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Lettera di un Fratello sul recente passato del GOI

"I massoni sono uomini liberi e di buoni costumi?"

 

 

 

 

Nel 2009/2010, a seguito dell’elezione dell’attuale Giunta del GOI, buona parte dei massoni contestava l’illegittimità della Giunta Raffi. Il tutto, dietro le quinte, per paura di ritorsioni da parte del potentato Raffi, ove avessero palesato le contestazioni.
L’abnormità sta nel fatto che la Massoneria dovrebbe promuovere la libertà e non la sua negazione. Tutti si trinceravano dietro i regolamenti massonici, che – male interpretati – avrebbero determinato colpa massonica a chi si fosse rivolto all’A.G. Tra questi vi era il Fr. Gaito, tutti i candidati delle altre liste soccombenti  nella competizione elettorale e il Fr. De Luca.
Nonostante siffatta inaccettabile situazione, Modafferi, Guarna Assanti e Magaldi, per primi si rivolsero al Tribunale di Roma per accertare e dichiarare l’illegittimità della Giunta Raffi, in quanto all’interno dell’Istituzione mancano dei veri strumenti di risoluzione delle divergenze insorte, non essendovi un arbitro terzo rispetto alle parti. A questi si aggiunse il Fr. Giovanni Salvati ed altri.
I candidati delle altre liste non vollero intervenire nel giudizio, ma furono chiamati in causa dal Fr. Guarna Assanti. Si costituirono in giudizio, quali “ Convitati di pietra” (senza assumere posizione), così furono definiti dallo stesso giudice a fronte del loro silenzio. Solo successivamente, quando videro che nessuna tavola d’accusa era stata proposta (perché improponibile) a carico degli uomini liberi (Modafferi -  Guarna Assanti – Magaldi – Salvati), solo allora, Gaito e De Luca compresi, intentarono un loro autonomo giudizio, poi riunificato al primo, proposto dai predetti temerari.
Ed infine, il Consiglio romano ha proposto ulteriori cause avverso illegittimo commissariamento e le illegittime delibere del GOI. Da ultimo, la tavola d’accusa avverso la giunta, la cui udienza dinnanzi al Tribunale massonico è fissata per il 5.3.12. Il tutto mentre i massoni delle altre regioni tacciono, considerando la vicenda come “contenzioso romano”, pur continuando in molti a ritenere sussistente l’illegittimità dell’attuale giunta GOI e  del suo operato in ordine all’Oriente di Roma!Ovviamente non a viso aperto!

Alla luce dei fatti, risulta ovvia la considerazione che i Massoni non sono uomini liberi, negando la sostanza della tradizione muratoria con il loro operato, pur apprezzando l’Oriente di Roma per il percorso di legalità e libertà, che da poco ha intrapreso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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