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Grande Oriente Democratico avvisa cordialmente Giorgio Napolitano e Mario Monti che, in merito al felice o infelice esito di un Esecutivo Monti benedetto dal Quirinale, tutto dipende dagli obiettivi reali che vengano posti e dalla buona fede con cui si intenda perseguirli

 

Sottotitolo
Si ad un eventuale Governo Monti, ma solo a precise condizioni di salvaguardia del benessere del popolo italiano. Se si tratta di tamponare la crisi, interloquire autorevolmente con le istituzioni politico-economiche internazionali ed europee (ispirandole a mettere in agenda EUROBOND,  Debito Sovrano Europeo Federale unificato - con abolizione dei singoli debiti sovrani e conseguente eliminazione della speculazione sull’oscillazione degli spread - EURO moneta sovrana di una UE governata da un potenziato esecutivo politico sovra-nazionale che risponda delle sue azioni ad un potenziato Parlamento europeo legittimato dai popoli europei, etc.) e traghettare l’Italia a nuove elezioni con una nuova legge elettorale e un minimo di credibilità nazionale in più, BENE. In questo caso GOD farà appello a fratelli, sorelle e simpatizzanti in Parlamento per appoggiare un tale, autorevole e indipendente Governo a guida dell’ex Commissario europeo, Advisor Goldman Sachs, European Chairman della Trilateral Commission e membro influente del Bilderberg Group, Fratello Mario Monti. Se invece si pensa di applicare servilmente in Italia le ricette biecamente neoliberiste di FMI e BCE, allora Grande Oriente Democratico promette sin d’ora che l’esecutivo Monti, qualora nascesse, avrebbe vita inconcludente, tormentata e infelice.

 

 

 

 

Gli intenti scellerati di Silvio Berlusconi quando si è aperta la crisi, con il suo invito ad immediate elezioni subito dopo l’approvazione della legge di stabilità con il maxi-emendamento erano chiari.
Non contento di non aver mai saputo governare la res publica (le sue permanenze a Palazzo Chigi erano soltanto funzionali all’arricchimento personale mediante il consolidamento delle sue aziende private. La sua leadership inconcludente serviva a soddisfare il suo plateale narcisismo di abilissimo campione di una imprenditoria illiberale e fruttuosa soprattutto in regime di semi-monopolio e scandaloso favoritismo statale. Il suo narcisismo era desideroso di una consacrazione come statista, ma anche frustrato e rabbioso per il fallimento in tal senso), nell’immediato si ostinava a voler ostacolare un autentico cambio di passo della politica nazionale italiana, da troppi anni immiserita dal quotidiano referendum pro o contro Berluskaiser.
Così, l’ex Piduista e ed ex Maestro Venerabile della Loggia Draconis di Arcore, l’aveva pensata finemente.
Si deve esser detto: “Se proprio devo dimettermi, dopo andiamo subito ad elezioni con la presente legge elettorale (il famigerato ‘Porcellum’), che mi consente di far fuori dalle liste per il Parlamento tutti i ‘traditori’ e tutti coloro che non siano yes-men, nominando al loro posto tanti piccoli alfani e schifani e bondi, cioè camerieri e maggiordomi di provata e indiscussa fedeltà. Inoltre, candiderò Premier il mio lacchè Alfano. Così, visto che è certa la sconfitta del PDL, un minuto dopo le elezioni Angelino Jolie sarà stato bruciato, e io potrò rivendicare la necessità, per il futuro, di candidare magari mia figlia Marina (ma se mi gira, ritorno IO STESSO), cioè ancora uno della famiglia Berlusconi, la sola dinastia che deve regnare sul centro-destra italico. Anche perché io ho i soldi e io ho le televisioni e i giornali. Gli altri del PDL non contano un cazzo e devono ringraziarmi e baciare dove passo, inginocchiandosi e prostrandosi dinanzi a me e ai miei rampolli che possano un giorno prendere il mio posto. Inoltre, nella prossima legislatura, essendo in minoranza parlamentare, farò come ho sempre fatto in passato: andrò a corrompere e ad offrire soldi a vari leaders di centro-sinistra (ben contenti di accettarli) affinché non promulghino una legge sul conflitto d’interesse mediatico mediante il quale ho potuto tenere il Paese in ostaggio in tutti questi anni, rendendo progressivamente TG 4, Studio Aperto, TG5, Tg1, etc., delle testate giornalistiche asservite al mio sogno orwelliano e manipolatore della pubblica opinione da Grande Fratello all’amatriciana. Infine, se si va subito ad elezioni, la patata bollente di gestire la crisi se la prende il centro-sinistra e saranno belle gatte da pelare! Io, dall’opposizione insieme alla Lega, potrò gridare a squarciagola contro le politiche di lacrime e sangue della sinistra alleata con i tecnocrati di Bruxelles e Francoforte, preparando così una mia trionfale rivincita”.

