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Commento di Grande Oriente Democratico a “La Destra europea si organizza in Italia e lancia una grande manifestazione contro le banche, i massoni e gli ebrei”, articolo del 17 gennaio 2012 by Sergio Di Cori Modigliani

 

 

 

 

Occorre leggersi, dal Blog “Libero Pensiero: la casa degli italiani esuli in patria” (http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com),

“La Destra europea si organizza in Italia e lancia una grande manifestazione contro le banche, i massoni e gli ebrei”, articolo del 17 gennaio by Sergio Di Cori Modigliani (clicca sopra per leggere).

Leggere e avere ancora e sempre la forza di indignarsi.
Leggere a andare a denunciare quella vecchia mezza calzetta di Donna Assunta Almirante per istigazione all’odio etnico-razziale, visto il modo in cui si riferisce ad un intero popolo (quello ebraico) definendolo “paranoico, avido, arrogante, privo di misericordia e oppressore”.
Leggere e concordare con Di Cori Modigliani sulla vecchia storia che dopo decenni si ripete, con le destre populiste che di giorno ululano contro altre destre elitarie finanziario-industriali, e di notte vanno “a rubare insieme come i ladri di Pisa”, concordando insieme svolte oligarchico-autoritarie in nome del presunto benessere collettivo di un popolo trattato come bue ed asino.
Leggere e rammentarsi di Benito Mussolini, che un giorno cominciò a tuonare contro la perfida Albione, dopo che, per anni, sia lui che altri camerati avevano preso soldi, favori e ordini da Londra, come hanno iniziato a raccontare gli autori (Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella) de Il golpe inglese, Chiarelettere Editore, Milano 2011 e come illustrerà ancor meglio- fra le tante altre cose- il libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore, co-autore Gioele Magaldi, in uscita a primavera 2012.
Leggere e tenere a mente Benito Mussolini, che mise fuorilegge i liberi muratori democratici, liberali e libertari e si tenne un Gran Consiglio infestato da massoni reazionari e conservatori, abilissimi nel creare una sorta di occulta massoneria illiberale di Stato e con la camicia nera.
Leggere e ancora ricordarsi di Benito Mussolini, che mise al vertice assoluto dell’economia italiana il massone Alberto Beneduce (1877-1944), dal 1933 fondatore e presidente dell’IRI, e con le mani in pasta in tutte le vicende bancarie, finanziarie ed economiche del regime fino al 1939.
Leggere e sottolineare che Adolf Hitler, anch’egli persecutore di ebrei e massoni secondo la prospettiva retorica del complotto demo-pluto-giudaico-massonico, scelse Hjalmar Schacht (massone e plutocrate di fama mondiale) come perno dell’economia tedesca sotto il Terzo Reich.
Leggere il testo “La Destra europea si organizza in Italia e lancia una grande manifestazione contro le banche, i massoni e gli ebrei”, articolo del 17 gennaio by Sergio Di Cori Modigliani e ribollire di rabbia a sentire una vegliarda semi-analfabeta, vedova di quel Giorgio Almirante che fu firmatario del “Manifesto della razza” del 1938 e segretario di redazione della spregevole rivista La difesa della razza dal 1938 al 1942,  ricordare il marito come uno che in seguito aveva riconosciuto come “crudeli” (BONTA’ SUA!!!) le leggi razziste promulgate dall’infame regime fascista.
Continuare a leggere e ricordarsi della turpe alleanza tra Curia Vaticana e camicie nere, in una comune visione illiberale, anti-democratica, integralista e autoritaria della società.
Rievocare tempi ancora più remoti, quelli in cui i Massoni progressisti, liberali, democratici e giustamente rivoluzionari spazzarono via i contro-rivoluzionari della Vandea e anche i confratelli conservatori e contro-iniziati che avevano immaginato una Europa imbalsamata per sempre in una prospettiva aristocratica ed elitaria, magari guidata da nuove oligarchie in sostituzione delle vecchie.
E’ vero.
Adesso, ad inizio del Terzo Millennio è come se fossimo tornati al secolo XVIII°, con forze e interessi formidabili all’opera per cancellare ex post i frutti storici delle due grandi rivoluzioni da una parte all’altra dell’Atlantico.
La partita è tutta da giocare.
E sapete Noi da che parte stiamo.
Perciò non stupirà nessuno se inneggeremo ad un sano capitalismo e alla libera economia di mercato, così come al valore inestimabile di un onesto e ben regolato sistema bancario e finanziario, dichiarandoci risolutamente avversari di qualsiasi demonizzazione astratta delle banche o della finanza.
Non stupirà nessuno se ci diremo ultra-europeisti e stra-favorevoli alla globalizzazione.
Ma Noi Massoni Democratici vogliamo la globalizzazione, oltre che delle merci e dei capitali, anche del diritto al lavoro e al benessere, del diritto alla felicità e alla dignità per tutti e per ciascuno. Una globalizzazione senza l’altra non è ammissibile.
Vogliamo gli Stati Uniti d’Europa per un Vecchio Continente che ripercorra i passi della sua migliore tradizione illuminista, liberale e democratica, non certo per rievocare la muffa maleodorante di certo fascistume infame e nauseabondo. Non certo per spacciare, dietro la retorica di un facile populismo anti-mercatista, la polpetta avvelenata delle nostalgie neo-vandeane.
Perciò, a chi promette di marciare dietro le bandiere di un risorgente anti-ebraismo in salsa anti-israeliana, a chi parla di “Europa dei popoli” avendo in mente nuovi integralismi clerical-fascistoidi, leghisti o xenofobi, a chi alza il vessillo della Vandea per alimentare scaltri attacchi populistici ai valori più pregnanti e irrinunciabili dell’Occidente moderno e contemporaneo, Noi rispondiamo, insieme all’amico Sergio Di Cori Modigliani (e a tanti fratelli e sorelle di tutta l’ecumene planetaria): LIBERTA’, FRATELLANZA, UGUAGLIANZA!
E siamo pronti anche Noi a marciare.
Con il vessillo della MARIANNE o con le insegne risorgimentali;  intonando le strofe di Camicia rossa garibaldina o quelle di Fratelli d’Italia.
Si, forse sarà bene con il vessillo della MARIANNE e intonando questa canzone, terribile e apotropaica per i contro-rivoluzionari vandeani di ieri e di oggi:

