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Commento di Grande Oriente Democratico a: “Non ne può più (figuriamoci noi) e se ne va. Perché? A quale scopo? Qual è il messaggio?”, articolo dell’11 febbraio 2013 by Sergio Di Cori Modigliani per LIBERO PENSIERO

 

 

 

 

L’ultima volta che avevamo commentato un articolo di Sergio Di Cori Modigliani risale a mesi fa.
Ci riferiamo a

Commento di GOD a “Paolo Barnard e la grande lezione che viene dalla Calabria. Per tutti noi”, articolo del 5 ottobre 2012 by Sergio Di Cori Modigliani (clicca per leggere).

Eravamo rimasti alquanto disgustati, sorpresi e indignati non soltanto per le castronerie di natura storico-culturale propalate in diversi casi sul suo Blog con rara e avventata supponenza, ma anche per l’incomprensibile superficialità, stupidità e incoerenza con la quale si era espresso a proposito della vicenda “MMT Calabria”.
Avevamo perciò espresso con lealtà e limpidezza le nostre critiche a quello che ancora consideravamo un “amico”, amico non soltanto del nostro leader Gioele Magaldi (che, molto dispiaciuto e amareggiato per questa polemica, nulla ha voluto dire in prima persona, cercando di non alimentare ulteriori polemiche), ma anche nostro, di “Grande Oriente Democratico” in quanto ambiente culturale e civile collettivo, caratterizzato da determinati principi e idealità.
Facevamo male, a considerare Sergio Di Cori Modigliani un “amico”, per di più un amico che aveva manifestato a più riprese il desiderio di essere iniziato Massone.
Infatti, in successive botte e risposte autunnali con i commentatori del suo Blog (ma senza il coraggio e la capacità, evidentemente, di farlo direttamente attraverso un articolo in senso pieno e compiuto), Di Cori Modigliani si permetteva il lusso di sragionare in modo risentito a proposito di GOD e DRP, attribuendogli caratteristiche e finalità che egli sapeva bene non collimare affatto con la realtà.
Frenati (tanto Noi che le amiche e gli amici di Democrazia Radical Popolare) dal Fratello Magaldi, ci eravamo persino astenuti dal dare una adeguata risposta alle affermazioni velenose dell’ex amico Di Cori Modigliani.
Anzi, sempre su invito di Gioele Magaldi (e per genuino spirito voltairriano, lo stesso utilizzato nel continuare a pubblicizzare il sito di Paolo Barnard, www.paolobarnard.info, il cui curatore si era comportato in modo incivile e indegno nei nostri riguardi), abbiamo continuato indefessamente a pubblicizzare, tra i link degni di nota, quello relativo a “Libero Pensiero: la casa degli italiani esuli in patria” (http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com).
Meglio ancora, l’altro giorno abbiamo anche messo in evidenza un altro (fra i tanti, che obiettivamente Sergio ha saputo scrivere in questi anni) bellissimo articolo a firma Di Cori Modigliani:

"Amnesty International denuncia il governo e la polizia greca per torture. La Grecia è collassata. Ma a noi non lo dicono perché siamo in campagna elettorale", articolo del 10 febbraio 2013 by Sergio di Cori Modigliani per LIBERO PENSIERO (clicca per leggere).

Poi ci siamo imbattuti in

“Non ne può più (figuriamoci noi) e se ne va. Perché? A quale scopo? Qual è il messaggio?”, articolo dell’11 febbraio 2013 by Sergio Di Cori Modigliani per LIBERO PENSIERO(clicca per leggere),

e ci siamo chiesti, con vivo rammarico: ma perché un intelletto fine e una penna brillante come quella di Sergio Di Cori Modigliani deve, periodicamente, cimentarsi in affermazioni fasulle, risibili, grottesche, mistificatorie, destituite di qualsivoglia fondamento reale?