L’unico problema, caro Fratello Silvio, è che non hai fatto i conti con Noi di Grande Oriente Democratico e con tutte quelle personalità nazionali ed estere cui sta veramente a cuore il destino presente e futuro dell’Italia.
Intanto, rinfrescati la memoria sulla serietà e cogenza delle nostre promesse…
Ti avevamo promesso che ti avremmo mandato a casa (in tempi non sospetti) e a casa te ne stai andando.
Ci è stato detto che - al pari del Fratello Gustavo Raffi - hai digerito molto male il pezzo dell’altro giorno da Noi pubblicato:

Dopo il Fratello Silvio Berlusconi, prossimo alla fine, sarà il turno dell'illegittimo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, l'inutile e incolore Fratello Gustavo Raffi, una miniera di frasi fatte e altisonanti quanto sterili, e di tautologiche dichiarazioni retoriche. Un monumento di vacuità che comprime le migliori energie della più importante Comunione massonica italiana e che sta tramando per diventare Gran Maestro ad vitam, con la truffaldina proposta delle Gran Logge regionali, i cui Neo GM regionali, riuniti in un conclave cardinalizio di 17 persone, dovrebbero eleggere "Papa Raffinger" e la sua progenie come dinastia regnante di Palazzo Giustiniani. Grande Oriente Democratico non lo permetterà e manderà a casa Raffinger così come ha sapientemente contribuito a defenestrare "Fratello Silvio"

nel quale venivano ricordati gli ammonimenti a TE destinati dal nostro leader Gioele Magaldi nella

Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010 (vedi anche la versione su CURRENT TV e YOUTUBE : Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010 ( VIDEO, su CURRENT TV e ripresa da YOUTUBE) Parte I, Parte II, Parte III, Parte IV),

nella

Lettera Aperta N°2 al Fratello Silvio Berlusconi del 9 dicembre 2010

e in tantissimi altri contributi corali di GOD in tutti questi mesi (per monitorare tutti i casi in cui abbiamo parlato di TE, FRATELLO SILVIO BERLUSCONI, basterà cliccare su CERCA IN GOD e digitare il tuo nome avviando la ricerca).

Negli anni 1996-2001, quando sei riuscito (come? Lo vuoi raccontare TU agli italiani o preferisce farlo Massimo D’Alema? Oppure ha qualcosa da dire in proposito il Fratello Massone Antonio Baldassarre, che presiedeva una banca inglese su cui transitavano interessanti somme di denaro?) ad impedire che venisse fatta una giusta riforma del settore radio-televisivo con una rigorosa legge anti-trust e anti-conflitto d’interessi che ti impedisse di semi-monopolizzare i media italioti (come hai fatto con protervia sino ad oggi, addirittura permettendoti il lusso di scomunicare giornalisti come Biagi, Santoro e diversi altri, in quanto non graditi al tuo tirannico palato), Grande Oriente Democratico ancora non c’era.
Adesso c’è e vigila.
Vigila su di TE, caro Fratello Silvio, come su eventuali cacicchi e capi-tribù di centro-sinistra che fossero disposti ancora e sempre a farsi corrompere da te.
Stavolta non ci provate nemmeno: andrebbe a finire molto male (per VOI).
Quindi, caro Fratello Silvio, non sperare che non si metterà mano ad una legittima, liberale e legalitaria legge anti-trust e anti-conflitto d’interesse su un settore così strategico e delicato per il corretto funzionamento della democrazia italiana come quello mediatico.
Occorre che per il futuro nessun Gruppo abbia una concentrazione mediatica quale quella di cui ha goduto il Gruppo del “Biscione” (con tutto ciò che di sconcio ne è conseguito in questi anni in termini di raccolta pubblicitaria indotta con blandizie e minacce da parte del Partito-Azienda Forza Italia/PDL-Fininvest/Mediaset) e occorre che chi vuole fare politica o governare non abbia anche i mezzi per manipolare l’opinione pubblica e gli elettori attraverso poderosi strumenti mediatici di proprietà, completamente asserviti e scodinzolanti.
In effetti, caro Fratello Silvio, è sempre e soltanto la ROBA, l’AZIENDA, le AZIENDE del Tuo Gruppo ciò che determina le tue preoccupazioni più autentiche.
Così, il balletto successivo alla prima pensata delle “dimissioni, poi subito elezioni”, un balletto che fa dire ad alcuni tuoi cortigiani “Governo Monti SI” e ad altri “Governo Monti NO”, con te in mezzo a cercare di lucrare e contrattare con Monti e Napolitano quante più garanzie possibili per l’EREDITA’ dei tuoi rampolli, è ancora una volta ispirata dalle riflessioni che i prodi Confalonieri, Doris e altri soci in affari ti hanno indotto a compiere.
Sei il perfetto specchio di questa Italietta malridotta e in balia di rapaci forze sovranazionali: vile, avido, irresoluto, opportunista, forte con i deboli e debole con i forti, rimbambito, pieno di dipendenze emotive e psicologiche, senza progetti chiari, privo di ethos, forza morale e autentico radicamento spirituale. Tu, caro Fratello Silvio, soffri di queste brutte caratteristiche nonostante un tempo sia stato un iniziato e fino a poco tempo fa almeno un contro-iniziato; la maggior parte degli abitanti citrulli di questo Bel Paese ne soffre invece proprio in quanto l’unico nutrimento spirituale e filosofico di cui si sia nutrito è la paccottiglia superstizioso-asinina o arido-burocratica di chi va a messa la domenica senza mai essersi letto e aver meditato la Bibbia e senza nessuno spirito di amore e carità verso il suo prossimo; oppure venera Padre Pio e simili Santi da supermercato senza minimamente conoscerne vita, bassezze, mediocrità, pseudo-pensiero (ammesso che possa essere definito tale) e meschinità tutte umane, molto umane.