1. Allons enfants de la Patrie
Le jour de gloire est arrivé
Contre nous de la tyrannie
|: L'étendard sanglant est levé :|
Entendez vous dans les campagnes
Mugir ces féroces soldats
Ils viennent jusque dans vos bras,
égorger vos fils, vos compagnes
Aux armes citoyens! Formez vos bataillons!
Marchons, marchons,
Qu'un sang impur abreuve nos sillons.


2. Que veut cette horde d'esclaves
De traîtres, de Rois conjurés?
Pour qui ces ignobles entraves,
|: Ces fers dès longtemps préparés? :|
Français! pour nous, ah! quel outrage!
Quels transports il doit exciter!
C'est nous qu'on ose méditer
De rendre à I 'antique esclavage!


3. Quoi! des cohortes étrangères
Feraient la loi dans nos foyers!
Quoi! ces phalanges mercenaires
|: Terrasseraient nos fiers guerriers :|
Grand Dieu! par des mains enchaînées
Nos fronts sous le joug se ploieraient!
De viIs despotes deviendraient
Les maîtres de nos destinées!


4. Tremblez, tyrans! et vous, perfides,
L'opprobe de tous les partis,
Tremblez! vos projets parricides
|: Vont enfin recevoir leur prix.:|
Tout est soldat pour vous combattre,
S'ils tombent, nos jeunes héros,
La terre en produit de nouveaux
Contre vous tout prêts à se battre.


5. Français! en guerriers magnanimes
Portez ou retenez vos coups.
Epargnez ces tristes victimes
|: A regret s'armant contre nous. :|
Mais le despote sanguinaire,
Mais les complices de Bouillé,
Tous ces tigres qui sans pitié
Déchirent le sein de leur mère.


6. Nous entrerons dans la carrière,
Quand nos aînés n'y seront plus
Nous y trouverons leur poussière
|: Et les traces de leurs vertus. :|
Bien moins jaloux de leur survivre
Que de partager leur cercueil,
Nous aurons le sublime orgueil
De les venger ou de les suivre.


7. Amour sacré de la Patrie
Conduis, soutiens nos bras vengeurs!
Liberté, Liberté chérie!
|: Combats avec tes défenseurs. :|
Sous nos drapeaux, que la victoire
Accoure à tes mâles accents,
Que tes ennemis expirant
Voient ton triomphe et notre gloire!

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 18 gennaio 2012 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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