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Breve Commento a: “Esposto in procura: a Villa La Certosa il ‘Tempio di Salomone’ e animali esotici” per IL FATTO QUOTIDIANO del 9 luglio 2011, by Redazione

 

 

 

 

Il fotoreporter Antonello Zappadu ha presentato una denuncia al tribunale di Tempio Pausania. Decine di foto, arrivate al fotografo in via anonima via mail, ci sarebbero le prove di abusi edilizi e del reato di importazione di animali esotici. Le immagini proverebbero l'esistenza di una struttura ispirata alla simbologia massonica

Tale il sottotitolo del pezzo che appare oggi sul quotidiano diretto da Antonio Padellaro.
Per leggere l’intero articolo, clicca su: “Esposto in procura: a Villa La Certosa il ‘Tempio di Salomone’ e animali esotici” per IL FATTO QUOTIDIANO del 9 luglio 2011, by Redazione

Per quanto ci riguarda, ci pregiamo di metterne in evidenza alcune righe conclusive:

Da quel che è dato sapere, tra le immagini consegnate alla Procura di Tempio, sarebbero di sicura rilevanza “giuridica” quelle che riprendono il sempre ipotizzato e mai certificato “Tempio di Salomone” ed altre esterne che  ritraggono la passeggiata di tre grandi testuggini esotiche su cui si richiede un accertamento in ordine alla regolare importazione in Italia.

Per carità, niente di nuovo per noi sotto il sole e niente di clamoroso rispetto ad alcune pagine del libro (in uscita a novembre 2011) MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, co-autore Gioele Magaldi, che tratteranno - fra le TANTE altre cose - in modo ravvicinato (e attraverso qualificate testimonianze) dell’annosa querelle intorno al milieu massonico di Silvio Berlusconi.
Niente di clamoroso, ma qualcosa di rilevante si, anche per i sonnacchiosi, elusivi e “caca-dubbi” media italiani, che da certe orecchie sembrano non voler sentire.
Chissà se, perciò, a partire dalle prossime ore, oltre al FATTO QUOTIDIANO, anche qualcun altro vorrà preoccuparsi di approfondire la questione.
E’ vero che siamo in Italia, cioè nel paese in cui si parla dopo anni e anni del “sistema del Fratello Bisignani” (che tutti conoscevano, di cui tanti approfittavano, ma di cui pochi giornalisti si occupavano) ma non si parla ancora del “sistema-Letta” (alter-ego istituzionale di Luigi Bisignani) e si fa finta di ignorare quanto sia ampio il back-office del potere, ma c’è un limite a tutto.
E questo limite, ormai superato, impone a tutti gli operatori mediatici- se si vuole parlare in modo adeguato di determinati svolgimenti della politica e dell’economia italiana, europea e mondiale contemporanea- di iniziare a interrogarsi meglio su cosa sia stato negli ultimi secoli e cosa sia tuttora il network massonico (di “destra”, quello elitario e conservatore, e di “sinistra”, quello democratico e libertario) planetario.
In caso contrario, se si continueranno ad omettere indagini esplicative di questo tipo, non solo non si potranno spiegare modeste inchieste nostrane come quelle cosiddette “P3 e P4”, ma non si sfiorerà neanche per sbaglio una visione, anche superficiale, della macropolitica e della macroeconomia globalizzata di cui tanti cianciano in termini più che profani, senza capirne nulla.

 

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