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Tra vere falsità e false verità: come creare notizie dannose

 

 

 

Proponiamo la lettura del sottostante articolo di Serena Pattaro, suggerendo la messa a fuoco preliminare di questi contenuti:

www.grandeoriente-democratico.com-GOD-il-MR-si-appresta-a-denu

www.grandeoriente-democratico.com-GOD-anche-il-Secolo-dItalia-

“È sempre più diffusa la comunicazione manipolativa su larga scala, esercitata attraverso un miscuglio di notizie vere, notizie false e fusione di informazioni appartenenti a entità diverse.

Lo scorso 17 febbraio è uscito in versione digitale il mio ultimo libro dal titolo “Ricordo come DIVERSO diventò PERICOLOSO” basato sulle battute più significative del film V per Vendetta, una produzione cinematografica molto ricordata soprattutto da coloro che si identificano con il gruppo Anonymous. Lo stesso giorno si è svolta una manifestazione di protesta di tipo gandhiano ad opera del Movimento Roosevelt a Roma, con una cena al ristorante Habitué e una pacifica camminata in Campo dei Fiori sotto la statua di Giordano Bruno in omaggio alla sua incarnazione di libertà e rifiuto delle imposizioni manipolative.

Alcune testate giornalistiche hanno riportato la manifestazione come svolta da un gruppo di negazionisti e hanno inserito un’accozzaglia di false verità e vere falsità a partire da foto riguardanti altri movimenti, interpretazione distorta degli ideali Rooseveltiani, lotteria dei numeri dei presenti e presunte denunce e scoperte dell’incontro segreto, che di segreto non aveva nulla considerato che da settimane era stato promosso sui social.

Come avviene oggi la comunicazione manipolativa per le masse inconsapevoli, prive di responsabilità della propria vita e dedite alla sopravvivenza, per dirla in termini valentiniani: gli ilici?

Ne do risposta proprio con questo capitolo del libro sopracitato che riporto in forma integrale. Buona lettura per chi vuole approfondire.

Giornalista: «Dici che la gente si beve queste boiate?»

Roger Dascombe: «Perché no? Siamo la BTN. Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle. Quello è compito del Governo.»

Ogni informazione rilasciata da un’autorità è presa come verità assoluta, quando si incarna un individuo inconsapevolmente ignorante e privo di libero arbitrio, ma altrettanto pigro nella ricerca e svuotato di ogni obiettivo personale di realizzazione. Ed è su queste persone che puntano coloro che aspirano al controllo e al dominio, fornendo l’accesso al cibo (molto più facile all’alcol) e il passatempo che generi una costante divisione in fazioni (lo sport in terza persona anziché come atleta). In tutto questo il terrestre comune non trova il tempo per ricercare da sé la verità, impegnato in attività di competizione nel dimostrare quanto i propri demoni interiori siano più forti di quelli degli altri.

Così, le masse soggiogate dall’autorità mediatica, prive di identità, pienamente identificate con un corpo che risponde alla produzione ormonale di paura, sopravvivenza e riproduzione della specie, credono ciecamente ad ogni boiata che la TV emette, poiché è lo strumento che fornisce loro la possibilità di dimostrare i propri demoni: siamo la BTN! alias abbiamo scalato le menti deboli e ce ne siamo impossessati. Si tratta di quegli apparati cerebrali che forniscono energia per alimentare il potere dei media.

Le Tv divengono il mezzo tramite il quale i governi stabiliscono quale messaggio insinuare nei meandri del labirinto mentale. Quelle informazioni penetrano nelle cellule di chi si lascia rapire dallo schermo. Ma i media sono un mezzo, eseguono ordini da sovrastrutture e gli operatori si crogiolano in questo apparente stato di potere, fasullo come buona parte delle notizie che trasmettono.

Soggiogare e manipolare folle è facile per i governi corrotti: basta stabilire una qualsiasi informazione da veicolare e utilizzare lo strumento al quale gli uomini cedono il loro potere. I media sono simboli di autorità, di conoscenza, di tutela del cittadino. Davvero è così? Cosa ci svelano i retroscena, i dietro le quinte, i microfoni spenti? Raccontano generalmente un’altra storia.

Sono i cittadini a rendere potente un elemento dello stato rispetto a un altro, ma ancora non lo sanno e chi conosce continua imperterrito nelle abitudini, più facili da mantenere. In fin dei conti, credere fornisce un senso di sicurezza alla mente debole. Scegliere il meno peggio è di certo più economico psico-emotivamente parlando rispetto a giungere all’eccellenza da sé.

Come si arriva al pensiero unico mediatico? Cedendo il potere ai media, dando per scontato che ogni informazione sia corretta e fedele alla realtà dei fatti. In un sistema volto al dominio, il pensiero unico si insinua nelle menti labili e corrotte dalla debolezza di spirito, un pensiero allineato alla versione ufficiale governativa, la quale racconta storie toccanti emotivamente; ma come vedremo più avanti, una storia può essere vera o falsa.

