Boaz Content Banner Jachin

 

Gerardo Picardo, Giovanni Palatucci e l’accertamento sempre complesso della verità storica (a cura di GOD)

 

 

 

 

Pubblichiamo integralmente i seguenti pezzi, originati da un’intervista di Gerardo Picardo a Michele Sarfatti (direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, CDEC), a proposito degli accertamenti finali sulla figura di Giovanni Palatucci, proclamato “Giusto tra le Nazioni” nel 1990 e di recente contestato a proposito della sua opera clandestina a favore di svariate famiglie di ebrei fiumani, triestini, etc. (per taluni indubbia, per altri solo presunta e/o opaca su più versanti).
Tali pezzi sono stati pubblicati come

“Palatucci, 17 giugno relazione finale sullo ‘Schindler d’Irpinia”, articolo del 7 maggio 2014 per IRPINIA NEWS (clicca per leggere)

“Palatucci, presto la verità”, articolo del 10 giugno 2014 per MOKED-Il portale dell’ebraismo italiano (clicca per leggere).

Eccone i testi integrali:

 

 

Palatucci, 17 giugno relazione finale sullo 'Schindler d'Irpinia'

''Consegneremo la relazione finale sul caso Palatucci il 17 giugno''. Lo dice al collega Gerardo Picardo, dell'Adnkronos, lo storico Michele Sarfatti, direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec Onlus) di Milano, l'ente che su mandato dell'Ucei sovrintende le ricerche su Giovanni Palatucci, riconosciuto dalla Chiesa servo di Dio.
Con l'obiettivo di fugare le ombre sullo 'Schindler d'Irpinia', l'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane aveva promosso ulteriori ricerche sull'opera di soccorso svolta da Palatucci, dopo le polemiche sull'ultimo questore reggente di Fiume, morto a Dachau nel 1945 e dichiarato nel 1990 Giusto delle Nazioni per l'opera di soccorso prestata agli ebrei. ''A sei mesi dell'inizio dei lavori della nostra commissione -spiega lo storico Sarfatti- l'unica vera difficolta' che abbiamo incontrato e' la quantita' di materiale''.

''Stiamo vagliando documenti che vengono da diverse fonti -rimarca- e vogliamo raggiungere la massima certezza. Stiamo cercando documenti a Fiume, a Trieste, e negli archivi romani, spulciando letteralmente le testimonianze, scritte o in video, raccolte da vari istituti in Italia e all'estero. Altre testimonianze sono pervenute in queste settimane. Non spetta a noi giudicare la persona -mette in chiaro il coordinatore del gruppo di lavoro- a noi interessa solo conoscere i fatti relativi a Palatucci e all'insieme degli ebrei di Fiume''.

I sette esperti coordinati da Sarfatti sono Mauro Canali (Universita' di Camerino), Matteo Luigi Napolitano (Universita' degli Studi Guglielmo Marconi), Marcello Pezzetti (Fondazione Museo della Shoah di Roma), Liliana Picciotto (responsabile ricerche storiche della Fondazione Cdec), Micaela Procaccia (dirigente della Direzione generale per gli archivi del ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo), Susan Zuccotti (Centro Primo Levi, New York).

(mercoledì 7 maggio 2014 alle 14:31)

 

e

 

Palatucci, presto la verità


Ancora pochi giorni e sarà pronta la relazione conclusiva sull’operato di Giovanni Palatucci scritta dagli studiosi che sotto l’egida della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, e a seguito dal mandato conferito in questo senso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, hanno indagato sulla vita dell’ex questore di Fiume riconosciuto Giusto tra le Nazioni nel 1990. Un’iniziativa che si è resa necessaria con l’emergere di alcune ombre attorno alla sua figura e che è finalizzata a sgombrare il campo da ogni equivoco o possibile fraintendimento. La data individuata per la consegna del documento è il prossimo 17 giugno, come spiegato dal direttore del Cdec Michele Sarfatti in una recente intervista all’Adnkronos (autore Gerardo Picardo). A coadiuvarlo nella ricerca e nell’analisi dei dati raccolti un qualificato team di addetti ai lavori composto da Mauro Canali (Università di Camerino), Matteo Luigi Napolitano (Università degli Studi Guglielmo Marconi), Marcello Pezzetti (Fondazione Museo della Shoah di Roma), Liliana Picciotto (responsabile ricerche storiche della Fondazione Cdec e consigliere UCEI), Micaela Procaccia (dirigente della Direzione generale per gli archivi del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e Susan Zuccotti (Centro Primo Levi, New York).
“Stiamo vagliando documenti che vengono da diverse fonti e vogliamo raggiungere la massima certezza. Stiamo cercando documenti a Fiume, a Trieste, e negli archivi romani, spulciando letteralmente le testimonianze, scritte o in video, raccolte da vari istituti in Italia e all’estero” spiegava nell’intervista lo studioso testimoniando, con queste parole, quale sia l’intensità e la profondità dell’impegno profuso. Sempre all’Adnkronos Sarfatti aveva precedentemente puntualizzato: “La commissione non è tenuta a dare alcun tipo di giudizio etico-morale sulla persona Palatucci. Siamo una commissione di storici e archivisti, ciascuno con approccio diverso. Ci interessa fare il punto su ciò che viene fuori dalla carte e dalla ricostruzioni storiche. Non dobbiamo giudicare ma ricostruire, nella misura in cui è possibile”.

(10 giugno 2014)

 

 

Le contestazioni recenti sulla figura di Palatucci erano state riportate, ad esempio, in

“Palatucci, tutte le ombre sulla vita dello ‘Schindler italiano”, articolo del 23 maggio 2013 by Alessandra Farkas per Il Corriere della Sera (clicca per leggere)

“Palatucci, lo ‘Schindler italiano’ in realtà collaborava con i nazisti”, articolo redazionale del 21 giugno 2013 per REPUBBLICA (clicca per leggere).

Ma, ad una certa leggerezza impressionistica nel ribaltare completamente le benemerenze di Giovanni Palatucci, reagivano sia storici (peraltro ebrei) di un certo peso che testimoni autorevoli delle gesta del funzionario di polizia italiano, come esemplificato in

“Salvò i miei genitori in fuga dalle SS”, articolo del 23 giugno 2013 by Paolo Conti per Il Corriere della Sera (clicca per leggere)

e in

“Il Vaticano: ‘Attaccano Palatucci ma il vero bersaglio resta Pio XII. Anna Foa difende il Giusto, ora dipinto come un persecutore’”, articolo del 23 giugno 2013 by Gian Guido Vecchi per Il Corriere della Sera (clicca per leggere).

 

Vedremo il 17 giugno prossimo, nella scrupolosa e approfondita relazione conclusiva redatta dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, CDEC, su mandato della UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), quale sarà il più corretto e adeguato ritratto storiografico da consegnare ai contemporanei e ai posteri, sulla vita e le opere di Giovanni Palatucci.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 6-13 giugno 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com