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In Memoria del Fratello Massone Lando Conti, Sindaco di Firenze (1984-1985) ammazzato dalle brigate rosse, dimenticato dalle Istituzioni e malamente ricordato dal G.O.I.

 

 

 

 

A 25 anni dal barbaro assassinio del Fratello Massone Lando Conti (10 febbraio 1986), brillante Sindaco di Firenze, cogliamo l’occasione per ricordarlo e per rammentare l’ipocrisia delle Istituzioni, l’inefficienza delle indagini volte ad individuare gli esecutori morali e materiali dell’omicidio, la modesta commemorazione da parte dell’attuale Gran Maestro Gustavo Raffi.
Quanto a quest’ultimo, che ogni tanto “mette una pezza” (o crede di metterla) attraverso qualche comunicato a buon mercato, vorremmo rivolgergli le famose frasi del Fratello Antonio de Curtiis in arte Totò: “Ma ci faccia il piacere!”.
Cosa ha fatto in questi anni il G.O.I. (mal) amministrato da Raffi per ricordare la figura di Lando Conti?
Poco o nulla.
Cosa fa, ora, in occasione del 25° anniversario della morte?
Quattro chiacchiere retoriche per mezzo del solito comunicato melenso buono per tutti gli usi, cambiando solo date, nomi e cognomi dei destinatari.
Piuttosto, ricordiamo che l’instancabile (e quasi sempre lasciato solo) Lorenzo Conti (cui fu tragicamente ucciso il padre in anni in cui un figlio ne ha necessariamente più bisogno) ha organizzato con il Comune di Firenze e con l’AGCI (Associazione Generale Cooperative italiane) una celebrazione che si svolgerà oggi, 10 febbraio 2011 ore 14.30, a Palazzo Vecchio, in Firenze, nel Salone De’ Dugento.
E le Istituzioni repubblicane?
Nessuna celebrazione per il repubblicano e mazziniano Conti, la cui vicenda tragica meriterebbe adeguati riflettori pubblici?
Evidentemente, specie ad un governo destrorso come il presente, interessa più una retorica anti-brigatista di maniera che onorare quei martiri di un centro-sinistra democratico che, in anni di violenza politica inaudita, pagarono con il sangue la propria sobrietà e moderazione, mentre tutt’intorno “terroristi” (spesso di Stato…) intorbidavano le acque della convivenza civile.
Cordoglio e conforto, da parte di Grande Oriente Democratico, a Lorenzo Conti e a tutti i suoi familiari, in Memoria del Fratello Lando Conti, amministratore di una città allora efficiente e prospera per i suoi cittadini (grazie a gente come Lui e Alessandro Bonsanti)
Senza retorica, ma con affetto, amicizia e stima.
Peraltro, a quei vigliacchi che vollero giustificare politicamente la diffamazione prima e l’uccisione poi del Sindaco fiorentino, in ragione delle attività imprenditoriali legati all’industria bellica di costui, vorremmo chiedere: quindi avete ucciso un uomo con quattro figli in nome della non-violenza, del rifiuto della guerra?
Ma anche solo per mantenere l’ordine pubblico o per contenere le aggressività militari di dittatori e/o terroristi internazionali, gli uomini non hanno avuto sempre bisogno di industrie belliche?
Come sono stati sconfitti Mussolini, Hitler e i loro alleati, con petali di rose e fiordalisi?
Con cosa combattevano i partigiani italiani durante la Resistenza, con viole mammole?
Ci ricordate, cari vigliacchi assassini di ieri e di oggi (nascosti dietro ideologie mal digerite e mal interpretate) quei fanatici mentecatti che, in nome della “sacralità della vita”, vanno nelle cliniche dove si pratica l’aborto e fanno strage di medici, infermiere e degenti.
In un Paese pieno di cialtroni che continuano tuttora ad eleggere abili Manipolatori in Parlamento e al Governo, le Br erano il perfetto contraltare: una proposta politica violenta, antidemocratica e illiberale che si contrapponeva ad un blocco politico-sociale clerico-conservatore e reazionario.
E in mezzo ci morivano anche i sinceri democratici  progressisti come il povero Fratello Lando Conti.
O non sarà, piuttosto, che la manipolazione del Partito Comunista Combattente (di cui molti omicidi, primo fra tutti quello di Aldo Moro, destano molti sospetti) fosse congeniale per coloro che, Loggia P2 prima, Altri Soggetti dopo, lavoravano alla conservazione pro domo loro di certi equilibri di potere, in presenza di un imbelle PCI che non sapeva proporre niente di meglio che uno sgangherato e incoerente “Eurocomunismo” e che non fu in grado mai, prima della Caduta del muro di Berlino, di pensare a riformarsi in senso socialista-liberale e compiutamente democratico? (adesso ci si pensa, ma il tutto rimane un pensiero vacuo e velleitario, vivacchiando in un limbo post-comunista e post-democristiano di sinistra senza alcuna sintesi e prospettiva lungimirante).
Considerazioni e domande che meritano ormai risposte più chiare, nette e circostanziate di quanto non siano state fornite finora.
Cercheremo di darle, nei modi e nei tempi opportuni.
Intanto rivolgiamo un Triplice Fraterno Abbraccio e l’auspicio di un buon proseguimento di “viaggio”, anche all’Oriente Eterno, per il Libero Muratore Lando Conti, iniziato nella Loggia Giuseppe Mazzini di Prato nel 1957 e poi passato nella Loggia “Abramo Lincoln”, che oggi porta invece il suo stesso nome, per onorarlo come merita.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

 

 

 

 

 

 

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