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Grande Oriente Democratico e la scoperta frammentaria ed occasionale del Back-Office del Potere da parte dei giornalisti italiani. Commento a “Il vero potere è quello del ‘Sistema’”, articolo del 5 luglio 2012 by Giorgio Meletti per IL FATTO QUOTIDIANO

 

 

 

 

Ci fa alquanto sorridere, periodicamente, la scoperta – da parte dei giornalisti italiani- che esista un livello del Potere più riservato (se non proprio occulto) rispetto a quel front-office composto da parlamentari, ministri, super-burocrati, vertici istituzionali vari, nazionali ed extra-nazionali.
Periodicamente, qualcuno getta lo sguardo oltre il velo di a-vidya (ignoranza) e coglie in termini frammentari qualche scorcio del “Sistema”, cercando di mettere a fuoco qualcosa che, tuttavia, non si può nemmeno iniziare a comprendere senza adeguati e appropriati strumenti culturali.
Anche perché, dopo qualcuna di queste incursioni occasionali su territori infidi, pericolosi e sconosciuti, pare al malcapitato giornalista di turno di muoversi fra le sabbie mobili, lentamente sprofondando nell’indifferenza quasi-totale dei suoi colleghi. I quali, per lo più, oscillano tra un atteggiamento simile a quello del cosmologo Cesare Cremonini (che non voleva guardare il cielo mediante le nuove lenti offerte dal cannocchiale di Galileo, per non dover mettere in discussione i propri paradigmi tradizionalisti di matrice biblico-aristotelica ) e la diffidenza per qualsivoglia inchiesta che possa offrire all’opinione pubblica qualche lume di verità in luogo di preconfezionati sofismi, solitamente benedetti dalla direzione e dalla proprietà dell’organo mediatico per cui tali pennivendoli lavorano senza spirito critico e coraggio professionale.
Così, quando spuntano invece incursioni mediatiche al di sotto del velo di Maya, mentre il pubblico si mostra molto interessato, i giornalisti fanno a gara nell’attutire l’eco dell’opera dei propri colleghi più indipendenti, liberi e scevri da timori reverenziali.
Nessun grande giornale o testata radio-televisiva ha ripreso il prezioso e interessante

"La Salvia, uno psichiatra massone, studiò il caso-Gotti per Bertone", articolo del 21 giugno 2012 by Alessandro Da Rold per LINKIESTA (clicca sopra per leggere),

basato su un sagace approfondimento dei nostri

 Il Massone Pietro La Salvia (Loggia GOI: "Har Tzion/Monte Sion" n° 705 all'Oriente di Roma) getta discredito su Ettore Gotti Tedeschi con una pseudo-perizia psichiatrica postuma e sospetta (clicca sopra per leggere)

Vaticano e Massoneria. Parte 2 : il caso Pietro La Salvia/Ettore Gotti Tedeschi (clicca sopra per leggere),

e, dopo poche ore di minima attenzione da parte del mainstream mediatico, anche le recenti considerazioni del giornalista del FATTO QUOTIDIANO, Giorgio Meletti, tendono a rientrare nell’oblio consueto messo in opera da chi non vuole sentire, capire, parlare di cose troppo più grandi del consolidato teatrino political-gossiparo.

In effetti, l’altro giorno il bravo Meletti scriveva

“Il vero potere è quello del ‘Sistema’”, articolo del 5 luglio 2012 by Giorgio Meletti per IL FATTO QUOTIDIANO (clicca sopra per leggere),

rilanciato anche da DAGOSPIA con un pezzo dal titolo

“IL “SISTEMA” VEDE E PROVVEDE - MENTRE REGOLE E MECCANISMI DEI PARTITI SI SFALDANO, RIMANE IN PIEDI SOLO UN “POTERE INVISIBILE”, MECCANISMO DI RELAZIONI IMPALPABILE ED EFFICACE CHE FA DA “PONTIERE” TRA POLITICA E STATO - FACCENDIERI, LOBBYSTI, CORDATE, CORRENTI, CRICCHE E LOGGE MASSONICHE GIOCANO CHE DISPENSANDO CARICHE, AMICIZIE, FAVORI E DECIDONO I DESTINI DEL PAESE…”, pezzo per DAGOSPIA del  5 luglio 2012 (clicca sopra per leggere).

