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Emmanuel Macron: un massone ambiguo che sarà un bene per l’Italia, per la Francia e per l’Europa. Perché con lui cadranno tutti i veli e gli equivoci immaginabili

 

 

 

Pochi giorni fa, a commento dei risultati del primo turno delle Elezioni francesi, il nostro Gran Maestro Gioele Magaldi cosi si esprimeva, durante la trasmissione “Massoneria On Air”:

Massoneria On Air: puntata 24.04.2017. Audio scaricabile su Vetrina Servizi (clicca per ascoltare).

Le riflessioni di Magaldi, poi, venivano parzialmente riproposte in

http://www.libreidee.org/2017/04/magaldi-25-aprile-niente-da-festeggiare-nemmeno-a-parigi/ ,

Nelle stesse ore, Sergio Di Cori Modigliani pubblicava un intervento dal titolo “Emanuel Macron: un bene per noi e l’Europa?, qui di seguito leggibile:

http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2017/04/emanuel-macron-un-bene-per-noi-e-leuropa.html .

Sergio Di Cori Modigliani si domanda, alla fine del suo articolo:

“Nel suo primo discorso elettorale di questa mattina, Macron ha dichiarato: "E' arrivato il momento di cambiare pagina e di abbandonare la vecchia palude imbalsamata dei partiti di destra e di sinistra, quelli che in questi ultimi 30 anni non hanno fatto nulla per la nazione e per l'intero continente d'Europa".
Mi piacerebbe sapere dai vari Di Maio, Salvini, Fassina, Orlando, Emiliano perché tale affermazione non possa essere sottoscritta.
Soprattutto mi piacerebbe sapere perché non può essere accettato il programma, il progetto e il contenuto della linea politica di Macron basato soprattutto "sull'idea che è arrivato il momento di mettere di nuovo la Cultura, il Sapere e i Saperi al centro del dibattito politico, restituendo loro la meritata egemonia, per combattere la tecnocrazia e l'idea del mondo marketing basata su pagliacciate di comodo e un circo mediatico che alimenta l'ignoranza, la futilità e il protagonismo della visibilità a scapito della competenza acquisita per merito. Dobbiamo evolverci per progredire. Come umani e come cittadini".
Che cosa c'è in questo discorso di sbagliato, di reazionario e di così tanto lontano dai reali bisogni e desideri de el pueblo unido?”

Ci stupisce che un fine demistificatore della retorica manipolatoria del Potere, come Sergio Di Cori Modigliani, si faccia questa domanda.
Come se, il fatto di affermare tanti bei proponimenti, da parte del Fratello Macron, fosse una garanzia della sincerità dei suoi intendimenti.
Le belle promesse, lo sbandierato progetto di essere un campione di un diverso paradigma per l’Europa, in chiave anti-austerity e anti-Merkel, sono forse state condizioni poi rispettate dal massone fellone François Hollande?
E perché mai la retorica elettorale del leader di “En Marche!” dovrebbe costituire una garanzia di qualche tipo?
Tanto più che il massone ambiguo Emmanuel Macron è già stato consulente economico di Hollande e persino Ministro dell’Economia, dell’Industria e del Digitale del secondo governo di Manuel Valls (altro Fratello fintamente progressista) senza che in tali incarichi abbia brillato con qualche iniziativa tale da differenziarlo rispetto al grigiore nefasto degli esecutivi che si sono succeduti in questi ultimi anni in Francia.
Del resto, il migliore indizio di quale sarà lo stile presidenziale di Macron è dato dall’endorsement che ha ampiamente ricevuto dal suo predecessore Hollande…tanto funesto e fallimentare come inquilino dell’Eliseo, da non aver avuto neanche il coraggio di ripresentarsi agli elettori per un secondo mandato.
No, caro Sergio Di Cori Modigliani (e cari tutti che voleste illudervi sul reale profilo e le reali intenzioni di codesto falso “liberal-socialista”, in realtà epigono, al pari di Matteo Renzi, della “terza via” giddensiana, la variante di “sinistra” del neoliberismo imperante da decenni), il super-massone Emmanuel Macron (iniziato alla Ur-Lodge “Fraternité Verte- portatovi da Hollande- e alla “Atlantis-Aletheia”) sarà un presidente della Repubblica francese totalmente asservito al paradigma “euro-matrigno” attualmente egemone a Berlino come a Strasburgo, a Francoforte come a Bruxelles e altrove, nel Vecchio Continente.
Provare per credere.
Ma ciò, in fin dei conti, sarà un bene.
Perché dopo Macron, nessuna mente lucida, tra i cittadini francesi, italiani ed europei, avrà più alcun dubbio a proposito della assoluta intercambiabilità (finalizzata al “peggio”) dei politici di centro-destra e centro-sinistra che calcano l’attuale scena europea.
E l’alternativa a Macron, ovviamente, almeno per ora, non può essere un personaggio come Marine Le Pen e un movimento politico come il Front National, per quanti benemeriti progressi i suoi dirigenti abbiamo da ultimo compiuto per laicizzarsi e democratizzarsi (ma c’è ancora molto lavoro da fare, per costoro).
L’alternativa a Macron, per la Francia, sarà un nuovo soggetto politico che dovrà nascere dalle ceneri del Parti Socialiste e da una rigenerazione alchemica di tutte le forze politiche e civili autenticamente democratiche, progressiste e social-liberali d’Oltralpe.
In Italia, invece, si avvicina l’ora del PDP…come annunciato dalle parti del Movimento Roosevelt.
Ci sarà da divertirsi.

 

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 27-28 aprile 2017 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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