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Editoriale del 26 maggio 2010
di Gioele Magaldi
“Vittoria dei Riformatori e Sconfitta dei ‘Cialtroni’”

 

 

 

Intanto vorrei chiarire a chi  mi riferisca, nel titolo, con Sconfitta dei “Cialtroni”.
Non certo ai Fratelli Ronci, Livrea e Sindona (per citare la triade perdente nella competizione per il Collegio Circoscrizionale del Lazio) o al Fratello Lanzavecchia (per il Piemonte) e agli altri Fratelli di “area raffiana”, perdenti in altre regioni.
A costoro, semmai, spesso “gettati nella mischia” come “carne al macello” e destinati a pagare conti non propri, va tutta la mia fratellanza, solidarietà e, a nome di tutti gli amici di “Grande Oriente Democratico”, l’onore delle armi per essersi battuti sino alla fine con coraggio e determinazione.

No. L’epiteto-ampiamente meritato- di “Cialtroni” va a coloro che prima hanno tentato di annullare il valore di un confronto elettorale chiaro, leale e “alla luce del sole”, proponendo “improponibili” accordi anti-costituzionali e anti-regolamentari al solo fine di tentare di delegittimare chi si è opposto al proprio “stile di governo” autoritario e dispotico (basato sull’illegittimità, sulla violazione sistematica delle Costituzioni e sui Commissariamenti, egualmente illegali, come ha stabilito la Magistratura); poi, fallito miseramente questo patetico espediente all’insegna di un penoso “volemose bene”, si sono cimentati in un reato penalmente perseguibile: la produzione di false comunicazioni attribuite a soggetti che con esse non avevano nulla a che fare!
Ma in questo secondo caso, la “cialtronaggine” ha toccato vette sublimi, ineguagliabili e francamente auto-lesioniste.
In effetti, la tipologia umana del “cialtrone” è tale che egli non sarebbe siffatto se fosse minimamente consapevole del proprio status  e dei danni ingenti che è in grado di recare alla propria Fazione, invece che a coloro che sono oggetto dei suoi prevedibili, patetici e “spuntati” attacchi.
Ora, è sempre bene ricordare che nessun “cialtrone” opera per suo conto e senza autorevoli “mandanti”: dunque è bene essere consapevoli che nel G.O.I., inspiegabilmente, esiste una occulta “catena di comando” composta da “Cialtroni”che, invece di affrontare avversari, antagonisti e dissidenti in un leale e democratico dibattito pubblico, tenta la scorciatoia (chissà perché comune anche ai Servizi Segreti “deviati” di questa povera nazione italiana…) della mistificazione e della contro-informazione.
Ma c’è un limite anche alla “cialtronaggine”!
Mi riferiscono che, nei giorni e nelle ore immediatamente precedenti alle votazioni, qualcuno abbia inviato centinaia/migliaia di mails non solo allegando grotteschi collages e farneticanti proclami che si tentava, con dubbio gusto, di attribuire a “Grande Oriente Democratico”, ma addirittura firmandosi nella mail di accompagnamento di questi squinternati falsi.
In sostanza, pare che il principale artefice di questi stessi falsi (mi dicono un Fratello romano di “quinta o sesta fila” rispetto agli attuali assetti di potere) sia stato così imbecille da mettere il proprio evidente marchio (nome e cognome) accanto alle falsificazioni da lui stesso fabbricate.
Probabilmente, sarà il caso che nei confronti di questo individuo- se sono vere le cose che mi riportano- il neo-costituito Tribunale Circoscrizionale del Lazio avvii una qualche indagine conoscitiva (senza “sospensioni”, per carità; i Fratelli, anche quando sbagliano, non vanno “rimossi”, “messi a tacere” o “espulsi”, questo lasciamolo fare ai Tribunali Inquisitori della premiata ditta Raffi & Abramo…)
Certo, in questo caso, la cosa pare piuttosto grave, la falsificazione in oggetto essendo anche di competenza della giustizia penale repubblicana…
Comunque, si tratta di un “ Con-Fratello”, per di più “cialtrone” e un po’ “stupido” (a quanto mi riportano): la compassione e il perdono sono forse il miglior segnale di discontinuità rispetto ai metodi inquisitori e intolleranti messi in opera dai mandanti di Costui.
Inoltre, pare che il “nostro” abbia sortito esattamente l’effetto contrario a quello che si proponeva: l’entusiasmo a favore di “Grande Oriente Democratico” è cresciuto ulteriormente (vedi la Sezione di questo Sito:  Comunicazioni dei lettori/visitatori ), così come la simpatia nei riguardi del Fratello Massimo Antoci o del Fratello Pierluigi Winkler (colui che, secondo il meta-linguaggio del falsificatore, era rappresentato dal Fratello “Washington” citato nelle mails incriminate).