Comunque, lasciando il Fratello Berlusconi e i suoi cortigiani più intimi a questa pantomima sull’ appoggio “interno, esterno o laterale, incubo o succubo…” ad un eventuale Governo Monti, è proprio di questa opportunità che intendiamo parlare in termini succinti ma precisi.

Lo abbiamo già esemplificato nel Sottotitolo di questo contributo.
In attesa che il nostro leader e portavoce Gioele Magaldi concluda (di concerto con una co-autrice) in questi giorni il suo attesissimo libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore(che terminato nei prossimi giorni, è presumibile esca in libreria per febbraio-marzo 2012), il cui sottotitolo recita icasticamente : “Il Back-Office del Potere come non è mai stato raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo”, nel quale verranno spiegati esaurientemente scopi, finalità, strutture, sigle, nomi e cognomi di coloro che, a livello nazionale e sovranazionale, partecipano delle più importanti e sostanziali scelte di potere che condizionano la vita del mondo contemporaneo globalizzato (non senza un’analisi di come si sia pervenuti a tale stato di cose nel corso degli ultimi tre secoli circa), anticipiamo qualche delucidazione in merito alle potenzialità (negative e positive) che il Fratello Massone Mario Monti rappresenta per l’Italia.
Intanto si esca da un grossolano equivoco.
Sia il Bilderberg Group (di cui Monti è autorevole membro) che la Trilateral Commission (di cui Monti è “Chairman” per l’Europa, cioè quello che in italiano si direbbe Presidente, Amministratore, Direttore generale e sinonimi vari), così come altri importanti Gruppi Elitari di portata sovra-nazionale (di tutti questi - fra le varie altre cose - si parlerà finalmente in termini obiettivi, esaustivi e demistificatori di tante imprecisioni correnti nel libro di Magaldi summenzionato) a fortissima densità massonica, non sono dei circoli monolitici che esprimano progetti e volontà unanimi e pietrificate.
Al contrario, anche all’interno di questi cenacoli (così come in tutte le realtà planetarie di natura massonica e para-massonica), sussistono delle vivaci dialettiche fra opinioni e progetti differenti relativi ai possibili esiti e sviluppi del mondo contemporaneo.
Vi sono certamente elementi “unificanti”, che fanno si che determinati personaggi intendano riunirsi sotto sigle aggreganti per discettare di problematiche di ragguardevole e comune interesse, confrontando i rispettivi punti di vista all’interno di condivisi landmarks comunicativi e concettuali (e però lontano da qualsiasi dogma perentorio che vincoli i partecipanti ad un pensiero unico), ma la letteratura complottistica (che conosce questi ambienti solo per sentito dire) non è mai stata in grado di restituire con rigore e precisione l’atmosfera morale e “filosofica” in senso lato che li permea.
Perciò, tutti coloro che hanno vacuamente scritto o discettato di cospirazioni mondialiste sottoscritte da Bilderberg Group, Trilateral Commission, Council on Foreign Relations, B’nai B’rith, Royal Institute of International Affairs, etc., non hanno una nozione nemmeno lontanamente esatta del tipo di “lavoro” che si svolge all’interno di questi consessi.
Dentro questi macro-gruppi, troppo “macro” ed eterogenei nella composizione dei membri e degli ospiti contingenti che partecipano a determinate riunioni (vedi ad esempio le famigerate riunioni annuali del Bilderberg che, proprio per la loro natura composita in termini di interessi rappresentati, non possono mai esprimere un univoco punta di vista progettuale), semmai, partecipi con delle “cordate” in ciascuno di essi, si annidano micro-gruppi più omogenei che perseguono effettivamente progetti oligarchici ed elitari (o al contrario, democratici e libertari) per vagheggiati Nuovi Ordini Mondiali.
Ma, appunto, non soltanto non tutti i membri e/o gli ospiti dei succitati macro-gruppi (Bilderberg, TC, CFR, B’nai B’rith, RIIA, etc.) appartengono specificamente al milieu massonico ma, anche coloro (effettivamente sono in tanti) che vi appartengono, sono poi organizzati tra di loro in base a concezioni della massoneria spesso inconciliabili fra loro.
In estrema sintesi, come riportavamo in contributi passati quali