Ora, le riflessioni operate da Meletti, in un Paese normale dotato di un normale sistema mediatico avrebbero dovuto aprire valanghe di approfondimenti, dibattiti, discussioni pubbliche.
E invece niente.
Come se si fosse toccata la corrente ad alta tensione.
Dopo aver accennato alla cosa (le intercettazioni tra Ettore Gotti Tedeschi e Giuseppe Orsi erano troppo clamorose nei contenuti per essere taciute del tutto) i grandi media hanno fatto finta di obliare le conseguenze sistemiche  implicite nei ragionamenti intercorsi a cena tra l’ex Presidente dello IOR e il Presidente di FINMECCANICA.

C’è da dire, naturalmente, che anche il bravissimo e stimabilissimo giornalista del FATTO QUOTIDIANO Giorgio Meletti (anche ottimo saggista: abbiamo letto con particolare interesse il suo libro Nel Paese dei Moratti, Chiarelettere, Milano 2012 ), nel comporre il suo articolo del 5 luglio 2012, ha sfiorato più di un paradosso.
La conversazione tra Gotti Tedeschi e Orsi è oggettiva nelle sue risultanze.
E rinvia esplicitamente ad un livello del Potere e ad un Potere di un “Sistema” in virtù del quale un personaggio come il Fratello Ignazio Moncada, formalmente inferiore per rango manageriale e curriculum ufficiale rispetto ad Orsi e a Gotti Tedeschi, risulta sovraordinato ai due e ben più influente di loro.
Bene.
Ci volevano prima il caso recente del Fratello Luigi Bisignani  (con ministri e alte personalità pubbliche e private varie che ne blandivano le attenzioni) e ora quello attualissimo del Fratello Ignazio Moncada per aprire gli occhi dormienti dei giornalisti italiani sulla necessità di analizzare quello che il Fratello Gioele Magaldi definisce da tempo il Back-Office del Potere?
Necessità di analisi che, altrimenti, preclude ai media di parlare di cose serie, invece che impiccarsi a discettare delle ultime esternazioni di Renato Schifani, di Elsa Fornero o del trombone ministeriale e parlamentare di turno.
Di più: a nessuno è venuto in mente che, comunque, i debiti approfondimenti sul Back-Office del Potere italiano, europeo e internazionale e sulla vera natura del Sistema che tutto pervade e provvede vanno fatti non tanto concentrandosi sul Massone di medio livello Ignazio Moncada (per carità, si tratta comunque di questioni potenzialmente intriganti e suggestive da approfondire, quelle che lo riguardano), ma partendo da altri due Massoni italiani di altissimo livello come Mario Monti e Mario Draghi, in questi mesi cruciali per i destini italiani, europei e mondiali particolarmente sulla cresta dell’onda?

Ecco, se nessuno si è posto seriamente la questione in questi termini, dipende proprio da quella carenza di strumenti culturali e storico-critici per interpretare adeguatamente la natura del Potere sistemico nella società globale contemporanea, poco importa se si tratti della società italiana, francese, tedesca, britannica, statunitense, russa o cinese, etc.

Ci auguriamo, tuttavia, che la lettura del saggio di imminente pubblicazione a firma di Gioele Magaldi:

MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore,

possa fornire non soltanto ai comuni cittadini, ma anche agli operatori mediatici di ogni livello una strumentazione intellettuale ed ermeneutica adeguata a raccontare in modo serio, rigoroso e approfondito la società in cui viviamo, senza continuare ad ignorare in modo grossolano la natura del SISTEMA che ne è alla base.

I  FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 6-8 luglio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com