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Grande Oriente Democratico, l’Appello Riformista per Milano di Mattia Granata, i doveri dei Liberi Muratori milanesi, lo squalificatissimo profilo di Letizia Moratti (finta moderata, bugiarda e diffamatrice) e del Capolista Silvio Berlusconi, l’inciucio tra piduisti, “pitreisti”, ciellini e leghisti.

 

 

 

 

Fermo restando che una Comunione massonica e persino un Movimento massonico d’opinione come “Grande Oriente Democratico” non può e non deve identificarsi con questo o quel partito politico, con questa o quella fazione che concorra nell’agone elettorale (nazionale o locale) e rammentando che questo preciso landmark è stato rigorosamente tracciato sin dall’Editoriale del 23 settembre 2010 "Massoneria, Politica e il Grande Oriente Democratico", a nostro parere risulta vile e indegno della coscienza di Liberi Muratori in quanto tali non impegnarsi, altrettanto che sul versante del perfezionamento filosofico ed iniziatico, anche sul piano della convivenza civile delle comunità in cui si vive.
Anzitutto per il Bene e il Progresso di quella Umanità rispetto alla quale un Massone, se è davvero tale, deve essere disposto a impegnare la vita e a rischiare la morte. Cosciente che i propri giuramenti nel Tempio lo obbligano non già a farsi pseudo-lobbista di qualsivoglia consorteria, bensì a divenire un costruttore di moderne Cattedrali: ossia società umane armoniose, libere, democratiche, giuste, pluraliste e munite di un profondo ethos laicamente spirituale.