A questa risposta non sappiamo ancora rispondere.
In compenso, sentiamo l’obbligo - proprio perché continueremo a pubblicizzare il Blog http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com come un utile serbatoio di suggestioni per migliorare la coscienza civile degli italiani (avendo però cura di separare il loglio dal grano) - di correggere determinate informazioni fasulle che Sergio ha inteso offrire in questo testo, per lo più acriticamente recepite da una massa di commentatori abituali i quali (ma ce ne sono molti di arguti e preparati, per fortuna), sembrano in alcuni casi avere le cognizioni storico-critiche che sarebbero giustificabili soltanto in un macaco di mediocre intelligenza…
Non ci interessa, almeno in questa sede, analizzare complessivamente il senso complessivo di

“Non ne può più (figuriamoci noi) e se ne va. Perché? A quale scopo? Qual è il messaggio?”, articolo dell’11 febbraio 2013 by Sergio Di Cori Modigliani per LIBERO PENSIERO(clicca per leggere),

dove pure non mancano spunti interessanti e condivisibili, tanto nel testo che fra i commenti relativi dei lettori.
Ci soffermeremo invece su un passaggio iniziale, dal cui accoglimento acritico (nessun commentatore lo ha contestato, come ci si sarebbe aspettato da un pubblico minimamente informato sui temi di cui si pretende di discettare) consegue una visione generale inadeguata di tutto il contesto descritto.
Scrive Di Cori Modigliani, a proposito del Vaticano:

“per ciò che riguarda la parte amministrativa rappresenta il più ricco e diffuso consorzio finanziario privato mai esistito nel nostro pianeta: ancora oggi, lo Ior, se vuole e lo decide, con una telefonata spazza via per sempre Goldman Sachs, J.P.Morgan e Merryl Lynch tutte insieme rimanendo indenne.”

Caspita!
Una cazzata del genere pensavamo di non doverla leggere nemmeno se avessimo campato altri 100 anni.
Lo IOR o Istituto per le Opere di Religione è stato fondato nel 1942, regnante Papa Pio XII, per volontà di alcuni cenacoli cattolici.
Lo IOR ha meno di 150 dipendenti e, attualmente, un patrimonio complessivo di circa 5 miliardi di euro.
La GOLDMAN SACHS è stata invece fondata nel 1869, a New York, da Marcus Goldman, un tedesco bavarese di origini ebraiche e di convinta affiliazione massonica.
Nel 1896 entra nel capitale sociale anche il genero di Marcus, Samuel Sachs, anch’egli tedesco della Baviera di origini ebraiche a anch’egli aduso a cingere grembiulini.
Quotata alla Borsa di New York sin dall’entrata in campo del Fratello Sachs alla fine del XIX secolo, attualmente questo colosso bancario ha sedi in tutte le più importanti piazze finanziarie, da New York a Hong Kong, da Tokio a Francoforte e a Londra, etc.).
La GOLDMAN SACHS da sola (escludendo dunque gli altri colossi JP MORGAN e MERRYL LYNCH citati nell’involontariamente umoristico passaggio di Sergio Di Cori Modigliani) conta circa 33.500 dipendenti, un fatturato di circa 30 miliardi di dollari all’anno e un utile netto annuale che ammonta circa a quei 5 miliardi che complessivamente costituiscono il patrimonio totale dello IOR.
Queste sono le proporzioni tra il gigante GOLDMAN SACHS e il nano (in comparazione) IOR.
Se poi dovessimo aggiungere a GOLDMAN SACHS anche JP MORGAN e MERRYL LYNCH, allora la sproporzione sarebbe di dimensioni davvero inusitate.
Invece, a leggere Sergio Di Cori Modigliani,

“lo Ior, se vuole e lo decide, con una telefonata spazza via per sempre Goldman Sachs, J.P.Morgan e Merryl Lynch tutte insieme rimanendo indenne.” (SIC!)

Caro Sergio, ti preghiamo, cimentati nelle cose che sai e comprendi, non ti avventurare nei territori per te inaccessibili dell’alta finanza e dell’economia in genere; e men che mai in questioni storico-politiche male approfondite e mal digerite.
Oppure, prima studia e approfondisci, poi parla, ma senza pontificare, perché la “pontificazione” (eventualmente) si addice a chi sia esperto di certe problematiche, non agli autodidatti e tuttologi improvvisati.