In omaggio ai Valori del 14 luglio, riflettiamo su Destra e Sinistra Massonica: uno scontro secolare tra elitarismo e democrazia, autoritarismo e libertà, gerarchia e uguaglianza, paternalismo e fratellanza (articolo del 18-19 luglio 2011, clicca sopra per leggere),

 

Ancora a proposito di "destra" e "sinistra" massonica: il caso del massone neonazista, razzista, tradizionalista e integralista cristiano Anders Behring Breivik, autore di stragi in Norvegia per conto di chi? Attenzione preventiva anche all'Italia (terra di stragismi vari irrisolti, ricordando che prevenire è meglio che curare) dove non mancano i neonazisti/neofascisti alla corte dell'illegittimo Gran Maestro del G.O.I. Gustavo Raffi (articolo del 25-26 luglio 2011, clicca sopra per leggere),

e in altri simili, esistono da secoli due tendenze massoniche polarizzanti (una “destra” e una “sinistra” massonica) con una sorta di zona franca e di passaggio dall’una all’altra prospettiva (una specie di “centro”) nella quale si trovano a transitare gli indecisi e quelli che hanno aderito alla Libera Muratoria per interesse esclusivamente iniziatico-esoterico e/o di personale convenienza carrieristica, senza vere aspirazioni di natura etico-civile. Naturalmente, in ciò questi “centristi” hanno frainteso la natura essenzialmente “androgina e bifronte” della Via Iniziatica Massonica, sollecita tanto dei problemi dello spirito che di quelli della materia, ben conoscendo e insegnando che le due dimensioni, in realtà, sono Una sola. Così come Una è la Vita-Energia Infinita che rappresenta la radice prima e ultima di ogni manifestazione universale.