La manipolazione comunicativa ha caratteristiche ben precise. Innanzitutto vi è la creazione di un falso problema. Quando tutto fluisce, le menti sono predisposte al libero pensiero e questo il sistema non lo tollera. È qui che interviene il distruttore (inteso come energia di movimento violento), poiché la quiete genera stabilità. È il momento per creare un problema inesistente, rendendolo percepibile come tale, un problema che in realtà è già risolto. Si distingue una manipolazione da caratteristiche ben precise, creando dal nulla un falso problema e convincendo gli individui dell'impossibilità a risolverlo da sé; dopodiché ci si erge a unici risolutori inducendo le persone a divenire schiave, a perdere le libertà fondamentali in nome della soluzione del problema; infine, chi ha creato il problema elargisce la soluzione. Tutto questo senza possibilità di un libero critico pensiero, in nome di una presunta unica verità.

Questo atteggiamento radica nelle menti, sia di chi trasmette i messaggi sia di chi li riceve, l’azione potente di ignorare fatti, eventi, documenti accertati, palesemente chiari. Quando l’evidenza dei fatti è incontrovertibile, l’unica azione utile è ignorare. La mancanza di attenzione seppellisce quell’informazione, quell’evento, sotto uno spesso velo, li rende invisibili, perciò la mente si dirige verso ciò che è manifesto. La mente pigra non pensa, si fa pensare, quindi, l’azione potente in questo caso è fornire il pensiero già modellato e lasciar cadere nell’oblio quello deviante dal sistema, pena un senso di colpa di lesione degli altri sudditi.

Il senso di colpa, infatti, è un sentimento ben radicato negli esseri umani schiavi del sistema, che si addossano colpe appartenute ad altri convinti di esserne responsabili, perché un’autorità ha sapientemente invertito il significato delle parole attraverso la creazione di confusione comunicativa.

Inserire spesso nonsensi e frasi private di significato logico è un’altra metodologia strategica per generare credenze di verità. Si tratta di un metodo comunicativo illusorio tramite il quale si aggira l’oggetto del discorso inserendo argomenti diversi, generando confusione e ritornando infine a menzionare l’oggetto in questione, fornendo un’illusoria percezione di aver trattato adeguatamente quanto richiesto e infondendo la sensazione in chi ascolta di essere inadeguato a comprendere per propria responsabilità, ovvero, perché mancano delle conoscenze. In realtà, è stata solamente un’accozzaglia di parole senza senso con obiettivo palese di instillare nell’ascoltatore la propria presunta e arrogante autorità intellettuale.

A tutto questo, vanno aggiunte mescolanze ben selezionate di verità e falsità, allo scopo di generare difficoltà nel comprendere realmente le cose. Se vi è della verità, probabilmente tutto ciò che è citato nel discorso è vero.

Facciamo, ora, una menzione di Antonio Laudani in uno dei suoi interventi su MRTV per scoprire un’ulteriore tecnica manipolativa:

«Non conosco la laurea in scienziologia»

e comprendiamo come la scienza si erga a nuova struttura dogmatica sostituendo sempre più quella religiosa. La frase noi siamo la scienza, usata continuamente, indica il nulla e il tutto, quindi le infinite sfumature interposte tra i due opposti. La scienza in quanto tale è relativa, nessuna verità assoluta le appartiene, se non quella che ogni legge, ogni postulato, possono essere stravolti da nuove conoscenze. Perciò, affermare una tal frase significa dimostrare l’assoluta relatività di ciò che si è in realtà: vulnerabili, malleabili, duttili, trasformabili, labili, mortali, corruttibili.

Un altro modo di imporre il pensiero unico è quello di invitare le persone ad approfondire le cose appena affermate senza mai indicare le fonti. La cosa sembra molto nobile, in altre parole se ti invito a farlo significa che so quello che dico. A questo invito, la persona integra, centrata e amante della verità fornisce una serie di materiale dal quale ha tratto la sua tesi. Questo atto, però, indurrebbe l’ascoltatore a ragionare da sé, perciò l’indicazione è sempre una generale frase del tipo “se vai a vedere troverai molto materiale su ciò che sto affermando”, sapendo che oggi si trova tutto e il contrario di tutto; un approfondimento richiederebbe troppo tempo, quindi, meglio accettare per vero la tesi esplicata dai media.

Uscire da questa prigione è possibile. È necessaria la disposizione interiore a rinunciare alla soddisfazione delle emozioni a breve termine a favore di quelle a medio-lungo termine, rinunciare ai bisogni della carne a favore dell’elevazione dello spirito. Questa è la ricerca della verità, che predispone alla volontà di dedicarsi mettendo in campo tempo ed energie personali.”

(SERENA PATTARO)

NOTA BENE: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a:info@grandeoriente-democratico.com.

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LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

( www.grandeoriente-democratico.com )

[ Articolo del 21-22 febbraio 2021 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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