Anche perché, questo errore iniziale a monte di tutta la narrazione contenuta in

“Non ne può più (figuriamoci noi) e se ne va. Perché? A quale scopo? Qual è il messaggio?”, articolo dell’11 febbraio 2013 by Sergio Di Cori Modigliani per LIBERO PENSIERO(clicca per leggere),

distorce il senso effettivo di quello che è il peso specifico del Vaticano e della Chiesa Cattolica nel Mondo moderno e contemporaneo.
Un peso specifico importante, ma niente affatto egemone.
Come spiegheremo dati alla mano (riallacciandoci a quanto illustrato in diverse altre occasioni), in un imminente intervento esegetico intorno alle annunciate dimissioni di Papa Ratzinger, a partire dal XIX secolo e fino ad oggi, il Vaticano e la Chiesa Cattolica (così come altri poteri più o meno sopravvissuti alla distruzione dell’Ancien Régime) hanno perso progressivamente peso nell’ambito della governance euro-atlantica e mondiale.
Certo, ci sono stati tentativi recenti di ri-guadagnare spazio ed influenza (la creazione e il potenziamento dell’OPUS DEI vanno in questa direzione) ma, a conti fatti, l’egemonia globale sul pianeta è ascrivibile ai rappresentanti di quei circuiti massonici e paramassonici i quali, sin dal XVIII secolo hanno cominciato a rivoluzionare la storia dell’Occidente e poi del Mondo.
Nel bene (soprattutto: abbattendo società fondate sul diritto divino, sulla ierocrazia liberticida, sulla disuguaglianza fra gli uomini, sul pregiudizio razziale, paternalista e maschilista e sostituendole con contesti collettivi caratterizzati da stato di diritto liberale e democratico e principi di Libertà, Fratellanza e Uguaglianza fra tutti gli esseri umani di qualunque sesso e orientamento sessuale) e nel male (con l’involuzione elitaria, gerarchica e neo-aristocratica di ampi settori influenti della Libera Muratoria, a partire dagli anni 60-70 del Novecento).
Ma, insomma, anche un consesso relativamente potente come l’OPUS DEI è trattato come un “utile gregario e servizievole compagno di strada subalterno sulla via della reazione e del conservatorismo” da quelle elites massoniche e paramassoniche mondialiste che – almeno per il momento e in attesa della riscossa dei MASSONI DEMOCRATICI dell’ecumene planetaria- egemonizzano il potere politico-economico, mediatico, diplomatico e culturale sull’orbe terracqueo.

Ecco perché, caro Sergio Di Cori Modigliani, ritenendo che il Vaticano sia “l’ombelico del Mondo” confondi la retorica mediatica e il gusto anche anglosassone per il gossip legato a Papi e Cardinali, con l’effettiva gestione della governance globale.
Le dimissioni del Papa sono un (abile) stratagemma di chi, in posizione di grande difficoltà anche sul piano dell’immagine (dopo i molti scandali degli ultimi anni, ben immortalati in libri come VATICANO SPA e SUA SANTITA’, entrambi editi da CHARELETTERE) e in netto stato di minorità nei rapporti di forza globali, tenta una via per recuperare un po’ di terreno.
Di qui deve partire una corretta ermeneutica storico-sociologica di quanto è accaduto e potrà accadere con le epocali dimissioni di Benedetto XVI.
Il resto è fuffa, al pari dell’immaginario status dello IOR rispetto agli infinitamente più potenti circuiti economico-finanziari che hanno in GOLDMAN SACHS, JP MORGAN, MERRYL LYNCH alcuni (ma solo alcuni) dei propri terminali sensibili.
Tanto più che, IOR inclusa, le mani della Massoneria (anche quella luminosa e progressista, ma negli ultimi decenni soprattutto quella tenebrosa) sono da tempo penetrate nelle stanze vaticane e presso le gerarchie e le conferenze episcopali cattoliche di tutto il pianeta.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 12-14 febbraio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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