Tornando quindi all’illustre Fratello Massone Mario Monti, la sua appartenenza alla Trilateral Commission e al Bilderberg Group, di per sé, non costituisce un’appartenenza automatica al sotto-gruppo di coloro che, entro queste strutture para-massoniche e altre più specificamente massoniche in esse rappresentate, brigano per una sistemazione oligarchica, elitaria, anti-democratica e illiberale del futuro dell’Europa e dell’Occidente.
Certamente, per i profani non è facile comprendere e sapere cosa si nasconda dietro la retorica di facciata formalmente rispettosa della democrazia e inneggiante al liberalismo che caratterizza molti personaggi dello stesso network sovranazionale di massoni e para-massoni cui appartiene Mario Monti.
Ecco perché, al di là delle chiacchiere e delle dichiarazioni di intenti, ciò che contano sono i fatti e le iniziative concrete che ciascuno poi sappia e voglia mettere in opera.
Nemmeno deve trarre in inganno la contiguità di Monti a Goldman Sachs (come advisor) o Coca-Cola (ancora come advisor) o persino il suo essersi formato in ambienti e in anni di ruggente ideologia neoliberista.
Forse Monti sbaglierà politiche economiche come eventuale Presidente del Consiglio italiano (e Noi non gli faremmo alcuno sconto, anzi lo ostacoleremmo in tutti i modi se ciò avvenisse) e in questo caso sbaglierà anche a causa di quanto alcuni cattivi compagni di Goldman Sachs, del Bilderberg Group, della Trilateral Commission o di altri templi-santuari sovranazionali potrebbero suggerirgli. Ma potrebbe anche, invece, ricevere una positiva influenza da bravi maestri di quegli stessi cenacoli, che abbiano una visione più illuminata del destino italiano ed europeo.
Noi, però, avendo precisa nozione del personaggio, della sua storia e del suo carattere, siamo convinti che Mario Monti sbaglierà o farà bene soprattutto per suo conto e per sua libera scelta.
A quasi 69 anni e dopo aver compiuto una carriera ragguardevole, è un uomo abbastanza libero di scegliere di essere ricordato come un servitore di interessi privati anti-italiani ed anti-europei (sposando la linea oligarco-tecnocratica e dogmaticamente neoliberista a cui sono asserviti la BCE e l’illegittimo Duumvirato Merkel-Sarkozy), oppure come un saggio, energico e lungimirante statista che avrà rimesso in carreggiata sia la patria italiana che quella europea, coniugando il miglior liberalismo-liberismo (che è altra cosa dall’ottusa scolastica neoliberista imperante - pur con qualche voce interna semi-dissenziente - presso l’FMI, la BCE, l’OCSE e la Banca Mondiale, etc.) con una significativa riscoperta del miglior keynesismo, magari aprendo la via ad un luminoso NEW DEAL rooseveltiano.
Peraltro, a suo merito va detto che, a partire dal 2010, Monti ha aderito al Gruppo Spinelli (vedi il sito ufficiale www.spinelligroup.eu ), un movimento politico europeo costituito da illustri intellettuali e influenti ed autorevoli politici di tutto il mondo (ne fa parte anche il Premio Nobel 1998 per l’economia, docente ad Harvard, l’indiano Amartya Sen, icona del Movimento New-Global e del World Social Forum che si batte per una globalizzazione alternativa al modello neoliberista), i quali desiderano contribuire a rilanciare il processo di integrazione politica europea, sostituendo al governo dei tecnocrati quello di rappresentanti dei popoli europei; rappresentanti legittimati elettoralmente a costituire un governo federale europeo autorevole, con una sua unitaria politica economica, fiscale e diplomatica, e che sia chiamato a rendere conto del proprio operato ad un Parlamento europeo parimenti autorevole e dotato di prerogative sovrane delegate dai popoli del Vecchio Continente attraverso regolari elezioni.
Ipotizziamo che il Fratello Monti appartenga attualmente a quel “centro” massonico e paramassonico, intermedio fra “destra” massonica elitaria, oligarchica, reazionaria ed illiberale e “sinistra” massonica liberale e democratica.
Sta a lui la responsabilità di scegliere verso quale polarità orientare la sua navigazione nel procelloso mare del risanamento italico, consapevole che quello che si farà o non si farà oggi in Italia, avrà enormi conseguenze su ciò che si farà o non si farà domani nell’ambito dell’Unione Europea.
Chissà che, anzi, qualche suo gesto coraggioso e di rottura rispetto ai diktat di Merkel-Sarkozy e BCE/FMI al servizio di oligarchie più o meno celate dietro queste “teste di ponte”, non dia coraggio anche a Mario Draghi di smarcarsi…Di smarcarsi e di venire presso le schiere di coloro che combattono per gli Stati Uniti d’Europa. Una grande patria europea democratica, liberale, e fondata sul consenso dei popoli invece che sul loro asservimento e sulla loro spoliazione sistematica.
Certo, nel caso di Mario Draghi esistono troppi legami e co-interessi e soprattutto un certo debito di riconoscenza contratto verso chi l’ha effettivamente messo a dirigere la BCE. Tuttavia, in amore e in guerra (e quella sul futuro dell’Europa e dell’Occidente è una vera e propria guerra che si combatte nel back-office del Potere) tutto è consentito…Anche di essere inaspettatamente illuminati sulla via di Damasco…e di cambiare il tipo di fratelli con cui accompagnarsi…
Ma la situazione di Mario Monti è diversa: può scegliere di operare come l’irrecuperabile Lucas Papademos in Grecia - che probabilmente sarà costretto presto o tardi a dimettersi e ad espatriare, incalzato dalle rivolte del popolo ellenico che si ribellerà ai soprusi della sua infame e corrotta classe dirigente di destra e di sinistra e alla dittatura franco-tedesca che lo vuole ridurre alla disperazione - oppure può optare per un esecutivo illuminato ed equilibrato che raccoglierà grandi consensi per la sua sapienza di governo.
In sintesi: caro Fratello Monti, che tipo di programma intendi attuare?
Noi di Grande Oriente Democratico (con l’avallo del network massonico liberale e democratico internazionale, rappresentato anche nella Trilateral Commission, come nel Bilderberg o altrove, a contenere le spinte oligarchico-elitarie che coabitano in questi macro-gruppi eterogenei) ti consigliamo le seguenti piccole accortezze:

