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Il Fratello Massone Contro-Iniziato Mario Draghi getta la maschera e, con il conforto dei Massoni Tecnocrati in servizio attivo all’ OCSE/OECD (Fratello José Angel Gurria in testa) detta una linea ferocemente austera, neoliberista, recessiva e depressiva per l’economia europea,  spacciata subdolamente e falsamente come l’unica via percorribile

 

 

 

 

I Media di tutti i tipi, giornali, riviste, radio, tv, web – non soltanto quelli italiani – raccontano con grande rapidità una serie di notizie, offrendo agli utenti una mole impressionante di suggestioni e stimoli.
Quello di cui si avverte la carenza, però, è la capacità di commentare/legare insieme/interpretare adeguatamente vari accadimenti che, invece, dopo essere stati strombazzati, sono oggetto di analisi e approfondimenti unilaterali, senza che l’opinionista/esperto di turno consultato sappia connettere in un quadro più ampio e opportunamente esplicativo (a beneficio dell’opinione pubblica) le vicende che si susseguono a ritmo incalzante.
Perciò, nessuno ha messo in doverosa connessione il fatto che, nell’arco delle stesse ore (intorno al 24 febbraio 2012 ), il pubblico italiano, europeo e mondiale riceveva un formidabile (e manipolatorio) uno-due al petto e al volto da parte di entità operanti in piena solidarietà ideologica e filosofica: Banca Centrale Europea (BCE) ed OCSE ( Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in italiano) o OECD (Organization for Economic Co-operation and Development, in inglese) o OCDE (Organisation de Coopération et de Développement Economiques, in francese ).
Per quel che concerne le comunicazioni del Fratello Massone Contro-Iniziato Mario Draghi, rinviamo al report che ne hanno fatto alcuni redattori di DAGOSPIA in

“DRAGO DRAGHI VA A NEW YORK DAI GRANDI REFERENTI E GETTA L'EURO-MASCHERA: "SUBITO LA RIFORMA DEL LAVORO. IL MODELLO SOCIALE EUROPEO E' MORTO". PERCHE' INVECE IL MODELLO SOCIALE AMERICANO CARO A GOLMAN SACHS GODE DI OTTIMA SALUTE?...”, pezzo collectaneo del 24 febbraio 2012 by Minimo Riserbo e Falbalà per DAGOSPIA ( clicca sopra per leggere tutto il pezzo ),

che qui di seguito comunque riportiamo:

“Drago Draghi va a New York dai Grandi Referenti e getta l'euro-maschera: "Draghi: 'Subito la riforma del lavoro. Il modello sociale europeo e' morto" (Repubblica, p. 9). Perche' invece il modello sociale nord-americano gode di ottima salute. Ma il presidente della Bce, anziche' consigliare "modelli sociali", non dovrebbe pensare piuttosto a tenere in vita l'euro? I modelli sociali, comunque, da noi li stanno gia' ridisegnando Re Giorgio Banalitano e il suo governo di Paperoni 'chiamati dalla Patria' al supremo sacrificio (dei loro redditi)”.

o al riassunto apparso sulla testata IL JOURNAL (www.iljournal.it) :

“L’intervista di Mario Draghi al Wall Street Journal”, articolo del 24 febbraio 2012 by Simone Ricci per IL JOURNAL (clicca sopra per leggere),

o ancora a questa sintetica ricostruzione apparsa su LA STAMPA :

 

“Draghi: nessuna alternativa all'austerity per l'Europa (The Wall Street Journal)

FTA Online News
I rapporti di debito e Pil in Europa erano diventati insostenibili e per questo sono inevitabili delle politiche di austerità, anche se avranno un effetto recessivo nel breve termine. Lo ha dichiarato il numero uno della Bce Mario Draghi in una lunga intervista rilasciata al Wall Street Journal. La chiave del cambiamento è nei tagli alla spesa corrente, più dolorosi, ma con effetti di lungo periodo, sostiene Draghi. La spesa pubblica, secondo il banchiere centrale, dovrebbe concentrarsi su infrastrutture e altri investimenti. Il modello sociale europeo appare superato ed è tramontata l'epoca del posto fisso. Non serve, però, un nuovo intervento sul Portogallo e un corretto mix di riforme strutturali e consolidamento fiscale può ridirigere l'Europa verso la crescita.
(GD)”