Così, nel leggere l’Appello Riformista per Milano by Mattia Granata, così denso di valutazioni storico-critiche oneste, ad opera di un giovane intellettuale, per l’appunto Mattia Granata (www.mattiagranata.it ), che ha sentito tutto intero il dovere di impegnarsi per la propria comunità cittadina nella Lista “Milano Civica X PISAPIA” (www.civicaxpisapia.com), Grande Oriente Democratico non può che compiacersi e ritenere simili analisi l’unico punto di partenza possibile per il rilancio civile e politico in senso alto di una città importantissima come la capitale lombarda (parlare di “capoluogo regionale” è in questo caso riduttivo).
Come si concilia questo “compiacimento” di G.O.D. per un Appello “di parte”, riconducibile (pur con la dovuta larghezza di prospettive) ad un’area di centro-sinistra, con la necessaria neutralità di un Movimento massonico in quanto tale?
Sciogliamo in modo netto questa apparente aporia.
Tanto per fare un esempio icastico, se una qualunque formazione/coalizione politica (di destra o di sinistra) in Italia o altrove, si facesse portatrice di principi di mala amministrazione, di corruzione, di illiberalismo (al di là dei proclami formali, quello che conta è la quotidiana prassi) di gestione clientelare in favore di “amici degli amici”, quale sarebbe il dovere dei Liberi Muratori in quanto operanti per il Bene e il Progresso dell’Umanità rispetto a tali comportamenti e rispetto a possibili alternative politiche di segno opposto?
Esattamente quello di apprezzare interventi alti e ricchi di lungimiranza come l’Appello Riformista per Milano by Mattia Granata.
Dopo di che, a Grande Oriente Democratico in quanto tale non deve importare se una città, una regione o una nazione è amministrata da coalizioni di centro-sinistra o centro-destra: quello che importa ai Massoni di G.O.D. è che tali città, regioni e nazioni siano ben amministrate. Ben amministrate secondo i principi di democrazia, libertà, pluralismo, laicità, tolleranza, integrazione delle diversità, che le migliori correnti della Libera Muratoria hanno conquistato per le società moderne e contemporanee, dopo aver sconfitto ovunque l’Ancien Régime e il potere temporale e intollerante delle Religioni positive, consentendo così anche alla fede di milioni di persone di essere liberata da qualunque corruzione simoniaca e satanico-temporalistica, secondo il noto principio “libera chiesa in libero stato”.
E se in un dato momento storico (come al momento in Italia o a Milano) quella coalizione che si autodefinisce di centro-destra (in senso occidentale) e latrice di valori liberali, si dimostra in realtà semi-confessionale, illiberale, anti-democratica, intollerante, con una vocazione repressiva di qualsivoglia pluralismo e confronto interno (vedi l’espulsione di fatto dei dissenzienti nel PDL, persino teorizzata come tardiva da parte del Rais lumbard Umberto Bossi…) e con due partiti, Lega e PDL, che in modi diversi sono appecoronati, senza alcun vero pluralismo democratico e con molto nepotismo…, ai propri DUCI CARISMATICI (Bossi e Berlusconi), allora non è strano che dei VERI MASSONI auspichino un’alternativa politica forte e convincente rispetto all’ ignobile degrado istituzionale cui devono quotidianamente assistere.
Ma, naturalmente, il mestiere di una Comunione massonica o anche di un Movimento massonico d’opinione come Grande Oriente Democratico non è quello di un Movimento politico d’opinione come Democrazia Radical Popolare.
Il sostegno di G.O.D. a questa o a quella iniziativa politica di questo o quel candidato è contingente e non vincola ad alcuna adesione strutturale o ad alcun atteggiamento fazioso o particolaristico.
Perciò, ma solo contingentemente, riteniamo che la coalizione di centro-destra che imperversa a Milano e in Lombardia da troppi anni, caratterizzata in senso berlusconian-leghista, con i tentacoli di Comunione e Liberazione e Compagnia delle Opere impegnati ovunque: a) nel drenaggio di denari pubblici, b) nella protezione dei propri clientes, c) in danno di potenziali concorrenti e degli stessi cittadini, consumatori di beni e servizi offerti con sovraccarico di oneri, abbia ormai fatto il suo tempo.
Perciò, sempre avendo a cuore il Bene della Res Publica, riterremmo utile che presto a Milano, in Comune, si insediassero un Sindaco e una Giunta molto lontani dallo standard di inefficienza e rapacità di cui si sono resi protagonisti Letizia Moratti & Company.
Perciò, in questa prospettiva, come Grande Oriente Democratico, riteniamo limpide e incoraggianti le analisi contenute nell’ Appello Riformista per Milano by Mattia Granata.
Ed è sempre in questa prospettiva, in senso assoluto super-partes, ma in senso contingente schierata oggi contro una prospettiva di sfascio istituzionale berlusconian-leghista (così come ieri contro ogni totalitarismo autoritario, di destra o di sinistra), che riteniamo che primo dovere dei Liberi Muratori milanesi sia quello di sostenere le alternative più credibili all’attuale governance meneghina.
Ma qui si ferma l’analisi che spetta a un Movimento massonico che, secondo la migliore tradizione democratica e liberale anglo-sassone, ritiene l’alternanza tra diverse coalizioni di governo il sale stesso del pluralismo democratico di una comunità, locale o nazionale.
Ben comprendiamo, invece, nella prospettiva di quelli di Noi che hanno contribuito a fondare il Movimento politico d’opinione “Democrazia Radical Popolare” (vedi il Breve Ragionamento sulle imminenti elezioni amministrative italiche del maggio 2011 e in particolare su Milano
Solidarietà di Democrazia Radical Popolare e di Grande Oriente Democratico a Giuliano Pisapia e il pessimo profilo istituzionale di Letizia Moratti) l’analisi tra l’indifferente e il pessimistico sul fatto che l’attuale coalizione che sostiene il “ricambio governativo” del Comune di Milano sia stata preparata nel migliore dei modi.
E, a livello puramente contemplativo, rileviamo come-al netto dell’ottima caratura dell’aspirante Sindaco Giuliano Pisapia- dietro di lui vi sia stata, in sede di determinazione della sua candidatura, una drammatica assenza progettuale e una catastrofica conflittualità intestina nelle diverse anime del centro-sinistra meneghino.
Ciò non fa bene alla Democrazia, che si nutre anzitutto di progetti di governo limpidi, condivisi (pur nella costante dialettica e nel libero confronto) e ricchi di capacità di coinvolgimento e di appeal per il corpo elettorale.

Quindi, un rinnovamento della società civile e politica italiana potrà verificarsi solo quando la nostra giovane e infelice nazione (nata appena nel 1861, stuprata nella culla dal fascismo dal 1922 alla Liberazione, logorata da PCI e DC per un cinquantennio, tuttora sotto ipoteca vatican-clericale, illusa dal Grande Fratello Berlusconi…) avrà delle moderne coalizioni di centro-sinistra e centro-destra degne di questo nome, più simili alle analoghe coalizioni dell’Occidente euro-atlantico più avanzato.

Nel frattempo, chi è quel Massone onesto, libero e di buoni costumi, che voglia (a Milano come altrove) premiare con il proprio suffragio il Grande Satiro Barzellettiere di Arcore e lo squallido inciucio affaristico tra piduisti, “pitreisti”, ciellini e leghisti (con buona pace della buona fede di tanti elettori della base della Lega Nord) di cui Roberto Formigoni e Letizia Moratti sono supremi garanti?
Forse la vittoria di Giuliano Pisapia non è stata ben preparata, forse è ancora tutto prematuro, forse prevarranno ancora logiche conservatrici e mediocri, ma l’ Appello Riformista per Milano by Mattia Granata sarà in ogni caso un ottimo punto di partenza per future riflessioni e iniziative civili, politiche, sociali e culturali del ri-costituendo RIFORMISMO milanese e italico.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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