  1. Senti tutti e parla con tutte le forze parlamentari, ma alla fine decidi tu da solo - di concerto con Napolitano - chi debba entrare a far parte di un esecutivo da te presieduto.
  2. Dentro questo esecutivo, a rimarcare la sua totale differenziazione dal recente passato, fai in modo che non ci sia alcun Ministro o Sottosegretario (men che mai Maggiordomi del Sultano di Arcore come Gianni Letta o mezze calzette come Maria Stella Gelmini) già presente nel dimissionario governo Berlusconi (e pace per quei narcisi alla Frattini, che ci tenevano tanto a conservare la poltrona…).
  3. Metti dentro gente di valore e grande competenza, che sia magari segnalata in una rosa di nomi graditi ai vari gruppi parlamentari che ti dovranno dare la fiducia, ma fa in modo che non si tratti dei massimi dirigenti politici degli attuali partiti, che devono recitare un altro ruolo in questa delicata fase istituzionale e non aprire micro-conflitti interni al tuo esecutivo di “emergenza”. Di certo sarebbe utile una Emma Bonino al Ministero degli Esteri (per dare respiro e vivacità alla nostra diplomazia, imbalsamata dal teatrino di Berlusconi e dall’inconsistenza mediocre e iper-burocratica di Frattini); un Giuliano Amato al Ministero degli Interni, anche a segnare una simbolica discontinuità (Amato ha ricoperto il ruolo di Presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni del 150°anniversario dell’Unità d’Italia) con un ordine pubblico interno affidato al secessionista Maroni; uno Stefano Fassina all’Economia o alle Attività Produttive, a significare l’integrazione sapiente che vorrai attuare fra politiche liberalizzanti e robuste misure di welfare e rilancio della crescita economica. E così via.
  4. Noi di GOD, in una prospettiva super-partes fra destre e sinistre, ti diciamo senza riserve che siamo favorevoli ad un innalzamento da subito dell’età pensionabile e ad una immediata abolizione delle pensioni di anzianità, eccezion fatta per tutta una serie di categorie di lavoratori che, in virtù dei mestieri usuranti con cui si sono rotti la schiena sin da ragazzi, hanno diritto a uno specifico trattamento che non ne tocchi i diritti acquisiti.
  5. SI alla liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali (che possano rimanere aperti anche fino a notte inoltrata) misura che, ben utilizzata, in luogo di sfruttare i lavoratori già impiegati o stressare gli esercenti, può favorire nuova occupazione (anche part-time) e rilanciare/invogliare fasce di acquirenti ad alimentare nuovi consumi.
  6. SI a nuove forme di tutele progressive nel tempo, con un unico contratto di lavoro subordinato che garantisca da subito determinate prerogative al lavoratore e contemporaneamente velocità di licenziamento al datore di lavoro che si trovi in improvvisa necessità di ridurre il personale (secondo quanto proposto da Tito Boeri, ad esempio). Ma ciò, lasciando intatto l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e prevedendo questo nuovo contratto solo come FACOLTA’ tra le parti contraenti e senza vigenza universale; rendendolo cioè attivo solo per i nuovi assunti con queste modalità contrattuali. Ossia, prima vedere cammello…etc… Se davvero gli imprenditori italiani assumeranno gente con questa nuova facoltà contrattuale, solo dopo aver assunto e fatto lavorare il nuovo personale, in caso di necessità, potranno avvalersi di misure in uscita più rapide e indolori per l’azienda, ma solo per questi nuovi lavoratori assunti con questa specifica norma. NO perentorio, invece, al fallace e truffaldino principio che abolire l’articolo 18 e rendere più facili i licenziamenti porterà a maggiori assunzioni. Guai a chi ci prova, a mettere in atto una simile truffa e a toccare l’articolo 18 o altre parti non negoziabili dello Statuto dei Lavoratori.
  7. Si ad una vendita di patrimonio immobiliare e agricolo infruttifero dello Stato, ma solo dopo aver creato una commissione ad hoc che relazioni pubblicamente, in televisione (e con il contraddittorio di giornalisti ed esperti) sul valore di mercato dei beni da alienare, sulle proposte di acquisto ricevute e sul fatto che non ci saranno “assi pigliatutto” a prezzi di favore, come fu il caso di Goldman Sachs con il patrimonio immobiliare dell’ENI… N’est-ce pas? Quindi, questi beni andranno venduti a buon prezzo (altrimenti è meglio tenerseli, come farebbe ogni  buon padre di famiglia) e il ricavato dovrà essere utilizzato al 50% per abbattere il debito pubblico e al 50% per la creazione di nuove infrastrutture locali e nazionali e per la manutenzione delle vecchie, ivi compresa una sapiente gestione del territorio ad evitare immani tragedie, causate da catastrofi naturali congiunte ad imperizia umana.
  8. NO alla privatizzazione/liberalizzazione di servizi pubblici locali (acqua, trasporti, etc.), perché i CITTADIN ITALIANI, il POPOLO SOVRANO, ha già detto no a questo indirizzo con un recente REFERENDUM. Che nessuno si azzardi a violentare impunemente la volontà popolare, unica vera sovrana in questo panorama di piccoli e grandi usurpatori/manipolatori dell’opinione pubblica. In proposito, basterà ricordare il caso dell’Argentina sottoposta alle cure del FMI (prima che gli argentini lo mandassero all’inferno e raggiungessero l’attuale prosperità con politiche keynesiane), dove la privatizzazione/liberalizzazione dei servizi pubblici portò ad un enorme rincaro delle tariffe per la popolazione utente, in un immondo ginepraio di corruttele annesse e connesse.