 

Per quanto riguarda invece l’OCSE o OECD le (contemporanee rispetto a quelle del Massone Draghi) esternazioni dell’organismo sovra-nazionale presieduto dal Fratello Massone messicano José Angel Gurria, esse sono riscontrabili in

“Ocse: ‘Troppe tutele al posto fisso. Privatizzare tv, trasporti ed energia”, articolo redazionale del 24 febbraio 2012 per il MESSAGGERO (clicca sopra per leggere)

Ora, il punto non è la stanca ripetizione delle stesse ricette ultra-liberiste di sempre ( privatizzazioni, pseudo-liberalizzazioni, dismissione di aziende, beni e servizi pubblici, riduzione del welfare-state e contrazione assoluta del ruolo socialmente equilibratore dell’intervento pubblico, in vista della privatizzazione del Mondo) che, da decenni, non hanno prodotto crescita generalizzata in nessuno dei casi planetari in cui sono stati applicati; producendo bensì disoccupazione, macelleria e ingiustizia sociale, divario crescente tra poveri e ricchi e aumento solo dei profitti e del potere dei soliti noti.
Il punto è l’accelerazione storica e la protervia arrogante con la quale Massoni reazionari, tecnocratici e anti-democratici (mascherati da liberali e saggi salvatori dell’Occidente) come Draghi, Gurria, Monti, Papademos e molti altri (di cui ci preoccuperemo di narrare identità e gesta) intendono condurre a compimento un feroce processo di cinesizzazione dell’Europa, a partire da alcuni paesi-cavie delle sue aree mediterranee e non solo (per ora si tratta di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda), che sono stati prescelti anche in virtù della particolare inettitudine delle proprie classi dirigenti di destra e di sinistra, particolarmente prone e subalterne rispetto ai poteri forti che li hanno di fatto commissariati.
Venendo al caso italiano, ancor di più, il punto è che, per il momento, non uno straccio di giornalista/conduttore/operatore mediatico delle maggiori testate televisive, radiofoniche o cartacee si è interrogato sui nessi profondi che legano interventi ufficiali come quello del Massone Mario Draghi a sparate comunicative convergenti come quelle dell’OCSE/OECD guidato da un Segretario Generale, José Angel Gurria, che è compagno fraterno di merende- a livello di muratorie oligarchie sovra-nazionali- tanto di Draghi che di Monti e di molti altri soggetti noti e meno noti al grosso pubblico.
La verità è che i principali operatori mediatici italioti o rispondono a logiche volutamente omissive, disinformative e dissimulatrici (e in questo caso c’è patente mala fede nel non offrire una reale mappatura delle trame globali che vengono tessute all’insaputa di popoli trattati come masse di buoi ed asini), oppure, in buona ma stolta fede, si pretende di ragionare di eventi macroeconomici e macropolitici con i parametri ermeneutici adottati per le provincialissime scaramucce di potere di casa nostra, perdendo così di vista la centralità storica ed operativa di determinate organizzazioni internazionali nel promuovere eventi (comprese le grandi crisi economiche e politiche) di portata globale ed epocale.
Non si può raccontare la storia contemporanea e nemmeno la cronaca, compresi gli ultimissimi anni e mesi, se non si hanno profonde cognizioni di quello che spesso abbiamo definito Back-Office del Potere (globale): qualcosa che non ha nulla a che vedere con anacronistiche contrapposizioni nazionali (Germania versus Italia o Grecia, Inghilterra o Usa versus Germania, Cina versus Usa e così via), molto invece a che fare con feroci dialettiche fra networks sovra-nazionali che, nel bene e nel male, stanno orientando la storia umana da qualche secolo (nel XX° e nel XXI° non meno che nel XVIII° o XIX° ).
Ci auguriamo che tutti coloro che operano nell’ambito dei Media (italiani, europei ed extra-europei), una volta che avranno finalmente avuto la possibilità di studiare e meditare

MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le ragioni profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore, co-autore Gioele Magaldi,

non si faranno più remore e scrupoli nel rivedere le proprie insufficienti categorie interpretative della politica, della società e dell’economia europea e mondiale, riconoscendo l’abissale provincialismo e inadeguatezza dei propri strumenti critico-esegetici.
Una inedita e matura presa di coscienza di tutto ciò che non si sapeva (e non ci si era sforzati di apprendere), benché tardiva, potrà comunque costituire un buon viatico per un servizio di corretta informazione dell’opinione pubblica sul Mondo in cui vive, invece di proiettare solo ombre, illusioni e distrazioni al posto della nuda, cruda e complessa realtà di questo Terzo Millennio appena iniziato.
Tanto per essere chiari, la crisi economica dal 2007-2008 ad oggi non è capitata per caso o per inavvertita insipienza di qualche banchiere o grosso finanziere che abbia troppo alchemizzato con i cosiddetti prodotti derivati.
Le ricette di Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Mario Draghi, Mario Monti, etc, per uscire dalla crisi (da costoro e dai loro mandanti prima provocata e poisalutata in segreto come una grande e benefica occasione di ristrutturare radicalmente le comunità politiche europee ed occidentali)non sono realmente mirate a questo scopo, cioè a risollevare il benessere generale e inter-classista delle popolazioni europee. Esse sono bensì (subdolamente) volte ad aggravare lo stato di disagio sociale e la disoccupazione, con conseguente disponibilità a lavorare in condizioni assai meno tutelate per sterminate masse di giovani e meno giovani; consentendo così a pochi gruppi industriali e finanziari sovra-nazionali di avere nel cuore dell’Europa ampia manodopera a buon mercato, assai competitiva per fare miglior profitto senza troppi vincoli sindacali e con sempre minore tutela del lavoro subordinato. In luogo di estendere globalmente i diritti e la dignità dei lavoratori anche in paesi che ne siano privi, si vogliono assimilare anche gli europei delle classi meno elevate ai neo-schiavi asiatici, africani, latino-americani.
Non parliamo poi della grande abbuffata (condita da maxi-tangenti per chi sarà chiamata a gestirla dal Governo e dai partiti suoi fiancheggiatori) per i soliti grandi gruppi finanziari e industriali multinazionali che verranno a comprarsi a prezzi di saldo aziende e beni statali italiani o ad appaltare servizi pubblici nazionali e locali, mettendo così in pratica i diktat dell’OCSE/OECD sulle privatizzazioni.
Ma questi sono solo alcuni aspetti della questione.
Schiavizzando progressivamente le classi un tempo (dignitosamente) proletarie e sub-proletarizzando quelle un tempo medie o medio-basse (e contestualmente screditando la classe politica in quanto tale e i partiti, sostituiti da tecnocrazie arroganti) si toglie anche la spina dorsale sociale delle democrazie (chi è abbrutito dalla ricerca di un salario di minima sopravvivenza non ha tempo né spirito per dedicarsi alle questioni della res publica), consentendo così una inquietante involuzione oligarchica e tecnocratica del Vecchio Continente e, in prospettiva, dell’intero Occidente (altrove la democrazia non ha ancora nemmeno attecchito una prima volta).
Eppure, c’è ancora molto di più di tutto questo.
Occorre portare alla luce anche le profonde ragioni ideologiche, filosofiche ed iniziatico-esoteriche che spingono da secoli alcuni circuiti massonici e paramassonici sovra-nazionali a combattersi tra di loro militarmente, finanziariamente, politicamente e propagandisticamente (trovando sponde e alleati in ambienti non-massonici reazionari o progressisti) a favore o a sfavore della democrazia e della libertà, a favore o a sfavore dell’idea che debbano esistere elites sedicenti illuminate che pretendono di guidare e trattare gli altri uomini come esseri inferiori destinati all’obbedienza gerarchica e, per converso, a favore o a sfavore di società compiutamente egualitarie, fraterne e pluralistiche nelle loro strutture portanti.
Di tutto ciò che stiamo dicendo, specie dopo che sarà avvenuta una generale e diffusa metabolizzazione del libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata…, si potrà capire meglio il senso e la gravità.

P.S.  A proposito delle idee del Massone Contro-Iniziato Mario Draghi sullo ‘stato sociale’ europeo, è interessante leggere cosa gli risponde il battagliero Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, in

“Intervista. Schulz bacchetta Draghi. ‘Lo stato sociale non è morto”, pezzo del 25 febbraio 2012 by Lorenzo Bianchi per QUOTIDIANO.NET (clicca sopra per leggere )

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 27 febbraio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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