Per parte mia, anche a nome del Gruppo di “Grande Oriente Democratico”, mi preme ancora sottolineare alcuni aspetti di questa divertente faccenda delle mails falsamente intestate.
Non è la prima volta che accade (anche se la prima a danno di G.O.D.), perciò chi ne è l’autore (insieme agli eventuali mandanti e/o emulatori)  farà bene a imparare in fretta la lezione e a smetterla, prima di “farsi male” con la giustizia (quella vera) dei Tribunali dello Stato italiano. E non sto scherzando: la prima volta si perdona, la seconda forse si chiude un occhio, poi, anche volendo, non si può più sorvolare.
In ogni caso, sembra che in queste “trasognate” comunicazioni falsamente attribuite al sottoscritto e al Gruppo di G.O.D., si faccia riferimento a un presunto “Papocchio”, che sarebbe intervenuto tra il Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato, Fr. David Cerniglia e il Gran Maestro Gustavo Raffi.
Mi pare che il “Papocchio” sia soltanto nella testa del “Falsario-Cialtrone”: su che cosa si baserebbe questo indebito e censurabile “accordo” tra i Fratelli Raffi e Cerniglia?
Evidentemente, l’inconscio del subdolo “Cialtrone” deve avergli giocato qualche brutto scherzo: ha messo “per iscritto” quello che Egli effettivamente pensa- in foro interiore- dei rapporti che intercorrono tra il Capo dell’Ordine e il Capo del più importante Rito di perfezionamento collegato alla Massoneria azzurra di Palazzo Giustiniani.
Ma, quello che pensa Gioele Magaldi del Fratello Raffi è noto ed è scritto in moltissimi documenti, ampiamente diffusi, prima firmati esplicitamente e poi lealmente confermati dal sottoscritto.
Del Fratello Cerniglia, invece, non ho motivo di pensare altro che “bene”. Gli esprimo anzi la mia solidarietà per i “cattivi pensieri” che verso di lui mostrano di nutrire alcuni “cialtroni” sedicenti “raffiani” (di cui consiglio il Fratello Raffi di “liberarsi”, almeno Lui, quando vuole, sa “volare un po’ più alto”…).
Del Fratello Cerniglia (che nemmeno conosco personalmente) posso solo dire che sarebbe auspicabile “lasciarlo lavorare” (visto che è stato insediato da poco) e che mi rifiuto di credere che abbia potuto accettare e contro-firmare dei Protocolli d’Intesa come quelli “illiberali, vessatori e fascistoidi” che l’attuale Giunta del G.O.I. ha pubblicamente proposto durante l’ultima Gran Loggia (vedi le Sezioni di questo Sito: In Difesa del Rito Scozzese Antico ed Accettato  e Commenti alla Relazione Morale 2010  ).
Vorrei anche chiarire che non è mai esistito (né potrebbe esistere) il progetto di creare un Sito tipo “www.ritoscozzesedemocratico.com” o simile, per la semplice ragione che sia il Sito che il Gruppo “Grande Oriente Democratico”, di cui mi onoro di far parte, sono sufficienti per combattere una “buona battaglia riformatrice” in favore della “democratizzazione” e “liberalizzazione” tanto dell’Ordine che dei Riti, compreso quello Scozzese.
Al “Potentissimo” Fratello Cerniglia, semmai, dopo avergli ribadito la mia “fedelta” e il “rispetto” di (Scozzese) “Cavaliere Kadosch”, mi pregio di suggerire di cominciare al più presto a riformare “dal di dentro” il glorioso R.S.A.A. che è stato chiamato a presiedere.
Quando vi feci il mio ingresso (nel 2001-2, se non ricordo male) e per diversi anni a seguire, esisteva la buona norma (pseudo-democratica, per carità, niente di eccezionale) di consentire a tutti i Fratelli di ciascuna Camera di eleggere il proprio Presidente. Anche se tale Presidente, in realtà, era proposto/imposto dall’ “alto” (e nessuno osava proporre candidature alternative) almeno veniva conservata la finzione/potenzialità democratica e collegiale di tale elezione. Poi questa norma è stata soppressa, aumentando ancora di più il carattere “totalitario” delle disposizioni “verticistiche”. Forse, non solo sarà il caso di ripristinare quella norma vigente nei primi anni ‘2000, ma anche di fare qualche ulteriore riforma in una prospettiva di “condivisione” pluralista e liberale. Come amano ripetere spesso molti scozzesi illustri, l’autorevolezza non va confusa con l’autoritarismo, né il carisma con il dispotismo.
E’ più utile al R.S.A.A. un Supremo Consiglio che pretenda di decidere tutto in modo assolutistico e senza confronto con la “base”, rischiando di veder dissolversi quella stessa “base”, oppure è auspicabile una sana distinzione tra una Gerarchia di carattere iniziatico e spirituale (tale da imporre rispetto inequivocabile grazie al carisma e allo spessore intellettuale e comportamentale di chi ne occupi i vertici) e un “governo pratico di uomini e iniziative” fondato sempre più sulla legittimazione democratica e il confronto fraterno e libertario?
A tutti gli scozzesi d’Italia (vertice, quadri e base) l’ardua risposta a una questione che a me pare semplice e lapalissiana.