  9. SI ad una tassa straordinaria su alcuni PATRIMONI particolarmente ingenti e improduttivi  e SI ad una tassazione straordinaria di alcuni beni di lusso, ma soltanto di quelli. Tutto il ricavato deve essere destinato a riduzione del debito pubblico e investimento in infrastrutture, per rilanciare occupazione, produzione e consumi. Si alla reintroduzione dell’ICI, ma solo su immobili di valore superiore ad 1 milione di euro.
  10.  Creazione del SERVIZIO CIVILE MEDITERRANEO S.P.A., per aiutare la ripresa economica, l’occupazione e i consumi, secondo quanto ne viene spiegato dal Movimento politico d’opinione “Democrazia Radical Popolare” (www.democraziaradicalpopolare.it ) nella Seconda Serie delle ormai famose 10 Serie di Proposte per il Governo dell’Italia dal 2011 in poi,  da Democrazia Radical Popolare al Nuovo Centro-Sinistra (da costruire sulle ceneri del Vecchio) (clicca sopra per leggere). In generale, si veda quanto viene detto in tale Seconda Serie di Proposte, intitolata Per un Risorgimento Economico e Sociale del Paese
  11.  Porre con energia e autorevolezza (che certo non manca al Fratello Mario Monti né al Presidente Napolitano) sui tavoli di Bruxelles e Francoforte e in tutti i colloqui bilaterali o multilaterali con gli altri partners dell’Eurozona o dell’intera UE, la NECESSITA’ ASSOLUTA di istituire al più presto un Debito Sovrano Federale unificato (annullando i singoli debiti sovrani di ciascun Paese, che dovranno tutti confluire insieme) e di inaugurare pertanto dei solidissimi EUROBOND, con i quali rilanciare la spesa in infrastrutture europee per tutti i territori degli aderenti all’Eurozona (scommettiamo che vorranno aderirvi anche i membri dell’UE che ne sono fuori, in questo caso, e ciò renderà più facile la costituzione di Stati Uniti d’Europa?), dando libero corso ad un NEW DEAL europeo in stile rooseveltiano. Ciò, naturalmente, metterà immediatamente fine a qualsivoglia forma di speculazione sul debito sovrano di Italia, Francia o di altre nazioni minori. I partners europei più virtuosi perderanno qualcosa annacquando la propria virtù (d’altronde, tutti hanno ingenti debiti sovrani, nessuno escluso), ma in compenso l’euro come valuta ci guadagnerà e si eviteranno catastrofi. Anche perché il default dell’Italia non conviene nemmeno a Francia, Germania e compagnia cantante. E pensare di poter frenare l’andamento dei mercati distruggendo impunemente classi medie e medio-basse e schiavizzando quelle proletarie, con le stesse ricette NEOLIBERISTE recessive e depressive imposte alla Grecia da imporre anche in Italia, Spagna, etc., è un INCUBO che rischia di infrangersi con la popolazione italiana, la quale, con i forconi e i bastoni, inseguirà la propria classe dirigente, tecnocrati inclusi, fino a fargliela pagare cara.
  12.  E’assolutamente urgente e necessaria una nuova legge elettorale che recepisca l’esigenza diffusa di un rapporto più diretto fra eletti ed elettori (ripristino delle preferenze elettorali) e ampia rappresentatività politica di posizioni sociali che sarebbe pericoloso e ingiusto relegare in una dimensione extra-parlamentare. Si provveda in tal senso, combinando insieme il principio proporzionale della rappresentanza e quello maggioritario dell’alternanza di governo.
  13.  Poiché il consenso a questo esecutivo Monti serve a realizzare riforme utili alla Nazione e non a mercanteggiare accordi inconfessabili con il detronizzato Fratello Silvio Berlusconi (del resto, una volta avviato l’esecutivo, si formeranno gruppi autonomi e indipendenti dal Gran Sultano di Arcore), si provveda anche ad un’equa ed autenticamente LIBERALE legge anti-trust sul settore dei Media, lasciando tranquillamente alla famiglia Berlusconi le proprie aziende, ma “dimagrite” quanto è necessario ad attivare in Italia un vero pluralismo del controllo dei mezzi di informazione. Cioè qualcosa che esca fuori dal duopolio Rai-Mediaset (che poi, con il Tycoon Berlusconi a Palazzo Chigi, è diventato semi-monopolio tirannico degli interessi del “Biscione”, sia in termini di raccolta pubblicitaria, sia di palinsesti omologati per favorire Mediaset, sia di servilismo dei TG e dei giornalisti in genere, salvo rare eccezioni).
  14.  Altre proposte e analisi sulla crisi economica in corso e sulle modalità per uscirne, formulate da Noi di GOD o dalle cittadine e dai cittadini del Movimento politico d’opinione DRP, si trovano pubblicate da diversi mesi sui rispettivi siti ufficiali: www.grandeoriente-democratico.com e www.democraziaradicalpopolare.it  . Ciascuno che sia in buona fede e armato di buona volontà invece che di prematuro cupio dissolvi, Fratello Monti, se le andrà a leggere e/o rileggere con attenzione e puntualità.

