo “Società a responsabilità illimitata” lascia intuire qualcosa su cui i media faranno bene a riflettere con minore superficialità di quella adottata sinora”.

 

 

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 3-4 aprile 2017 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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