Quanto all’altra “bufala” messa in giro dai “falsificatori-cialtroni” di cui sopra, e cioè il fatto che l’ “Organizzazione” Grande Oriente Democratico (già qui si vede il “falso”, Noi di G.O.D. usiamo sempre il termine “Gruppo”, non “Organizzazione”) avrebbe già designato il Fratello Massimo Antoci quale futuro candidato alla Gran Maestranza, mi si consentano alcuni opportuni “distinguo”.
La presunta,  prematura designazione del Fratello Antoci, a quanto pare, costituisce anzitutto la “proiezione” delle paure (terrore panico, mi viene riferito…) che qualche Magistrato possa decidere in tempi rapidi della invalidità della Delibera che ha insediato Gustavo Raffi e la sua terza Giunta ai vertici del G.O.I.
In questo caso, i “fratelli di stretta osservanza raffiana”, in vista di un’ improvvisa competizione elettorale nazionale, temono come la “morte” sia Grande Oriente Democratico (che non gli fa opposizione da “destra”, in nome di anacronistiche velleità tradizionaliste, conservatrici e reazionarie, comodissime da battere e infatti sempre facilmente battute dalla Retorica –fintamente- democratica e progressista del Fratello di Bagnacavallo) sia il Fr. Antoci.
Costui, non soltanto è risultato vittorioso nel Lazio, ma appare anche dotato di una lungimirante visione strategica in termini di iniziative e riforme concrete, nonché molto ben affiancato da Fratelli di solido spessore massonico e umano, come ad esempio il Fr. Pierluigi Winkler.
Perciò non è da escludere che, quando si voterà per il nuovo Gran Maestro e la nuova Giunta (poco importa se fra mesi o fra anni), Grande Oriente Democratico possa sostenere un Fratello del valore di Massimo Antoci.
Non è da escludere, ma non è nemmeno scontato. Anche perché, quello che più conta, per il nostro Gruppo, sarà la vocazione autenticamente riformatrice di colui che sarà chiamato a guidare Palazzo Giustiniani nei prossimi anni. Vocazione autenticamente e concretamente riformatrice, nonché adesione se non a tutte, almeno alla maggior parte delle linee programmatiche illustrate nella Sezione di questo Sito: Lista “Grande Oriente Democratico: Programma e iniziative.

Chiarito tutto quanto precede, vorrei dire che da tutta Italia, al termine di questa competizione elettorale regionale, giungono segnali molto preoccupanti per gli attuali “inquilini” di Villa Medici Del Vascello…e piuttosto rassicuranti e soddisfacenti per Noi.
Non si tratta- per Raffi & Company- tanto della mancata conquista o ri-conquista di Circoscrizioni Regionali che erano e rimangono “anti-raffiane”, oppure della clamorosa “perdita” di altre regioni-chiave, il Lazio sopra tutte.
Piuttosto, come si evince dalle comunicazioni giunte a Noi di “Grande Oriente Democratico” (vedi  Comunicazioni dei lettori/visitatori  aggiornato ad oggi, 26 maggio 2010, in cui riportiamo una minima ma inequivocabile “campionatura” delle innumerevoli “epistole” giunte in questi ultimi giorni), in tutte le Regioni italiane, anche in quelle in cui si sono consumati ignobili “inciuci”, con la presentazione di un’unica lista-come se fossimo nella Bulgaria comunista o nell’Italia fascista- è iniziato un fermento “risorgimentale” di appoggio al nostro Gruppo. Fermento che diventerà, nelle prossime settimane e mesi, “collegamento” sempre più consistente, combattivo e maggioritario, fino alla Vittoria su ogni forma di conservatorismo e reazione illiberale e anti-democratica.