In conclusione, Caro Fratello Monti (e Caro Presidente Napolitano, per conoscenza), sappi che se farai un Governo di alto profilo al fine patriottico di salvare il “laboratorio” Italia e rilanciare la comune speranza di una patria europea unita e coesa politicamente ed economicamente - seguendo i NOSTRI CONSIGLI DI BUON GOVERNO - potrai contare sull’appoggio, in questo Parlamento, di diversi Fratelli, Sorelle e Simpatizzanti di Grande Oriente Democratico che, da destra a sinistra, passando per il centro, saranno lieti di votare la fiducia al tuo esecutivo e alla sua opera legislatrice e saggiamente amministrativa.

Se invece, Caro Fratello Mario Monti (e Caro Presidente Napolitano, per conoscenza ), hai deciso di schierarti dalla parte “destrorsa” del network massonico e para-massonico internazionale e pensi di applicare servilmente in Italia le ricette biecamente neoliberiste di FMI e BCE, magari nell’interesse degli amici e degli amici degli amici di Goldman Sachs o di determinati gruppi oligarchici molto riservati che intendono cinesizzare il sistema politico-economico italiano ed europeo, allora Grande Oriente Democratico promette sin d’ora che l’esecutivo Monti, qualora nascesse, avrebbe vita inconcludente, tormentata e infelice.
ARBITRIUM LIBERUM EST, ET OMNIS FABER FORTUNAE SUAE, Caro Fratello Monti.
Ne sa qualcosa il povero Fratello Silvio Berlusconi, che non ha voluto darci ascolto per tempo.

 

Con il Triplice Fraterno Abbraccio,

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

P.S. A parte i complimenti immeritati a Papandreou - che abbiamo lodato ANZITEMPO, essendosi poi rivelato un CIALTRONE - il quale aveva avuto un momento di lucidità e senso di autoconservazione politica (se fosse andato sino in fondo con il Referendum sarebbe diventato un eroe nazionale ed europeo e sarebbe passato alla Storia come un leader coraggioso e nobilmente democratico, seppure in extremis), dichiarando di voler svolgere un Referendum popolare confermativo o meno sulle misure di macelleria sociale imposte alla Grecia, tanto per aver meglio chiari i presupposti con cui Grande Oriente Democratico intende demistificare la molta retorica manipolatrice che ruota attorno all’attuale crisi economica occidentale, si rilegga, tra gli altri contributi,

Avviso di Grande Oriente Democratico alla Classe Dirigente italiana, europea, statunitense e occidentale in genere sulla Crisi Economico-Sociale in corso. E Complimenti a George Papandreou per l'annuncio del 31 ottobre 2011 sul  Referendum relativo all'accordo neoliberista lacrime e sangue che vuole fare oggi del popolo greco (e domani di quello spagnolo, italiano, etc.) il laboratorio per la cinesizzazione dell'Europa. Quello di Papandreou è un autentico scatto d'orgoglio democratico contro i masnadieri della BCE e del FMI e contro l'illegittimo Duumvirato Merkel-Sarkozy che (mal) governa l'attuale aborto di Unione Europea (articolo del 2 novembre 2011, clicca sopra per leggere)

 

[ Articolo dell’ 11-12 novembre 2011 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com