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GOD presenta con sdegno e per dovere di cronaca il video dell’intervista ignobilmente censurata e manipolata di Gioele Magaldi per La Gabbia su La7 e annuncia una campagna di informazione e denuncia a proposito dei censori manipolatori Paolo Ruffini e Ufficio legale de La7, Gianluigi Paragone, Sergio Bertolini, Giuseppe Ciulla

 

 

 

 

A partire dalle prossime ore intraprenderemo una puntuale e diuturna campagna informativa, presso l’opinione pubblica, dello scempio censorio e manipolatorio che è stato fatto dell’intervista concessa da Gioele Magaldi alla trasmissione LA GABBIA condotta da Gianluigi Paragone su La7.
La suddetta intervista (circa due ore e ½ di registrazione in notturna, a Roma) era stata registrata lunedì 9 dicembre 2013, a fronte di precisi patti sui contenuti minimi da mandare in onda che, seppure in modo sintetico e adatto ai tempi e ai ritmi televisivi, il conduttore Paragone e gli autori della trasmissione (Sergio Bertolini e Giuseppe Ciulla), più l’intervistatore Filippo Barone (l’unico che in questa vicenda è incolpevole e anzi possiamo dire che è stato a sua volta gravemente strumentalizzato, manipolato, censurato e mortificato nella sua dignità professionale: gli consigliamo di chiedere un congruo risarcimento danni al riguardo) avevano stretto con l’intervistato fratello Magaldi.
E, pacta sunt servanda…
Invece…
Di queste due ore e ½ di registrato, conduttore, autori e montatori avevano senz’altro il diritto-dovere di presentare una sintesi in alcuni minuti, ma tale sintesi non doveva essere gravemente omissiva, censoria e manipolatoria di quanto espresso dal nostro Gran Maestro Gioele Magaldi.
Questi, infatti, aveva svolto dei ragionamenti articolati intorno alla pervasiva matrice massonica della società contemporanea in cui viviamo, mettendo in risalto l’azione radicalmente modernizzante e progressista della Libera Muratoria dal XVII al XX secolo e distinguendo fra varie correnti massoniche, incentrando poi la sua analisi su quanto è accaduto negli ultimi 40 anni in riferimento ad una crescente egemonia euro-atlantica e planetaria di ambienti massonici elitari, reazionari e antidemocratici.
Meglio ancora, Magaldi aveva fatto una precisa analisi di quanto sta accadendo in Italia e in Europa, sub specie massonica, in questi ultimissimi anni e mesi, con riferimento proprio alla situazione politico-economica, ma offrendo una interpretazione argomentata e stringente, con nomi, sigle e circostanze, non certo facendo il solito gioco delle figurine…questo è massone, quell’altro no, quest’altro ancora lo sarà, e cosi via…
Le sue aspettative fiduciose (ma si trattava, evidentemente, di una fiducia molto mal riposta), su cui era stato più volte (subdolamente) rassicurato, del resto, erano state espresse chiarissimamente in

Lettera Aperta di Gioele Magaldi a Gianluigi Paragone, agli autori de la trasmissione "La Gabbia" in onda su La7 (Sergio Bertolini capo progetto, Giuseppe Ciulla autore), al giornalista Filippo Barone e agli operatori mediatici italiani in genere, a proposito dell' "oggetto misterioso Massoneria" (a cura della Redazione di GOD) (clicca per leggere).

Ora, si confronti quanto si può evincere dalla mail di Magaldi inserita nella Lettera Aperta appena citata con quanto è contenuto nell’effettiva intervista manipolata e censurata andata in onda, per trarne le debite conseguenze.
Si guardi, dunque, il seguente

La Gabbia: Massoneria e politica (15/01/2014), Video YOU TUBE by la7attualità (clicca per vedere),

e, dopo essersi indignati per lo schifoso taglia e cuci che è stato compiuto dei ragionamenti articolati di Magaldi, si capirà che non soltanto Paolo Ruffini (direttore de La7), l’Ufficio Legale de La7 (poi spiegheremo perché, dietro tale Ufficio e dietro l’alibi giuridicamente inconsistente della tutela legale della trasmissione e della rete, alibi peraltro mai comunicato per tempo all’intervistato, ma deciso soltanto in segrete stanze a sua insaputa e infine lasciato filtrare postumo… si siano celati i mandanti di un’odiosa operazione di manipolazione mediatica), Gianluigi Paragone, Sergio Bertolini e Giuseppe Ciulla hanno ignobilmente censurato e artefatto l’intervista del nostro Gran Maestro, ma che si sono anche fatti beffe del diritto sacrosanto dei telespettatori/cittadini di conoscere il contenuto puntuale e corretto del pensiero di Magaldi, presentato invece in modo strumentale e riduttivo, con finalità che definire ambigue e opache è persino un eufemismo.
Ma su queste finalità e sull’opera complessivamente spregiatrice del diritto all’informazione dell’opinione pubblica da parte di Ruffini, Paragone, Bertolini, Ciulla & Company, ci soffermeremo meglio ancora in prossimi interventi.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 16 gennaio 2014 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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