In questa prospettiva, il sottoscritto raccomanda a tutti i neo-eletti Presidenti dei vari Collegi Circoscrizionali Regionali (anche a quelli attualmente di “area raffiana”, ma che abbiano la lungimiranza di iniziare a “smarcarsi” da un’abbraccio che potrebbe rivelarsi esiziale per le loro ambizioni future…) di compiere alcune semplici ma preziose iniziative preliminari, all’insegna della doverosa autonomia e indipendenza delle amministrazioni regionali da Villa Medici del Vascello. Visto che, quando la premiata Ditta Raffi & Abramo non si sente ciecamente e docilmente obbedita nei territori locali, il minimo che scatta sono le tavole d’accusa, le sospensioni e i commissariamenti, proporrei che tutti i Collegi (così come fanno i Consigli Provinciali dei MM.VV.) si dotino di “personalità giuridica”, costituendosi in “Associazione del Collegio Regionale dei MM.VV.”. In questo modo, non solo si guadagnerà in incisività culturale e sociale sul territorio, ma si impedirà e/o vanificherà qualunque, impropria e illegittima, ingerenza del Potere Centrale.

Concludo, ribadendo le mie Congratulazioni per la Vittoria a tutti quei Fratelli che hanno iniziato un coraggioso e affascinante cammino verso le Riforme, il Rinnovamento e la Rigenerazione insieme a Grande Oriente Democratico.

Gioele Magaldi

 

P.S. Ho trovato francamente risibile e grottesco e anch’esso clamorosamente auto-lesionista, il “Comunicato” del Gran Maestro Gustavo Raffi del 14 maggio 2010, poi riportato in data 15 maggio 2010 dall’Agenzia di stampa ADNKRONOS (vedi il Sito ufficiale del G.O.I.: www.grandeoriente.it  ).
In esso, senza minimamente rispondere sul “merito” delle questioni sollevate dall’ottimo e chiaro servizio di “Panorama”, il Fratello Raffi non ha migliore risorsa che ri-proporre la sua solita, stanca e auto-referenziale Retorica “Pseudo-Primaverile” che non incanta più nessuno. Ma il culmine del “patetico” sproloquio, viene toccato allorquando Raffi dice:
“Tanto clamore-sottolinea il numero uno del Vascello-riguarda in realtà cose trite e ritrite, dando fiato ad argomentazioni coperte da anominato (ndr Sic!) e veicolate attraverso siti internet altrettanto anonimi (secondo Sic!!)  peraltro aperti all’estero (terzo Sic!!!) […] Alle calunnie volgari-rimarca il Gran Maestro del Goi- si può rispondere solo con il disprezzo e nelle aule di giustizia (quarto Sic!!!!), quando magari finalmente, se ne avranno il coraggio (quintuplo sic!!!!!), si potrà guardare negli occhi chi sparge veleno (sestuplo Sic!!!!!!) abbaiando alla luna ed evitando di assumersi responsabilità col rifugiarsi nell’anonimato” (non ci sono più parole, né Sic!!!!!!!).

Ma di che cosa sta parlando Gustavo Raffi?
Nell’ottimo articolo di “Panorama” del 14 maggio 2010 (vedi alla Sezione DOCUMENTI di questo Sito, dove esso è integralmente riportato) non ci sono “argomentazioni coperte da anonimato”: anzi, viene citato ampiamente il sottoscritto, quale dissidente con nome e cognome e con un sito registrato in Italia, sempre a mio nome.
Quindi non si tratta di “siti internet altrettanto anonimi” (ma di www.grandeoriente-democratico.com , registrato e controfirmato da Gioele Magaldi) né “aperti all’estero” (bensì aperto in Italia).
Appare poi francamente incredibile e scandaloso che lo stesso Gustavo Raffi che produce “certificati medici” per  tentare di evitare di “confrontarsi a quattr’occhi con il sottoscritto proprio in Tribunale, parli di “assumersi responsabilità” e di “rifugio dell’anonimato”…

Caro Gustavo, a me sembra che tu non sappia più nemmeno quello che vai dicendo: polemizziamo pure, ma su una base di oggettività e un minimo di “onestà intellettuale”!

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com